Il meccanismo del calciomercato è immutabile: il presunto venditore fa la figura di quello che ha tante richieste, il presunto acquirente di quello attivissimo e liquido, il giornalista può scrivere cose interessanti facendo un piacere a tutti. Più o meno questa sembra la trama dela vicenda Al Mansour-Milan, partita ai tempi dei primi contatti per Kakà (che Berlusconi aveva ceduto, è bene ricordarlo), proseguita con gossip di fonte inglese e perfezionatasi con un articolo sul Corsera di oggi: fondato nell'analisi, con riscontri nella società rossonera e presupposti di un certo tipo (lo sceicco ha il 5% di Mediaset), ma che inevitabilmente descrive una situazione solo allo stato delle battute. E la smentita arrivata oggi dalla Finivest fa parte della stessa sceneggiatura. 500 milioni per il 40% della società rossonera, cioé per contare di fatto come Gianni Nardi, sono una cifra palesemente assurda. Una cosa buttata lì dalla macchina comunicativa rossonera per effettuare un sondaggio a mezzo stampa: cari tifosi, preferite un Milan 'puro', milanese, italiano nella proprietà, e costretto a rianimare i quarantenni, o una società multinazionale che competa con le stesse logiche delle major europee? La risposta del pubblico pagante (e soprattutto votante), perdere l'identità pur di trattenere Kakà, non è così scontata.
stefano@indiscreto.it
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9 commenti:
STEFANO: ma la prospettiva di Ligresti è tramontata?
PS ma cè qualche problema per il rinnovo del contratto ad Ambrosini?
"500 milioni per il 40% della società rossonera"
certo che quando in via turati le sparano,le sparano belle e grosse..
Si sa che fuori dall'Italia sono tutti selvaggi a cui vendere perline colorate...Ligresti è sempre lì, nel senso di dentro: quando fra 50 anni (crediamo in Don Verzè) Berlusconi non avrà pi bisogno del Milan, probabile che lo sbocco natural-immobiliare sia quello...del contratto di Ambrosini non so niente di diverso da ciò che è di dominio pubblico, ma di sicuro fare la punta gli allungherà la carriera...
Mi piacerebbe un articolo di liguori su questa cifra: analisi di bilancio, fair value e vediamo quanto vale il 40% del Milan.
STEFANO: non ho visto la partita di domenica, ma credo che la sostituzione di Inzaghi con Ambrosini avesse una sua logica dettata dall'indisponibilità di altre alternative.
In altre circostanze, come per esempio a Brema, la gestione delle sostituzioni non ha dato invece i risultati sperati (sempre con la "scienza del poi"), anche se il gol di Diego è figlio di un difetto congenito.
Altre volte, come col Genoa, sebbene Ancelotti avesse rafforzato il centrocampo, la squadra ha continuato a soffrire, fino al pareggio di Milito.
È curioso come Galliani spinga da anni per dirottare Ambrosini a centrale di difesa, mentre Carletto lo mette punta!
quindi le speranze stanno a zero e anche l'anno prossimo si continuerà con questo Milan sempre più simile a Krusty il clown?
peccato
mi cercherò qualche DVD di quando c'era una squadra di calcio con la maglia rossonera a Milano
visto che sei così ben informato su tutto mi chiedo come mai tu non sia diventato editorialista del corriere della sera o di repubblica? è strano perché tu, che sei nel campo commerciale-immobiliare- sai un sacco di retroscena, non sei a libro paga delle società come noi poveri giornalisti ...
monica colombo
Caspita la ragazza che grinta. Diretto, tralaltro ha creato l'account per risponderle. E si è pure firmata. Comunque grande rispetto per l'opinione.
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