Le sentenza Beckham

di Stefano Olivari
Fra le varie figurine messe insieme da un Galliani che paga in parte colpe non sue (i resti di Shevchenko e Ronaldinho) ed in parte agisce ormai come un repubblica indipendente all'interno dell'universo Milan (primo ministro Bronzetti), la meno figurina di tutte si è dimnostrata David Beckham. Per la notevole serietà, messa in discussione dai media italiani solo quando giocava all'estero ma mai dai compagni e nemmeno da Ferguson o da Capello, e per l'utilità in una squadra che in partite a basso ritmo può ancora stritolare la classe media grazie ad un cross ben fatto. La trattativa che ha portato alla sua permanenza al Milan fino a giugno è però secondo noi più importante per la trattativa stessa che per i suoi effetti sportivi: in pratica accettando questo prestito fuori dalle finestre di mercato, a stagione in corso (siamo in marzo, ci sembra) la Figc e quindi la Fifa a cui è affiliata farebbero passare il principio che il mercato sia sempre aperto. Perchè tecnicamente Beckham è stato prestato per la seconda volta dai Galaxy al Milan (che infatti l'ha annunciato ufficialmente): se l'Atalanta volesse dare in prestito Plasmati alla Roma domani mattina, con questo precedente chi glielo potrebbe impedire? I possibili sviluppi sono terrificanti, pensando al basket europeo dove in base a situazioni finanziarie e di classifica intere squadre vengono smantellate in poche ore fra una partita e l'altra, con i i giocatori che si riciclano magari nell'avversaria della domenica prima.

48 commenti:

Massimo ha detto...

Stefano, tecnicamente però Beckham era in prestito al Milan fino al 30giugno e solo una scrittura privata sanciva il rientro ai Galaxy (non so con quale escamotage) al 9 marzo.
Per ora siamo passati alla multiproprietà,ma a giugno mi sa che...

Per la serie "sciecchi e nutella", dalla lettera odierna di Franco Ordine ai tifosi rossoneri: "Tra società, che continua a parlare di sacrifici futuri e a far di conto, giustamente è il caso di aggiungere, e la curva che vede Moratti spendere e spandere per l'Inter, si sta scavando un fossato pericoloso. Può portare dritti dritti alla separazione. Basta avere un po' di pazienza e continuare a maltrattare l'era Berlusconi, unica per trofei vinti oltre che milioni investiti".

Mentre per la serie "avviso ai naviganti": "Fa specie la condizione avvilente di Andrea Pirlo... A Milan-lab son convinti di rimetterlo in sesto nelle prossime settimane: vogliamo vedere per credere".

jeremy ha detto...

Interessante tutte e due le versioni, sia del Diretto (non ci avevo proprio pensato) sia di Massimo. Cioè insomma siamo prossimi al tana libera tutti, perche tra scritture private che anticipano la fine di contratti firmati e prestiti fuori dalle finestre di mercato non so cosa sia peggio (o meglio). Siamo pronti al calcio senza vincoli?

Massimo ha detto...

Platini aveva criticato l'operazione, preoccupandosi di acquisti fatti per una partita (magari una finale).
L'inglese è però un giocatore particolare in una condizione particolare (MLS, pubblicità, ecc.), quindi è forse normale che i suoi contratti siano particolari.

Stefano Olivari ha detto...

In entrambe le situazioni saremmo alla liberalizzazione totale dei trasferimenti. Se basta una scrittura privata per cambiare maglia fuori dalle finestre di mercato...in questo caso però sfuggono le ragioni del braccio di ferro: ai fini Fifa la scrittura privata è carta straccia, quindi il Milan avrebbe potuto trattenere Beckham (oltretutto con il suo consenso) senza chiedere permessi.

jeremy ha detto...

Credo che si debba arrivare al piu presto alla certezza di adempimento contrattuale. Ovvero se firmo per 4 anni non ci sono cazzi penali pianti saudade e quant'altro: resto li per quattro anni. Con l'unico escamotage della clausola rescissoria fissata alla firma: direi importo residuo lordo del contratto piu 50% di sanzione. Se uno firma per 4 anni a 10 milioni lordi, per uscire dopo il secondo anno deve versare 30 milioni. I giocatori non devono essere piu un patrimonio, ma un costo, come lo sono i dipendenti in una qualsiasi azienda.

Franco Lampada ha detto...

Posso dire che non capisco l'operazione ne dal punto di vista del Milan ne dal punto di vista di Beckham??

Quando Beckham lasciò il Real Madrid (non esattamente la Malnatese..)per trasferirsi negli States sapeva quello a cui sarebbe andato incontro: Stadi mezzi vuoti, qualità tecniche da Division Two e preparazione tattica da Division Three. Lo aveva fatto per soldi, cosciente di non poter più essere un fattore decisivo in una grande squadra (d'altra parte mi pare evidente che l'ottimo Becks possa giocare ancora titolare solo in Italia e solo nel Milan). Dunque decise di trasfersi a L.A. con la speranza di venir comunque convocato in nazionale (cosa che tra l'altro è avvenuta!) e di finire la carriera con la convocazione a SudAfrica 2010. Certo Capello gli consigliò di giocare in una grande squadra per meritarsi la qualificazione, ma dubito che anche se fosse rimasto ai Galaxy non sarebbe stato convocato. E altresì sono certo che, se anche dovesse giocare bene (come sta facendo) nei rossoneri, non riuscirà mai a giocare titolare al mondiale 2010 (davanti ci sono Lampard, Gerrard, Barry, Lennon, A.Young, JCole, Milner...).

Dal punto di vista del Milan mi chiedo cosa possa sevire tale operazione in prospettiva futura:da quando è arrivato il Becks le cose non sono cambiate un granchè dal punto di vista dei risultati e, a meno di un doppio suicidio, sarà dura vincere lo scudetto così come sarà dura suicidarsi e perdere il treno Champions..

Becks o non Becks.

jeremy ha detto...

Franck sarà come dici tu ma dopo averlo letto il tuo post a pranzo dovrò ordinare per forza una birra se non voglio restare insoddisfatto!!! :-)))

Franco Lampada ha detto...

eh eh, niente Becks però...tra l'altro ho appena letto che adesso il desiderio più grande di Beckham è giocare la Champions League con il Milan l'anno prossimo...ma bendetto ragazzo, non sarebbe stato tutto moooooolto più semplice se non te ne fossi mai andato da Manchester??!

dag_nasty ha detto...

Vero Frank, poteva diventare il Gerrard dello United e la sua carriera ne avrebbe beneficiato. La sua rovina è stata Victoria...

spike ha detto...

Stefano, non ci avevo pensato. In effetti è proprio come dici tu.

Dane ha detto...

La rovina di Becks non è stata Victoria ma quel romicoglioni del suo allenatore che lo mise in panchina in una partita contro il Real (quando dico che il 90% delgi alenatori sono dei frustrati gelosi...) per poi vederlo entrare nel secondo tempo e segnare con un azione tra le più belle di sempre...
Becks è sempre stato troppo londinese per quei grigi operai di Manchester, e la città lo ha sempre digerito a fatica: chiunque arrivato all'insostenibilità di quella situazione avrebbe scelto Madrid (no, dico: Madrid, che fose è un po' più "isola felice" di Parma o Genova...).
Per il resto Bekcahm secondo me ai Mondiali ci può arrivare eccome (anche perchè non l'ha detto nessuno che l'obiettivo deve essere per forza la maglia da titolare: Beckahm ha un cervello un po' più lungimirante e un giro d'affari un po' più articolato di Peruzzi. Se poi la concorrenza sono tutti quegli Ibra inglesi nominati da Lampada...).
Per quanto riguarda il Milan, attualmente Beckham serve eccome (anche se io per primo avrei voluto vederlo da vicino più giovane: di certo nel primo tempo di ieri ha fatto più giocate di Seedorf in tre anni di campionato...): lui e Inzaghi bastano contro l'Atalanta ma non basteranno contro Real e Chelsea. Ma non è colpa di Beckham e Inzaghi se invece di fare gli Altafini sono costretti a fare gli straordinari.....

Dane ha detto...

Ah, dimenticavo: tecnicamente l'illegalità del prestito Beckham sarebbe consistita nella restituzione ai Galaxy a metà prestito (i tempi dei trasferimenti sono abbastanza precisi: da settembre a gennaio, da gennaio a giugno. Non puoi andartene a "metà quadrimestre" come a scuola...).
In ogni caso non so se domani vieterebbero all'Atalanta di dare Plasmati alla Roma, ma ho il forte sospetto che le sarebbe stato vietato l'affaire Beckham...

dag_nasty ha detto...

Il problema della scelta di Madrid sta nel fatto che il calcio spagnolo era il meno adatto alle caratteristiche di Becks. La serie gli si addice di più, peccato sia arrivato in Italia a fine carriera.

Alex C. ha detto...

L'idea di "mercato libro sempre e senza alcun vincolo", mi spaventa abbastanza... ma dopo la Bosman, dopo Sky e dopo Calciopoli, penso che, se arriverà anche quello, ci abitueremo (siamo Italiani mica per caso!).
Io in realtà penso che sia stato un errore da parte dell' U.E. considerare gli sportivi professionisti alla stregua di qualsiasi lavoratore. (credo che i mercati delle arti e dello Sport dovrebbero avere un proprio codice specifico).
In alternativa, sarebbe carino un gentlemen-agreement fra tutte le Società Professionistiche per la rinuncia al mercato libero e la stipulazione di contratti di UNA SOLA STAGIONE PER TUTTI I GIOCATORI (magari lasciando ai campioni la gestione integrale della propria immagine... giusto per arrotondare). Ma per quel poco che ricordo sulla "teoria dei giochi", dubito che una soluzione simile sia praticabile.

Franco Lampada ha detto...

Carissimo Dane, Becks è stato il "mio" capitano per anni e non son certo qui a denigrarlo per il suo passato. Ha sempre fatto il suo: mai stato un fenomeno ma neppure un danno per la propria squadra.(ed è esattamente quello che sta facendo al Milan)

La stampa inglese (a parte un "certo" Henry Winter del Daily Telegraph) spinge perchè il buon David venga convocato ai mondiali e in tutte le partite di qualificazione in modo tale che superi Shilton (situazione mooolto simile alla nostrana Cannavaro-Maldini).

Detto questo non si può non riconoscere come anteporre l'ottimo Beckham agli Walcott, agli A. Young e ai Lennon risulterebbe una bestemmia per qualsiasi "osservatore" di calcio dotato di un abbonamento a SKYSPORT..e altresì in mezzo non si può pensare di far posto al magnifico David levando uno tra Lampard e Gerrard, al limite GBarry, ma l'efficacia di Becks in un ruolo alla Pirlo è ancora da dimostrare.

Soprattuto Beckham non può tarpare le ali al giovane Theo, l'ammazza Croazia...

Beckham desidera essere convocato in nazionale, oltre a tutti i motivi di marketing da lei elencati, anche e semplicemente perchè ama follemente la sua nazione..CApisco possa risultatre strano in un mondo dove qualcuno "prende tempo" per decidere per quale nazione giocare (ogni riferimento ad Amauri è puramente casuale..).

e non erano lacrime finte quando lasciò la fascia di capitano della nazionale dopo il monidiale 2006!

ps: quell'allenatore invidioso si liberò di Beckham perchè sapeva di poterne fare a meno..ed effettivamente non deve essergli andata malissimo in seguito..

Dane ha detto...

Per quanto sia difficile passarsel male in una squadra come il Manchester (ma allora il Milan ha fatto bene a cedere Davids e la Juve a sottovalutare Henry: ma in questo mondo non sbaglia mai nessuno?!...) una volta fatto a meno di Beckham quell'allenatore mi risulta abbia subito il dominio di Henry e Bergkamp, finchè non gli hanno dato Cristiano Ronaldo: credo che qualsiasi tifoso del Manchetser preferirebbe una frattira a tibia e perone del Mastro Scottish piuttosto che del portoghese (oppure, ai tempi, del londinese...)
Non sarà stato un fenomeno, ma il miglior calciatore inglese dai tempi di Waddle sicuramente sì, e soprattutto l'unico che sapesse giocare a calcio in quel monumento di noia britannica che era quel Manchester (anche al netto dei due pipponi dei Calypso Boys, del Vallanzasca del centrocampo o del Ricky Canningham che causò lo spostamento di Bekcham sulla fascia...).
Per quanto riguarda i Mondiali va valutata la tenuta ad alto livello di un delizioso talento ma pur sempre acerbo e discontinuo come Walcott. Degli altri nomi solo Gerrard mi pare intoccabile, di certo non Lampard, che era il mio preferito finchè non ho capito che anche lui è un altro Ibra: buono finchè c'è da far la voce grossa contro Portsmouth e Lettonia...

Massimo ha detto...

Approfitto per togliermi un sassolino sui media italiani: mi stupisco del loro stupore sulla professionalità di Beckham.
Ma dove sono stati negli ultimi anni? Ma un minimo di calcio internazionale lo seguono o cosa? Se un Capello (Capello!) lo reintegra in squadra (e gli fa vincere la Liga), se un Sacchi (Sacchi!) ne parla come un professionista, forse un dubbio non vi viene?

Dane ha detto...

Massimo, l'italia è il paese più provinciale al mondo: i giornalisti conoscono solo l'orticello (Redondo in Italia ha dimostrato di non essere nessuno...).
Abituati ai calciatori d'Italia, Beckham appare come un alieno.....

Massimo ha detto...

@ Dane: come hai ragione! Come mi piacerebbe ripescare dicevano e scrivevano del Mourinho allenatore del Porto e del Chelsea certi aedi...

Massimo ha detto...

sia chiaro: ho preso Mourinho solo come esempio, la critica è ai giornalisti

jeremy ha detto...

Come siete ignoranti pero: non lo sapete che le coppe europee sono state inventate per far fare le trasferte pagate ai giornalisti e che il calcio oltre le alpi è poco più che un passatempo? @Massimo, mi hai fatto venire lo sballo: stasera mi cerco sugli archivi dei giornali online gli articoli su Mourinho prima di essere in orbita Inter.

Massimo ha detto...

per par condicio vale anche cosa scrissero della sceneggiata di Rivaldo al mondiale 2002 a confronto coi peana quando lo prese il Milan...

Massimo ha detto...

@ Jeremy: a orecchio il presuntuoso Mourinho, a confronto dell'affabile Lippi...

jeremy ha detto...

Possibile, ma voglio carta che canta. Stasera faccio il ricercone. Sui giocatori almeno una volta alle prime avvisaglie di bollitira c'era la faccia da culo che diceva: "Eh ma io l'avevo intuito...". Ora negano l'evidenza: non so cosa sia peggio.

jeremy ha detto...

Per la cronaca: è un lavoro immane!! Velocemente sono andato sulla gazza. è come cercare diamanti o petrolio: devi andare in profondità assurde. Sono arrivato a pagina 130 della ricerca per arrivare all'esonero dal Chelsea. Ma quanto ci hanno campato e ci campano sullo specialone? Se dovesse andarsene si mettono a lutto vero...

Franco Lampada ha detto...

@Dane: dal punto di vista tecnico potrei anche darti ragione (ma a quel punto dovrei obbligatoriamente citare quantomeno Hoddle, Gazza e Matt LeTissier tre che coi piedi non valevano certo meno di David).

Il problema è che dal mio punto di vista era Beckham una sorta di Ibra del ManYoo di quei tempi.

Mi spiego.

In Premier era fantastico, giocava alla grande e serviva assist di tutti i tipi (non solo da calcio piazzato per intenderci) e soprattutto segnava un gran numero di gol da tutte le posizioni.

In Champions il suo rendimento calava drasticamente e si rendeva decisivo solo sui corner (lampante l'esempio della finale di Barcellona..allora però quei calci d'angolo furono abbastanza "sporcati"..): e i mattatori erano i vari Keane, Giggs e i tanto vituperati Calypso Boys (nella semifinale con la Juve a Torino si crearono da soli due gol, mentre all'andata fu Giggs a segnare e a procurarsi un rigore che solo un cieco non avrebbe dato...).

Per quanto riguarda l'episodio dell'invidia di Ferguson posso darti anche ragione , però bisogna ammettere che all'andata il buon Becks era in campo mentre il manyoo veniva distrutto 3 a 1 dai madridisti e la qualificazione di fatto compromessa.

Tutto questo per dire che quella squadra era una squadra senza grosse individualità alla CRonaldo , alla Kakà e alla Messi , ma insieme erano fenomenali. Senza dimenticare Teddy Sheringham e Solskjaer.E Beckham era uno dei tanti.

In seguito questa associazione ad Ibra mi viene in mente durante il suo "stint" al Real allorchè i Blancos non superarono mai gli ottavi (vado a memoria!) di finale..

Le uniche volte che a livello internazionale ricordo un David VERAMENTE determinante furono contro la Grecia in un partita di qulificazione dei Three Lions peril mondiale 2002 e nel 2006 quando con una bella punizione fece passare il turno ad una fin lì straziante nazionale...

E non farmi ricordare quel quarto di finale a saint Etienne contro l'Argentina!

Dico questo non perchè non apprezzi la professionalità di Beckham e le sue enormi qualità, che ancora oggi, sempre più raramente, si possono gustare sul rettangolo di giuoco, ma per dire che la carriera di David è stata senza picchi, ha vinto tanto senza mai essere IL protagonista assoluto. (c'è chi cita l'ultima stagione a Madrid dove effettivamente fece un finale di anno ad alto livello, ma senza i Reyes, ricordo l'ultima giornata quando fu lui a sostituire il 23, e i Robinho, Capello avrebbe lasciato Madrid per ragioni diverse!)

alenar ha detto...

Giusta la segnalazione, il casoBeckham può fare giurisprudenza ma mi viene un dubbio: visto che negli Usa la stagione ha tutta un'altra tempistica, le sessioni di mercato riferite ai giocatori di quella lega sono da considerare le stesse dei campionati europei o sudamericani? Stessa cosa per le nazioni del nord Europa, che hanno campionati che seguono la stagione solare? Detto questo, sin dall'inizio ho scritto su queste pagine che la società rossonera, pur nella sua deriva attuale, non poteva essere così stupida da accettare un prestito di soli due mesi e suppongo che ci sia stata un'abile strategia insieme al giocatore per ottenere il prolungamento del contratto. Serve Beckham al Milan? Sono d'accordo con Franco, il giocatore è rispettabilissimo ed anche a mezzo servizio, sul viale del tramonto, sta facendo vedere buone cose. In prospettiva può ritagliarsi uno spazio da guest star in vista del Sudafrica, dove credo che gli sia sufficiente esserci per coronare la sua carriera e chiudere in bellezza. Al centrocampo del Milan servono comunque altri innesti e forse cominciare a praticare l'eresia di togliere Pirlo dal suo ruolo storico: oggi come oggi, senxza un Gattuso al fianco e senza una coppia di centrali difensivi plausibile è un lusso che la squadra non si può permettere, nemmeno per arrivare al terzo posto. Io lo vedrei bene proprio al posto di Beckham, con l'Ambrosini o il Flamini di turno a proteggere la difesa e coprirgli le spalle.

Dane ha detto...

@Alenar: purtroppo il calcio è eurocentrico e le sessioni di mercato (così come gli orari delle partite: chi ricorda USA94?...) ne risente: senza arrivare agli USA o al Sudamerica, il problema riguarda anche Russia e Ucraina, se è per quello.
Per quanto riguarda Pirlo, credo che o Pirlo è il vero Pirlo o altrimenti non serve in nessuna posizione ed è meglio toglierlo...

@Franco: mi dispiace ma non son per nulla d'accordo. Giocando con le parole come fai tu allora si può dire tutto, anche che Causio è stato un giocatore non determinante o che l'Italia nell'82 ha vinto un Mondiale facile (vuoi che te lo dimostro?!...).
Comunque, nello specifico:
1) Partendo dal 1990 (uso i Mondiale come tendina sul calcio moderno, anche se non ho mai capito cosa cazzo vuol dire calcio moderno...) mi vengono in mente Brian Robson, Waddle, Sheringham e Gerrard come unici giocatori del livello di Beckham, il quale ha sempre pagato il suo impatto mediatico. Che in un mondo di parrucconi gli ha creato antipatie e sottovalutazioni (vero Agroppi?!...), senza badare a cosa realmente dava il giocatore.
2) Hoddle era come Antognoni, Giannini e Mancini (non ha mai retto la ribalta internazionale facendo onore al proprio potenziale tecnico), Le Tissier non mai lasciato tracce di sè oltremanica e Gascoigne......vabbè ma di cosa stiamo parlando?!... Aveva 2 sole giocate (il doppiopasso e il tocco d'esterno, che diventavano 4 con le relative versioni con lingua di fuori)....
3) A mio parere Beckham aveva lo stesso rendimento in campionato come in Champions, è ovvio che in Champions facesse più fatica: perchè era il Manchester che (non sapendo giocare a calcio) faticava in Europa (una sola finale di Champions, vinta rinnegando tutti i progetti del Mister...).
Citare qualche partita fallita (in quella finale di Barcellona, Beckham giocò metà partita in un ruolo che non ricopriva da dieci anni...) con Beckham in campo mi pare pretestuoso: anche Kakà era in campo a La Coruna...
4) A Madrid, Beckham ha giocato in una squadra senza nè capo nè coda, ed è riuscita a portarla a vincere il campionato (da Capello in giù chiunque a Madrid ti può citare David come giocatore più importante in quella vittoria...) proprio perchè essendo il giocatore con più cervello (non solo in senso calcistico) di quella rosa è stato bravo a fare non quello che voleva fare ma quello che serviva alla squadra. Un giocatore non è importante solo perchè segna il gol decisivo. Sennò Inzaghi è il più grande giocatore degli ultimi 20 anni....
5) Giggs è stato uno splendido giocatore ma anche lui aveva "il piedino" nei momenti caldi, i due pipponi dei Calypso Boys valevano meno di Toni e Casiraghi (poi, è chiaro che se fai il centravanti nella squadra più forte d'Albania sarà un po' più facile diventare il capocannoniere d'Albania...), Keane non ho capito perchè l'hai citato, visto che si parlava di giocatori di calcio (a sto punto potevi citare Norman Bates o il Mostro di Millwakee...).
6) Concordo su una cosa: quel Manchester non aveva fenomeni ma aveva degli ottimi giocatori che componevano un collettivo competitivo. Tra questi ottimi giocatori, Beckham è stato sicuramente il più bravo (almeno quanto Giggs e Sheringham) e il più intelligente. Tant'è che di quella squadra ne era il giocatore simbolo, e non tiratemi fuori la questione mediatica: quando divenne carne da spot e sposò la Spyce Girl, Beckham aveva già impostato la propria carriera...

Franco Lampada ha detto...

@Dane: mi è piaciuta molto quella del Vallanzaska del centrocampo, diciamo che il "porgi l'altra guancia" non era esattamente il suo stile di vita..

il fallo su Haaland (se non sbaglio il nome..)è stata una delle cose più infami che si sia vista su un campo di calcio..detto questo è indubitabile che Roy fosse l'anima di quella squadra e nessuno di quello United lo negherebbe..

Sull'intelligenza (non solo sul campo) e sulla classe pura e cristallina di Beckham non dubito..anzi (e tieni conto che è cresciuto in un paese dove fino a 20 anni fa non insegnavano a giocare a calcio ma dicevano: corri, vai sul fondo, metti la palla in mezzo..e qualcosa succederà!).

Chiaro che non si possa giudicare un giocatore solo dai gol (soprattutto se si tratta di un centrocampista), epperò è altrettanto evidente che nel ruolo di Becks (anomalo, perchè non era un'ala pura "old style" alla Steve Heighway, direi più mezzala o interno, ma viste le discussioni sui ruoli di centrocampo di questi giorni non vorrei osare troppo..)era richiesta più la fase offensiva di quella difensiva...Per me in quella Champions,( gli highlights li ho visti di recente nel magnifico Dvd sul Treble, sperando che si ripeta quest'anno ehe eh.., delle partite intere ho un ricordo onestamente sbiadito..) Beckham non è stato decisivo come in Premier..tutto qua..Diciamo che è stato più Lampard che Gerrard, se mi permettete il paragone..Due grandissimi giocatori, un' altrettanto grande differenza!

Comunque chiudo qui l'interessante discussione anche perchè Andy Cole e Dwight Yorke sono stati i più grandi attaccanti della seconda metà degli anni novanta!!!!

Interessante l'analisi su Hoddle che però penso valesse più di Giannini e meno di Mancini.

alenar ha detto...

Lo so che è un mio pallino, e sia chiaro che lo dico proprio per rispetto del fuoriclasse che è Pirlo: in questa stagione tanto travagliata per me era il caso di provarlo in un ruolo alla Beckham attuale, per non dire alla Seedorf La sua atipicità è stata preziosa sia al Milan che in nazionale, ma deve essere supportata da una coppia di difensori forti come Nesta-Maldini più un Gattuso d'annata al fianco. Anche negli ultimi spezzoni di partita del Milan che ho visto, fa male agli occhi vederlo vagare in mezzo al campo cercando inutilmente i suoi lanci illuminanti in una squadra dove a parte Pato tutti vogliono palla sui piedi, mentre quando gli avversari ripartono sono sempre dolori. Nel finale con la Samp ho visto qualcosa di buono con Emerson centrale e Pirlo mezzala sinistra, troppo poco per dire che ho ragione, ma è un esperimento che andrebbe fatto anche in chiave Sudafrica: del resto già all'Europeo si è discusso sulla posizione di Pirlo e De Rossi.

Dane ha detto...

@Franco: 1) Su Keane, non si parlava dell'essere leader o anima della squadra ma di valore del giocatore: e come giocatore di calcio, Keane poteva giocare solo in 3 squadre: Manchester, Real Madrid o Juve. In qualsiasi altra squadra avrebbe avuto più o meno la carriera di Burdisso...
2) Io ho ricordi miglior di quella Champions di Beckham, ma siamo alle quisquilie e alle sensazioni personali: Conti ha fatto una pessima annata nell'anno dell'unico scudetto vinto con la Roma. Vogliamo discutere anche Bruno Conti?!...
3) Quella sui Calypso boys la prendo come una battuta, su Hoddle sono quasi d'accordo: Mancini al primo posto, Hoddle al secondo ma alla pari di Giannini. Hoddle aveva più dinamismo ma Giannini era delizioso: fosse nato a Vercelli invece che nella città di Totti, cresciuto nel vivaio del Toro e avesse giocato nel Milan o nella Juve almeno una carriera da Pirlo avrebbe potuto tirarla fuori.
Poi io son di parte perchè Giannini sarei rimasto a guardalo per ore, mentre sul calcio inglese la penso come te: hanno disimparato a giocarlo un quarto d'ora dopo averlo inventato...

p.s.: il discorso che fai sul ruolo di Beckham è perfetto (ricorda per certi versi Claudio Sala...): osa pure e non curarti dei cretini provocatori...

Dane ha detto...

@Alenar: guarda, io sono il primo estimatore di Pirlo al mondo. Ma proprio per quello ho la massima serenità nel dire che non ci sono altri ruoli dove possa giocare (è De Rossi che per la sua completezza fisica e tecnica deve fare la mezzala, visto che sta alla Nazionale come Seedorf stava al primo Milan di Ancelotti...): a fare il terzo di centrocampo si corre di più e si ha una visione di gioco limitata.
Infatti in quel ruolo Pirlo ha già fallito...

jeremy ha detto...

Pirlo ha perso il passo (scarsissimo degno del peggior Delpiero) che aveva da giovane e che lo faceva giocare rifinitore (me lo ricordo a Reggio in certi frangenti dove teneva palla all'inverosimile perche non riusciva a saltare l'uomo in velocità). In quel ruolo avrebbe avuto al massimo una carriera alla Ciccio Cozza senza averne nemmeno la falcata. Quindi spostarlo dal suo attuale ruolo sarebbe una rovina tecnica sia per lui che per il Milan. Al momento meglio Beckam in mezzo e lui in panca. Al ritorno di Gattuso il prossimo anno Pirlo tornerà ad essere un fattore.

jeremy ha detto...

Su Giannini sono d'accordo con Dane e rincaro: per classe e talento vale Totti e Pirlo messi assieme. Invece su Mancini non sono d'accordo: è stato limitato dall'essere una tdc, ma come rendimento e completezza (meno numeri di Baggio ma rifinitore e goleador degno del divin codino) è stato un giocatore mostruoso fino a tarda età. E la differenza non puo essere un mezzo passo sbagliato di Pagliuca (e nemmeno i due pallonetti mandati a puttane suoi e di Vialli): questo si era vinto una Coppa dei Campioni con meno presunzione. Delpiero senza infortunio e con più pepe al culo li avrebbe superati entrambi.

Franco Lampada ha detto...

Ognuno ha le sue fisse..io per esempio ero convinto che Gabriello Carotti sarebbe diventato un fenomeno..e uno dei miei più grandi rimpianti del calcio italiano è non aver visto gigi Lentini al culmine della carriera..lo scudetto capelliano 92-93 è in gran parte merito suo, quando fece un girone di ritorno sensazionale in un Milan scoppiatissimo..

jeremy ha detto...

Non ho mai avuto grandissima stima di Lentini: me lo ricordo grandissimo al Toro ma solo un po nella stagione che dici tu. Poi il nulla o quantomeno pochissimo di quei 52 miliardi pagati dal Milan per averlo.

jeremy ha detto...

Comunque la mia fissa è una sola: Paulo Sousa. Lo considero il più forte regista degli ultimi 30 anni. Praticamente inarrivabile la stagione dello scudetto 94-95.

Franco Lampada ha detto...

di mezzo c'è stato un terribile incidente stradale che sostanzialmente lo ha messo fuori gioco..senza bisogno che il guardalinee sbandierasse..

gareth ha detto...

Anch'io sono un grande fan di Paulo Sousa, persona di grande intelligenza anche fuori dal campo. Forse non il più grande in assoluto fra i registi, ma di certo sul podio.

jeremy ha detto...

Franco non so quanto sia pesato quell'incidente. Resta un giocatore dal grandissimo potenziale mai totalmente espresso.

Dane ha detto...

@Jeremy: guarda che Pirlo il passo non l'ha mai avuto, per quello è arretrato (come dovrebbe fare Diego se viene in Italia o va in Inghilterra...).
D'accordissimo su Paulo Sosa, che però anche prima degli infortuni non è mai riuscito a replicare la stagione dello scudetto. Quindi resta un grandissimo ma non il più garnde. Resta del livello degli Albertini e Guardiola, per motivi e caratteristiche diverse tutti grandissimi. Ma sempre un gradino sotto al Principe...
Su Mancini sono perfettamente d'accordo a metà col Mister: come giocatore per me era della categoria dei Rivera e dei Meazza, ma è indubbio che è un altro che ha faticato a livello internazionale e fuori dal paesello. Se Rivera avesse avuto metà delle sue chance in nazionale...

@Franco: Lentini era un ala fisica, nel senso che rispetto alle solite ali non aveva fantasia e intelligenza calcistica, quindi da cavallone qual'era dipendeva molto dalla condizione fisica.
Insomma, è stato un spreco ma non avrebbe mai raggiunto i picchi di Causio e Donadoni...

Massimo ha detto...

@ Franco, Jeremy: più che l'incidente, pesò secondo me l'esclusione dalla finale di Vienna del '95 contro l'Ajax.
In quel periodo stava letteralamente trascinando il Milan, e sembrava ritornato ai livelli "granata", ma nella partita più importante Capello lo escluse.
Se non ricordo male alla vigilia si infortunò Savicevic, ma non lo fece nemmeno entrare a gara in corso.
Vero che Capello è uno che se la lega al dito (e lui quell'estate la fece grossa), ma in campionato era titolare fisso.
Forse Lentini non era convinto di venire al Milan al 100%, e fu travolto da qualcosa più grande di lui, però la prima stagione fu buona. L'incidente ne arrestò la crescita facendogli perdere almeno un anno.

jeremy ha detto...

Dane, ce lo aveva il passo ma come ho detto degno del peggior Delpiero: praticamente saltava l'uomo e doveva dar palla subito o ritornare ai dribbling perche non gliela faceva a superarlo in velocità. Paulo Sousa era geniale per posizione e capacità di rallentare e velocizzare il gioco in un nanosecondo. Con tutta quella gente che correva poi ci andava a nozze. Piu che Albertini e Guardiola, mi ha sempre ricordato piu Redondo. Fenomeno vero ma sono assolutamente di parte.

Massimo ha detto...

@ Dane, Jeremy: Fernando Redondo!!! Che rimpianto...

Franco Lampada ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

Jeremy, Paulo Sosa (mostruoso in quella prima stagione, ma quella prima e quella dopo eran già più normali. Non possiamo basarci solo sui picchi se no Gigi Sala vale Claudio Gentile...), Albertini e Guardiola ho detto che erano diversi per caratteristiche ma io parlavo di valore. Il Principe era di un altro pianeta, abbi pazienza...

Franco Lampada ha detto...

Lentini non era un fuoriclasse, ma aveva nella velocità nella potenza fisica e nella capacità di arrivare sul fondo le sue armi migliori. Nella stagione 92/93 durante il girone di ritorno, con il Milan in debito di ossigeno, furono lui , Papin e Gullit a tenere in piedi la baracca e a respingere l'avanzata dell'Inter di Bagnoli.

Tra l'altro aveva anche un discreto fiuto del gol..

Tenete conto che era l'epoca dei 3 stranieri e dunque Savicevic e Boban erano in rosa ma il campo non lo vedevano mai...

Poi dopo l'incidente ha perso esplosività e corsa ed è diventato un giocatore da squadra di provincia..

Mi resta il rammarico di non aver visto questo giocatore al pieno della maturità, lo stesso rammarico che mi riserbo per van Basten (altra categoria, sia chiaro)..

jeremy ha detto...

Ho visto fare cose a Redondo nel Tenerife e nel Real che non ho mai visto fare a Paulo Sousa. Pero ricorda di piu lui che gli altri due.