Inutilità al potere

L'esaltazione della democrazia CONI ha raggiunto nelle scorse settimane vette di comicità assoluta, dovuta anche alle fonti degli articoli di politica sportiva: pensate, la bellezza di tre candidati alla presidenza! Peccato che siano rimasti già in due (sempre uno in più rispetto alla candidatura unica del 2005), dopo il ritiro di lunedì di Paolo Barelli, e che prima di mercoledì prossimo potrebbe tirarsi indietro anche il golfista Franco Chimenti. Insomma, non ci sono più ostacoli alla quarta presidenza Petrucci: con lui arriveremo fino all'Olimpiade di Londra. Autentico beneficiato dello scandalo dell'Acqua Acetosa (nel 1998 Pescante si dimise dopo la constatazione che quasi un decennio di controlli antidoping in Italia era stato finto: sì, le provette conservate ad una temperatura sbagliata...), Petrucci è sempre stato bene attento a non schierarsi su niente se non a favore di una generica battaglia contro il doping: senza mai toccare i fili dell'alta tensione calcistica (pomata di Borriello, shampoo di Blasi, eccetera). Sopravvissuto al crollo del Totocalcio, sia pure con l'escamotage della Coni Servizi (in punta di cialtrodiritto: è una società formalmente privata, ma di proprietà del ministero dell'Economia), e a mille cambiamenti politici, Petrucci continuerà a non incidere nel bene e nel male. Forse non tutti sanno che Franco Carraro, possibile uomo nuovo del calcio italiano (non è ancora chiaro se in veste di commissario della Lega o di presidente di una nuova entità) è un suo grande alleato ed estimatore. Una garanzia. O una 'geronzìa'.

4 commenti:

alenar ha detto...

Stefano, stavo facendo una carrellata mentale dei dirigenti sportivi delle federazioni italiane e ho fatto fatica a trovare personaggi presentabili, non dico competenti. E' pazzesco che i vari media si accapiglino dietro una dichiarazione dei soliti noti o ancor peggio su gossip da Novella 2000 e trattino in qualche trafiletto anonimo certe vicende. Domandine: Petrucci fa rimpiangere persino Pescante o sbaglio? Che succede con Meneghin nel basket? Ricordo con piacere la figura di Onesti presidente del Coni, per difetto di memoria o solo perchè le merendine di una volta erano più buone?

Stefano Olivari ha detto...

Su Petrucci credo sia impossibile avere un'opinione forte, di fatto è solo un distributore di soldi pubblici (470 milioni di euro l'anno, e memoria) che finora ha lavorato per la sua rielezione. Ma questo, per legge, sarà l'ultimo mandato...Meneghin può essere una figura di sintesi fra il basket della serie A, quello che asserisce di tenere a galla il sistema (naturalizzando chiunque) e quello di base, la sua forza è uguale alla sua debolezza: non ha cercato i singoli voti, ma dalla sua ha qualche grande elettore e soprattutto l'impresentabilità dei concorrenti...comunque è ancora troppo presto per giudicarlo: con la Nazionale (visto il rinnovato amore azzurro di Bargnani e Belinelli) sta facendo bene...per Onesti credo c'entri il discorso delle merendeine, almeno in parte...di fatto il CONI poi lo ha fondato lui...al suo attivo c'è il fatto che grazie all'ideona del Totocalcio (non sua, ma 'nazionalizzata' quasi subito)per decenni ha tenuto ai vertici mondiali in tante discipline una nazione di non sportivi...

Simone ha detto...

Petrucci ha qualcosa del Professor Terzilli.
Però,direttò,mi piacerebbe leggere un articolo approfondito sulla cialtronesca Coni Servizi.
Iceberg di tutto il marcio che c è in Danimarca..

Nick ha detto...

Ma la motivazione del ritiro di Barelli la vogliamo commentare?
"Tre candidati erano troppi, sarebbe stato ridicolo"

Sarebbe stato.

E già.