Amici e nemici della notte milanese, ricercatori del cinque alto dei calciatori oppure osservatori distaccati, dobbiamo avvertirvi che la strada verso la saggezza e la moralità si fa sempre più impervia. Si sa dove inizia, ma non si sa dove conduce perché lassù, sul traguardo, non c’è più il punto di riferimento che ci indica la via: l’Antropiovra è infatti in pericolo!
Il principe dell’etica rischia l’estinzione, vive un momento di appannamento della sua dignità, ha perso le motivazioni che lo hanno sempre spinto ad essere redentore e maestro di moralità. La colpa è di una donna, cacciatrice di cuori ma, a quanto pare, anche di Antropiovra, che come cantava la bella e brava Alice nel 1981, lo ha plagiato e gli ha preso anche la dignità! Stiamo per assistere ad uno dei momenti più tristi dell’esperienza umana su questa terra, perché si avvicina il giorno in cui, da qualche parte, in qualche ristorante chic con menu ispirato alla nouvelle cuisine, un maitre dal fare impeccabile proporrà ai suoi clienti assetati di moralità una porzione di antropiovra bollita (secondo la ricetta milanese: con cipolla di Tropea, mandorle siriane, pecorino di Pienza, radicchio trevigiano, limoni di Amalfi, rucola e topinambur). E quel giorno sapremo per certo che l’umanità avrà perso la sua guida spirituale.
Il principe dell’etica rischia l’estinzione, vive un momento di appannamento della sua dignità, ha perso le motivazioni che lo hanno sempre spinto ad essere redentore e maestro di moralità. La colpa è di una donna, cacciatrice di cuori ma, a quanto pare, anche di Antropiovra, che come cantava la bella e brava Alice nel 1981, lo ha plagiato e gli ha preso anche la dignità! Stiamo per assistere ad uno dei momenti più tristi dell’esperienza umana su questa terra, perché si avvicina il giorno in cui, da qualche parte, in qualche ristorante chic con menu ispirato alla nouvelle cuisine, un maitre dal fare impeccabile proporrà ai suoi clienti assetati di moralità una porzione di antropiovra bollita (secondo la ricetta milanese: con cipolla di Tropea, mandorle siriane, pecorino di Pienza, radicchio trevigiano, limoni di Amalfi, rucola e topinambur). E quel giorno sapremo per certo che l’umanità avrà perso la sua guida spirituale.
L’Antropiovra si vede ormai raramente nelle notti milanesi. Dice che il giovedì è la serata che, cascasse il mondo, lui dedica agli amici… Ma Erminio, che ha la grave colpa di avergli presentato la donna che lo ha rovinato, sa che le cose non stanno così: le amiche di lei, interpellate sull’argomento, confermano che il giovedì è la serata in cui LEI, da anni, si dedica alle amiche. Ne consegue che l’antropiovra subisce le scelte della sua donna e si adegua. Non è tutto. Ogni volta che l’Antropiovra dedica un giovedì agli amici, si infligge un’auto-punizione: si isola con la sua donna per 6, 10, anche 15 giorni di fila, non risponde al telefono, e se risponde rifiuta proposte di serate goliardiche dicendo di essere stanco. Lo fa con un tono pacato e serioso, quasi professionale, indice che la sua donna è lì di fianco e minaccia di arpionarlo in caso di frase sbagliata. L’Antropiovra non allunga più i suoi tentacoli sulle virgo lignae, e se si fa vedere in giro passa le serate a pomiciare con la sua donna, come un ragazzino delle medie che ha appena scoperto quanto ci si senta trasgressivi ad assaggiare il viscidume di una lingua femminile.
La scorsa settimana poi, Ottone ha capito che l’Antropiovra sta esalando gli ultimi respiri. La serata sembrava giusta, con Erminio e l’Antropiovra a vagabondare tra miserie e virtù della notte milanese a caccia di moralità, e con una promessa rassicurante: “Erminio, qualunque cosa accada, stasera non ti lascio. Se incontro la mia donna le ho già messo in chiaro che questa sera è la nostra sera: io e te, tra uomi...”. L’Antropiovra non fa in tempo a finire la parola “uomini”: la sua donna sbuca alle sue spalle, come un sinistro guardiano incaricato di dirti che la tua ora è giunta. L’Antropiovra dà per un secondo l’impressione di voler recuperare forza, dignità e moralità che le sono sempre appartenute, ma non ce la fa: torna ragazzino delle medie e abbandona Ottone. Erminio si consola perché un gruppo di amici lo aspetta con nuove amiche da conoscere. La serata prende la piega giusta, c’è un senso di solidarietà maschile, armonia, goliardia e positività che le donne colgono e ricambiano, ma di tanto in tanto Ottone butta lo sguardo più in là, dove l’Antropiovra si è isolato col suo sinistro guardiano: tra una pomiciata e una lacrima, l’Antropiovra comunica il suo senso di smarrimento e il suo bisogno di aiuto. Ecco… Quella lacrima di chi sente vicina la fine può essere un nuovo inizio. Quella lacrima ci dice che l’Antropiovra capisce il suo dramma, e che forse un giorno quel pianto diventerà forza per reagire. Quella lacrima significa “amici, oggi sto male, ma un giorno tornerò a correre con voi sulle strade imprevedibili dell’etica e della morale”. Ti aspettiamo, Antropiovra. L’isola della luce è lì per te e anche lei aspetta di ritrovarti. E il giorno in cui tornerai ti restituiremo quanto ci hai lasciato: saremo noi a riportarti sulla via di quella moralità che tu stesso ci hai insegnato! Erminio Ottone
(in esclusiva per Indiscreto)
PS: La vicenda dell’Antropiovra fa riflettere Ottone sul tema dell’amore. Anche Ottone, talvolta, è arrivato ad annichilirsi per una donna (ma mai come l’antropiovra; anzi: spesso è stato scaricato perché accusato di essere troppo legato ai suoi amici). Ma ogni volta si è rialzato con l’aiuto dell’amicizia e con la sensazione che il tempo, per gente come lui, batta lentamente, dandogli sempre una nuova possibilità di ripartire. Così, tornando da quella serata, il lettore cd dell’auto regala a Erminio l’ennesima perla casuale di saggezza, un brano di molti anni fa, forse un po’ calcato nei contenuti ma per certi versi molto azzeccato… “(…) Portami via, voglia di consumare! Lascia che sia!/ Chi non mi sa capire guardi la scia/ delle mie navi leggere/ Fammi bere al giorno che verrà/ e alle carezze passeggere… Se torno vivo non so!
22 commenti:
la foto mi ha fatto venire in mente la ricetta più facile del mondo: bollite il polpo per un'ora in una pentola con tre dita d'acqua poco salata. poi lo tagliate a pezzi piccoli e lo avvolgete in un foglio di carta d'alluminio pressandolo un po' e dandogli la forma di un salame. Dopo 24 ore in frigo sarà diventato solido e potrà esere servito a fette. Ovviamente lo trovate anche al supermercato ma fatto in casa non costa niente e, su un letto di valeriana, condito con un filo d'olio (e, a chi piace, di crema di aceto balsamico) si presenta bene ed è buonissimo. Ieri ho aggiunto un po' di pepe, polvere di curry ed erba cipollina. fantastico. Direttore, tempo fa si era parlato di muro della forchetta.... altro che le dichiarazioni di ciroferrara.
Riuscirà a ritrovare la luce? O è destinato ad una definitiva resa? E sopratutto...sarà questo il destino a cui tutti andremo incontro?? Rispondimi Erminio...il tuo dispaccio è parecchio preoccupante...
Le mitiche storie dell'Antropiovra sembrano avere una conclusione...speriamo di no.
Il Muro della forchetta avrebbe di sicuro successo, ognuno potrebbe proporre la sua recensione: anche se Erminio oltre il Jazz Cafè non va...
Jeff, non mi convinve il curry. Pepe nero e cipollina ok. Per il resto, già fatto cosi (rucola al posto di valeriana perchè da un po di piccante, in contrasto con la "dolcezza" del polpo: per questo non mi convince il curry)e confermo la bontà e la facilità della ricetta.
Grande Erminio, scaricato perchè troppo legato agli amici... mi sembra di averla già sentita 'sta storia... ahahah.
Comunque mi fanno troppo incazzare quelli che spariscono appena trovano la morosa e, appena piantati, ricompaiono come se nulla fosse. Da prendere a calci!!!
"Allora ci vediamo questa sera? Una serata fra amici, una chitarra e uno spinello.
Eh, amici, purtroppo no. Questa sera sono invitato a casa sua per vedere le diapositive del mare, delle sue ferie poi subito dopo devo accompagnare i suoi genitori che devono prendere il treno perche' sono rimasti senza macchina,
l'hanno distrutta, era mia"
Axel, ah lo sapevo che prima o poi ti avrei beccato, caro il mio ultimo arrivato: Servi della gleba - Elio e le storie tese. Birrozzaaaaaaa!! Anche tu sei entrato nel prestigioso mondo dei miei fornitori ufficiali!!! Tra un po' faccio un bel workshop!!!:-))))
Axel, grande citazione. Jeremy: ovviamente è questione di gusti, il curry è stato un esperimento e mi è piaciuto; certo aggiunge un sapore diverso. Al posto dell'erba cipolina ho messo anche sedano tritato ed era più neutro.
Jeff, proverò. Il sedano mi sembra troppo neutro, hai ragione, però esalta ancora di più il sapore del pruppo!
@Jeremy: niente birrozza, è arrivato Ferrara e adesso si lavora seriamente, mica come con quel lassista di Ranieri
PS: devo proprio essere l'ultimo arrivato, che è 'sta storia della birrozza?
@ jeffbuckley: visto fare in tv usando, anzichè carta da alluminio, una bottiglia d'acqua provata di testa e fondo.
...privata di testa e fondo...
E' un giuochino introdotto da Dane (mio best partner 2008/09)sulle citazioni: chi indovina, birrozza. Ad oggi potrei aprirmi un pub!! :-)))
pensavo fosse "provata" anche lei dagli allenamenti di Ferrara...
aahhh come mette giù i cinesini Ferrara! (detto alla Mosca)
@stefano: non mi piace come è organizzata la home page. Era meglio con gli ultimi interventi a sinistra e i post tutti al centro.
E Ibra è da pallone d'oro...
@ dag_nasty: !!! :)
PS la glassa di aceto balsamico è ottima
glassa è il termine giusto! non mi veniva...
Poveri toscani...
K
scusate, non resisto. Tuttosport, oggi: Ferrara blinda la difesa.
Con cosa?? Una lastra d'acciaio temperato di 2 cm antisfondamento???? O si mette la divisa e gioca lui????
Entro in questo salotto per iniziati dediti al cazzeggio: per me l'Antropiovra è pronto per la domenica all'Ikea e al Lidl con il carrello della spesa. Game over.
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