Geografia di fine stagione

di Stefano Olivari
Il principale metodo per perdere è seguire il gioco della massa, pensando sia indicativo di ‘quello che pensano i bene informati’. La quota si abbassa? C’è qualcosa sotto, per non dire di peggio. E invece no, la massa è per definizione male informata: altrimenti non esisterebbe il banco. Considerazione contraddetta dai volumi sul pari di Chievo-Bologna: enormi, da far scendere la quota a livelli imbarazzanti (vista a 1,30). E poi è stato pari davvero. Ma qualche appassionato avrà anche seguito l'ultima giornata di Premier League. Alla vigilia così si presentava il fondo della classifica: Sunderland (avversario del Chelsea, già qualificato alla Champions) 36 punti, Hull City (con il Manchester United già campione) 35, Newcastle 34 (con l’Aston Villa, sicuro dell'Europa League), Middlesbrough 32 (con Il West Ham, a centro classifica) e West Bromwich Albion 31 (con il Blackburn già salvo). Tre le retrocessioni. Tutti i presupposti per la festa del ‘tarocco’ o del non impegno da parte delle loro avversarie. Questo dicevano le quote, anche quelle dei principali operatori britannici: scese moltissimo venerdì e punitive nei confronti delle teoriche più forti. Peccato per gli scommettitori che hanno seguito l'onda che in quattro casi su cinque la squadra ‘demotivata’ abbia vinto e che nel quinto il WBA abbia ottenuto un inutile pareggio. La morale? Siamo in Inghilterra, terra promessa delle scommesse ma anche del calcio: seguire l’andamento dei volumi può essere utile, ma sempre tenendo presente geografia e storia.
(pubblicato sul Giornale di ieri)

3 commenti:

campatelli ha detto...

Direttore...una volta non so se si ricorda abbiamo parlato di scommesse calcistiche...
Nell'ultimo fine settimana, pur non avendo giocato,avevo visto prima delle partite la situazione della classifica inglese (non avevo visto nemmeno le quote) ed ero curioso assai di seguire l'andamento di quelle partite da lei citate...era facile constatare che venivano contrapposte squadra blasonate ma senza obiettivi ad altre da fondo classifica ma con risultati ancora da raggiungere...
Ho detto "Qui in Italia probabilmente le cose sarebbero andate in un certo modo, vediamo lì"...
Stupefacente il risultato...
Davvero è imbarazzante mettere a confronto quello che è successo in Torino Genoa, che sottende a tutta una mentalità complessa a quello successo lì...
Da dove nasce il modo di intendere il calcio qui in Italia?Dal basso, come sempre...

Episodio raccontatomi da un collega della società in cui lavoro, allenatore della squadra giovanissimi:all'ultima giornata di campionato loro già salvi vanno a giocare nella città limitrofa contro una squadra cui serviva la vittoria per salvarsi ...prima della gara incontra il collega avversario si avvicina e gli dice, letteralmente "Fateci vincere, ormai che vi importa"...
La gara si svolge, le 2 compagini pareggiano e dopo sempre il mio collega viene apostrofato dall'altro con "Tu non sei un uomo, sei un p**** di m****, ti aspetto fuori se vuoi"!
:D Agghiacciante e sconcertante....tutto avvenuto in campionati giovanili dove non ci sono interessi....
Il bambino, che potrebbe essere anche un futuro calciatore, cresce con questo esempio....per cui è la mentalità che sul nascere si forma in un certo modo...

Stefano Olivari ha detto...

Non è un caso che ci si stupisca per l'impegno, più che per il non impegno...se abolissero le retrocessioni potremmo arricchirci già da febbraio...

campatelli ha detto...

E' vero direttore...è un mondo al contrario il nostro....questo è l'esempio lampante...se uno fa il suo dovere sino alla fine è il "cattivo",chi invece smette di giocare a 2 mesi dalla fine e regala punti a tutti...è il "buono"... :D
Pazzesco...