Il campione usato per Zoff

La migliore ricostruzione della fine di ciclo milanista di Ancelotti è stata a nostro parere quella di Enrico Currò su Repubblica.it: magari ne pubblicheremo uno stralcio, di sicuro non la copieremo come hanno fatto altri senza citarla, in ogni caso invitiamo a leggerla. L'argomento più forte a favore della permanenza in rossonero dell'allenatore è che da vincitore di tante cose (due Champions League, per dire, e nemmeno nella preistoria) potrebbe far digerire ai tifosi un mercato medio, fatto di nomi solo futuribili e di una probabile cessione di Kakà. 15 milioni di ricapitalizzazione e 67 di deficit significano meno 82, con tutto quel che segue. Ma come fu per Zoff, più forte della logica (quello della finale di Euro 2000 fu il peggior Zidane visto in una partita importante, così come Ancelotti è considerato uno dei migliori allenatori del mondo al di là delle ultime impressioni: tutti più stupidi dell'ordinario fischiatore di Seedorf?) sono stati i sondaggi: il messaggio di Sharm non è stato un attacco di pazzia o un effetto secondario del Cialis, ma una strategia dettata da quello che pensa la 'gggente'. Non si sa quale campione 'rappresentativo' ha stabilito che quella del Milan sia oggi un'immagine perdente (almeno, questo membri dello staff hanno detto ai giornalisti d'area): esito discutibile, ma il problema è che Berlusconi ci ha creduto. Decidendo a tavolino di smarcarsi. Da qui questa scelta senza senso, con dettagli del divorzio facili da definire per un allenatore che ha mercato, per mettersi nelle mani di chi ha fallito con l'Ajax o di uno dei troppi ex che avvoltoieggiano fra uno studio tivù ed un incarico secondario. Un guizzo da Berlusconi antico sarebbe Paolo Maldini (che non vuole allenare, ma si può sempre cambiare idea: chi meglio di lui per tenere buona la piazza?) affiancato da un prestanome, ma senza acquisti migliori di Senderos il fuoco sacro si spegnerebbe anche al Sacchi del 1987.

21 commenti:

Massimo ha detto...

Fino a qualche giorno fa l'atmosfera è serena, il match-ball sprecato a Udine (per la caduta di tensione, più che per il risultato in sè) ha agitato gli animi e dato la stura a mille ipotesi sul futuro prossimo del Milan.
A naso il destino di Ancelotti non è mutato: 50-50%.
Sicuramente un presidente "ingombrante" come Berlusconi può cambiare le carte in tavola, partendo anche da presupposti extra-calcistici.
Fino a una presa di posizione chiara di uno degli attori della commedia, tutte le speculazioni, in buona o malafede, sono valide.

mizio71 ha detto...

questo calcio sta diventando sempre più come le arene della antica Roma ... solo il sangue dei vinti è vero, per il resto tutto deciso a tavolino da pochi potenti. Scudetti, coppe, retrocessioni .... cambiano solo gli equilibri ... Berlusconi non vuole o non può metter fuori dinero, quindi meglio sparare sulla croce rossa che farsi male sul serio ....

Tani ha detto...

Ancelotti doveva uscire di scena dopo Atene. Avrebbe lasciato il Re nudo, con tutta la sua demagogia e le sue contradizioni, due anni fa...Ha fato da scudo ed è stato sputanato come e peggio di Zacheroni. Il vero marchio di fabbbrica del Gongolo Casanova.

enzima10 ha detto...

ma io mi chiedo cosa spinga un uomo a rimanere attaccato alla panchina in queste condizioni ("a dispetto dei santi...")...va bene l'affetto, la comodità di stare a casa ecc., ma un pò più di amor proprio?? perchè qui sono anni che si sente questa solfa (dagli schemi sui calci d'angolo nella finale del 2003 presentati urbi et orbi da Vespa in poi..)....se si trattasse dell'allenatore dell'inter o di una qualunque altra squadra, si parlerebbe di cose ridicole, di allenatori sbertucciati ecc....con i meravigliosi invece è tutto normale....tanto ibra ha il mal di pancia...

Tani ha detto...

enzima: me lo chiedo da due anni...

axel shut ha detto...

adesso non è che voglio difendere Truffolo ma quante società avrebbero confermato l'allenatore dopo Istanbul?
la verità è che il Milan, quando vuole, difende i suoi allenatori come nessuno al mondo e quindi è un buon ambiente per lavorare, tanto più se sei uno di casa Milan e quando hai lavorato fuori (Torino ma anche Parma) non stavi così bene
solo che ora Berlusconi sta facendo con Ancelotti quello che sta facendo con Veronica Lario, scarica le sue colpe sugli altri e finge di essere lui a lasciare (mentre in realtà è il contrario)
@Massimo: attento, lo sfogo di Sharm viene prima di Udinese-Milan

Massimo ha detto...

@Axel: sì, ma a quello sfogo io non do tanto peso. Quando parla di calcio in contesti non calcistici, specie a ruota libera come in quel caso, io lo prendo con mooooooooolto beneficio di inventario. Mancava giusto la premessa "quando allenavo l'Edilnord..."!
Sarà banale, ma credo davvero si incontreranno a fine stagione e decideranno cosa è bene per il Milan e cosa per Ancelotti.
Di certo Udine, come Napoli l'anno scorso, dimostra come il Milan sia da rinvigorire.
L'idea di puntare su gente in cerca della definitiva affermazione, quindi più affamata, quindi più reattiva, mi piace. Speriamo che a Silvio non venga qualche altro capriccio...

axel shut ha detto...

@Massimo: io ho scritto così perché per me Ancelotti è già del Chelsea (o gli manca davvero poco)
saputo questo Berlusconi si premunisce e scarica l'allenatore (magari in futuro dirà "aveva già la testa altrove") per non ammettere di essere una seconda scelta per Carletto
sul piano tecnico, se PapiSilvio non vuole cacciare i danè trovo molto dura che possa togliere all'Inter il prossimo scudetto
sei così sicuro che via Ancelotti parte il rinnovamento?
a me sembra che Ronaldinho, che forse sarebbe stato ceduto, si prepara a restare un altro anno e a giocare molto, chiunque sia l'allenatore

Massimo ha detto...

@ Axel: spero il rinnovamento parta Ancelotti o non Ancelotti

Tani ha detto...

Massimo: sei quasi commovente nella tua speranza ...:)

jeremy ha detto...

Ronaldinho a me fa impressione: come si possa ridurre cosi fisicamente un giocatore del suo livello, a 28 anni, sfugge alla mia comprensione. Davvero l'essere umano sa essere così autodistruttivo?

fabioalessandria ha detto...

@Tani: non so se sono commovente come Massimo, comunque a mio avviso l'unica soluzione adesso è Van Basten. Da allenatore non ha vinto nulla ma è in assoluto l'unico a cui Berlusconi darebbe un po' di fondi e quasi carta bianca almeno per un paio di stagioni. Del resto la "soluzione interna" senza la bravura gestionale di Carletto ci spalancherebbe le porte tardelliane dell'inferno calcistico, stessa cosa per l'Allegri o lo Spalletti di turno. Sopravvalutatissimo Spalletti e Allegri senza il carisma per imporre il mercato. Perché se non entrano almeno 4 giocatori giovani e bravi qui si rischia lo sbracamento. Del resto i soldi ci sono e le possibilità di non far passare messaggi "sbagliati" agli italiani che non arrivano in fondo al mese anche. Del resto lo schema è collaudato. Veronica Lario sembra una pervertita in cerca di gloria... non saranno certo altri 70 milioni spesi per il Milan ad essere un guaio.

collodi ha detto...

Direi che è una storiaccia. Secondo me Ancelotti va al Chelsea e lo ha deciso da tempo, mi pare che ci lavori la figlia ed a casa sua le cose non camminino bene, chez rumene amanti buona tavola. L'anno scorso era in ballottaggio con Felipao e tra i due pallini di Roman, è stato scelto l'italo-brasiliano.Chiaro che quest'anno Carletto voglia da Abramovich garanzie, visto che la squadra assomiglia per età sinistramente al Milan. Il cavaliere sapendo che Carletto se ne andrà, fa la classica mossa dei fidanzati che sanno di essere scaricati tra poco, scarica lui. Meglio dire ciao che sentirselo dire, per non incappare in un'altra Veronica. anche in questa storia Berlusconi ha cercato di cambiare le carte in tavola con risultati scarsetti, qui evita di essere preso in contropiede.

Pierfrancesco ha detto...

Finalmente qualcuno che punta il dito direttamente contro il berlusconismo che fa danni in ambito calcistico... ho trascorso anni a combattere contro la gggente che, condizionata da un sondaggio che essa stessa avrebbe piuttosto dovuto condizionare, mi ripeteva ad ogni pie' sospinto che in quella finale del 2000 "Zidane in campo ha fatto quello che ha voluto".
Prima della partita, forse. Durante, non gli ho visto toccare un pallone decisivo che fosse uno. Solo passaggi di 5 metri.

Comunque è vero che il tifoso medio milanista ce l'ha anche con Ancelotti, quantomeno gli imputa accondiscendenza al mercato in tono minore di Galliani.
Vedono i cugini spendere, spandere e triturare i campionati uno dietro l'altro, e da tifosi della squadra di proprietà dell'uomo più ricco d'Italia si inferociscono alquanto, davanti al Senderos che viene e al Kakà che va via.

Tani ha detto...

@Fabio: Quello che dici su Van Basten e verissimo. Quello che nessuno al Milan ammette e che ormai Berlusconi sembra un bambino capriccioso. Fa governi con persone che stanno alla politica come il parmigiano sta ai frutti di mare, fa il giullare in giro per il mondo, ha trasformato il Milan in Mercato del Naviglio Grande. Tutti comportamenti ridicoli e senza senso, ma tra Bondi e Galliani si fa a gara a chi c'ha la lingua più morbida. I soldi li ha spesi l'estate scorsa, ma li ha spesi a cazzo di cane. Tra cartellino e ingaggio di Ronaldinho e ingaggio di Sheva quanti? 50-60 milioni? Se la deriva mentale berlusconiana continua, nemmeno Happel o Michels possono resuscitare questo Milan. Per la pace nostra e la gioia del culo di Materazzi.

jeffbuckley ha detto...

van basten al milan dura sei mesi.

Nick ha detto...

Ecco, io questo pensavo.
Ma sicurio che la lingua di Van Basten sia altrettanto morbida?

Per me il senso dell'allenatore "giovane" e "emergente" è quello di farlo stare al suo posto senza discutere come sa fare -maestro indiscusso- Ancelotti.
Allegri sarebbe perfetto, chè una panchina così se la sogna. Idem Spalletti (vi prego, prendetelo alla Juve!!).
Ma Van Basten?

Non è un caso, in quest'ottica, che il nome di Rijkaard non spunti fuori neanche per caso. Eppure è giovane, è un figlio della "grande famiglia" come ce ne sono pochi ed è anche vincente. L'unico che ha un palmarès che gli permetterebbe di aprire bocca davanti alla cravatta gialla.
Appunto.

Sono paranoico?

dag_nasty ha detto...

Che Galliani soffra le personalità che lo possano "uscurare" è un dato di fatto... Poi però se il suo padrone glieli impone lui ovviamente deve tacere.

Trovo comunque che il futuro del Milan sia un bel romanzo col finale tutt'altro che scontato. L'happy ending mi sembra difficile, ma la vicenda (con annessa ricostruzione sì/no ) è tutta da seguire

jeremy ha detto...

No. Al Milan cercano un aziendalista che lo sappia fare. Ancelotti al Milan sarebbe potuto restare a vita. Troppo distante pero ormai dai vertici, si sarà rotto le palle pure lui. E uno come Ancelotti, che lavora e sta zitto quando potrebbe urlare, non ce ne sono. E allora devi prendere uno che "usi" il Milan come trampolino di lancio di se stesso. Uno che conosce l'ambiente e sa con chi ha a che fare, accettando la situazione finche gli fa comodo. Come Capello. Van Basten, che non mi sembra un umile, mi sembra una figura capelliana in questo. Rjiakaard sarebbe ottimo, ma si presenta dicendo "amici cari, io allenavo il Barca: non mi cacate il cazzo!". L'allenatore, con esperienza e magari vittorie, non è l'ideale insomma.

fabioalessandria ha detto...

@Tani: standing ovation, era proprio il concetto che cercavo di esprimere, ormai l'italiano mi sfugge di mano :-). @Nick: Concordo. Van Basten non è per niente un morbido, ha sfanculato Cruyff praticamente all'istante, sia come CT che come allenatore, ogni qual volta "il mito" ha osato metterci il becco, tant'è che all'Ajax non ce l'ha voluto come DT-supervisore (poi ha fallito il buon Marco, ma conta poco... la squadra era pessima). La mia speranza su Van Basten sta nel suo carisma. A mio avviso è l'unico in grado di andare da Silvio e dirgli: "vuoi vincere convincendo? La solfa la so, ti prometto vittore e bel gioco ma mi occorre questo, questo e quest'altro". E Silvio lo accontenterebbe. Inoltre avrebbe qualche mese di bonus per lavorare tranquillo, sempre per via della sua aurea. Il vero obiettivo è bypassare Galliani (che con Marco in panca conterebbe come il 2 di briscola) e far tornare a Berlusconi la voglia di giocare (anche se poi si prenderebbe tutti i meriti delle eventuali vittorie). Questa è l'unica possibilità di rinascere, al netto dei fantomatici arabi. Ancelotti è una persona fantastica, tra l'altro davvero disponibile e gentile con tutti, ed è il miglior allenatore possibile per un club ma, come dice il buon Tani, c'è bisogno di qualcuno che tenga a bada i capricci di Berlusconi e lo sappia coinvolgere. Quindi Allegri e Spalletti cassati, secondo me restano in piedi i due olandesi, con il Cigno quasi perfetto allo scopo.

Nick ha detto...

Fabio, c'è bisogno di qualcuno che tenga a bada il pubblico, altrochè.
Il tuo ragionamento fila eccome, ma cade sullo stesso punto di prima: perchè non Rijkaard?

L'ha detto Jeremy perchè.

L'unica via d'uscita per i milanisti è che davvero Van Basten si riveli un nuovo Capello, ma la vedo dura.
Pessima squadra l'Ajax? Ma gli avversari li avete visti?