Maschi over venticinque

Non seguiamo una puntata del Processo di Biscardi da decenni, ma la trasmissione va avanti anche senza di noi e la sua esistenza viene ribadita ogni martedì da comunicati trionfalistici ripresi acriticamente dalle agenzie (che addetti stampa arroganti spesso considerano solo megafoni). Secondo l'ultimo, lunedì scorso su Sette Gold si sarebbe arrivati ad uno share del 7,2%. Con il trucco, leggendo meglio: intanto si tratta del picco, e nemmeno del picco assoluto ma di quello nella fascia maschile over 25 (o over 75, stando alla statistica personale sulle persone che ci chiedono 'Ha sentito ieri sera da Biscardi?'). Lo share medio è in realtà dell'1,32%, comunque alto vista la concorrenza di tivù locali molto più biscardiane dell'originale e del fatto che Sette Gold in quasi tutti i televisori italiani è sintonizzato oltre il 'nove', situazione che comunque non ostacola il maschio over 25 che verso mezzanotte cerca quei film soft core dove scopano solo verso il 90'. La cosa interessante è che ogni emittente stravolge i dati Auditel a proprio vantaggio: Mediaset si è inventata il target commerciale (cioè sotto i 15 anni e sopra i 64 sei una merda senza potere d'acquisto, quando invece mai come in questo momento ci sono adulti che chiedono soldi agli anziani genitori), la Rai il 'gradimento', Sky vende la sua pubblicità con la solita barzelletta del quarantenne del Nord Italia che ha tre lauree, fa cento viaggi l'anno, pratica diciotto sport, parla cinque lingue, legge mille libri, va a tutte le mostre ed è 'curioso' (mai capito cosa voglia dire). La cosa grave è che le aziende che producono mettono in mano i loro soldi ad altre aziende, chiamate centri media, che a queste balle fingono di credere.

4 commenti:

Unknown ha detto...

ma la roba più grave di questo modo di fare [ogni tivì emette dati come gli pare], è che tutti riprendano il comunicato stampa senza se e senza ma.

in un mondo dove i giornalisti fanno i giornalisti, quando mediaset si inventa il target commerciale si va a vedere il campione completo.

cioè, mica glielo ordina il dottore di ricopiare le veline.

ma probabilmente chiglielofafare? lavorare invece che ricopiare? naaaa, tutti quei numeri...

Carlo Calabrò ha detto...

Ah, i mitici comunicati made in Biscardi! Li seguite ogni tanto gli spottoni della trasmissione? "Non perdetevi questa sera la puntata del Processo: grandi esclusive, clamorose anticipazioni, con le firme più prestigiose del giornalismo italiano". Al di là dello sprezzo supremo del ridicolo del Rosso e della sua "redazione", l'annuncio è oltretutto sempre lo stesso da almeno vent'anni; qualsiasi emittente seria non saprebbe che farsene di una trasmissione così' obsoleta nella struttura generale e che, essendo poco credibile giornalisticamente, rischia di far perdere credibilità anche all'azienda nel suo complesso.
Mi sorprende però che ci siano organi di stampa che danno ancora corda all'uomo di Larino: in fondo, mediaticamente, il suo Processo è una delle trasmissioni più sputtanate in assoluto, simbolo del trash giornalistico, dopo Calciopoli poi non ne parliamo. Trovare qualcuno che la citi e la prenda sul serio mi pare impresa disperata, ma evidentemente accade ancora.

Igor Vazzaz ha detto...

Stefano,
pezzo interessante. Il punto sarebbe riuscire a capire il vero motivo per cui certe panzane sortiscono l'effetto desiderato. Hai un pensiero definito in materia, al di là della cialtronaggine?
Perché se fosse solo quella, direi: ok, sfruttiamola e facciamoci i soldi, ma ho l'impressione che non sia proprio così.
Ciao,
ig.

Stefano Olivari ha detto...

Tutti vanno di fretta, nessuno controlla niente: non è un pensiero molto elaborato, ma è la realtà delle redazioni. E l'idea 'quantitativa' di web (mille notizie al giorno, duemila video, un milione di commenti, con i venditori che poi moltiplicano tutto per venti) attualmente dominante non fa sperare che la situazione migliori.