Pareri indipendenti su Giraudo
Fra le mille idee di Montanelli, oscenamente spolpato da quel Corriere della Sera che nei 'formidabili quegli anni' Settanta nemmeno lo nominò nel titolo quando fu gambizzato (fra poco i dvd del maestro mentre meditava sulla tazza del cesso) dai compagni che sbagliano, ce n'era almeno una che nella nostra miseria non abbiamo mai condiviso: i fatti separati dalle opinioni. Perchè nel raccontare i fatti anche le persone più oneste (mettiamo per assurdo che i giornalisti lo siano) inconsciamente inquadrano ogni cosa in un sistema di pregiudizi. Un aggettivo in più o in meno, un'omissione, una frasetta ironica scappata dalle mani: tutto è opinabile, anche senza essere Pirandello. Per questo il modo in cui le televisioni hanno raccontato le richieste di condanna (cinque anni) dei due PM di Napoli per Giraudo è istruttivo: fredda cronaca e giro di pareri, quasi sempre degli avvocati degli imputati (statistica personale, applicata a cinque telegiornali generalisti ed a due notiziari sportivi). Almeno qui Moggi non c'entra, probabilmente l'ex amministratore delegato della Juventus nonostante il suo presente da imprenditore viene ancora percepito come uomo Fiat da non attaccare. Lasciamo il lavoro sporco ai magistrati, eventualmente gli andremo dietro.
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23 commenti:
Direttore, io invece sono d'accordo con Montanelli. E' un'utopia, è chiaro, ma come ogni utopia bisogna tentare di raggiungerla sapendo che il risultato sarà raggiunto quando si avrà fatto del proprio meglio per rincorrerlo. Io a separare i fatti dalle opinioni forse non ci riesco perchè non sono Montanelli evidentemente (e nemmeno un Olivari) ma per onestà intellettuale ci provo.
Certo, per provarci bisogna averne la voglia: ai tempi di Tangentopoli le richieste dei PM veniva urlate come fossero condanne di terzo grado, ieri i TG sembravano parlassero di qualche vezzo bizzarro dei PM, come passeggiare con un ermellino al guinzaglio o fare le vacanze in un isoletta sperduta senza acqua e luce corrente.....
Dane, conta che, in Italia, oltre all'assenza completa e diffusa di onestà intellettuale, si erge il concetto di "guerra tra bande" applicato ad ogni discussione e ogni fatto. Dimmi tu come si fa ad esprimere un'opinione onesta, se il mondo che ti circonda campa di preconcetti anche sui fatti?
E lo dici a me?!...
Ma infatti cerco solidarietà da te...... :-)))
Ma io sono uno codardo milanista che si nasconde facendo il figo dietro la tastiera, ti conviene cercare un Padrino più autorevole...
"Codardo"?! Ma non eri solo "sporco"?! :-) Comunque mi manca quella del "figo che si nasconde dietro la tastiera": chi te lo ha detto?
@Jeremy: Bèh, se uno non ha il coraggio di ammettere di tifare per una squadra è un codardo, abbi pazienza!
Comunque, visto che l'articolo del Direttore parla di giornalismo più che di sport, mi permetto una digressione parallela.
Ieri sono state pubblicate da un agenzia statistiche sugli incidenti stradali dalle quali si evince che la maggior percentuale di morti riguarda i ciclisti.
Repubblica ha pubblicato un articolo (in una pagina della sezione motori piena di inserzioni pubblicitarie di marchi di automobili...) che pretestuosamente poneva il quesito "di chi è la colpa?! Degli automobilisti o dei ciclisti che non rispettano il codice della strada?!"
Ma di chi cazzo vuoi che sia la colpa, idiota?! Se cadi in bici al massimo ti fai un graffietto, un auto è un'arma di distruzione di massa anche a 30 all'ora, ma di cosa stiamo parlando?! I ciclisti muoiono perchè schiantati dagli automobilisti, ma grazie a tali articoli nel medesimo blog c'è addirittura qualche buontempone che da la colpa della statistica ai ciclisti che girano senza luci e campanello!...
Ancora meglio al Corriere della Sera, che anche senza Montanelli resta sempre il quotidiano numero uno. Lo si evince dal fatto che all'articolo che commenta la medesima statistica viene assegnato tale inarrivabile titolo: "La bici è pericolosa!"
Certo, come no, lo sanno tutti, infatti bisogna essere maggiorenni per poterne pedalare una.
Immagino che gli stessi autori di certi articoli, per commentare le statistiche sugli stupri, titolerebbero “LA FIGA E' PERICOLOSA!!!”…
Ah ok quindi è un'autoaccusa!! Non essere così duro con te stesso: tu fai il possibile. Ma non sei capito dai talebani. Io non la prenderei come una cosa negativa, sai...
Ah perchè, ne hanno parlato?
Per quanto riguarda Montanelli credo che sia un giusto obiettivo di ogni (onesto) giornalista/cronista quello di cercare di tenere separate le opinioni dai fatti...stando attenti però a non sbandierare ai quattro venti questo obiettivo, perchè sennò appena si abbandonano i fatti per le opinioni, anche legittime, quest'aura di (presunta, autoassegnata) superiorità può essere spernacchiata in un amen.
PS: a proposito dell'esempio di Dane, qualche anno fa si diffusero delle statistiche che segnalavano una certa nazione come il paese con il più alto numero di morti di tubercolosi. Negli atenei si sghignazza ancora alle spalle di quel prof che assegnò una ricerca per individuare le cause ambientali del proliferare della tbc in quel territorio, salvo poi scoprire che i malati ci andavano apposta perchè quell'ambiente favoriva le cure. Salvo poi morirci ovviamente, nei casi incurabili.
Attenzione a giocare con la statistica...
@Jeremy: non è un outing (come dicono quelli che parlano bene...), diciamo che io certifico ufficialmente quello che gli altri insinuano subdolamente...
@Nick: non è che un "Montanelli" non abbia diritto ad esprimere un opinione pena lo spernacchiamento: basta aver cura di segnalare chiaramente "questo è il fatto" e "questo è la mia opinione". Proprio in questi giorni sto rileggendo la Storia d'Italia di Montanelli ed è esemplare, negli scritti di Nonno Indro, questa distinzione e la segnalazione della stessa distinzione: "E' UN FATTO che il generale Badoglio trasferì in Puglia ingenti riserve auree ben prima dell'8 settembre, il che CI LASCIA SOSPETTARE che avesse in mente la fuga da tempo..." Più onesto di così!...
Il problema è quando subdolamente si cerca di far passare opinioni per fatti ubriacando il lettore di dialettica (esemplare Gianni Mura sul modulo di Ancelotti...), oppure quando si crea artamente una cernita dei fatti in modo da imporre implicitamente un'opinione: cha Trapattoni abbia vinto tanto è un fatto, che sia un grande allenatore è un opinione.
Basta esser chiari.....
Dane, ovviamente...
Subdolamente?! A me sembra che te lo dicano proprio apertamente che sei un milanista travestito. Quindi non ti crucciare troppo: almeno conosci il tuo "nemico". Se poi hai le velleità di educare i talebani, altro che utopia Montanelliana.....
@Jeremy: ch'io sia un milanista travestito me lo dicono sì, ch'io sia un codardo no. Comunque ha poca importanza, il calimerismo non mi interessa ed è OT.
p.s.: come disse un ex addetto stampa di una squadra insultato da uno striscione della sua ex curva "gli insulti che mi vengono dedicati da certa gente testimoniano inequivocabilmente, caso mai ce ne fosse bisogno, che io con certa gente non ho mai avuto niente a che fare..."
Ok questo si: lo sottointendono. Comunque hai ragione perchè ti sto tirando io verso il calimerismo.
Ciao Stefano,
il fatto lascia straniti proprio perchè siamo in un paese dove la fredda cronaca abitualmente è oscurata dai commenti.
Dove anzichè dei fatti puntualmente si dibatte sulle opinioni.
Anzi, talvolta qualcuni sembra divertirsi a creare fatti strumentalmente per provocare reazioni, a caccia del caso o della polemica a tutti i costi. Come domenica scorsa in diretta tv nel dopogara: un giornalista del team di Varriale ha sollecitato Zanetti sui "buuuh" razzisti rivolti da parte dei tifosi del Chievo (vi lascio immaginare...) nei confronti di Balotelli. Che in realtà era stato semmai solo semplicemente fischiato una volta -come capita a decine di giocatori ogni domenica - dopo uno scontro di gioco un po' duro su Morero.
Visti i soggetti in questione, mi sarei meravigliato di una cronaca puntuale e commentata a dovere. Ricordiamoci che ci sono degli arbitri in piena attività alla sbarra.
Mi fa piacere che anche il Direttore sottolinei spesso il vergognoso uso che, a corpo ancora tiepido, fece e fa tuttora il Corriere di Montanelli. Non sono un giurista ma direi che si dovrebbe inventare il reato di sfruttamento di cadavere. E' successo lo stesso, più in piccolo, anche con la Cutuli. Sono cose da voltastomaco.
come disse Luttazzi, il Corriere è ancora oggi il miglior giornale... per avvolgerci il pesce
axel vuoi mettere la potenza esplosiva della Repubblica formato 60 pagine come arma non convenzionale per uccidere gli insetti?????
Vorrei complimentarmi con Dane per il discorso sulla bici.
E consigliare a tutti la lettura dell'"Elogio della bicicletta" di Ivan Illich,ristampato tre anni fa da BBE.
Su Giraudo il rispetto è di tipo genetico:come sapete,è figlio dell'unico,vero,Re che il Bel Paese abbia avuto.
E non fu l'unico seme poi salito alle cronache della ribalta...
avendo visto il resoconto solo del TG sportivo di raidue, e di tale trasmissione Replay su raitre, modestamente proporrei due chiavi di lettura:
1- il ferro caldo dell'estate calciopoliana ormai e' gelido. e batterci sopra con violenza non ottiene nessuno scopo.
2- il timore, nemmeno troppo celato, di querele e citazioni danni.
intanto pochi, se non nessuno, sottolineano che il giudice che si pronuncera' sul rito abbreviato di Giraudo e' lo stesso Gup che rinvio' a giudizio accogliendo le richieste dei Pm.
per la serie "verdetto in bilico".
Cioè?! Vuoi dire che per una volta l'arbitro non sarà dalla vostra parte?!....... :-D
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