Il sito della Fifa ha nei giorni scorsi intervistato Luis Gabelo Conejo Jimenez, memorabile portiere del Costarica-miracolo di Bora Milutinovic a Italia Novanta. Una squadra che dopo aver superato il girone con Brasile, Svezia e Scozia, agli ottavi di finale fu fermata solo dalla Cecoslovacchia e dai colpi di testa di Tomas Skuhravy. Partita che fra l'altro Conejo non giocò a causa di un infortunio: con lui al posto di Barrantes forse sarebbe andata diversamente, vista la sua abilità ed il suo coraggio nelle uscite alte. Quell'ottavo, giocato al San Nicola di Bari, rimane nella memoria anche come summa dell'organizzazione montezemoliana: tutto esaurito da oltre 47mila biglietti venduti (agli sponsor, non alla gente) e poco più di diecimila presenti effettivi. Comunque le tre partite del girone (uno a zero alla Scozia, sconfitta uno a zero con il Brasile di Luis Muller, due a uno alla Svezia con gol nel finale di Medford) con i Ticos gli valsero l'elezione a miglior portiere della manifestazione da parte di molti giornali: in particolare al Delle Alpi contro la Selecao parò di tutto, in mezzo a traverse e salvataggi fortunosi. Dopo quel Mondiale il trentenne Conejo firmò per l'Albacete, all'epoca nella Segunda Division spagnola, per poi lavorare nella federazione del suo paese, come allenatore dei portieri e osservatore. Quel Costarica è rimasto nella storia non solo per le sue parate: infatti fu la prima squadra centro-americana (considerando nord dal Messico in su) a vincere una partita nella fase finale di un Mondiale.
13 commenti:
Conejo me lo ricordo perchè faceva sempre tre ore di preghiera in ginocchio nel prepartita... sbaglio?
Di quella squadra ricordo anche la punta Cayasso e il libero Quesada...
La Svezia di Brolin (unico a giocar bene) fu molto deludente in quel girone...
Mi scaldava il cuore anche Hector Marchena, difensore eroico soprattutto contro il Brasile. Non era male Claudio Jara (nessuna parentela con l'austriaco Kurt, ottimo ad Argentina '78 e comparsa nel 1982), anche se in quel Mondiale non fu all'altezza delle aspettative: Milutinovic ne parlava benissimo.
Stefano, un giorno ci metteremo a scrivere una VERA storia dei Mondiali che vada al di là di Italia - Germania 4-3...ma che abbia anche degli speciali su prestazioni leggendarie come la tripletta di Laszlo Kiss in 4 minuti...
Lasciamo perdere, dai, già sto andando incontro ad un bagno di sangue...magari scrivo un libro del genere ''Tutto Eto'o'', ma solo se arriva in Italia...
Infatti, ma cosa sta partorendo Diretto? Mi ricordo che aveva qualcosa in pancia...
L'Altra Milano - Dall'oratorio a Jura, la generazione della pallacanestro. Fra poco in stampa, presto mi farò un'autorecensione. Ovviamente positiva...
Mi sto gia mettendo da parte i soldini. A proposito: come è andata venerdi alla presentazione del libro di Alec?
Molto bene, abbiamo parlato per due ore di calcio olandese con persone interessate all'argomento, il novanta per cento delle quali aveva già letto il libro...Alec è poi fortissimo, non solo su questo tema: ha risposto a tutto il rispondibile...
Ottimo, peccato non esserci stato. Grazie.
jeremy mannaggia a te che non ti sei presentato!
Comunque è stato bello approfondire dei temi letti sul libro (di cui venivo a conoscenza per la prima volta), è stato divertente.
E lo so. ma ero in viaggio per il Belgio. Non vorrei fare la faccia di culo, ma la faccio lo stesso: non si organizzano certi eventi il venerdi sera prima di un ponte di 4 giorni, cazzarola!!!
hahahaha io pur di esserci mi sono presentato con la mia ragazza che immagino mi farà pagare caro il venerdì passato a parlare di van basten e crujiff
Beh vabbene tutto ma rischiare la vita per vedere Alec e il Diretto mi sembra esagerato....
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