di Stefano Olivari
Un’ipotetica Inter a 1,35 contro il Bologna non significa che la squadra di Mourinho dal punto di vista sportivo abbia il 74% (100 diviso 1,35) di possibilità di vincere, ma la quota rimane comunque un discreto indicatore del pronostico. A beneficio dei lettori che chiedono metodi di gioco (solita avvertenza: non ne esistono di matematicamente vincenti, l’aggio del banco è insuperabile) abbiamo effettuato uno studio sulle 380 partite dell’ultimo campionato di serie A, incrociando i risultati con la media delle quote proposte dai bookmaker italiani. Con una limitazione: solo quote da 1,01 a 2,00, quindi su risultati con più del 50% di possibilità «di mercato» di verificarsi. Nella prima giornata solo 7 partite avevano una favorita con i requisiti, quindi siamo partiti con un capitale di 700 euro: 100 su ogni incontro. Subito un utile di 75 euro, che abbiamo reinvestito mantenendo fisse a 100 le puntate. Dopo la ventesima giornata ai 700 euro iniziali se ne erano aggiunti in totale 1630. Da lì in poi le «favoritissime» hanno iniziato a perdere colpi: o meglio, il pubblico ha ipotizzato la presenza di più partite «taroccate» di quante ce ne siano poi state nella realtà. Fatto sta che si è chiuso il torneo con 1955 euro in cassa: utile netto di 1255. Il capitale iniziale si è rivalutato quindi del 179%, giocando sulle favorite una cifra fissa. Non significa che il metodo sia buono in ogni contesto, ma di sicuro è fra quelli che i bookmaker temono di più. Il giocatore estroso alla fine si separa sempre dai propri soldi, il ragioniere a volte no.
(pubblicato sul Giornale di ieri)
5 commenti:
Molto interessante questo articolo, come sempre.
Su diversi forum dedicati alle scommesse ho letto di studi analoghi in cui il risultato finale cambia notevolmente (in peggio) in funzione del range delle quote prese in considerazione(es.: 1,5 e 1,9). Questo perchè le quote delle favorite, soprattutto se giocano in casa con squadre molto più deboli, oltre all'aggio del bookmaker scontano l'effetto delle giocate "tifose", quindi viene giudicato poco produttivo rischiare, ad esempio, l'Inter a 1,35 contro il Bologna, preferendo magari la Fiorentina a 1,8 contro l'Atalanta.
Davvero molto interessante: appena ho un attimo provo a fare lo stesso studio sui campionati inglesi e spagnoli.
Purtroppo ho conservato le quote giornata per giornata solo della serie A, sarebbe davvero interessante un confronto...condivido il discorso sulle giocate tifose che alzano l'importanza dell'allibraggio rispetto alla quota sportiva, ma questo vale anche per l'ipotetica Inter a 1,85 e non solo per quella a 1,30...
@Direttore: le quote passate degli altri campionati in giro si trovano, non è un grosso problema.
Per quanto riguarda il discorso delle giocate tifose, è verissimo quello che dici: dall'idea che mi sono fatto io, chi sostiene di non prendere nemmeno in considerazione la favorita a 1,3 lo fa per l'esiguità della vincita teorica, mentre una quota di 1,85, in fondo, è quasi al raddoppio, quindi a livello psicologico "il gioco vale la candela" (anche se evidentemente ha anche meno probabilità di verificarsi).
Ad esempio, la vittoria del Brasile questa notte era considerata, su molti forum, "ingiocabile" perchè intorno a 1,28 ... (poi magari uno gioca il numero dei calci d'angolo o di cartellini, perchè di solito hanno quote più appetibili).
Dov'è che si possono recuperare le quote passate?
@Nick, il primo posto che mi viene in mente è betexplorer. Al link
http://www.betexplorer.com/soccer/italy/italian-serie-a-2008-2009/?group=0&lastXMatches=9999&round=38#leagueForm
ad esempio trovi le quote dell'ultimo campionato italiano. Se vai alla voce Soccer e selezioni un altro paese, puoi trovare le statistiche dei campionati più vecchi di altre nazioni.
Sul pc di casa ho altri link, ma in questo momento non li ho sotto mano.
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