L'uovo oggi del basket

Meglio l'uovo oggi o la gallina domani? Domanda epocale, a cui i dirigenti della Lega basket (tranne il partente Sabatini e la Benetton) continuano a dare una risposta precisa: uovo oggi. Il contratto firmato ieri con Sky farà la gioia di noi maniaci, che avremo fino al 2011 immagini di qualità e telecronache all'altezza, ma non farà arrivare a questo sport un solo telespettatore-praticante casuale in più che sia uno. Il famoso bambino, che quindi prenderà in mano il pallone solo nel caso abbia già un genitore maniaco. Forse non tutti sanno che il motivo per cui nei notiziari sportivi extra-Sky non si vede una sola immagine di basket italiano è che Sky ha l'esclusiva assoluta anche sugli highlights e li fa pagare agli eventuali canali interessati più di mille euro al minuto. Si capirà che già è difficile convincere direttori e caporedattori a dare spazio al basket, figuriamoci con questo balzello per un prodotto che dovrebbe essere fornito gratis dalla Lega: stiamo parlando di informazione, non dello spettacolo che va venduto al miglior offerente. E gli sponsor, fonte primaria di reddito delle società, cosa dicono? Un minibuona notizia per la carta stampata è che l'anticipo del sabato sarà alle 20 invece che alle 21 e le due partite della domenica saranno alle 12, come negli anni scorsi, ed alle 18 invece che di sera: la speranza di strappare qualche riga in più a gente scimmiata solo per Ibra e Lavezzi c'è. Ma ancora una volta il basket italiano ha avuto paura di interessare a pochi e si è così svenduto.

12 commenti:

The Special Two ha detto...

Ho letto che questo accordo renderà 5,5 milioni di euro per 2 anni. Ovvero neanche 350k euro per le 16 società. Neanche mezzo stipendio annuale per un buon americano. Non capisco la convenienza per la Lega Basket ad essere a portata solo di un numero limitato di appassionati.
A volte mi domando quale è l'obiettivo dei consulenti di marketing. Che senso ha i "pochi ma buoni?".

Stefano Olivari ha detto...

Il totale ha riportato il contratto tv ai tempi del contrattone De Michelis-Rai (10 miliardi di lire l'anno), ma appunto il beneficio per i singoli club è modesto in proporzione ai costi di oggi (per dire, Hawkins ha inziato a discutere il suo contratto con l'Aramani a partire da 1,2 milioni annui: il quadruplo degli incassi da Sky!!!). Il sistema è tenuto in piedi dagli sponsor e da varie realtà locali, finchè regge...

Nick ha detto...

Consulenti di...marketing?
Perchè, ce ne sono dietro tutto questo?

A questo punto cedili anche gratis a RAI o Mediaset in cambio solo di una programmazione controllata che garantisca passaggi in orari importanti e la diretta in prime time dei playoff...in due anni i ricavi sarebbero sicuramente maggiori anche considerando solo la semplice visibilità.

Anonimo ha detto...

Ciao, sono Andrea e curo il blog Tempi Supplementari. Volevo chiederti uno scambio di link, se per te va bene possiamo aggiungerci a vicenda.
Ciao!

Anonimo ha detto...

Il problema è che Rai e Mediaset avrebbero pagato i diritti ancora meno e non avrebbero mai mandato nulla in diretta (tantomeno in prima serata) sull'analogico. Tanto vale tenere Sky che se non altro offre un prodotto di qualità. La crescita del basket mi sembra legata, in questo momento, necessariamente ai possibili successi della nazionale

Simone ha detto...

Il prodotto basket italiano sembra quei dischi da catalogo rimasti invenduti.
Magari ebbero un quarto d'ora di celebrità...ma adesso,per liberare il magazzino,vengono "regalati" a pochi euro.
Il rapporto tra ricavi e costi è vergognoso,un'imitazione cheap dei deliri pallonari;ma privi del salvagente mediatico e politico garantito al foot.
La dirigenza ha poche idee e molto confuse;punta sulla nazionale per coprire gli evidenti vuoti di sceneggiatura.
Ma l'inizio del lento e inesorabile declino coincise con l'edizione romana più costosa e inutile degli Europei...
Senza contare il fatto che c è una sola competizione internazionale che buca realmente:si chiama Olimpiade e cancella tutto il resto.
Per descrivere l'ignominia dei padroni del vapore basterebbe ricordare le scenate da terzo mondo di Teramo-Fortitudo.
Oppure riascoltarsi le dichiarazioni farneticanti di un Toti dopo la sverniciata subita da Biella.
Sono lo specchio perfetto di un movimento afasico e incapace di un progetto.

Dai che tra qualche mese ricominciano Nba,Ncaa ed Eurolega...

Nick ha detto...

Francesco, chissenefrega.
I diritti glieli dai gratis, in cambio chiedi solo un prime time a settimana (anche in digitale, purchè free) e tutti i playoff.
Se marketing dev'essere, che sia vero.

Il guadagno per il movimento nel medio periodo (diciamo 3 anni) sarebbe sicuramente superiore a quei 5 milioni, anche se magari non equamente distribuito fra le società.

Credi che Mediaset si sarebbe lasciata scappare un'occasione del genere? Scippare un prodotto comunque importante del pacchetto a Sky per un tozzo di pane?

Anonimo ha detto...

@Nick:in questo momento gli utenti del digitale numericamente non mi sembrano molto superiori a quelli Sky. Mediaset (vado a memoria) non ha mai avuto interesse per i piccoli sport per il semplice motivo che non portano ritorno pubblicitario. Sky fornisce un prodotto ben confezionato che quantomeno soddisfa le esigenze dell'appassionato. Poi da amante del basket piacerebbe anche a me che 5 mln di italiani seguissero in prime-time i play off ma ad oggi è utopia

Anonimo ha detto...

@Simone: ti seguo su tutto ma non sul "Ma l'inizio del lento e inesorabile declino coincise con l'edizione romana più costosa e inutile degli Europei...". Da metà anni 90 fino al 2004, tra nazionale, Virtus e Fortitudo (ma non solo) il movimento Italiano aveva poco da invidiare agli altri

Poli ha detto...

quotissimo Francesco74 sulla parte degli Europei del 91. Non vedo il nesso onestamente.
Lo sfascio è incominciato molto dopo, e la sentenza Bosman diede la prima picconata...

cromotaranta ha detto...

però se il basket non lo proponi mai, a parte gli amatori dubito che altri possano avvicinarsi...
perchè invece non proporre su raitre (esempio) una partita di cartello prima delle partite di campionato la domenica, come antipasto sportivo??

Simone ha detto...

@Poli e Francesco74:mi spiego meglio.
Negli anni ottanta era molto semplice gestire un movimento in piena espansione.
Quella edizione degli Europei fu storica,perchè organizzata con spese e contorno faraonici.
Fu un simbolo della nuova epoca.
In quel periodo,dopo il megacontratto De Michelis-Rai ricordato dall'Olivari,si cominciò a scimmiottare il peggio del calcio.
Vorrei ricordare i contratti impossibili offerti da Il Messaggero o la cifra assurda che convinse Kukoc a vestire la maglia della Benetton.
Soldi ai quali nemmeno l'Nba dell'epoca poteva,e voleva,rilanciare.
Lì è nato l'impazzimento del basket italiano:sono d'accordo con chi cita la sentenza Bosman,ma c è un esempio più tremendo della Virtus post-Grand Slam?
Quella squadra sparì sotto una montagna di debiti...e con il caso Becirovic.
Per riassumere:i trionfi tricolori dei vent'anni 1970-1989 erano il risultato di un movimento,trainante,in piena salute.
Quelli del decennio dopo erano l'espressione di investimenti folli e illogici,totalmente privi di una visione futuribile.
Il "dramma" è che non si è seminato correttamente quando si poteva e si doveva.
Il raccolto è la Serie A d'oggi,il quarto campionato d'Europa.
Ahinoi.