Qatar il meno peggio

Visto che il declino arriva per tutti, anche per chi come noi mai ha goduto di un'ascesa, meglio che sia ben pagato oltre che lontano da riflettori e compatimento. Ma fa lo stesso impressione leggere che Juninho Pernambucano ha firmato un contratto biennale con l'Al Gharafa, la squadra campione del Qatar, dove andrà a raggiungere i connazionali Fernandao (incrociato da avversario in Francia) e Clemerson, ex stella della J-League. Va detto che quando una grande stella va a chiudere con i petrodollari (che non sono quelli di Florentino Perez, come aveva detto il premier da Vespa), entra in una sorta di buco nero mediatico in cui i nomi si confondono al punto che sembra che tutti si chiamino Al-Ittihad (che significa 'L'Unità': curiosamente molti giornali di sinistra del mondo islamico hanno questa testata, uguale a quella del quotidiano lasciato al suo destino dallo sceicco Soru subito la trombatura) o Al-Ahly (in spagnolo si direbbe 'El Nacional de...'). Però bisogna dire con dolore, vista la nostra passione per il Kuwait, che quello del Qatar è nettamente il migliore di tutti i campionati della penisola arabica: superiore a quello degli Emirati, di molto superiore a quello saudita (ricco ma quasi autarchico), di moltissimo superiore a quelli di Bahrein e Kuwait. Oman e Yemen viaggiano ovviamente su altri binari, con capolinea il Medioevo. La lega del Qatar è però ambiziosa, visto che è l'unica ad avere un progetto di miglioramento tecnico dei locali, non potendoli tutti comprare come fa nell'atletica con i keniani: in questo senso i vari Guardiola, Batistuta, Romario, Caniggia sono serviti ad attirare interesse ed a rendere il campionato più appetibile anche per gli stranieri medi e non decrepiti, alcuni esplosi o rigeneratisi proprio lì: facili gli esempi di Mauro Zarate, Olembé-Olembé, Carlos Tenorio o per stare sulla stretta attualità di Nashat Akram, presente con l'Iraq alla Confederations Cup e fresco sottoscrittore di un triennale con gli olandesi del Twente. Non è un caso che quasi mai siano del Qatar gli sceicchi che a torto vengono dati per acquirenti delle nostre società.

12 commenti:

KBLondon ha detto...

Tra l'altro il Qatar e' il meno peggio da viverci. Organizza un Open di Tennis, una corsa del mondiale di moto, ha organizato i giochi d'Asia (che non sono le Olimpiadi, ma sono molto piu' grandi del Commonwealth o i giochi de Mediterraneo - quindi forse la 5nta piu' grande manifestazione del pianta). Hanno la popolazione pro-capite piu' ricca' del mondo (sono piu' ricchi del Brunai). Hanno un governo abilissimo e stabile. Quando le truppe degli Stati Uniti hanno lasciato l'Arabia Saudita (dopo 9/11 e prima della guerra in Iraq), sono andati in Qatar - quindi il Qatar e' sicurissimo e nessuno ci fara' mai la guerra (lo ha fatto l'Arabia Saudita e gli ha portato via un quinto di paese 30 anni fa), sopratutto l'Iran. Ci sanno fare i Qatari.

axel shut ha detto...

un po' troppo manichei i Qatari :D
una birra a chi la capisce

Stefano Olivari ha detto...

Qui siamo gente intelligente, guardiamo tutti Voyager! Quindi si è capita...

Fabio ha detto...

A proposito di calcio asiatico, ai più attenti non sarà sfuggito come l'Iran sia stato derubato vergognosamente dalla Fifa, che non ha garantito la contemporaneità delle 2 gare dell'ultima giornata di qualificazione. In questo modo Arabia e Corea del Nord sono scese in campo conoscendo già il risultato dell'Iran e hanno potuto confezionare il biscotto che le porterà entrambe ai mondiali (l'Arabia via playoffs). L'unico risultato che avrebbe eliminato l'Iran era proprio il pari tra sauditi e nordcoreani, puntualmente verificatosi. La non contemporaneità ha condizionato pesantemente l'esito finale, l'ideale sarebbe stato far giocare prima la gara a rischio biscotto.

Stefano Olivari ha detto...

Me lo sono chiesto anche io, visto che si giocano in contemporanea anche le ultime partite dei gironi della Confederations Cup. Sulla carta un tarocco purissimo, ma lo streaming faceva schifo e ho letto solo le cronache, che parlano di una grande parata di Ry-Myong Guk nel primo tempo e di un'occasione coreana nel finale. Un po' poco per giudicare. Rimane lo scandalo degli orari sfalsati.

Italo Muti ha detto...

@Axel
Anche tu vai in vancanza ad Albi?

Lbrt ha detto...

Vista la partita, ieri pomeriggio: apparente biscotto fino a tre quarti di gara, poi qualche fallo di troppo, l'Arabia ha iniziato a spingere a fondo, la Corea si è fatta buttare fuori un giocatore e un giocatore arabo si è mangiato due gol davanti al portiere nei minuti di recupero.
I coreani credo abbiano battuto qualche record di lentezza nel battere i calci da fermo: per un angolo, verso la fine del secondo tempo, ci hanno messo almeno mezzo minuto con la palla già sulla lunetta.

axel shut ha detto...

@Italo: non l'ho capita

Italo Muti ha detto...

@Axel
Albi era la capitale dei Catari detti anche Albigesi

Leo ha detto...

... e leggiamo Evangelisti!

axel shut ha detto...

@Italo: non me lo ricordavo ma lo sapevo
@Leo: ne ho appena finito di leggere uno!

Pierfrancesco ha detto...

il Montsegur, il Montsegur! Consolament a voi