B come Borlotti

di Stefano Olivari
Il significato dell'espressione 'sport di base' è molto vago, di solito include tutto ciò che ci fa comodo o piacere sostenere, dalla parte giovanile e amatoriale degli sport più popolari a quella di elìte delle discipline con visibilità solo olimpica: quindi se seguiamo la mountain bike o il sollevamento pesi sosterremo convinti che Del Piero guadagna cifre esagerate, dimenticando quell'amichevole della Juve che nel 1992 battè come ascolti la contemporanea finale dei 100 metri di Barcellona (vinse il ginseng di Linford Christie). Di sicuro però per sport di base non si intende 'sport professionistico un po' più sfigato della sua versione da vetrina'. Venendo al punto, la serie B del calcio italiano è un campionato che può piacere o meno, ma che a prima vista non sarebbe meritevole di tutela sociale né tantomeno dell'elemosina dei cugini ricchi. Parliamo della sostanziale conferma dopo il 2010 della mutualità, arrivata dall'ultima riunione in Lega: perchè fuori dal politichese questo significa dare alla futura 'autonoma' lega di B tre quarti del contributo di solidarietà. Che altro non è che il dieci per cento del totale dei contratti televisivi della categoria maggiore. Valutando in un miliardo gli introiti che l'advisor Infront (in front soprattutto a Mediaset, considerati i suoi dirigenti) porterà alla A, significano 75 milioni all'anno per la B. Che si terrà i suoi, di contratti televisivi: con qualche buona retrocessa è realistico pensare ad un 15 milioni l'anno lasciando fuori il discorso Coppa Italia (la cui formula può cambiare dalla sera alla mattina). Avvertenza: difficile che il contratto tivù vada oltre il miliardo, visti gli stopper schierati. Piccolo particolare: al netto del discorso Under 21, le rose dal 2010 saranno di 18 giocatori (quest'anno 19) per così dire 'senior' e visto che l'attuale ingaggio medio lordo di un giocatore di B supera di poco i 200mila euro significa che la gestione corrente della prima squadra è ampiamente coperta. Traduzione: senza muovere un dito né portare una sola persona allo stadio, la più scalcinata delle società di B partirà da più 4 milioni di euro. Non è calcio di base, ma di sicuro nemmeno un campionato professionistico. Solo che tutte le medie della serie A hanno paura di finirci. Creando una paradossale convenienza nel rimanerci, considerando i costi della A: ci sono i Borlotti che rinunciano alla Champions e quelli che rinunciano alla promozione.

22 commenti:

axel shut ha detto...

riguardo l'ultima che hai scritto a Brescia ne sanno qualcosa

Eric ha detto...

...B come bortolotti, C come Corioni, G come Garilli...così, ad occhio, sono un bel pò i presidenti che sono così sfortunati da non riuscire a centrare sistematicamente la promozione nonostante la squadra davvero competitiva...e ci avrei messo M come matarrese solo che a sto giro gli è andata di culo.

Losciacallo ha detto...

Eric, tra un paio d'anni alla lista si potrà aggiungere anche S come Semeraro, purtroppo.
Stefano (ciao!) alle rose da 19 uomini somma la forzata rivalutazione dei vivai cui tante società ultimamente stanno tornando: i costi della serie b non in nero potrebbero abbattersi ulteriormente, e crescere, di conseguenza, la convenienza a rimanerci.

jeremy ha detto...

Aggiungi F come Foti: l'andamento agonistico della Reggina nell'ultimo campionato ha avuto un'impennata quando si è paventata l'abolizione della mutualità per la serie B....

gareth ha detto...

Eric, Matarrese di promozioni ne ha centrata più di una, quando ha avuto la squadra competitiva non si è mai tirato indietro (sceneggiate tipo il Monza dei bei tempi a Bari non ne abbiamo mai viste), se poi andargli "di culo" significa costruire la rosa più forte della Serie B, metterla in mano all'allenatore più bravo e stravincere il campionato allora anche Usain Bolt ha più culo che anima.

Pierfrancesco ha detto...

ed io che credevo che il primo Allenatore nel Pallone ci avesse rovinato tutti!!!
Quando a Cosenza, sul finire degli anni 80 e nei nostri ruggentissimi Anni 90, abbiamo mancato la serie A un'infinità di volte di un nulla (una volta per un punto, una volta per un palo, una volta la classifica avulsa, un paio di volte misteriosi "crolli" nel finale di campionato, quando il calendario era favorevolissimo...) le voci di piazza, sobillate dalla celebre battuta del Borlotti "ma lo sa, lei, quanto mi costa mantenere una squadra in serie A?", continuavano a ripetere "è la società che non vuole andare in serie A, costa troppo!"...
e adesso, corsi & ricorsi storici... magari stavolta sarebbe pure vero!

Italo Muti ha detto...

Vorrei ricordare a tutti il pezzo migliore del nostro Borlotti, nonchè arma stroncatrice dei centravanti, Licinia Lentini. In suo onore, Prosit.
Senza contare che il tarapia tapioca aveva la sgnacchera prematurata.
Italo

kalz ha detto...

Mi unisco al prosit di Italo per Licinia Lentini.
Anzi Direttore, su questo blog vogliamo più Licinia Lentini!

jeremy ha detto...

La sporchiamo? Ok. La mia preferita tra le sexy vamp anni 70-80 è Anna Maria Rizzoli.

Stefano Olivari ha detto...

Ma la Lentini veniva pagata in nero?

axel shut ha detto...

ma come si fa a non preferire Gloria Guida? l'unica che gli sta alla pari è la Fenech
miscredenti! ;)

P.S.: Direttò ottima la battuta

Straw61 ha detto...

beh, sicuramente Gloria Guida era di un altra categoria (come femmina intendo...)...per il resto un bel po' di ragazze da fienile. Facendo un discorso un po' più tecnico, mi piace ricordare il culo di Nadia Cassini.

jeremy ha detto...

Straw tua moglie e le tue figlie (e tuo genero, bianconero.....)ti leggono.....Comunque concordo, anche se la Rizzoli resta la mia preferita.

Straw61 ha detto...

non ti preoccupare jeremy, sono tutti in giro per la penisola ed io me la godo alla grande...il programmino di stasera prevede fagiolini in scatola e tonno davanti a puntatone dello sceneggiato RAI anni 70 in dvd "Ho incontrato un'ombra" con la meravigliosa Laura Belli (una delle mie all time favorite...non ho capito come poi sia riuscito a sposarsela Claudio Lippi...), a seguire consueta partita live di Major League Baseball in streaming HD...non "corrodetevi" dall'invidia, mi raccomando...

jeremy ha detto...

Io vivo solo 365 giorni all'anno, caro il mio topo che balla quando i gatti non ci sono....e non mangio fagiolini in scatola e tonno: stasera risottino allo zafferano con polipo made in casa mia...Almeno ti sei imposto il rutto libero?!? Comunque buon divertimento: mi vedo cosi acnhe io tra un decennio.... :-))

Straw61 ha detto...

cavoli jeremy, ma allora, vista l'emergenza, sei il candidato perfetto per sostituire l'antropiovra :-))

jeremy ha detto...

Eh no...perche la mia ragazza è lontana ma sono uno fedele. Certo pero che i rifiuti alle serate tra amici non li faro mai! (le ultime parole famose.......)

Italo Muti ha detto...

@Stefano
Si, il pagamento era spesso in nero, però bruciava molto.
@Straw
io con i ricordi vado più lontano,
"LA cittadella" in vhs, con Alberto Lupo che per molti di voi sarà uno sconosciuto.
@Jeremy
Anche la Rizzoli era la prime della scelta, era solo deficitaria nei promontori anteriori.
Rivista ultimamnete in televisione, irriconoscibile.
Italo

jeremy ha detto...

Italo, vero ma aveva una carica erotica incredibile. Alberto Lupo lo conosco di fama (a prescindere dal duetto con Mina). Morto troppo giovane perche io ne abbia un ricordo live. Grande maschera.

Straw61 ha detto...

@ Italo, come posso non ricordare Alberto Lupo, esponente di uno stile che oggi non trovi manco cercandolo col lanternino...ah, quelle meravigliose sere in casa con papà, mamma, sorellina a guardare il varietà...good ol'times. Visto che abbiamo ricordato Lupo, il varietà e i vecchi tempi, non posso esimermi dal menzionare quello che per me è stato in assoluto il più grande personaggio della televisione italiana di tutti i tempi(passati, presenti e anche futuri)...l'inarrivabile Raimondo Vianello.

mario ha detto...

secondo voi il Bologna del petroliere albanese, in che categoria si metterà?

cosa spinge un petroliere albanese a prendere una squadra da zona salvezza?

jeremy ha detto...

Mario me lo chiedo anche io: che voglia crearsi un'immagine in Italia e abbia trovato la prima squadra in vendita un buon bacino d'utenza ad un prezzo d'occasione (si parla di 20 milioni di euro)? Boh, peccato che Tani è in giro senno qualcosa ce la direbbe su sto petroliere.