di Stefano Olivari
Al netto delle frodi umane la roulette è il gioco statisticamente più onesto, per questo grandi studiosi hanno tentato di adattare metodi da casinò al mondo molto più complesso delle scommesse sportive. Il più famoso di questi sistemi è il D’Alembert, dal nome del francese che fu tra i più vivaci esponenti dell’Illuminismo. In realtà il matematico si dedicò alle convergenze delle serie numeriche e non a consigli operativi per giocatori d’azzardo, ma il suo nome comunque identifica una martingala usatissima dai nobili russi dell’Ottocento. Il metodo si adatta alle situazioni in cui si vince il doppio della posta: nelle scommesse questo significa puntare su ciò che è quotato a 2,00 o dintorni, non esistendo situazioni ‘perfette’ tipo pari o dispari. In concreto si osservano uno o più risultati quotati alla pari, poi alla prima ‘non uscita’ si gioca la loro uscita. Si punta quindi un’unità, mettiamo 100 euro, sulla vittoria di una squadra quotata a 2,00. Se la squadra vince abbiamo vinto 100 euro: ci ritiriamo ed iniziamo un’altra partita. Se perde aumentiamo di un’unità la giocata, diminuendola di uno ad ogni vincita. Il concetto base è che prima o poi si tornerà in equilibrio, quindi ad una quasi parità fra ‘vittorie’ e non vittorie a 2,00. E che quindi si riesca ad andare in guadagno anche con meno della metà dei colpi vinti. Nel caso di ritorno all’equilibrio, poi, si otterrà una vincita pari a mezza unità per ogni colpo giocato. Invitiamo a simulare con soldi del Monopoli, prima di rovinarsi come hanno fatto milioni di giocatori. A partire da quei nobili russi.
stefano@indiscreto.it
(pubblicato sul Giornale di ieri)
15 commenti:
Questo metodo è suicida, ti infogna sicuramente, a questo punto, se uno ha un'ottima disponibilità finanizaria, non è il caso di raddoppiare la posta dopo ogni sconfitta?
Alla prima vittoria recuperi tutto e vai addirittura in guadagno. L'unico rischio è se becchi una serie di troppe sconfitte consecutive.
è esattamente quello il metodo D'Alembert, a ogni sconfitta raddoppio la posta (sperando che non esca mai lo zero)
Veramente nell'articolo si parlava di aumentare/diminuire di un unità la posta, non di raddoppiarla.
Entrambi i metodi sono ben lontani da essere sicuri, però col primo per me fai una brutta fine in maniera lenta, col secondo invece, è più difficile fare una brutta fine, ma ci arrivi sicuramente prima.
Per unità intendevo la posta, non uno, quindi il primo aumento (da 1 a 2) è ovviamente un raddoppio...
hai ragione ma il metodo D'Alembert prevede proprio il raddoppio dopo ogni sconfitta (punto 100, li perdo e ne punto 200, li perdo e ne punto 400) mentre invece il Direttore forse intendeva un altro metodo (punto 100, li perdo e ne punto 200, li perdo e ne punto 300)
dobbiamo intenderci sui termini poi tutti i metodi portano più o meno velocemente alla rovina, sono pur sempre giochi "d'azzardo" sennò si chiamavano "assicurazioni sulla vita"
Scemo si, però con un limite :)
Si capiva benissimo che unità era da intendersi come posta iniziale.
Comunque, ritorno alla mia domanda tra i 2 metodi proposti, non è migliore quello che raddoppia la posta rispetto a quello che l'aumenta/diminuisce di un'unità? (nell'esempio 100 €)
Axel non sarei cosi sicuro della differenza tra giochi d'azzardo e assicurazioni sulla vita.....
Finalmente Axel, quando parli con chiunque scommette, non è il caso del direttore ovviamente, ascolti solo guadagni, metodi per vincere sicuro e facile, ecc., dalla Snai al bet su internet al gioco del poker. Poi vai a vedere la realtà e per uno che ci guadagna dieci si rovinano. Ma saranno grulli i dieci e furbo solo uno... E' come al Superenalotto, io non vincerò mai, ma di certo non c'ho perso un euro. Qualcuno, a cui sembra di spender poco, va a vedere a vine anno e c'ha perso 500-1000 euro
Aumentare di uno invece che andare al raddoppio almeno la rovina la ritarda. Forse si era capito, ma sono uno 'sconsigliatore' di metodi...l'unico vantaggio reale sul banco è quello di poter scegliere le partite.
@Leo: "tutti i metodi portano più o meno velocemente alla rovina" mi è venuta forse più dura di quanto volessi
mettiamola così, i soldi non te li regala nessuno, questo bisogna sempre saperlo (e se non lo sai cazzi tuoi, l'ingenuo fa meglio a restarsene nei racconti di Voltaire) e NON esiste un metodo sicuro per vincere (il D'Alembert è tra l'altro uno dei più sicuri avendo moooolti soldi con "soltanto" lo zero e le eventuali tasse a sparigliare la perfezione del metodo)
sul fatto che poi molti si rovinino (lasciando fuori dal discorso quelli che hanno una dipendenza) beh, il mondo è pieno di coglioni
non so quanto si possano paragonare le due cose ma io (con degli esigui risparmi) ho appena iniziato a comprare e vendere azioni online e faccio dei guadagni (niente di che ma fanno sempre comodo degli euri in più) e io non sono sicuramente un genio della finanza eppure vedo gente che fa operazioni che io nemmeno se minacciassero di spararmi in testa
è questione di approcci diversi, io non farò mai il colpaccio che in una volta mi fa guadagnare il 40%, preferisco non strafare e accumulare tanti piccoli guadagni (mangio comunque anche senza guadagnare dalla borsa) e forse sono così prudente proprio perché ho pochi soldi e ne conosco il valore
@axel shut: sentito dei simpaticoni di Goldman Sachs e dei loro software per il trading ad alta frequenza? La mano invisibile del... fucilarli tutti, altro che storie.
@Cyd
Anche tu se sulla mia stessa linea non democratica. L'alta frequenza consente guadagni spettacolosi sulla quantità. Software figlio dei fondi quantitativi. Delenda Carthago.
Italo
Avendo un prof di statistica appassionato giocatore, ci ha fatto quasi tutta la teoria dei giochi e delle probabilità (catene di Markov, ecc, ecc).
Il metodo è conosciuto come "la rovina del giocatore", perché combatte con un banco che in teoria ha soldi illimitati ed alla fine prima o poi ripulirà il giocatore (ammettendo che entrambi continuino a giocare).
@italo: e 'ste facce da culo hanno detto che 'sto software, se usato da malintenzionati (certo non Goldman), poteva manipolare i mercati... ovviamente loro non l'hanno fatto.
Dagli anni ‘80, alla Borsa di New York (NYSE), i trading automatici venivano chiusi quando il mercato si muoveva oltre il 2%. Dall’ottobre 2007, casualmente, la regola è stata cancellata e i volumi di titoli scambiati (in modo fittizio) sono aumentati in modo esplosivo. I volumi però non ci sono, le azioni non sono così liquide come sembra... se non è truffa o turbativa o come cazzo volete chiamarla 'sta roba qua?
@ axel, non mi nominare lo zero che giovedì scorso in 25 colpi di roulette sarà uscito almeno 6 o 7 volte
Io sono per il metodo consigliato dal direttore... cioè il proprio personale e gioco sempre una serie mia con un minimo di pieni ed un massimo di 5 e una serie di di cavalli carrè.... il tutto deciso sulla base dei rotondini posseduti nella mano in quell'esatto momento... più matematico di così!
K
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