Piccoli zainetti per grandi inviati

di Dominique Antognoni
Giustamente siete (siamo) sempre di più. Quelli che che guardano con stizza e poco rispetto verso il mondo del giornalismo. Ogni santo giorno mille motivi per farsi due risate: un mondo di presuntuosi, commedianti senza rendersene conto, permalosi. Però questa non l'avevate mai letta, se non nelle seminascoste 'brevi' di pochi giornali. E' una notizia di agenzia apparsa nei giorni del G8. Fate uno sforzo, nemmeno così grande alla fin fine, e immaginate tutto questo mondo che ti dice, anzi ti impone il giusto e lo sbagliato, i modi nei quali ti deve comportare, e ti racconta 'come stanno veramente le cose' (in pratica ne sanno meno di voi). Ebbene immaginate questo esercito di presuntuosi bolsi fare a botte per gli omaggi. Leggete. Ogni commento é inutile.
"G8, tensione tra i giornalisti per i gadget. La Guardia di Finanza intervenuta per riportare la calma"
L'AQUILA- Questa volta non è stata colpa di una notizia in esclusiva. E neanche di dichiarazioni «scottanti». Ma, a provocare molta tensione tra i giornalisti, è stata la coda per ricevere il kit regalo, durante il G8 dell'Aquila. Una distribuzione difficile che ha acceso gli animi dei centinaia di cronisti, provenienti da tutto il mondo, causata dalla ressa davanti al gazebo. Per riportare la calma è dovuta intervenire la Guardia di Finanza, minacciando la chiusura dello stand. Il caos - «Tu ora stai in fila, ci resti, non mi sorpassi, altrimenti ti faccio ricordare questo G8», ha detto un giornalista italiano a un altro collega. E in un attimo si è accesa la tensione al villaggio della stampa. Allo stand distribuiscono kit regalo, con zainetto-maglietta-orologio ricordo del vertice. L'assalto ha messo a dura prova l'organizzazione del vertice, tanto da costringerli a chiamare le fiamme gialle che hanno riportato la calma con una minaccia. «Fermi tutti, così fermiamo la distribuzione degli zainetti», hanno detto i finanzieri. Un momento di pausa, poi la distribuzione (e il caos) è ripresa.
dominiqueantognoni@yahoo.it
(in esclusiva per Indiscreto)

28 commenti:

jeremy ha detto...

Dominique, l'avevo letta. Comunque repetita iuvant. Pongo solo una domanda: voi dell'ambiente, ma ai buffet offerti per presentazioni/events cosa si vede?!? Scene da documentario naturalistico?!?!

Poli ha detto...

Beh questa fa veramente ridere...e piangere, non l'avevo letta effetivamente. Grazie della chicca Dominque.

Felix ha detto...

Ogni commento è superfluo ma siccome mi piacciono le citazioni cito: " Quante stupide galline che s'azzuffano per niente" (F. Battiato Bandiera Bianca- La voce del padrone)

kalz ha detto...

La verità è che tutti gli inviati appena hanno visto gli zainetti volevano andarsene orripilati e disgustati da tanta volgarità. Ci sono anche degli audio che lo possono testimoniare.
Sono stati obbligati a comportarsi così dalla potente macchina propagandistico-organizzativa messa in piedi dal perfido cavaliere e dai suoi scherani. E' la prova provata, se ancora ce ne fosse bisogno, che in Italia non c'è più libertà per i giornalisti.
:-)

jeremy ha detto...

Kalz, sei un comunista!

Roberto Gotta ha detto...

Una ragazza che ha fatto la hostess in un palasport italiano mi raccontò di essere rimasta sconvolta dalla faccia tosta, presunzione, arroganza, senso di sé che aveva la stragrande maggioranza dei giornalisti, sia al buffet - assalti, non trovava altra parola - sia nelle pretese, per non parlare dei cascamorti di professione. Devo avere già scritto altrove che, anche se ovviamente la maleducazione non conosce nazionalità specifica ma è frutto del modo di essere di singoli individui, a certi avvenimenti il peggio viene dagli esponenti di alcune nazioni ben precise, e non è l'Italia quella che fa la peggiore figura, se si può usare una sorta di cialtro-graduatoria del genere.

Stefano Olivari ha detto...

Non era male l'idea di far pagare un minimo, tanto per avere una selezione...

Roberto Gotta ha detto...

Beh, ovviamente sapete tutti che nella NBA ormai si paga il buffet, da 5 a 12 dollari, in quasi tutte le sale stampa. Paghi, ti danno lo scontrino, il piatto e le posate, e poi è affare tuo. Infatti è sempre tutto ordinatissimo...
Altra cosa: grosso modo, il giornalista italiano (parlo di quelli sportivi, altro non so) si divide in due categorie, di fronte ad omaggi e gadget vari. Ovvero, c'è chi critica tutto per principio ("che roba di terz'ordine, che schifezza, non si sono proprio sprecati!") però prende su ugualmente "perché so a chi regalarlo" e chi invece è preso da entusiasmo quasi infantile, più bambinesco che accaparratore. Non ve ne fregherà nulla, ma le biro-souvenir apposite per la stampa e le spillette "media" (che prima dell'11 settembre 2001 valevano anche come pass a tutti gli eventi extra-partita, pensate che maglie larghe... e che "maccheroni" avremmo fatto in Italia) dei Super Bowl le prendo ogni anno e le terrò fin che campo!

Krug ha detto...

Chi sarebbero i peggiori, Roberto?
A me è capitato di andare ventenne in vacanza alle Canarie con dei miei amici in un hotel quattro stelle a mezza pensione con cena a buffet; eravamo gli unici italiani in mezzo ad olandesi e tedeschi; la prima sera raccomandazioni di rito "Ragazzi, dignità, non facciamoci riconoscere, non gettiamoci sul cibo travolgendo gli altri clienti"; nemmeno il tempo di finire la frase e siamo stati travolti da un branco di nordici affamati; sembrava non mangiassero dall'inizio della seconda guerra mondiale... Mi sono sentito sollevato e non solo in senso fisico... ;))))

Roberto Gotta ha detto...

No, molto più a sud, direi che i nordici (visto un paio anche alla finale di CL a Roma, molto - come dire? - ingombranti) hanno a volte una prepotenza... innocente, quella cui mi riferisco io è subdola e gradassa, da mediterranei para-mafiosi, però è evidente che stiamo scivolando su un piano che conduce al Lombroso. Diciamo che ho in mente un paio di esponenti di una nazione alla quale apparteneva un tizio che su un treno Firenze-Roma, un giorno, parlava al cellulare in maniera così sbracata e volgare che un gitante americano, uno di quei signori che a 70 anni girano con il codino, sandali, lo zaino e un passo da 50enni, mi chiese sottovoce "ma qui in Italia non avete una "cellphone etiquette?"". Dissi che da noi un galateo delle conversazioni pubbliche non esiste, ma nel paese dell'urlatore evidentemente ce n'è ancora meno. Ma non dirò altro, sono un vigliacco!

Roberto Gotta ha detto...

E oltre ad essere un pusillanime (altro che "300") devo anche andare a preparare il sedano crudo con il gorgonzola da spalmare (questa è più da Twitter, in quanto nota personale inutile e di interesse generale nullo)

axel shut ha detto...

io oggi non ho ancora mangiato quindi sto odiando tutti quelli che parlano di cibo, sappiatelo!

Italo Muti ha detto...

@Axel
Io non mangio se non la sera, d'altra parte, il pranzo è per chi non ha niente da fare. Sempre nella logica money never sleeps
Italo

Roberto Gotta ha detto...

Arieccomi. Italo, il pranzo alla scrivania con contenitore di plastica e tastiera coperta da carta scottex, così riesco comunque a cambiare pagina web, è "pranzo", o cosa squallida come temo?

jeremy ha detto...

Questa è per axel: risotto allo zafferano con polipo. Mantecato con olio extra vergine 100% Calabria (quelle cose che comprate voi al supermercato sono olio lubrificante aromatizzato....). Delizioso.

jeremy ha detto...

Grazie per le info sui buffet dei media.

Italo Muti ha detto...

@Roberto
It's a pov.
A pranzo molte volte si pesca bene nel mercato. Ricordati che sei Roberto Gotta, mica un cazzone qualsiasi.
Italo

Roberto Gotta ha detto...

@ Italo:"mo' me lo segno...". Sì, hai ragione, anche se non è parte della mia mentalità. Però lavoro in una zona industriale/landa desolata nei pressi di uno svincolo autostradale, senza alcuna possibilità di contatto, non è che a pranzo possa vedere chissà chi, anche se volessi.
Direi che uno degli ultimi pranzi da seduto con persone interessanti dal punto di vista lavorativo e non della medesima azienda è stato... con il direttore di Indiscreto a Milano tre anni fa!!!

Italo Muti ha detto...

@Roberto
Il Direttore non si discute, a parte i suoi gusti culinari.
Magari se capiti da queste parti, possiamo replicare con il Direttore o anche senza di lui.
Sarebbe un grande onore.
Italo

Roberto Gotta ha detto...

@ Italo Reciproco... anche se sono uno che non sa leggere neanche il proprio estratto conto bancario, se durante il pranzo/cena nominate anche solo un'obbligazione io la confondo con un imperativo categorico... Quanto ai gusti culinari, li rispetto, quasi li invidio...

Stefano Olivari ha detto...

Italo, apprezzo i sedani dello Sporting a 40 euro (il tuo scalping è una certezza) ma sono anche io del partito di Roberto: niente di meglio di una pizza mangiata davanti allo schermo proteggendo la tastiera dall'unto...possiamo vederci con tre computer e tre pizze...

Roberto Gotta ha detto...

Buongustai si nasce...

Italo Muti ha detto...

@Stefano
Figlio putativo di Gordon Gekko, vada per i computer e le pizze, ma non in videoconferenza, de visu.
@Roberto
s'impone un simposio, ma con due scrittori, l'unico in difetto sono io.
Io comincerei con pappardelle al cinghiale...
Italo

Anassagora ha detto...

Io mi pemetto di superare la rubrica "gusto indiscreto" e di andare oltre.... ma c'era proprio bisogno del kit regalo "G8 Aquila"?? Ha un senso nel mondo reale??

K

Roberto Gotta ha detto...

@ Italo: ottime pappardelle, più dubbioso sul cinghiale in quanto non amante della selvaggina (ed ho un fratello cecchino-cacciatore, ma è meglio che il Direttore non lo sappia...). Simposio ok a patto che io, astemio, possa incarnare solo con acqua minerale il termine nella sua valenza greca. Scrittori? Oggi può esserlo chiunque...
@ Andrea: ovvio che se ne possa fare a meno, nel mondo reale. Ma se ogni ditta che appoggia il G8 in qualche forma ci tiene a farsi pubblicità con un gadget. Penso che tu sappia che agli Oscar ci sono le celebri "gift bag" (cioé la stessa cosa, ma detta in inglese...) del valore, a volte, di centinaia se non migliaia di dollari: di fatto sono omaggini (!) degli sponsor ai... vip, attori e attrici, che si potrebbero permettere da soli certi lussi. Per me questa roba è ancora peggiore, eticamente, dei "kit" del G8. Guarda: http://abcnews.go.com/GMA/Oscars2006/story?id=1686854&page=1

Anassagora ha detto...

@ Roberto lo so che succedono... ma stavo parlando del mondo ideale... già mi chiedo cosa ci facciano le aziende al G8??? nel mondo non ideale si sa...

Ho visionato il tuo link... la prima parola che mi viene in mente è agghiacciante, la seconda è "in miniera a spalare carbone!!"

K

Italo Muti ha detto...

@Roberto
Ok per l'acqua, per quanto riguarda il vino, va gustato e mai tracannato. Se ne beve poco e buono.
Pappardelle con sugo alle noci?
Italo

Roberto Gotta ha detto...

@ Italo: sugo alle noci perfetto, quanto al vino, niente di niente, solo acqua, limonata e bibite gassate versione light.
@ Andrea: a spalare, rivoltare zolle, spostare casse, attività comunque che non hanno nulla di poco nobile...