1. Le squadre di Ronald Koeman non sono mai belle da vedersi. Praticano un calcio speculativo, pieno di passaggi orizzontali e costruito su uno sterile possesso palla. L’esasperazione della gabbia di Hiddink modello Psv/Australia, oppure il Milan ancelottiano nella sua versione peggiore. Non è insomma un bello spettacolo, e lo diventa ancora meno quando i risultati latitano. L’Az di Van Gaal non praticava un calcio scintillante, ma era una squadra organica, solida e organizzata. L’Az di Ronald Koeman invece vive di fiammate, peraltro piuttosto pallide, che sopperiscono alla mancanza di una manovra armoniosa e, sopratutto, dotata di idee.
2. L’incontro di Champions con lo Standard Liegi ha punito la mentalità remissiva dell’ex tecnico di Vitesse, Ajax, Benfica, Psv e Valencia. I belgi non erano nella loro giornata migliore: mister Boloni, dopo lo sfortunato debutto contro l’Arsenal, aveva scelto di coprirsi snaturando in parte la vera anima dello Standard. Squadra che gira a mille solo quando gioca a mille, cioè attaccando. L’Az non ne ha approfittato, così come non aveva approfittato due settimane fa di un Olimpiacos in piena burrasca dopo aver cacciato Ketsbaia. In Grecia l’Az non aveva tirato in porta, puntando sfacciatamente allo 0-0. Al DSB Stadion lo ha fatto due volte con El Hamdaoui; gol nel primo caso, al termine di una bella azione sull’asse Martens-Dembele-Holman, grande parata di Bolat nel secondo. Poi una serie infinita di passaggi per arrivare al fischio finale.
3. Negli ultimi dieci minuti non si è visto alcun giocatore dell’Az nella trequarti avversaria, e questo nonostante la palla ce l’avessero quasi sempre gli olandesi. Un atteggiamento remissivo che è già costato tre punti in due partite. Nelle ultime uscite l’Az ha perso a Den Haag, in casa contro il Nec e ad Utrecht, battendo solamente lo Jong Ajax in coppa d’Olanda ai supplementari (doppietta di Dembele, giocatore di squisita tecnica che oggi non gioca nel Genoa solamente perchè l’Inter non ha pagato solo cash Milito e Thiago Motta). Forse qualcuno ad Alkmaar dovrebbe meditare sulla scelta compiuta in estate sul nuovo allenatore, prima che sia troppo tardi. O forse lo è già.
4. Perle in serie disseminate ieri dall’impreparato telecronista Sky nella telecronaca dell’incontro. Holman era Holmèn, Swerts (Sverts) diventava Suerts, El Hamdaoui si trasformava in El Hamdandaoui, venendo oltretutto spesso e volentieri confuso con Martens, Schaars (Skars) si ammorbidiva in Sciars e Kew Jalines (Kev Ialins) in Chiù Sgialins. La topica più grande però riguarda Pocognoli ”nato a Luik”. Dal momento che il telecronista, di cui abbiamo colpevolmente dimenticato il nome, ha parlato per tutta la partita di Standard Liegi (correttamente, dal momento che siamo in Italia), informare che il giocatore è nato a Luik, ovvero Liegi in fiammingo (pronunciata oltretutto Lüìk e non Lòk, se si vuol fare gli esperti almeno lo si faccia bene), non ha senso. Salvo non si stia ignorando di parlare della medesima città. Reduci dall’ottima telecronaca di Rubin Kazan-Inter targata Massimo Marianella, forse pretendevamo un po' troppo. Però continuiamo a non comprendere perchè uno sport così (finto)popolare come il calcio stenti ad avere dei cantori professionisti adeguati.
4. Perle in serie disseminate ieri dall’impreparato telecronista Sky nella telecronaca dell’incontro. Holman era Holmèn, Swerts (Sverts) diventava Suerts, El Hamdaoui si trasformava in El Hamdandaoui, venendo oltretutto spesso e volentieri confuso con Martens, Schaars (Skars) si ammorbidiva in Sciars e Kew Jalines (Kev Ialins) in Chiù Sgialins. La topica più grande però riguarda Pocognoli ”nato a Luik”. Dal momento che il telecronista, di cui abbiamo colpevolmente dimenticato il nome, ha parlato per tutta la partita di Standard Liegi (correttamente, dal momento che siamo in Italia), informare che il giocatore è nato a Luik, ovvero Liegi in fiammingo (pronunciata oltretutto Lüìk e non Lòk, se si vuol fare gli esperti almeno lo si faccia bene), non ha senso. Salvo non si stia ignorando di parlare della medesima città. Reduci dall’ottima telecronaca di Rubin Kazan-Inter targata Massimo Marianella, forse pretendevamo un po' troppo. Però continuiamo a non comprendere perchè uno sport così (finto)popolare come il calcio stenti ad avere dei cantori professionisti adeguati.
(in esclusiva per Indiscreto)
17 commenti:
Molto bello come sempre l'articolo sul calcio olandese...
E' vero che le squadre di Koeman sono inguardabili...
Ricordo ancora un incredibile Liverpool-Benfica di Champions della stagione 2005/06:gli inglesi erano campioni in carica ed i portoghesi erano allenati da lui...
All'andata non si sa come vinsero 1-0...in casa il Liverpool dal primo minuto della partita iniziò un martellamento pazzesco...collezionò un fiume di palle gol...e mi pare 3 pali pieni, il portiere portoghese fece parate impossibili...ma il Benfica vinse 2-0...con gol al 90 esimo di Miccoli...
Quella sera il Liverpool poteva giocare per 10 ore, ma non avrebbe segnato...ma uscì tra gli applausi scroscianti del pubblico.
Ovviamente nel turno successivo il Benfica fu eliminato...
Con quel tipo di calcio...vince una battaglia,ma la guerra mai...
Non credo che riuscirà a bissare il titolo con l'Az...
Alec, realisticamente quante chances ha l'AZ di passare il turno? Ieri, nella sintesi RAI, il commentatore diceva che Arsenal (e vabbè) e Olimpiakos (oddio!) non dovrebbero avere problemi...io credo che per la seconda piazza se la giocano greci, AZ e Standard.
@ Alec
La differenza fondamentale è quella che lasci intravedere nell'articolo: il gioco di Van Gaal, Hiddink, Adriaanse, indipendentemente dal fatto che li si definisca poi più o meno offensivi, ha sempre un'idea-guida chiara, quello di Koeman non ha mai dato quest'impressione... mai, secondo me neanche nei suoi momenti migliori all'Ajax.
Al Valencia pare che i suoi allenamenti fossero "ronditos" (il nostro "torello") fino alla noia, ma non si capiva bene finalizzato a che cosa. Il suo Valencia era una squadra nè offensiva nè difensiva, non si capiva se cercasse il contropiede o il possesso-palla... e sembravano bloccati come gli omini del calcio-balilla.
Con la gabbia di Hiddink mi hai ricordato due partite a mio avviso memorabili, la doppia semifinale PSV-Milan del 2005, dominate dagli olandesi nel secondo tempo dell'andata e in tutto il ritorno. Ecco, a qualcuno non saranno parse esaltanti dal punto di vista estetico (generalmente si identifica il calcio spettacolare soltanto con quello veloce, tendenzialmente quello della Premier inglese) come la Russia dell'ultimo Europeo, ma anche quello per me è grandissimo calcio... controllo dei tempi del gioco, degli spazi, del pallone, di tutto... contro una squadra come quel Milan sulla carta nettamente superiore.
Sull'Az: esagero se dico che ha un attacco potenzialmente nemmeno tanto inferiore a quello di un Arsenal o di un Manchester United?
PS: Anch'io fino a ieri dicevo "Sgialins"... :-)
@ campatelli
Sì, al turno dopo vennero eliminati... ma il Camp Nou trattenne il fiato per una palla di Simao a un millimetro dal palo che avrebbe significato l'eliminazione... ed erano al 70-75... dopo un' andata e ritorno con palle gol quasi esclusivamente per il Barça, naturalmente ;-)
@Campatelli
Ricordo bene quel Liverpool-Benfica, che contribuì a costruire la fama di Koeman "allenatore da Champions" dopo il quarto di finale raggiunto con l'Ajax, poi sconfitto al 90' dal Milan
@Delgiu
Non più del 20%, perchè nel girone non ci sono squadre materasso, nè l'Arsenal storicamente è un club che fa regali quando ha la qualificazione in tasca. Il giornalista della RAI dice Olimpiacos perchè Az e Standard nemmeno le conosce. Un pò come quelli che ieri dicevano "per l'Inter sarà facile". Già, proprio contro i campioni di Russia in carica, nonchè al comando in campionato...
@Valentino
Ben ritrovato, è un pezzo che non ci si sente!
Per me Hiddink è un maestro di calcio, anche se non ha il palmares di Mourinho o Ancelotti (fino alla sconfitta contro il Wigan sembrava che prima del suo arrivo il Chelsea fosse squadretta di periferia...)
Non sono d'accordo sull'attacco dell'Az potenzialmente poco inferiore a MUtd e Arsenal (io però, confesso, stravedo per Van Persie). Il reparto offensivo dell'Az in campo internazionale deve crescere ancora molto. E per Dembele, per esprimere al meglio tutto il suo grandissimo potenziale, è forse arrivato il momento di cambiare aria.
Alec, precisa che il giornalista RAI conosce l'Olimpiakos perche è una presenza fissa della Champions non perche segue il campionato greco. Spesso, di molti tuoi colleghi, mi meraviglia l'approssimazione che si permettono di avere. Dovrebbe essere il loro mestiere essere informati il più possibile. E non ti parlo solo di calcio estero, ma anche di squadre di A che escano dalla Trimurti strisciata e dalle due romane (per essere buoni con la Lazio...).
Eh già, è parecchio tempo, comunque la tua rubrica la seguo sempre con piacere ;-)
Sì, magari mi sono un po'allargato... Rooney e Van Persie (anch'io faccio parte dello stesso club: il giocatore olandese post-Bergkamp più bello da vedere) sono qualche gradino sopra, però il confronto può reggere fra Dembele-El Hamdaoui (trovo interessante anche Lens per quel poco che ho visto) Berbatov-Owen e Bendtner-Da Silva... discussione oziosa comunque da parte mia, il calcio non lo fanno le figurine.
Tra l'altro l'esperienza internazionale non è un optional, come dici tu: lo stesso Dembele in questo senso mi ha regalato un'impressione sconfortante nella recente partita del Belgio in Spagna. Tutto il Belgio a dire il vero, eppure avrebbe Vermaelen, Van Buyten, Kompany, Defour, Witsel, Hazard...
@Alec, non mi pare che Hiddink abia vinto così tanto meno di Mourinho ed Ancelotti, così come non mi pare che Ancelotti goda di tutta questa aurea mediatica. Forse il paragone regge più con Mourinho, il quale non sarebbe degno di fare nemmeno il secondo ad Hiddink...
p.s.: per me Van Persie è un potenziale fenomeno, troppo sottovalutato. Fosse di colore o brasiliano...
@Jeremy: vero, l'Olympiakos è una di quelle squadre che vivono del nome partecipando alla Champions spesso. Un po' come l'Anderlecht degli anni 90, che faceva paura a tutti per il nome...
Comunque, le squadre di Koeman non saran fantascientifiche (ma perchè, quelle di Liedholm lo erano?!...), ma ha impacchettato il Liverpool campione, ha impacchettato il Milan fino al 93°.....schifo?!...
d'accordissimo con dane su van persie.
koeman mi pare un tecnico ancora relativamente giovane...per ora non ha fatto poi così male... magari in futuro con squadre più forti...
Sulla pronuncia dei giocatori io ormai ho adottato tutti i tormentoni dei vari telecronisti. Vedi Grafite che i più cool pronunciano Grafici. Io li chiamo tormentoni perchè secondo me si esagera, certo sbagliare tutte le pronunce perchè si tende ad inglesizzare è giusto segnalarlo però Melbori (Melberg) è un bene che ce l'abbiano risparmiato.
@Jeremy
Hai usato la parola giusta, approssimazione. Gli errori li commettono tutti, il sottoscritto in primis, non è quello il punto. Comunque tempo fa lessi su un quotidiano che l'attaccante dell'Italia under-21 era...Boccafresca!
@Valentino
Anche io non mi capacito come il Belgio, pur con giocatori non disprezzabili, si presti a tali figuracce. Ma forse esistono problemi che vanno oltre l'incomunicabilità calcistica.
Escluso Van Persie, e partito Adebayor, ci può stare affermare che l'Arsenal non abbia poi questo grandissimo reparto offensivo. Però tra El Hamdaoui e Bendntner mi devo arrendere all'evidenza che oggi, in Europa, è più affidabile il secondo, nonostante tra i due io sceglierei il primo ad occhi chiusi, soprattutto tecnicamente.
Lens è una seconda punta, o al massimo un'ala da tridente. Farlo giocare esterno nel 4-4-2 (ma faceva così anche Van Gaal) non lo aiuta.
@Dane
Riguardo a Koeman, trovo perfette le parole di Campatelli: con quel tipo di calcio si vince una battaglia, ma la guerra mai. Insomma, una-due partite che ti regalano il momento di gloria sono capitate anche ad allenatori non eccelsi.
Riconosco che Koeman ha fatto bene nel Vitesse e nell'Ajax. Ma ormai sono passati anni...
@alboretoisnothing
Squadre più forti?
Con il Benfica il Trap ci ha vinto un campionato, mentre Koeman ha fatto disastri.
Con il Psv post Hiddink ha rischiato di perdere all'ultima giornata un titolo già vinto a marzo per manifesta superiorità. E in Champions era una pena.
E poi il Valencia...
Insomma, non mi sembra che il buon Koeman abbia finora allenato scartine.
@Dane
Dal tono degli articoli su Ancelotti sembrava fosse andato in Inghilterra ad esportare il verbo del calcio. Un pò come quando, al Milan, gli venivano riconosciute intuizioni non sue: Pirlo davanti alla difesa (lo inventò Mazzone), il modulo ad albero di Natale (lo faceva già Co Adriaanse negli anni Novanta).
Con questo non voglio innescare polemiche, e preciso subito che Ancelotti è un allenatore più che valido. Però a me non è mai piaciuto (come del resto Capello, che però ha un cv inattaccabile).
Alec, in linea di massima siamo d'accordo su tutto, semplicemente io vedo che le valutazioni spesso dipendono dalle simpatie: nessuno ha mai detto che Ancelotti ha inventato il modulo ad Albero di Natale (anche la Lazio campione d'Italia giocava così...) e di Pirlo si sa tutto (ma la bravura di Ancelotti è stata quella di far coesistere 4 numeri 10), allo stesso modo non ho visto tutti questi articoli trionfali su Ancelotti al Chelsea (anzi, lo stesso Direttore ne ha scritto sul silenzio che gli hanno alzato sopra). Che poi sia andato là ad esportare il calcio è probabile, vista la tradizionale qualità di gioco inglese (permettimi la battuta...).
Allo stesso modo Koeman non sarà un fenomeno, però non può essere criticabile solo perchè le sue squadre propongono un possesso palla liedholmiano in attesa del lampo: ci sono allenatori che hanno riempito la bacheca giocando così.
Poi, se mi dici "a me non è mai piaciuto" allora torniamo al mio discorso inziale... ;-)
p.s.: secondo te qual'è il ruolo migliore per Van Persie?! Fin'ora gli han fatto fare tutto, centravanti, seconda punta e trequartista: non vorrei gli facessero perdere 5 anni di addestramento tattico come Bergkamp prima di lanciarlo defintivamente....
Van Persie? Seconda punta, decisamente.
Le simpatie purtroppo le abbiano tutti. Evidentemente Ancelotti e Koeman a te sono più simpatici che al sottoscritto. Però mentre riguardo al primo mi arrendo all'evidenza dei risultati conseguiti, rispetto al secondo consentimi di nutrire maggiori perplessità.
L'importante, credo, sia avere senso della misura.
@Alec:"Ricordo bene quel Liverpool-Benfica, che contribuì a costruire la fama di Koeman "allenatore da Champions" dopo il quarto di finale raggiunto con l'Ajax, poi sconfitto al 90' dal Milan"
Alec...non ero a conoscenza di questa definizione riguardo Koeman...certo che chi deve averla coniata, deve essere davvero un genio...
Purtroppo si esaminano solo i risultati, senza guardare le prestazioni...indubbiamente tanto per restare all'esempio del 2005/06, mandarono fuori la squadra campione, ma il tutto è capitato non per una prestazione della squadra da "champions",ma solo per un catenaccio fortunoso di quelli che una volta su nove ti premiano...
Ma ti può andare bene una volta...nel turno successivo,come qualcuno ha scritto, è andato fuori con il Barca campione,si è parlato di tiro di Simao uscito di poco fuori....ma appunto, parliamo sempre e solo di "tiro " al singolare...siamo sempre ad occasioni sporadiche,frutto della casualità...
Le successive esperienze di Koeman ed anche le precedenti, hanno ormai identificato che tipo di allenatore è...Dalla scuola Cruyff del Barca, sono usciti 2 discepoli...uno, Guardiola, diventerà se già non lo è più bravo del maestro...e dell'altro abbiamo già detto molto se non tutto...
No, no, Alec, non ho mai detto di aver simpatie per Koeman. Intendevo dire che se è criticabile lo sarà per una valutazione generale, non perchè sceglie di giocare col possesso liedholmiano in attesa del lampo. Secondo me non esiste un modulo o uno stile di gioco "giusto" a fronte di altri "sbagliati", tutto qua. Solo che per alcuni i risultati si contano, per altri si interpretano. Questione di onestà intellettuale, ma non mi riferivo a te, era un discorso generale...
In sostanza, non credo che uno che adotti "lo stile olandese" sia per forza nel giusto, Van Gaal ad esempio non lo vorrei mai nella mia squadra...
Mi inserisco nella discussione riguardo Van Persie. Giocatore tecnicamente e fisicamente indiscutibile, a mio avviso resta un attaccante a metà. Segna troppo poco, specie se consideriamo che gioca in una squadra dotata come poche altre di sontuosi assistman (Cesc e Rosicky su tutti). Anche lui è molto bravo nei passaggi decisivi (lo dimostrano le sue statistiche), ma per essere una stella di prima grandezza deve diventare molto più cattivo in zona gol. L'Arsenal attuale, nonostante il roboante 6-2 di ieri, finirà col pagare l'assenza di un bomber di razza. Potrebbe esserlo Eduardo (mah), non lo sarà mai Bendtner (che, confesso, dopo un innamoramento iniziale mi ha parecchio deluso), né tantomeno Arshavin. Ecco, una coppia titolare con il russo e Van Persie è potenzialmente molto forte, ma chi sarebbe la prima punta? Dirò una bestemmia, ma ci vedrei molto meglio un Huntelaar a fianco del genietto russo. Voi che ne pensate?
Riguardo i telecronisti. Ne avevo già parlato tempo fa su qualcuno dei vostri blog (a proposito, un caro saluto sia ad Alec che a Valentino, del quale mi manca terribilmente il contributo su calciospagnolo...:-( ): sono pochi quelli che si preparano prima delle partite informandosi sulla corretta pronuncia dei giocatori stranieri. Ricordo Cerqueti, che può piacere o meno, che prima delle partite di coppa fa sempre un salto dal collega della tv straniera e si fa pronunciare i giocatori della squadra in questione. Mi sembra un'ottima pratica, ovviamente più difficile da attuare quando si fanno le telecronache da studio (la maggior parte, specie negli incontri dei campionati esteri). Per restare in ambito olandese, molto attento da questo punto di vista mi sembra Federico Casotti di Sportitalia, così come i suoi colleghi Stefano Borghi e Massimo Callegari (che va be', ora sta a Mediaset) per quanto riguarda il Sudamerica. C'è da dire comunque che la pronuncia eccessivamente esterofila può risultare anche un po' fastidiosa: io stesso evito di riferirmi a Goteborg come Iotebori, anche se mi fa sempre piacere sentire Bragagna pronunciare in modo corretto la mia città del cuore! E comunque "Grafìci" è veramente contagioso! :-) ps. Per me Kew Jaliens è sempre stato "CHIU' IALIENS", con il dittongo "IE" ben chiaro, pensate un po' voi...
EDUARDOOO?!?!?!....
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