La Roma che piace a tutti

Mentre scriviamo queste righe le dimissioni di Luciano Spalletti non sono ancora arrivate, ma di sicuro la sua storia con la Roma è arrivata al capolinea dopo i pugni sul tavolo attaccando (senza nominarli) società e soprattutto un Totti in versione tardo-riveriana. Per non parlare degli ultimissimi 'colpi' del mercato giallorosso, Lobont e Zamblera, seguiti al sopravvalutato Burdisso. La procuratoraglia che di fatto ci dà di che vivere con Calciatori.com sostiene che dimettendosi e rinunciando a 2 milioni netti l'anno (fino al 2011), Spalletti corra un rischio calcolato: quale miglior allenatore l'anno prossimo per un Milan fondato su Pato e tanti giovani? Dopo Chelsea (2008: dopo una folle giornata di audizioni, con sfioramento di Ancelotti, non lo volle Abramovich) e Juventus (2009, non l'ha lasciato libero 'Auricolare' Sensi), perdere il terzo grande treno vorrebbe dire precipitare nel girone dei Novellino e dei Mazzone: la differenza fra l'essere un emergente ed uno di categoria spesso la fa solo l'aggettivo di un giornalista. Per questo è credibile un divorzio morbido senza far volare stracci, fra poche ore o fra sei mesi. Al di là del calciomercato, rimane l'assurdità che la quinta società d'Italia per numero di tifosi sia di fatto gestita da una banca. Brava a piazzare le sue obbligazioni, meno brava a trovare un compratore credibile. Alla fine questa Roma sotto scacco fa comodo a tutti. Ai suoi avversari che la tengono a bagnomaria, ai suoi creditori che la usano come strumento di potere ed ai suoi proprietari che giustificano ogni scelta sbagliata con i soldi spesi dal babbo in passato.

9 commenti:

Dane ha detto...

"la differenza fra l'essere un emergente ed uno di categoria spesso la fa solo l'aggettivo di un giornalista"

Qualcuno conosce un buon scalpellino marmista?!.....

Massimo ha detto...

@ Stefano - L'ipotesi Spalletti è venuta spontanea anche a me, ma allora chi sta programmando il futuro prossimo del Milan: Berlusconi, Galliani, Ligresti, altri?
Marchetti già bloccato, Mexes più o meno, adesso Spalletti: qualcosa è già deciso o alcune strategie non cambiano comunque?

PS sbagliando nella forma, ma allora quel tale aveva ragione nella sostanza a dire che un contratto quinquennale per Totti era insostenibile?

Dane ha detto...

p.s.: bisognerebbe chiederlo ai pennivendoli macchina-rigata-free che misero alla gogna il colpevole che urlò "il Re è nudo".....

Massimo ha detto...

Ieri sera scanalando sono finito su "calciomercato" di Sky Sport 1.
Oscar Damiani sosteneva, anche in maniera abbastanza accesa, come fosse impossibile che una Roma in difficoltà economica rinunciasse al miglio allenatore italiano...

Dane ha detto...

Oscar Damiani ha già inaugurato la campagna elettorale del padrone...

Stefano Olivari ha detto...

Avrei scommesso su un divorzio più morbido di quello che si è appena consumato, ma Spalletti si rifarà l'anno prossimo dei soldi persi adesso. Quanto agli opinionisti, se dalla casa è partito l'ordine di esaltare Spalletti allora si esalta Spalletti.

jeffbuckley ha detto...

Burdisso sopravvalutato e Mexes futuro centrale del Milan........?

Massimo ha detto...

@ Jeffbuckley: Rosella Sensi ha dichiarato che Galliani gli stava portand via un giocatore, ma, in virtù dei buoni rapporti, ha desistito.
Presumo fosse Mexes, e presumo (a titolo esclusivamente personale) che, se il prossimo anno la Roma lo cedesse, il Milan possa avere la precedenza.
Il senso del mio discorso non era la bomba di mercato, bensì domandarmi come si sposasse l'attuale disimpegno di Berlusconi con la programmazione di strategie future.

PS aggiornamento di oggi :-): nessuna novità sui nuovi proprietari, come allenatore invece Mancini.

jeffbuckley ha detto...

Massimo, grazie per la precisazione ma il mio intervento, (forse troppo laconico...) era riferito al fatto che Burdisso sembra essere comunemente considerato un semideficiente (sopravvalutato, nel post) mentre Mexes sembra il sogno di ogni grande squadra..... Litigioso, sempre sopra le righe, spesso ammonito e in più, secondo me, tutt'altro che un grande difensore..