Senza il sangue delle retrocessioni

Quando al potere sale uno che non deve niente a nessuno, come Dino Meneghin, il fuoco incrociato dei vari feudatari è inevitabile. Domani il nuovo fronte, visto che il consiglio federale dovrebbe ufficializzare la creazione della wild card per la serie A riducendo di fatto le retrocessioni ad una. Si tratterebbe in pratica di 'salvare' la penultima classificata del campionato, dandole la possibilità di comprare il diritto sportivo indennizzando la seconda promossa (a questo punto teorica) dalla LegaDue. Indennizzo ancora da quantificare, ma come minimo sul mezzo milione di euro: somma che in LegaDue fa la differenza, rappresentando circa la metà del budget di una squadra ambiziosa. Una legge con lo scopo dichiarato di avere una serie A che salvi le realtà con un grande pubblico. Ovvia la contrarietà della LegaDue di Marco Bonamico, di cui l'altroieri abbiamo letto un duro comunicato, così come quella della LNP (cioè A, B e C Dilettanti) che se passasse questo principio potrebbe in futuro subire danni anche lei. L'appassionato medio, che senza il brivido del risultato e del diritto sportivo seguirebbe la NBA, l'Eurolega o le partite del figlio ma non certo la serie A o la LegaDue, si chiede: perchè? La principale spiegazione, proposta dal direttore di Superbasket Claudio Limardi, è che questa concessione alla LegaBasket sia una sorta di indennizzo per le regole restrittive sugli stranieri a partire dal 2010-2011: due extracomunitari e quattro europei, in alternativa tre extracomunitari, per non dire americani, e due europei, riducendo nel contempo ad uno per squadra gli italiani solo di passaporto ma non di formazione (gli Stonerook della situazione). A questo aggiungeremmo che il progetto di Meneghin, che qualche esperienza nel marketing ce l'ha, è quello di avere una serie A che dia più spazio ad azzurri o azzurrabili (l'ottavo della situazione, come minimo, dovrà essere uno convocabile in azzurro: non che Stonerook non lo sia, ma lasciamo perdere) ma anche più visibile sui media generalisti. Un corollario non da poco è che la Lega gestirebbe da sola le situazioni dovute a fallimenti o trasferimenti, quindi creandosi la facoltà di portare o riportare in alto grandi città. Insomma, la Fortitudo Bologna in A Dilettanti non si dovrebbe vedere più. Detto questo, a chi importerà un campionato con un maggior numero di partite inutili?

10 commenti:

Poli ha detto...

posto esclusivamente di stomaco: mi pare una enorme enorme vaccata!

kalz ha detto...

Meneghin si è posto l'obiettivo giusto e anche l'unico per sperare di salvare il basket in Italia, ma l'impresa è davvero improba. Probabilmente dovremo vedere parecchi tentativi abborracciati frutto di compromessi e concessioni, sperando che prima o poi si imbrocchi la strada giusta

Ale ha detto...

Un solo aggettivo per questa pagliacciata da NBA de noaltri: RIDICOLA !!!!
La penultima di A che paga la seconda di Legadue per prenderne il posto è una perla da guinness.

Dane ha detto...

Ma non ho capito, ma la seconda di A2 potrebbe opporsi all'indennizzo e pretendere l'ottenutaa promozione in A1 o la facoltà di scelta è tutta nelle mani della penultima di A1?!...

zoleddu ha detto...

in effetti messa così sembra una gran porcheria che una squadra abbia l'ultima parola sulla promozione o meno di un'altra...mah

jeremy ha detto...

E' una cosa ridicola ma voglio vedere chi paga cash 500.000 euri per rimanere in A1. E' proprio una regola salvagrandi.

Stefano Olivari ha detto...

Secondo l'ipotesi in discussione il diritto è unilateralmente esrcitabile dalla quindicesima di A...500mila è una cifra enorme, rapportata al basket, ma non assurda. In A dilettanti la Fortitudo attuale paga molto di più di soli ingaggi...

Dane ha detto...

Quindi avevo capito bene, la grande società che pacca la stagione scuce il verdone e "ammazza" le velleità della neopromossa?!...complimenti per la cialtronata, pare pensata da Galliani ai tempi della Moggi League...

The Special Two ha detto...

E' una porcata sportivamente. Ma ora come ora,vista la situazione del basket italiano, preservare in A le squadre che se lo possono permettere (economicamente) mi sembra l'ultimo dei mali. Stiamo parlando di un campionato in cui ci sono squadre che sopravvivono grazie agli aiuti statali (!). Sono d'accordo che bisogna turarsi il naso per accettarlo ma c'è di peggio..

Ale ha detto...

E se la seconda di Legadue è la nobile decaduta che sta risalendo, cosa facciamo ? Una soluzione alla Carraro con 17 squadre in A ? E se a saltare per motivi economici è una squadra di Roma o Milano, annulliamo i debiti o li spalmiamo in 23 anni di comode rate ? Comunque la si metta è, a mio modo di vedere, una pagliacciata allucinante.