Stai Serena

La semifinale dello Us Open fra Kim Clijsters e Serena Williams ha meritato di essere vista anche in differita, per un episodio che è già nella storia del tennis e per un'impresa che dice tutto sul valore della belga ma anche su quello del tennis femminile attuale: se una ex campionessa dopo due anni di ritiro dalle scene, una maternità ed un ritorno per sua stessa ammissione senza gli occhi della tigre (la sua prima idea era giocare solo qualche doppio-esibizione, tipo quello con Henman per l'inaugurazione del tetto di Wimbledon), può arrivare subito in finale nel secondo torneo del mondo per importanza risultando migliore di tutte proprio sotto il profilo atletico significa che questo sport sta vivendo un brutto momento. Ma per i massimi sistemi c'è tempo, mentre per quelli minimi c'è da registrare che una giudice di linea ha chiamato fallo di piede alla tennista di casa sulla seconda palla di servizio, sotto di 15-30 e 5 a 6 nel secondo set (dopo avere perso il primo): incredibile, con occhi latini o levantini, ma vero. Un dettaglio da non trascurare è che il fallo di piede era di quelli che non vengono mai chiamati (punta della scarpa a toccare la linea), mentre tutto il resto può essere raccontato dalle immagini meglio di come potremmo fare noi. Il dibattito sulle parole dette dalla Williams alla giudice, a più riprese, ha sulla rete preso dimensioni degne di Materazzi-Zidane: comunque anche nella versione soft la Williams avrebbe meritato il penalty point (già era stata ammonita) che poi ha consegnato il match alla Clijsters. Che, fra parentesi, lo ha strameritato contro un'avversaria in grande forma ma che nell'occasione si è tenuta a galla quasi solo con il servizio. La giudice di linea è americana di origine giapponese, Serena come tutti sanno afroamericana, gli spettatori del tennis al 99,9% bianchi. Shakeriamo e rimaniamo in attesa del primo editoriale 'intelligente' sul tema. A noi la chiamata è sembrata un puro errore del giudice, mentre troviamo incomprensibili i discorsi sulla 'opportunità' della stessa. Comportamento della Williams arrogante, da chi pensa che nessuno oserà mai punirti, ma non più di tante indecenti esibizioni di Connors (anche del Connors 'simpatico' di fine carriera). Rimane l'impresa della Clijsters, a cui mancano poche ore per bissare (forse) il successo del 2005 e sottolineare che il politicamente corretto mal si adatta allo sport femminile.

7 commenti:

dag_nasty ha detto...

non riesco a farmi un'opinione, non c'è un'inquadratura sulla linea di fondo per vedere con chiarezza?
Che ridere però la giudice di linea nana che va a fare la spia alla maestra dopo che la ragazzaccia della scuola (grossa il doppio) la insulta e la minaccia! Una scena surreale.

jeremy ha detto...

Pero si vede come la giudice vada a fare la spia la prima volta e torna al suo posto, con Serenona che non finisce il suo show e continua a puntarle la racchetta addosso. Ora non so se alle prime maleparole abbiano fatto i sordi proprio per non darle il game, set e match, ma poi non hanno potuto fare altrimenti. Fermo restando che il foot fault l'ha visto solo la giudice di linea....

dag_nasty ha detto...

Scusa Jeremy ma come fai a vedere se c'era o non c'era? l'inquadratura è da 3/4 dietro. O vedo un'inquadratura parallela o parliamo di fumo...

Nick ha detto...

Il problema non è se c'è o non c'è (secondo me sì, fra l'altro). Il problema è che se anche c'è sul 5-6 15-30 tu, giudice di linea, stai zitta. Inutile parlare di massimi sistemi: chiamare un fallo del genere è da internamento immediato.

Detto questo, Serena se l'è cercata. Aveva già avuto un richiamo, sapeva di essere sul match point e come ha notato Jeremy avevano già fatto finta di niente una volta. Tre scenate in una partita, di cui due contro gli arbitri, DEVONO costarti un punto.

La giudice di linea meriterebbe l'ergastolo, ma Serena ha sbagliato di brutto.

jeremy ha detto...

Dag, è la mia interpretazione. Poi hai ragione tu: l'inquadratura puo far pendere da una parte e dall'altra. Secondo me al massimo la sfiora, ma effettivamente non è questo il punto.

dag_nasty ha detto...

Cioè dite che in quella situazione di punteggio è sbagliato a priori chiamare un fallo di piede? Secondo me no, la regola è quella e se pesti la riga è fallo di piede.
Allora, in quella situazione di punteggio, non bisognerebbe nemmeno di chiamare un fuori millimetrico su una seconda di servizio (che costa quindi il doppio fallo)?
Cioè, sul 5-6 15-30 o decisioni nette e solari, oppure nulla? Credo che sarebbe una condotta arbitrale perniciosa.

Nick ha detto...

Dag, un fallo come quello sì. E' sbagliato chiamarlo a priori.
Il paragone con il fuori non regge: a parte che c'è l'occhio di falco, il fuori può essere sempre corretto dal giudice di sedia.
Non è questione di decisioni solari, è questione che di falli così ce ne sono 20 a partita...e non vengono chiamati mai. Se tu me lo chiami in quella situazione è segno che come minimo ti sei messa lì con l'occhietto vispo e la precisa intenzione di rompermi i coglioni.
Il foot fault è l'unica decisione inappellabile nel tennis...e un foot fault COSI', sul 5/6 15-30 tu, giudice di linea, non lo chiami.

Se poi vogliamo fare i fenomeni, possiamo dire che le regole sono quelle, che la riga non si deve nemmeno sfiorare e che quello è fallo (e non è neanche sicuro, fra l'altro).
Ma il tennis è un'altra roba.

Internamento coatto, ripeto.