Votanti da Totip

1. Dopo la serata Champions illuminante dibattito su Miss Italia da Vespa, con sondaggi del tipo 'Quale parte del corpo guardano prima gli uomini in una donna?' e Tania Cagnotto trattata come una velina, con l'aggravante della divisa da finanziera. L'ultima vincitrice del concorso, Maria Perrusi, è stata beneficiata dal televoto: un votante su 5 chiamava dalla sua Calabria, mentre l'anagrafe dice che è calabrese solo un italiano su 30. A prima vista nessun tarocco e nemmeno furbate del tipo Totip-Toto Cutugno (poi c'è chi dice Cotugno, sono gli stessi di Ancellotti o Caùsio), forse solo entusiasmo e tifo per l'atleta di casa.
2. Ci è venuta in mente quella antica puntata di Guida al Campionato in cui era stata annunciata un'intervista esclusiva a Francesco Toldo, all'epoca in auge, probabilmente concordata con società e procuratore. Intervista preceduta da un sondaggio: preferite Toldo o Buffon? La proporzione iniziale fu all'incirca 99 a 1 in favore di Buffon, ma come per magia all'approssimarsi dell'intervista si arrivò ad un democristianissimo 51 a 49. E nel 2009 c'è ancora gente che spende un euro a telefonata, regalando soldi ai canali (ma soprattutto agli operatori, che si tengono la fetta maggiore) più diversi...
3. Stamattina con il solito gruppo di intellettuali scomodi si discuteva di Drazen Petrovic ed è venuta fuori una cosa che onestamente non sapevamo: il più grande cestista europeo di sempre, o giù di lì, quello che Aldo Giordani definiva in vari modi (fra cui 'Boccaperta'), era cugino alla lontana ma neppure troppo di Dejan Bodiroga. Praticamente il nonno del croato Petrovic era fratello della nonna del serbo Bodiroga.
4. Molto interesse, ne siamo contenti, ha destato la nostra segnalazione su strani movimenti che avvengono a Formia nell'ambito dell'atletica non necessariamente italiana. Stiamo indagando al fine di poter fare nomi e cognomi, mentre il discorso generale è già chiaro: ci sono nazioni ipercontrollate, parliamo di antidoping, ed altre che per protezioni politiche o malinteso terzomondismo riescono a rendere i controlli a 'sorpresa' delle simpatiche sceneggiate.
5. La battuta del giorno è di Claudio Lotito, regalata al settimanale Economy: ''La Lazio, in termini di affari, mi ha dato più svantaggi che vantaggi. Il mio gruppo nel 2004 aveva 8 mila dipendenti, adesso 6 mila. Perchè sono diminuiti? Ho perso troppe gare''. Sarà colpa del contratto di Pandev? Intanto il cosiddetto 'Stadio delle Aquile' (è gradito il saluto romano) si allontana.
6. Dal mondo dell'editoria sportiva sempre belle notizie. Detto dei 19 tagli a Tuttosport, dei 20 prepensionamenti alla Gazzetta, del disastro di tutto il resto, della follia dilettantistica del web, ci rimaneva la televisione. Ma segnali negativi arrivano anche da Sky Sport, con diversi contratti a termine non rinnovati ed una neo-micragnosità nell'acquisire diritti di sport diversi dal calcio.
7. Sì, a Pelè è mancata un'esperienza in Europa per essere considerato un grande: la partita per i 50 anni giocata a San Siro nel 1990 non vale, anche se ci è rimasta nella memoria per un meraviglioso Neto ed un ancora più grande Michel Preud'homme (oggi allenatore del Gent). Il passaggio in Italia è mancato anche a Michael Jordan e Babe Ruth, a pensarci bene. Però bisogna concepire che qualcuno al mondo possa preferire lo stare a casa propria, soprattutto se pagato. Vale per Totti a Roma, ma anche per Adriano a Rio: letta un'intervista in cui l'Imperatore testualmente dice che 'non ha bisogno di ricominciare ad essere infelice'. Da lettori delle Spigolature della Settimana Enigmistica (il giornale perfetto, senza discussioni), copiamo una citazione di Cartesio come fanno quelli veri: 'Conquista te stesso, non il mondo'.

77 commenti:

veyron ha detto...

L'Articolo.
Una fotografia perfetta della società, in cui ogni particolare è nitidamente visibile all'osservatore/lettore.
Complimenti.

Stefano Olivari ha detto...

Solo per dire che sappiamo cosa è successo a Kabul, ma che non ne parliamo due motivi fondamentali: a) questo è dichiaratemente un sito di cazzeggio, con l'unica pretesa di strappare qualche minuto della vostra giornata ad occupazioni magari noiose. Nei limiti del possibile cerchiamo di non banalizzare almeno le tragedie; b) detestiamo i professionisti del cordoglio: vestirsi di nero e dopo due frasi fatte far partire il balletto o il meteo del weekend non è nelle nostre corde.

Simone ha detto...

1.L'insetto,il dì prima,faceva la spalla a un dittatore brianzolo.
Che però non ha bisogno di un giullare a fianco:nel suo regno il re e il buffone di corte sono la stessa persona.
La stupidità di chi accetta certe apparizioni televisive è pari al sadismo di chi le consiglia.
Quanto erano belli gli atleti prima del marketing:seducevano perchè inconsapevoli e privi di narcisismo.
3.Stia attento Olivari che sta arrivando la monografia su Delibasic...
4.Il doping e l'antidoping sono formidabili armi di ricatto politico.
Il mezzofondo odierno è quasi a livello degli anni novanta del ciclismo:anche se non c'è la stessa follia che caratterizzò la leggendaria Epolandia.
6.Lo ha ribadito anche lo Squalo.
Tra vent'anni i quotidiani saranno un ricordo del passato.

Stefano Olivari ha detto...

A proposito di Delibasic, Simone, mi lasci per favore l'indirizzo mail? Oppure, se preferisci, scrivimi a stefano@indiscreto.it...

Pierfrancesco ha detto...

quando vedo la Cagnotto in costume da gara penso sempre gentlemaniamente che una botta gliela darei. Invece a vederla da Vespa ieri sera il mio primo pensiero era di gettarmi alle sue ginocchia ed implorarla di non farmi la multa.
Peraltro anche questo potrebbe essere l'incipit di un sogno erotico...

Simone ha detto...

@Stefano Olivari:verso le 15 30 ti scrivo.
A tra poco.

jeremy ha detto...

Pierfra, sei un porco cosentino....

Andrea ha detto...

per la serie degli interessantissimi amarcord personali, segnalo che il bar ove giovinetto giocavo le mie primissime schedine totocalcio (quindi molto prima di spendere la paghetta per un floppy della progetto software per commodore amiga!) fu al centro di una clamorosa polemica perché ci fu una mostruosa concentrazione di giocate totip/festival di sanremo a favore di gigliola cinquetti.

la leggenda metropolitana vuole che fosse stata la banda di felice maniero a indirizzare le giocate. non si sa se per tornaconto personale o perché al boss piacesse l'interpete di "non ho l'età"...

(off topic: direttore, ero a berlino per i mondiali di atletica - per fortuna ho rimediato ad iniziali biglietti per la sola isymbaeva con la finale dei 100 - e non ho recuperato tutti gli arretrati di quei giorni. mi interesserebbe molto un'opinione su caster semanya, dato che il tema di sfuggita è già stato trattato. qualora fosse una condizione naturale... che fare?)

Andrea ha detto...

ah, già. per completezza di informazione il bar si trova nella bassa padovana, a legnaro.

oggi, invece che felice, ci potreste trovare pippo maniero.

paperogha ha detto...

E io che pensavo che Lotito l'avessero quasi obbligato a prendersi la Lazio proprio perchè le sue aziende lavorano fondamentalmente con appalti pubblici. E che la dilazione delle tasse in 30anni fosse un ulteriore ringraziamento per essersi preso la squadra.

Roberto Gotta ha detto...

Miss Italia è una delle manifestazioni più grottesche, volgari, terzomondiane (non "-iste") che ci siano. Il contorno, telefonate comprese, è semplicemente omologo, dal punto di vista etico, ad una pagliacciata del genere, in cui spuntano ormai, mi sembra - non ne ho visto un solo minuto, per fortuna - anche i giurati "di carriera". La Pellegrini, ormai inflazionata, è atleta vera (come la Cagnotto) ma andando lì di fatto dà legittimità ad un ambito in cui, al contrario che in piscina o sul trampolino (e parlo di sport individuali di cui mi importa zero, io seguo solo gli sport di squadra), non bisogna avere alcun talento né allenarsi o sacrificarsi. Un controsenso palese.

jeremy ha detto...

Scusate ma cosa attira nello spettatore medio la visione di Miss Italia? Non diciamo le ragazze perche si vedono piu nudità quotidianamente ad Uno Mattina. La "competizione"? La tradizione? Nemmeno il Festival sa cosi tanto di TV decrepita e stantia.

Carlo Calabrò ha detto...

D'accordissimo con Roberto e Jeremy su Miss Italia. Con un'annotazione in più su certi giurati (?) che fanno gli insopportabili saccenti, perché loro sì che sanno giudicare (in 10 secondi e guardandole da lontano..) le qualità delle ragazze: con tutti i casting che fanno ogni anno! No che diamine, a loro non basta un sorriso o un bel vestito per essere ingannati, a loro non la si fa (sentita più o meno testualmente nel corso degli unici 10 minuti che ho visto di questa trasmissione)... Ma andate a zappare (se siete capaci di farlo)!!

Simone ha detto...

@Roberto Gotta,Jeremy,Charlie:quoto integralmente le vostre opinioni.
Trovo inquietanti le marchette della Pellegrini,un personaggio che rischia di trasformarsi nella prossima Di Centa.
Dio ci risparmi un'altra Manu...

marcopress ha detto...

ma delibasic mirza??? davvero? emozione

Roberto Gotta ha detto...

A me fa orrore anche il linguaggio che si usa, da bravo presentatore/brava presentatrice, la retorica puzzolente su tutto, l'assenza di qualsiasi momento non scritto - anche se ho letto che è stato sbagliato l'annuncio di una miss - insomma è un qualcosa che sento lontanissimo da me. Per fortuna.

Dane ha detto...

Direttore, non vorrei ricordare male come al solito, ma la parentela tra Petrovic e Bodiroga credo di averla citata nel vecchissimo Indiscreto parlando di aspetti tragicomici della divisione balcanica (il discorso partì dal fatto che il più anticroato tra i calciatori serbi era nato a Vukovar, Croazia...).
Adesso che ci penso però il vecchio Indiscreto aveva solo la Posta Indiscreta e non un forum, quindi difficilmente può essersela persa e quindi forse mi confondo con qualche altro forum...
Vabbèh, bando alle ciance e parliamo di cose serie: mi ricorda cosa successe col caso Totip-Cutugno?! Ricordo il caso ma non i retroscena, e la curiosità mi divora...

Kilgore Trout ha detto...

In realtà Michael Jordan una fugace apparizione in Italia, con tanto di tabellone infranto, la fece nel 1986 a Trieste.

Straw61 ha detto...

meraviglioso Delibasic, il mio preferito in assoluto ai tempi del bianco e nero su Capodistria...capelli e tiro alla Pistol Pete.

Nonno ha detto...

non capisco perchè molti ce l'abbiano con la Pellegrini. Ha 20 anni è primatista mondiale in uno sport in cui peraltro bisogna farsi un mazzo tanto e non può godere della sua notorietà frequentando bei posti apparendo in TV e prendendo qualche gettone di presenza perchè sennò è una marchettara ? Se non sfrutta questo momento per divertirsi/guadagnare, che ne rimmarrà di lei (e della sua sicurezza economica( quando non sarà più in grado di gareggiare?

lattimer ha detto...

Se per te quelli son bei posti......

Carlo Calabrò ha detto...

Non ricordo nessun caso Totip - Cutugno, se non che Cutugno nel 1983 vinse con "L'italiano" il primo referendum Totip abbinato a Sanremo, referendum che però allora non valeva come classifica ufficiale del Festival (lo sarebbe stato dall'anno successivo). Piuttosto, visto che si è citata Gigliola Cinquetti (ritengo in riferimento al Sanremo '85) penso sarebbe piuttosto interessante parlare un po' della Baby Records, la casa discografica più potente degli anni Ottanta, che in pochissimo tempo riuscì a risollevare le sorti di alcuni cantanti "anziani" un po' in declino (come la stessa Gigliola), a vincere due Sanremi, a lanciare alcune compilations di culto (e di successo) come Bimbo mix e Mixage, per poi sparire repentinamente.
PS: a proposito di storpiature di nomi, l'unico festival vinto da Cutugno rimane quello del 1980, a proclamare il vincitore non fu il presentatore ma un notaio che, per l'appunto, ne storpiò il nome in Cotugno...

Ivan.fab ha detto...

@ DrSpot una che si considera la più grande atleta italiana di sempre e una strafiga ad una prima occhiata non ti fa proprio simpatia. @ Lotito. Per gare non è che intende appalti? No eh? @ SkySport. Di Ilaria D'Amico e Altafini io non sentirei la mancanza nel caso...

Roberto Gotta ha detto...

@ DrSpot: La Pellegrini è una super atleta, e capisco il suo desiderio di sfruttare il momento giusto, in uno sport in cui oltretutto la carriera è breve e la fatica tante e alienante. Ma proprio perché è una ragazza al di sopra della media in molte cose non dovrebbe abbassarsi a certe comparsate. E il "sistema" che è proprio marcio.

Roberto Gotta ha detto...

Jordan andò anche in Valtellina, ed è ormai celebre l'aneddoto che ricorda come in campo con lui (o addirittura premiato da lui... boh) ci fosse un giovanissimo Sambugaro.

Dane ha detto...

@Charlie, io ricordo una polemica su quel sondaggio Totip, non ricordo se per pressioni della casa discografica o perchè qualcuno disse che col Totip si cercasse di influenzare la giuria o roba del genere. Pensavo il Direttore si riferisse a quello.....

@Ivan: appalti?! Quali appalti?! A me è venuto in mente che Lotito dipendenti non ne ha. Ha solo collaboratori interinali, per lo più lavoratori impiegati presso ospedali che hanno lasciato a casa gente a scadenza di contratto. Ah, dimenticavo: all'Ospedale gli interinali di Lotito costano più degli infermieri regolarmente assunti...

Simone ha detto...

@Marcopress,Straw61:emozione e Pistol Pete sono vocaboli perfetti per descrivere il soggetto.

@DrSpot:la Pellegrini,grande campionessa,è un esempio lampante del fenomeno.
Ci sono momenti d'involontaria comicità nell'esibizione del campionismo:diventano come i fenomeni da baraccone del circo.
"Questa sera una scimmia che suona Smoke On The Water con il violino,la mamma che ha partorito undici gemellini e l'olimpionico di ping pong!?"
Per tornar a Fede,il dì che andò dal Papa(con scorta di fotografi al seguito)sui quotidiani comparivano le dichiarazioni del fidanzato,che descriveva le sue prodezze sessuali con la neoprimatista mondiale.
Phytoniana.
Concordi che è una gestione alquanto bizzarra dell'immagine?
Gli atleti dovrebbero appartenere al loro sport,non al bel(?)mondo.
E poi,chi ha detto che un campione dev'essere per forza milionario?

@Kilgore Trout:grazie per i ricordi.
Fino ai primi anni novanta,d'estate,venivano molte stelle Nba.
Memorabile un Glaxo-Stefanel con Sir Charles scaligero e Pip triestino:quest'ultimo,a qualche minuto dalla fine,raggiunse il limite di falli.
I grigi,tra gli applausi del pubblico,assegnarono la penalità a un altro giocatore...
Non sempre le esibizioni erano tali;una volta,a Milano,un Nets-Suns(se ricordo bene..) finì con una rissa da saloon.

Stefano Olivari ha detto...

Andrea, ho aspettato la fine di Serbia-Russia per telefonare ad un esperto del ramo (in quanto medico, non ermafrodita) e capire qualcosa in più rispetto a quanto riportato dai giornali, ma ancora sul caso Semenya non mi sono fatto un'opinione (al di là dell'impatto visivo, che penso abbia fatto lo stesso effetto a tutti). Domani ci penso, sperando arrivino novità da Formia...

Nick ha detto...

Credo che alla Semenya verrà "consigliato" di ritirarsi dall'attività, come già successo in passato...e confermando la medaglia, ovviamente.
In fondo è giusto così: che abbia un vantaggio nei confronti delle colleghe, seppure legalissimo e con tutta la buona fede di questo mondo, è innegabile..

marcopress ha detto...

fu meraviglioso quel pomeriggio del sabato in cui Tavcar disse: assist di Delìbasic, ha le mani nel cervello

Dane ha detto...

Nick, però anche ingiusto: le viene precluso di gareggiare tra le donnema sarebbe svantaggiata nel correre tra gli uomini. Insomma, uno di quei casi in cui accetto che non si abbia un'opinione... :-P

dag_nasty ha detto...

è vero Dane, ma se nasco senza un piede sono svantaggiato nello sport in generale... che ci vuoi fare: è sfiga. Mica ce lo ordina il dottore di gareggiare alle Olimpiadi.

Stefano Olivari ha detto...

Circa un anno fa ho letto su Superbasket di Tavcar che stava scrivendo un libro di memorie...qualcuno ne sa qualcosa?

Simone ha detto...

@Stefano Olivari:sperèm!
Soprattutto se rievocherà alcuni personaggi da fumetto dello jugobasket.
Tavic,Misavic,Prug,Sarjonovic...

collodi ha detto...

@ Dane. non trovo affatto tragicomica la storia del serbo,e Vukovar. Anzi. Molti posti dell'allora Yugoslavia erano abitati tranquillamente da più etnie. Quando, i soliti noti, scatenarono per i loro interessi. la pulizia etnica per fondare i loro stati-personali, Vukovar fu a lungo contesa tra Serbi e Croati. I Serbi vinsero e nel 1998 la lasciarono alla Croazia. Dane vai a vedere il sito dei tifosi dell'Hajduk, magari prima informati sul nome. Knin,aveva prima della guerra l'80% della popolazione serba, ora è l'esatto contrario 80% croati, provenienti da zone lasciate alla Serbia. Vai a vederti com'è divisa la Bosnia e magari fatti una vacanza in Croazia senza stare tanto tempo in spiaggia e vedrai che non è tragicomica nessuna situazione.

Dane ha detto...

Giacomo, ti ringrazio per avermi spiegato tutto sui miscugli etnici della ex Jugoslavia. In cambio ti spiegherei il significato di tragicomico ma credo che perderei del tempo.
Laku noć, glavačka.

collodi ha detto...

glavačka ? Grazie !
Ma essere intelligente non è mai stato il mio forte, scusa. Meno male che trovo uno che mi da del testone.

collodi ha detto...

glavačka ? Grazie !
Ma essere intelligente non è mai stato il mio forte, scusa. Meno male che trovo uno che mi da del testone.

Dane ha detto...

Giacomo, delle due l'una: o ci sono due nick uguali e tu sei nuovo (e allora ti "perdono"...), oppure dovresti avermi già letto in passato e quindi non dovresti spiegarmi nulla sulla ex-Jugoslavia.
Non intendevo ripetere tutta la storia di quel calciatore e vi ho fatto riferimento velocemente nel mero tentativo di ricordare al Direttore la mia lettera, in ogni caso non è con quel post "tragicomico" che potevi sperare di smentire la mia impressione.
Che un calciatore serbo nato in terra croata (con anche una nonna croata...) vada in giro a disprezzare i croati con un atteggiamento che farebbe impallidire un gerarca nazista a me pare tragicomico.
Impressioni personali, nije loše...

collodi ha detto...

Chiedo scusa di non aver mai seguito i tuoi post. Evidentemente non so cosa mi sono perso e ti chiedo come posso rimediare.Pensi di rimandarli, affinché siano meglio condivisi ? Mi dispiace di averti infastidito o di aver dato l'impressione di dubitare della tua conoscenza dello scenario balcanico. Puoi mandarmi per e-mail tutte le tue considerazioni al riguardo, possibilmente in italiano, parlo sloveno, capisco il croato, ma non la tua ortografia. Riguardo alle tue considerazioni ti invito se la tua glava lo permette, di evitare di usare l'affermazione di tragicomico, perché nelle vicende di quel calciatore sono racchiusi 50 anni di storia, bruciati per credere a nuovi/vecchi satrapi. Fatti in auto la strada verso Knin, così viaggi per 20 km con i campi minati ai lati, un giretto bilaterale a Mostar e poi tiri diritto fino a Sarajevo, guardando fuori dal finestrino e se scendi occhio a dove metti piedi. Tragicomico in effetti.

collodi ha detto...

Chiedo scusa di non aver mai seguito i tuoi post. Evidentemente non so cosa mi sono perso e ti chiedo come posso rimediare.Pensi di rimandarli, affinché siano meglio condivisi ? Mi dispiace di averti infastidito o di aver dato l'impressione di dubitare della tua conoscenza dello scenario balcanico. Puoi mandarmi per e-mail tutte le tue considerazioni al riguardo, possibilmente in italiano, parlo sloveno, capisco il croato, ma non la tua ortografia. Riguardo alle tue considerazioni ti invito se la tua glava lo permette, di evitare di usare l'affermazione di tragicomico, perché nelle vicende di quel calciatore sono racchiusi 50 anni di storia, bruciati per credere a nuovi/vecchi satrapi. Fatti in auto la strada verso Knin, così viaggi per 20 km con i campi minati ai lati, un giretto bilaterale a Mostar e poi tiri diritto fino a Sarajevo, guardando fuori dal finestrino e se scendi occhio a dove metti piedi. Tragicomico in effetti.

Nick ha detto...

Secondo me c'è da chiarire il significato di "tragicomico", in effetti...

Dane ha detto...

Allora, visto che sono ignorante (6 lingue parlate ma "tragicomicamente" una peggio dell'altra, soprattutto ortograficamente) mi affido al Piccolo Palazzi:

Tragico: "di tragedia | fig. drammatico, luttuoso, infausto."

Comico: "di commedia, che fa ridere | fig. buffo, ridicolo"

Tragicomico: "di tragicommedia, anche in senso figurato"

Tragicommedia (e qui gioco in casa 'chè si parla di teatro, N.d.A.): "componimento drammatico in cui alla tragedia si mescola qualche scena o personaggio comico | fig. avvenimento che vorrebbe essere solenne ma che è ridicolo"

Ora, che un calciatore sfrutti l'eco mediatica data dalla sua posizione professionale per fare propaganda razzista aizzando tensioni che andrebbero calmierate lo trovo pericoloso, drammatico e tragico. Che l'oggetto di tale razzismo siano globuli rossi che scorrono anche nelle sue vene per colpa di una nonna, una bis-nonna (o foss'anche una trisavola...) lo trovo comico e ridicolo.
Da qui l'aggettivo di tragicomico (che intendo usare quanto cazzo voglio) per un uomo che trovo allo stesso tempo un po' pericoloso e un po' pirla.

p.s.: io a Mostar ho fatto 5 mesi di "servizio civile volontario", senza che mi ci obbligasse per ripicca un qualche Ministero della Difesa o un certo pacifismo di maniera da leonkavallino con piercing e dreadlocks...

Nick ha detto...

Cinicamente e da esterno, io avrei detto solo che la situazione di quel calciatore e la sua posizione mi fanno ridere. Quindi sono indubbiamente comiche. D'altronde si parla di guerra, quindi sono altrettanto indubbiamente tragiche.
Tragicomiche, direi.

Poi certo qualche benpensante mi dirà che non c'è niente da ridere. Ma io sono un cinico bastardo (cit), si sa...

collodi ha detto...

@ Dane, ho riflettuto prima di replicarti. Il tuo P.S. se fosse riferito al sottoscritto, è assolutamente fuori luogo e offensivo, come è offensivo per le altre persone che citi. Forse sarebbe meglio se tu fossi convinto di quanto affermi che ti firmassi per esteso.
Riguardo al tragicomico resto ancora di più sulla mia idea che la tua definizione sia inopportuna. Riguardo alla tua permanenza a Mostar, non so cosa dirti, a fronte di chi ci lavora professionalmente. Riguardo alla conoscenza delle lingue, ben 6, sono contento per te, meno per chi deve capirti. Ti consiglio, visto il reiterato uso del vocabolo tragicomico e relativa definizione del Palazzi, che etichetta malissimo quello che hai descritto, di cominciare il tuo ripasso linguistico dall'italiano. Meglio usare un banale tragico per la storia del tuo calciatore per altro comune a molta gente di quelle parti. Dovresti saperlo essendo stato in Herzegovina per ben 6 mesi.

collodi ha detto...

@ Nick, cinico ed esterno. In questa e tante altre storie non esiste il lato comico. Perché molti hanno sparato all'amico, al fratello, al genitore; perché si sono fatti fregare dalla logica nazionalista, fomentata da politici ed intrallazzatori finanziari, che volevano conservare o ritagliarsi spazi di potere nel dissolvimento della ex-jugoslavia, in cui il pavido Occidente ha avuto la sua bella fetta di responsabilità, il partito di Arkan per le elezioni in Bosnia, dicono che ricevette 225mila dollari dall'OSCE.. Leggiti la storia di Mostar durante la guerra, prima assediata dai serbi e difesa dai bosniaci-musulmani e croati e poi a serbi allontanati, rasa al suolo dal conflitto tra croati e bosniaci. Una sorta di girone di tutti contro tutti. Magari vai a Mostar e comprati uno stemma della brigata croata "Kill'em All" (non sono solo seguaci dei Metallica). Riguardo allo sport non possiamo dimenticare le gesta del capo ultras della stella Rossa Arkan, fondatore del'Obilic, serie A serba fine anni 90, oppure gli ultras dell'Hajduk (che per inciso è il nome di quelli che nel 1500-1600 andavano dalla costa dalmata nottetempo ad uccidere i musulmani bosniaci, slavi, non turchi sia chiaro). Questi ultras dell'Hajduk si aruolarono delle milizie che s'immolarono a Vukovar diverse centinai di km più in su, per difenderla dai Serbi. Usiamo il termine tragico, pazzesco, cosa volete, ma non tragicomico. Ciao

Dane ha detto...

@Nick: infatti l'aggettivo tragicomico era riferito ad alcuni aspetti della divisione balcanica, non alla tragedia in sè. A volte basterebbe leggere con attenzione..

@Giacomo: era meglio che scrivevi di getto, almeno avresti avuto l'alibi dell'istintività...
Comunque: 1) il ps era riferito al fatto che un bel giorno mi son fatto lo zaino ed ho mosso il culo per andare ad aiutare qualcuno, e non perchè mi ci obbligasse per ripicca qualche Ministro coccodrillo da "Armiamoci e partite" o mi ci convincesse qualche ideologo "pacifista" moderno (solitamente gli stessi che 30 anni fa sparavano ai giornalisti scomodi...).
2) Continuo a ritenere adattissimo l'aggettivo tragicomico, perchè il solo tragico non renderebbe l'idea. Non sto parlando di una vittima della guerra, ma di un cretino che disprezza la razza da cui (in minima parte) lui stesso discende. L'aspetto è tragico per le conseguenze come nel caso del presunto ebreo Hitler, ed è comico come il caso di quell'attivista politico che ad una vecchia assemblea del mio liceo cercava di convincere la scolaresca riunita in palestra della fondatezza delle ragioni dell'ideologo Miglio. Al termine della prolusione il prof d'Italiano (che fungeva da Moderatore) lo invitò a presentarsi citando il proprio cognome: "Esposito!"
Il boato che ne seguì lo seppellì di risate.....
3) Son sicuro che ormai hai capito benissimo cosa intendessi dire, ma per non far la figura di merda continui ad insistere. Speriamo che arrivi qualcuno a dirmi che Dragan Džajić nacque terzino, almeno la discussione potrà farsi più seria...
4) Mi chiamo Daniele D'Aquila, abito a Milano, danijl@tiscali è la mia mail privata, 339-3430117 il mio cellulare privato e Dane è solo il diminuitivo col quale mia nonna mi chiamava da bambino e non un nick dietro il quale nascondermi (Mario Sconcerti direbbe "mi conoscono tutti"...).
Non ho paura di nulla, nè delle mie opinioni nè dei cattivi maestri: piuttosto che venire da te a lezione di Italiano vado da Gattuso o Altobelli...

Marattroni ha detto...

praticamente in ogni tragedia (reale, non teatrale) esiste un risvolto "comico" che all'interno della tragedia stessa assume un aspetto appunto "tragicomico". Quella che in pratica unanimemente è considerata la più grande tragedia dell'umanità è piena di aneddoti, storie che hanno del tragicomico. Senza pensarci troppo, d'istinto mi viene in mente come Goering si è arreso agli alleati. Comunque Dane tu hai un vero problema: anche quando dici qualcosa che a me sembra perfettamente sensato trovi sempre qualcuno che ti spala un po' di merda addosso. Ti invidio e ti ammiro per questo man. :-)

collodi ha detto...

@ Dane la chiudo qui, perché ad impossibilia nemo tenetur (latino, caso mai ti sfugga). Bello lo spunto nella chiusa. Auguri e sono convinto che la tua presunzione ti porterà fortuna. Penso che sei molto giovane ed io molto vecchio, ma dalla gioventù si guarisce.

Dane ha detto...

@Marattroni: denghiu, bràder: ormai è il mio karma... :-D

@Giacomo: se la presunzione ha scortato te fino alla vecchiaia, scorterà certamente anche me...

p.s.: l'Ispettor Clouseau direbbe "inscenioso il trukko del simil-augurio!..."
Peccato, poteva nascere una discussione interressante, se solo tu fossi stato un po' più elastico...

Nick ha detto...

@Dane, ma infatti non ti stavo dando torto..anzi. Non cogliere l'ironia nella situazione da te citata (come in tante altre tragedie, come faceva giustamente notare Marattoni) è da ideologi, ipocriti o pacifinti accecati.

@Giacomo: "molti hanno sparato all'amico, al fratello, al genitore; perché si sono fatti fregare dalla logica nazionalista"...e non c'è da ridere?
Si ride dei peggiori difetti dell'uomo, di arriva a ridere meschinamente anche di difetti fisici...come si può non farlo di fronte a tanta idiozia?
Questo non vuol dire sottovalutare la tragedia, affatto...ma il termine tragicomico è amaro, e nasce proprio da situazioni di questo tipo.
Io poi son cinico e bastardo, appunto, ma Tarantino ha fatto film geniali basati sul tragicomico e che prendevano spunti da situazioni molto meno assurde di questa.

Italo Muti ha detto...

@Ragazzi, non vi si può lasciare soli un minuto.
1)Miss Italia, parfrasando Gaber, non bisogna essere imbecille per guardarlo, però aiuta.
2)Stefano, se Lotito pensa veramente allo stadio delle aquile, io posso andare da Agnoletto;
3)Come mai vi piace tanto l'ultima guerra dei Balcani dove se le sono date di santa ragione dopo aver aspettato 45 anni sotto il tallone di Tito?
4)Se tragicomico vi sembra un apaola difficile da usare, cosa direste, per restare in tema, del nostro presidente delle repubblica Pertini che baciò sulla bara del boia jugoslavo, sputando e calpestando allo stesso momento tutti i nostri morti nelle foibe?
Ricordando che lo stesso presidente fece fucilare sapendoli innocenti Luisa Ferida e Osvaldo Valenti nel 1945 perchè lo stesso Valenti aveva contrabbandato valuta pregiata per i socialisti qualche mese prima, vi saluto.
Italo

Dane ha detto...

Nick, ma infatti nemmeno io ti "contro-contestavo", ma ti sottolineavo solamente. :-D
Come hai detto tu "tragicomico" è una parola dal sapore amaro e non intende assolutamente banalizzare o minimizzare la tragedia (anzi!...), spiace che Giacomo (che dimostra di esser colto, intelligente e competente sulla materia specifica) non lo abbia capito.
Marattroni ha colto nel segno citando Goering, io ci ho provato citando un pazzo fanatico di altezza normale e coi capelli neri che ha convinto un intero popolo della superiorità della razza bionda e occhi azzurri: non c'è un che di comico, nella tragedia?!...
A me incontrando certi fanatici, , prima ancora di pensare al dramma, mi verrebbe da chiedergli "ma che cazzo stai dicendo, pirla?!..." e mi dispiace che nessun giornalista abbia avuto il coraggio di chiederlo a quel calciatore.
E "Train de vie" cos'è?! Un film comico?! O un film drammatico?!
Io parlerò male l'italiano, ma qua vedo che tutti confondono serio con serioso, tragicomico con umoristico, etc. Va che ne ha fatti di danni Maurizio Costanzo ("...vabbè, ce despiasce pa malattia sua ma dovemo anna' avanti...Bertoli', ce disci quarcosa pe'ffa' ride?!...")!...
Forse se invece dell'aggettivo tragicomico avessi usato il sostantivo "paradosso" o mi fossi inventato un neologismo tipo "comitragico" sarei stato capito al volo, bòh...

Tani ha detto...

@ Dane: penso il tuo stare sui marroni ai molti qui fa sì che si va a cercare il pelo nell'uovo anche quando si parla di cose cosi ovvie, che più ovvie non si può (ovvie od ovvio? bhuuu).

Ah, dimenticavo. Ci hai rotto il cazzo con la storia delle 6 lingue :))))


P.S. "No Man's Land" non va semplicemente guardato, va osservato (come direbbe qualche rompi coglioni qua dentro)...

Leo ha detto...

Bellissimo "Tren de vie". Secondo me il film più bello sull'olocausto.

Nick ha detto...

A me incontrando certi fanatici, , prima ancora di pensare al dramma, mi verrebbe da chiedergli "ma che cazzo stai dicendo, pirla?!..."
Esatto. E chiederglielo ridendo, aggiungerei.
A partire proprio dal nano baffuto forse-ebreo!

(PS: ma il giocatore in questione, chi era?)

collodi ha detto...

Mi scuso con tutti per avere scatenato un putiferio.
@ Italo, conosco la storia istriana, recentemente un mio parente è stato proclamato beato, in relazione a questa storia. Del resto sono 2000 anni che l'Est innesca i problemi dell'Ovest. Nelle bellissime e disgraziate terre dei Balcani nel 900 si sono sviluppate teorie etniche folli. Ricordi che Ante Pavelic fu "cazziato" da Hitler e Mussolini per eccessive atrocità nei confronti dei Serbi. Che lo zupan di Knin abitata da Serbi, chiese invano a Mussolini l'annessione all'Italia pur di non essere sotto la Croazia. Con la fine della seconda guerra mondiale alla lotta etnica, politica si è aggiunta quella di classe e temo che i conti siano ancora aperti. La vecchia dottrina politico ideologica comune a tutti gli slavi che la città appartiene a chi popola la campagna ha fatto stragi, foibe, ed esodi sin dal 1919 vedi Maribor, Dravenburg, Ptuj. Tutta la Dalmazia poi, e l'Istria. Diciamo che l'ha fatta franca solo Trieste. Molti con queste storie si sono arricchiti e costruiti carriere politiche e religiose.
@ Più o meno per tutti: da due anni per motivi di lavoro,amicizia e diletto viaggio su è giù per la Bosnia Herzegovina, Macedonia e Kossovo. Ho ricevuto l'impressione di una situazione sospesa in attesa del pronti via, spero di sbagliarmi.
Molti anni fa, prima dei bombardamenti Nato; venne a casa mia un operaio serbo, che parlava un discreto simil-italiano, perché abitava in un paese sul confine con la Romania. Mi disse: adesso voi ci bombarderete, dopo che per anni siamo morti per secoli per difendervi dai Turchi; noi morivamo facendo i grenzer per l'Austria o i veneziani e voi vi arricchivate. Adesso che siamo tornati a combattere i musulmani per voi cristiani, li aiutate con le bombe.
Per essere un muratore o era un grande o solo vittima della propaganda di Miliosevic e SeselJ ?
@ Dane, non prendertela con me.

Dane ha detto...

@ItaloMuti: ti assicuro che della guerra dei balcani posso dire tutto tranne che mi piaccia. Per il resto sposo tutto quello che hai scritto, e su Pertini chioserei con un "quando si dice la Patria"...

@Tani: la questione delle 6 lingue è invero figlia dell'autoironia (altra parola vietata in Italia, oltre a tragicomico...), tant'è che la mia battuta completa solitamente è "parlo 6 lingue e una peggio dell'altra".
E sapendo come io preferisca la qualità alla quantità...

@Giacomo: io non me la prendo con nessuno, ma non è colpa mia se non capisci il significato di tragicomico. Sfogliati la lista dei neologismi che ai tempi del fascismo vennero introdotti per sostituire i vietatissimi termini stranieri: pur pensando alla tragedia del ventennio, sono sicuro che farai fatica a trattenere un sorriso di compatimento per l'idiota che li ideò...

p.s.: il tuo amico è male informato, perchè a parità di religione un conto è combattere i turchi invasori e un conto è combattere kossovari inermi per questioni territoriali...

jeremy ha detto...

Mi sono sempre chiesto se allo smembramento dell'aborto titino la guerra fosse una conseguenza evitabile o inevitabile? Cosa ha portato queste popolazioni a stare "unite" per 50 anni nell'attesa di regolare i conti in maniera cosi grottesca?

collodi ha detto...

@ Danne adesso sei tu uno zuccone, leggiti bene il mio post. Volevo dire che con la propaganda, il martellamento politico, religioso, culturale il "mio amico" crede che stia combattendo i turchi ...A prescindere che i Kosovari, non anelevano a riunirsi all'Albania, ma a cacciare i Serbi, con una rituale pulizia etnica ed i serbi reagirono, allontanando i kosovari in Albania. Dove, dopo aver attraversato un confine da paura, venivano regolarmente "aiutati" dai loro "connazionali". Adesso con l'intervento Nato, sono i Kosovari a cercare di cacciare gli ultimi serbi. Non a caso c'è ancora il contingente Nato. Mi biasimo perché mi ostino a non seguire un passo del vangelo, è latino(caro esaparlante)" noli proicere margheritas ante ..). Comunque ti perdono per la tua ridicola e grottesca arroganza che ti rende un personaggio tragicomico. Se ti può aiutare per eventuali insulti sono di sinistra e talvolta lavoro volontario per una una grossa istituzione internazionale e ti auguro se eventualmente andari in giro a prestare i tuoi "aiuti" di non vederti puntare in faccia un'arma o sentire una raffica di AK47 (credimi le riconosci) sulla testa. Ciao.

Dane ha detto...

@Jeremy: Innegabili punti in comune e un regime totalitario. La situazione è simile all'Italia: c'è sempre il fenomeno che ti dice "io mi sento più vicino agli australiani che ai napoletani", poi vai all'estero e gli italiani (che siano veneti, romani o siciliani...) li riconosci subito perchè fanno, dicono e pensano cose che fanno, dicono e pensano solo gli italiani.
Ne abbiamo già parlato e non intendo riaprire il discorso, in ogni caso in Jugoslavia le differenze erano più marcate (lingue, religioni, etc.) e i Bossi e i Cuffaro della situazione ci hanno marciato.
Alla morte di Tito (poche dittature resistono alla morte del dittatore) s'è scatenato l'inferno...

Dane ha detto...

Giacomo, quale zuccone?! Hai lanciato un quiz ed io ti ho risposto, difatti hai rivelato la soluzione dimostrando che avevo indovinato: disinformazione.
Ho vinto quaccheccosa?!...

p.s.: guarda che a me la gara a chi ce l'ha più lungo non interessa, ti lascio volentieri AK47, parenti beati e magliette di Emergency. Se uno fa qualcosa lo fa perchè se lo sente, non per tirarsela...

p.p.s.: hai studiato il significato di tragicomico?!...

p.p.p.s.: ma non avevi detto che rinunciavi perché ad impossibilia nemo tenetur?!...

collodi ha detto...

@Jeremy. Tito non fece alcun aborto, altri abortirono la sua creatura. Tito, so che molti miei concittadini inorridiranno, fu un grande, l'ultimo prodotto del pensiero sovrannazionale dell'Impero Asburgico. Tito la cui famiglia -nonno paterno- era originaria del Bellunese (Cansiglio)era un comunista non ortodosso, ricostruì sulle basi del comunismo,il suo abbastanza all'acqua di rose, il vecchio Regno di Jugoslavia sotto la prima denominazione di Regno dei Serbi degli Sloveni e dei Croati, creando uno stato federale complicatissimo, la cui copia peggiorata è l'odierna costituzione della Bosnia Herzegovina. Chiaramente vi fu l'epurazione politica, domobranci ed ustascia fascisti e cetnici-realisti.Etnica, l'allontanamento degli istriani e dei tedeschi dalla Stiria meridionale. Un'applicazione letterale della dottrina Wilson, ancora vigente. Ovviamente non mancò la lotta di classe. La sua fortuna fu il non allineamento tra i blocchi e lo strappo da Mosca, che lo fecero diventare un "beniamino" dell'Occidente; di fatto spostò la Cortina di Ferro dalla Venezia Giulia alla Sava. Ebbe tanti aiuti e quando ci sono risorse facili le tensioni si stemperano. Alla sua morte il sistema non ha retto, mancando il carisma e prevalendo la voglia croata di indipendenza e di predominio nella federazione della Serbia. La religione aiutò molto, guarda chi riconobbe per primo la Slovenia e la Croazia, uno stato piccolo piccolo; il resto andò di conseguenza, interessi locali e finanziari...

Nick ha detto...

Giacomo, il problema con voi (e ti giuro, mi dispiace dire "voi" ma dopo 3 parole vi riconoscete da un miglio) è sempre questo: io ho fatto questo, io ho fatto quest'altro, volontariato di qua, la grande associazione di là, l'AK47 in testa, il bambino a cui tenere la mano, la madre di famiglia che si toglie le medicine per darle al figlio...non capite che è proprio quest'aria da santoni che vi fa perdere credibilità?
Le conosciamo tutti certe storie, tutti sappiamo che succedono e che coinvolgono gente che non c'entra nulla.
Averle viste tramite uno zoom o dal vivo, averne sentito l'odore o no, credimi, non cambia nulla.

jeremy ha detto...

Lasciando perdere la grandezza di Tito, ma aver creato un blocco cosi troppo etereogeneo non è stato un errore? Molto probabilmente con il senno di poi è piu facile giudicare, ma se si fossero creati alla fine della guerra gli odierni stati (che magari si sarebbero smezzati tra i blocchi)non sarebbe stato molto meglio? Da questo dico aborto titino, perche se appena finita la dittatura si è scatenato l'inferno, Tito non ha sicuramente fatto un buon lavoro: gli uomini passano e Tito non era immortale.

Tani ha detto...

@giacomo: ogni volta che c'è un "dibattito" sui Balcani (dico in generale non solo su questo spazio) cerco di non intervenire perché è una zona minata ed avvelenata, e alla fina chi ci partecipa finisce per insultare la madre o la sorella del suo interlocutore. Ma quando sento dire: "A prescindere che i Kosovari, non anelevano a riunirsi all'Albania, ma a cacciare i Serbi, con una rituale pulizia etnica ed i serbi reagirono, allontanando i kosovari in Albania" non posso stare indifferente. I kosovari cominciarono la pulizia etnica e quella dei serbi fu SOLO una conseguenza?

A me come albanese non è mai interessato la Grande Albania. Trovo folle l'idea di fare un grande stato albanese nei Balcani e non solo per le gravissime conseguenze e le reazioni a catena che scateneranno una nuova guerra. Certi kosovari mi stano simpatici come un cazzotto in un occhio. Ti dirò di più. Quella della NATO è stata più una azione con scopi politici e di "occupazione" territoriale che una campagna umanitaria (sai quanto fregava alla Albright degli straccioni albanesi...), ma con tutto il rispetto di questo mondo: come cazzo fai a sostenere una boiata del genere?

collodi ha detto...

@ Nick, se sei ancora libero di insultarci, lo devi a noi. Purtroppo non siamo cinici pantofolari, sicuramente, pur con 1000 eccessi che non condivido, rappresentiamo una parte della nazione. Credo che Emergency sia una bella cosa, come gran parte delle oNg che lavorano per un mondo migliore, per allieviare i danni prodotti dalla turbofinanza, la politica predona, la miseria. Credimi aiuterei anche te.

jeremy ha detto...

Manteniamoci su cose potabili perche se iniziamo con i "noi" e i "voi" pisciamo tutti fuori dal vasino. Qui non ci sono noi e non ci sono voi (toh, il tifo come distinzione d'appartenenza se proprio proprio), ci sono le mie idee e le tue idee.

collodi ha detto...

@ Tani hai ragione, ma ora correggi la storia.Senza fare romanzi vai su Wiki.

Tani ha detto...

@giacomo: se mi nomini Wikipedia per queste cose, mi fai capire che non conosci niente, ma proprio niente dei Balcani.

Stami bene.

Dane ha detto...

Tani, ma stai lì a prendertela?!... Io ho cominciato a ridere alla tragicomica definizione di "comunismo all'acqua di rose".....

axel shut ha detto...

@Giacomo: all'inizio hai detto a Dane che non conosce la ex-Jugoslavia e la sua storia recente (lui che ha parenti che vengono da lì e ci va un anno sì e l'altro pure), come dire, è come se avessi pestato una merda, è un errore, magari senza colpa, ci si pulisce la scarpa e via
tu però non contento te ne esci con considerazioni politiche che un altro che viene da quella zona definisce "boiate" (sempre in metafora quella merda te la stai spalmando addosso ora)
fossi in te farei un passo indietro e te lo dice quello che è forse più a sinistra qua dentro (ce la giochiamo io e Dag a quanto ho capito), non è una questione politica
su Tito grande perchè aveva grandi sogni, non so, pure Hitler aveva grandi sogni su un grande impero per i tedeschi, diciamo che pure Josip Broz difettava un po' in democrazia (dice niente Gilas o Djilas che dir si voglia?)

Italo Muti ha detto...

Ragazzi,
visto l'argomento, proporrei di mantenere un certo stile e di dibattere nei limiti dell averità storica. Molti hanno avuto dei morti in quei luoghi, non tiriamoli fuori, cerchiamo di parlare in modo più asettico. Tenete conto che anch'io ho avuto parenti morti vicino Gorizia nel 1945 e faccio la mi abella fatica a parlare così. Non sciupiamo questo prezioso spazio, non rendiamolo simile ad altri blog estremizzanti. Che solo l'analisi storica ci sia da guida.
Italo

Nick ha detto...

Fase numero 1: il santone.
Fase numero 2: le manie di persecuzione ("se sei ancora libero di insultarci lo devi a noi")
Fase numero 3: la commiserazione ("Credimi, aiuterei anche te")

A breve su questi schermi il genio incompreso, la rabbia e gli insulti.

jeremy ha detto...

Nick, ti prego non mi "alimentare", che voglio seguire Italo nel suo nobile proposito....

Tani ha detto...

@Italo: è proprio per questo motivo, che sto alla larga in discussioni del genere. Ho riscritto due volte il mio post per cercare di essere il più educato possibile. Al posto della "boiata" avevo messo una frase molto più forte, la quale, pero, avrebbe bastardato la conversazione.

Il più grande ostacolo, quando si discute oggi dei Balcani, e l'ideologia, la quale fa sì che molti prendono come punto di partenza il 1945.

Guerre e alleanze che hanno segnato decine di secoli, invasioni e contro invasioni che hanno cambiato la mappa della regione di continuo, si riducono in un semplice "regolamento" di conti dopo la morte del falso sovrano.

Se poi ci mettiamo Wikipedia come fonte di informazione, non c'è più spazio nemmeno per una semplice conversazione.

Italo Muti ha detto...

@Tani
ciao Boss,
ovviamente la consultazione dovrebbe essere fatta solo con i libri, wiki non la prendo in considerazione.
Se vogliamo discutere senza estremismi, insulti ma in punta di fioretto, sono il primo.
Io di solito evito il calcio tifoso e i blog di parte.
En guard.
Italo