In un paese in cui si legge pochissimo crediamo ancora meno nella lettura online dei libri, che dopo la decima riga farebbe cadere l'attenzione anche dei più motivati. Dal punto di vista degli editori è però interessante il nuovo fronte aperto da Google, che l'anno prossimo lancerà un servizio chiamato Google Editions: in pratica si potranno leggere (dopo averli comprati, è bene precisare) i libri attraverso cellulari, computer e lettori di e-book (Kindle di Amazon e Reader Pocket di Sony i più noti). L'accesso sarà via browser, quindi traducendo per noi nonni multimediali bisognerà avere una connessione internet. Fin qui siamo nell'ordinaria futurologia, che non tiene conto del fatto che a otto persone su dieci di leggere importi poco (in quanti nella vostra classe venivano a scuola con un giornale? La statistica personale mente raramente...) a prescindere dal mezzo. Poi il Kindle è davvero carino, avutolo in mano l'abbiamo maneggiato come fosse un neonato...L'aspetto interessante della questione risiede però nella spartizione dei ricavi. Google si terrà infatti il 55% dei profitti, mentre il resto andrà agli editori e ad eventuali altri intermediari. Giova ricordare che del prezzo di copertina di un libro fisico in Italia rimane all'editore circa il 40% (il resto va ai vari anelli della distribuzione: metà alla libreria, semplificando), ma che il libro online avrebbe il non trascurabile vantaggio di eliminare i costi di produzione (a parte autori, che il medio editore italiano comunque di solito non paga, e grafica). Nel 2008 negli Usa questo tipo di editoria ha fatturato 113 milioni di dollari, lo 0,4% del totale speso dagli americani per l'aqcuisto di libri. Quando sentiamo delineare grandi scenari bisogna quindi ricordare che si tratta di un fenomeno marginale, per quanto in crescita.
22 commenti:
Il lunedi' mattinata si contavano a volte anche 3 gazze.
ma io ci sto pensando perchè per certi libri che leggo ... romanzi scelti a caso o lunghi cicli fantasy lo spazio occupato in libreria è davvero enorme.
la casa sta diventando troppo affollata.
Non ho la macchina e quindi me ne parto per le ferie con una valigia di libri che ogni anno appare come più pesante ed ingombrante.
Pear questo tipo di letture l'ebook pare perfetto cos' come per meglio godere dei libri messi a disposizione dal progetto guttemberg.
Anche la fruzione del quotidiano la mattina via ebook mi pare perfetta un oggetto che dura tra le mie mani il tempo di andare da casa all'ufficio.
Penso che me lo regalerò per natale soprattutto considerando che adoro leggere in inglese.
Se ci fosse un feed a pagamento per leggere indiscreto penso che mi abbonerei perchè date un occhio un po diverso non solo al mondo sportivo ma al mondo tutto
E stranamente il mio istinto mi fa condividere quello che dite il 90% delle volte: anche e soprattutto quand parlate del mondo internet che ahime conosco bene.
PS
il grande vantaggio di internet è che rende il marginale massificato e profittevole perchè aggrega le minoranze fa del micro trend il maxi trend
Credo che i quotidiani e le riviste cartacei abbiano gli anni contati, fra Kindle e concorrenti, ma non scommetterei sullo stesso futuro per quanto riguarda i libri. Purtroppo il problema del troppo spazio che occupano in casa riguarda una minima percentuale della popolazione, al di là del fatto che con il libro ci sia un rapporto meno utilitaristico rispetto a quello che c'è con un giornale. Detto questo, so che non resisterò...
il grande vantaggio di internet è che rende il marginale massificato e profittevole perchè aggrega le minoranze fa del micro trend il maxi trend
ehm...com'era la storia del first mover advantage? :D
@Cuginostivi
Quanto sono a colloquio con te, spero sempre che il tuo vero nome continui in Ray Vaughan, ma tant'è.
Non devi iniziare dagli intellettuali. Damned.
@Stefano
Io resisterò tranquillamente, ho ancora tanti libri già comprati da leggere che sono lì, implacabili, che mi aspettano.
E' un futuribile che non mi affascina, come Giacobbo. Un altro cha avrebbe bisogno del sano sudore della fronte derivante del lavoro agricolo per abbassare il grado di cazzaro che ha.
Italo
Sui libri anch'io non vedo grandi sviluppi.
Per i giornali ok, già adesso, se vogliamo, possiamo leggere le notizie sulle edizioni on-line dei quotidiani principali.
Non so voi, ma io trovo faticoso leggere qualcosa dal monitor di un pc e continuno a preferire il cartaceo.
Se poi uno passa tutta la giornata davanti un monitor per lavoro, dove la trova la voglia di passare di nuovo la sera o il week end davanti a un pc?
Invece il classico libro di carta da leggere prima di addormentarsi lo trovo ancora "rilassante".
ma vogliamo mettere il piacere di sgualcire un buon libro. e sfogliare un giornale sorseggiando un cappuccino?
Ps: Italo,vedo che anche tu non sopporti Giacobbo.Attento che se ti legge jeremy... :)
@spike
Il libro lo annusi, lo sfogli, quasi lo assapori. Un bel libro in poltrona, un cognac, i pensieri che volano, ma vuoi mettere?
Jeremy è un amico, capirà.
se il 2012 è la fine, che te ne frega di farci un libro sopra? Piuttosto scappa in posto sicuro.
Anche il Direttore ha un'insana passione per Giacobbo. Io preferisco Manfredi, anche se il taglio è diverso. Mi piace il suo modo aciutto di raccontare le cose.
Italo
Sentimento bipolare,il mio.
Da una parte c'è l'idea di portarsi dietro tutto lo scibile letterario possibile.
Dall'altra,da tecnoscettico militante,il terrore di veder ripetere lo scempio che si perpetrò alla musica.
Non è che,proprio come nel caso delle sette note,modificheremo l'approccio complessivo al libro?
Un'altro cupo presagio huxleiano?
Per quanto mi riguarda, ritengo gli e-book illegibili. Ti fanno passare la voglia dopo due pagine.
Per i quotidiani, invece, la cosa mi sembra decisamente più fattibile e interessante, sia in termini di praticità che di eco-sostenibilità.
E addio passaggio dall'edicola ogni mattina...:)
Penso che l'impatto dei e-books sara' con l'educazione. Se vi ricordate quanti libri vi portavate negli zainetti... i ragazzi del futuro potranno portare un solo lettore con tutti i libri di testo. Potranno anche mandare i compiti in tempo reale ai professori o controllare le risposte. Penso che in California stanno gia' facenco questo tipo di esperimento. Il momento che tutti i ragazzi saranno abbituati a consumare letteratura solamento in versione e, non ci sara' piu' bisogno della carta stampata.
Una cosa comunque molto interessante del Kindle e' che non e' il consumatore a possedere il libro - ma e' Amazon. Quindi se io ho un bel libro eletronico non lo posso prestare a nessuno. (penso che e' la stessa cosa con i giornali). E' la stessa cosa che sta succedendo con la musica con Spotify. Riduce i costi di distribuzione, ma non da possibilita' di "share".
Terzo punto: parlando da old media, i costi della carta sono altissimo ora (da un paio di anni a questa parte), quindi molti editori piccoli saranno quasi obbligati ad usare formato eletronico.
(Detto questo, il libro e' il libro ed e' il piu' formato che esiste - sopratutto con il cognac!)
la cosa che mi preoccupa di più non è tanto la fisicità del libro di carta rispetto a quello elettronico è che quando vaghi per una libreria guardi i tomi le copertine e ti fai attrarre come se i libri fossero delle sirene che ti affascinano
quando invece dsi li su un sito internet non so manca quella magia e tendi a scoprire meno cose assolutamente aliene alle tue letture fino a quel momento è quello che mi è sucesso passando dall'affitto dei film a sky e dal negozio di dischi ad itunes ...
"in quanti nella vostra classe venivano a scuola con un giornale? La statistica personale mente raramente..."
Due. Il solito rincoglionito con l'Unità e quello che strappava la pagina dello sport da La Repubblica de apdre che lo accompagnava a scuola in macchina. Io aspettavo di tornare a casa per leggere il Corriere di papà. Ecco, il ricordo di quando comrpavo il Corriere è una cosa che mi emoziona.....
"Google si terrà infatti il 55% dei profitti, mentre il resto andrà agli editori e ad eventuali altri intermediari. Giova ricordare che del prezzo di copertina di un libro fisico in Italia rimane all'editore circa il 40%"
Non mi tornano i conti.....
"il libro online avrebbe il non trascurabile vantaggio di eliminare i costi di produzione (a parte autori, che il medio editore italiano comunque di solito non paga"
Ah, ecco, adesso tornano.....
"il grande vantaggio di internet è che rende il marginale massificato e profittevole perchè aggrega le minoranze fa del micro trend il maxi trend"
Ehm.....riesci a ripetermelo in italiano?!...
"Quanto sono a colloquio con te, spero sempre che il tuo vero nome continui in Ray Vaughan, ma tant'è."
Cazzo, l'hai detto fartello!...medesima idiosincrasia per il sottoscritto!...
p.s.: http://www.youtube.com/watch?v=f2t8i9mGx9c
"ma vogliamo mettere il piacere di sgualcire un buon libro. e sfogliare un giornale sorseggiando un cappuccino?"
Perfetto, non serve aggiungere altro. Io poi ho un rapporto feticista coi libri: vuoi mettere il piacere sessuale della carta pesante o delle copertine telate di una volta?!...
Idem per i dischi, per questo non amo i cd masterizzati: vuoi mettere il booklet originale con titoli e foto?!...
p.s.: e gli mp3 sono per chi non ama la musica...
"Ehm.....riesci a ripetermelo in italiano?!..."
Internet moltiplica l'interesse per una cosa che, in un paese può riguardare poche persone, per il numero di paesi del mondo; trasformando la roba marginale (che interessa a pochi) in roba massificata (che interessa sempre a pochi ma di TANTI posti e quindi diventa interessante per tanti).
Io almeno l'ho capita così e cmq mi sa che non sono riuscito lo stesso a dirla in Italiano xD
Ok, grazie, adesso corro a settarmi in sleeping che domani mattina c'ho il briefing col copy per discutere del target...
p.s.: domani ve ne racconto una interessante scoperta in una TV tematica di una squadra di calcio...
La mania degli inglesismi è assai fastidiosa... ma che dire degli italianismi esagerati tipo "convenzione del PD"? mi veniva in mente "circonvenzione del PD (cioè di incapaci)".
Andiamo tutti a sciare a Cormaiore...
dane è semplice chi pensava di essere solo e unico ad interessarsi di qualcosa scopre che ci sono tanti altri soli ed unici con il suo interesse ma sparsi per la penisola
Ne parlavo ieri con mi moglie del Kindle (e' stato lanciato nel UK appena adesso): lei giustamente odiava il concetto del e-book, pero' poi le ho chiesto, come chiedo a voi del forum: quali sono le abitudini nel leggiere un libro, e quali le necessita'. Per esempio lei diceva che le piaceva l'odore della carta o il fatto che il libro e aperto a "spread" - a due pagine. Pero' quelle mi sembrano abitudini, piu' che cose inerenti alla lettura di un libro. Se disimpariamo le abitudini, potremmo amare l'e-book o e' comuque un oggetto che non ameremo mai?
Mi piace il libro in mano, mi piace tornare indietro a ricontrollare una cosa, mi piace che vada al mio ritmo. Però ho capito il senso dell'osservazione: forse siamo solo vecchi noi, è probabile.
Rimane il fatto che dopo un po' che si legge da uno schermo gli occhi inizino a bruciare. Anche altri miopi mi hanno confessato di aver questo problema, non so i normovedenti.
Ovviamente mi riferisco ad un normale schermo da pc, bisogna vedere se il problema si manifesta anche con Kindle
Ho la casa piena di libri, anche a me piace avere il libro in mano, gironzolare per le librerie, l'acquisto compulsivo di autori che non conosco in base alla copertina o alla sintesi nel risvolto. Però... anche se ancora oggi quando devo andare in un posto che non conosco mi viene più spontaneo andare a vedere sulle carte stradali che usare il navigatore e se uso il cellulare solo per telefonare e per gli sms, credo che potere portarsi dietro tutti i libri che si vuole in piccolo portatile possa essere una grande comodità. Ancora per un po' di annni una cosa non escluderà l'altra, semmai ci riporremo il problema quando smetteranno di produrre i libri come le pellicole fotografiche, i dischi in vinile e le partite allo stadio.
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