di Stefano Olivari
Chi non deve vendere abbonamenti lo può dire senza problemi: la lotta per lo scudetto è finita e per qualche mese rimarrà mediaticamente in vita solo per la scaramanzia dei tifosi interisti e la furbizia di chi deve comunque far sognare quelli juventini e milanisti di bocca buona. Pronti alle tabelle scudetto di Del Piero e di Leonardo, con importanti pennellate del giornalista raccogli-pareri, rimangono quei temi collaterali che ci consentono di arrivare alla fine del mese. Primo fra tutti il razzismo,
visto che le discriminazioni come è noto riguardano solo il calcio e solo il colore della pelle (non il ceto sociale, quello politico-culturale, le preferenze sessuali, l'età, l'aspetto fisico, eccetera): argomento perfetto per il temino del giornalista sportivo a cui lo sport sta stretto, degno dell'immortale 'i progressi della scienza non devono far dimenticare la centralità dell'uomo'. La solita polverosa premessa per sottolineare come la vicenda dei cori contro Balotelli venga astutamente presentata come una contrapposizione fra ultras cattivi ed una presunta massa illuminata. L'astuzia nell'astuzia è poi circoscrivere il discorso alla Juventus, in modo da far scatenare sia tifosi bianconeri che antipatizzanti. A parte il fatto che Mourinho magari risolverà tutto con la consueta eleganza (forte con i giovani, guardingo con i vecchi), non portando probabilmente Balotelli a Torino, tutta questa campagna mediatica ha almeno due effetti negativi: a) mettere le società nelle condizioni di essere ricattate dagli ultras, come ai tempi d'oro della responsabilità oggettiva (petardo di Sanguin e tutto il resto); b) far sentire migliore chi non va in curva ma tutto sommato accetta il principio che si debba comunque 'dare fastidio' agli avversari insultandoli. Dire figlio di puttana va bene, usare il fischietto va benissimo, deridere chi è in difficoltà è perfetto. Però buuu no, non si può. Bisognerebbe parlare di etica sportiva e di spettatori che fanno schifo per il modo in cui si accostano alla partita, invece il fanciullino che è in noi scrive che il razzismo è brutto (come le guerre, l'ipocrisia, l'evasione fiscale, le ragadi anali). Inutile dire che siamo dalla parte di Balotelli e che il colore della pelle non c'entra: da buttare, o almeno da lasciare a casa, è proprio il dodicesimo uomo in campo.
38 commenti:
Ancora una volta ti applaudo, o immenso Direttore.
Diretto, tocca un tasto dolentissimo sulle ragadi anali, vera piaga dell'umanità....E ora per un'intera settimana si parlerà di cosa potrebbe portare alla sospensione della gara in caso di cori: parole usate, intensità, numero di spettatori partecipanti e come contraltare numero di "dissidenti", intensità e parole usate. Tralasciando il fatto che sarà una partita senza senso(con un Milan meno convinto, davvero si sarebbe visto lo scontro "diretto" più inutile della storia del calcio italiano). Insomma, un bel manifesto del calcio italiano.
Concordo su Balotelli e sul calcio italico ... ridotto ormai ad un budino scaduto. E la Juve ne è la prova più lampanate: un tempo società solida, magari molto antipatica, magari molto chiaccherata, ma solidissima, elegante, ironica. Oggi fa ridere solo in campo, con un allenatore che non è un allenatore e non è stato dato in pasto al popolo solo perchè comunque è pur sempre Ferrara (quindi ha un credito che probabilmente scadrà solo dopo la partita col Bayern). Con una società senza proprietà (chi comanda oggi alla Juve ?), con una società dove nessuno capisce di calcio (quella che fu la società di Boniperti e Gianni Agnelli). Con un tifo organizzato divenuto becero e nauseabondo. Con giocatori soprapagati, ma spesso scarsi gregari, buoni per la coppa uefa e non certo per la champion's. Con una rivale storica, l'Inter, che dopo 20 anni di derisione, domina in Italia, nonostante in Europa abbia difficoltà anche con le squadre Russe !!!! La juve non esiste più, ma il calcio italiano fa di tutto per raggiungerla, come sempre direi ...
Sarà antipatico dirlo, ma questo non è altro che il "day after" di calciopoli. Adesso avremo un calcio onesto e pulito (forse), ma un campionato che fa ridere i polli. Un po' come quelle ragazze, tanto bravine e a modo, ma insipide. Do you remember l'episodio di "Se permettete parliamo di donne" con Gassman che a proposito della sorella continua a dire "Sì, è caruccia e tutto ma è... sciapa" e poi chiede alla madre "A ma' ma tu te la sposeresti una così" ?
Kalz, ma non si poteva fare un calcio onesto e pulito (....)giocando un filino meglio a pallone e prendendo a calci chi rovina le partite allo stadio? O magari il calcio italiano è cosi da decenni e ora sta implodendo sulla propria mediocrità, sia sportiva che ambientale?
Siamo arrivati al "si stava meglio quando si stava peggio"?!...
Non posso che darle ragione signor direttore ... ma cosa vogliamo fare in un paese dove erigono cartelli con su scvritto che non è possibile portare allo stadio monetine (!?!?) o fumogeni e dove ovviamente oguno di noi ha il suo bravo mucchietto du euri in tasca e all'inizio del secondo tempo viene acceso un fumogeno in mezzo alla sud in tutte le partite?
Vengono sequestrati solo gli accendini e gli ombrelli chissà se lòio restistuiscono poi oppure se vi è un mercatino da qualche parte nelle vicinanze? oppure vengono buttati via? (non credo).
Papale, papale. Io sono convinto che il calcio, e molto probabilmente tutto lo sport, sia in buona parte un letamaio, dalla notte dei tempi fino a ieri, e che se Dio vuole continuerà a essere tale nei secoli dei secoli. But, you know...
Kalz, se non andiamo per il sottile, è difficile darti torto: lo sport è un letamaio. Come forse tutti i settori dell'umanità. Però la speranza è che non si nuoti con la merda fino al mento, ma al massimo alle ginocchia.
Il problema è che il "day after calciopoli" non ci ha restituito un calcio senza "padroni" più o meno occulti, senza isterie e più trasparente, ma solo un calcio italiano più debole. Ho già avuto modo di dire che i motivi del declino non sono solo finanziari, ma molto più complessi e al contempo più semplici. Per esempio, latitano gli allenatori bravi nella grandi squadre (anzi Milan e Juve possiamo dire che non hanno allenatore ....); si è invalsa la convinzione che le grandi squadre non hanno bisogno di allenatori, perchè solo in Italia le garndi stelle non amano essere richiamate e rinchiuse in uno schema !!!; i dirigenti sportivi sono impresentabili: ne capiscono poco di pallone, hanno livelli culturali pari allo zero, tendono a manovre sempre poco trasparenti. Gli stadi sono quelli di 30 anni fa (magari riverniciati nel 1990 o costruiti nel 1990 con concezioni già vecchie per l'epoca). La TV poi la fa troppo da padrona (e va bene che paga tutto, però non dimentichiamo che è pur sempre uno sport, nel senso che è sempre il risultato che conta). etc etc
Naturalmente concordo con l'impostazione e i contenuti dell'articolo. Il problema della qualità dei tifosi e del tifo non è risolvibile in alcun modo, ormai è chiaro. Nessuno farà mai la prima mossa per interrompere di volta in volta la spirale becera e pettegola che nasce da un singolo caso. Per quanto mi riguarda vorrei però sottolineare il leggero disinteresse (eufemismo) dalla FIGC, che scompare sempre ogni volta che non si parla di argomenti di disarmante leggerezza, oltretutto con cadenza trimestrale.
Duccio, la Figc è imbarazzante in tutto, a partire dal suo presidente. La meraviglia sarebbe se davvero prendesse una posizione e la portasse avanti con fermezza e autonomia. Una sola, anche la più inutile. Invece a capo c'è quello che poteva non sapere pur essendo vice di chiunque da due decenni. E allora sai che la partita è persa in partenza.
Ero allo stadio quando sono successi i fatti che hanno portato alla squalifica del campo della Juve. Purtroppo non era una minoranza quella che cantava i cori razzisti, io stavo in tribuna Family (come dice la parola coppie anche con figli) e non mi sembra di aver visto nessuno dissentire (almeno intorno a me. Quindi anche la storia della minoranza non regge poi troppo.
La storia della minoranza-anzi, della piccolissima minoranza circondata dalle brave persone- non l'ho mai creduta, di qualunque ambito di trattasse: lo stadio come la camorra.
La domanda che faccio a voi è: come si può inculcare la cultura della legalità in Italia? Io non so darmi una risposta.
Delgiu, in un paese antidemocratico e totalitario: tank per le strade e raid aerei, fucilazioni in piazza ed educazione sovietica. In un paese democratico: istituzioni e rappresentanti che siano il meglio e non il peggio della nazione. Io farei un mix, comunque.
Direttore,
non saro politicamente corretto, però se mi togliete anche la possibilità di sfanculare allo stadio gli acerrimi rivali della dotta città rivale dopo un gol in rimonta a 5' dalla fine allora mi iscrivo direttamente ad un corso di bridge ...
Guus, i tuoi acerrimi rivali adesso sono dei posatori e produttori di piastrelle.... :-))))))
@jeremy
In realtà è una NON rivalità: pensa che addirittura da noi ci sono i Biabbonati, cioè la campagna abbonamenti del Sassuolo comprendeva uno sconto speciale per quelli già abbonati alla squadra principale della provincia (penso siano qualche centinaio).
La situazione è quindi più simile al discorso Atalanta-AlbinoLeffe.
@jeremy
.. mentre i posatori/produttori sono fortunatamente miei clienti (anche se un pò col braccino corto..)
Guus, finalmente-mi pare di capire-un Modena competitivo. Dalla retrocessione lo era stato i primi due anni, playoff mancati nello spareggio di Ascoli e giocati alla pari col super Mantova di quell'anno. Era l'annata di Bucchi. Poi fuffa...
Guus, e io che pensavo ci fossero le guerre a colpi di cappelletti e piastrelle. Vi volete pure bene e fate gli abbonamenti assieme! E' un calcio malato!!! :-)))
Capisco la specificità del calcio, con tutto il carico di identificazione, eccetera (manuale del piccolo sociologo, del resto ho anche quello di Silvan e Paperinik), ma non c'è cifra o ruolo che giustifichi l'insulto. Trovo troppo anche il 'devi morire' rivolto ad un bianco, ma forse sono solo insofferente. Mi ostino ad andare negli stadi o nei palazzetti quando grazie a Sky potrei comodamente essere d'accordo con me stesso.
@delgiu
In realtà abbiamo un squadra da metà classifica (da 55 punti circa), ma un allenatore (Apolloni) che sta effettivamente dimostrando di saperci fare, soprattutto a livello di motivazione/compattezza del gruppo (??); penso che nell'anno solare 2009 sia, come media punti, quarto o quinto (dietro Mourinho, Conte ed altri pseudo-guru della panchina).
A livello societario siamo alla canna del gas da tempo, con l'apice raggiunto l'anno scorso quando entrò come sponsor e dirigente il becchino più famoso della città (intendo becchino in senso letterale). Manteniamo comunque degli ottimi livelli, con i giornali locali che ogni settimana annunciano il nome di un nuovo acquirente, per smentirlo poi la settimana dopo, quando il personaggio in oggetto viene arrestato per truffa, riciclaggio ed emissione di assegni falsi (tutto vero, già successo tre volte).
Il Sassuolo ha invece alle spalle Squinzi (Mapei, fatturato: 1,18 miliardi di Euro):
un paio d'anni fa dichiarò che voleva andare in Serie A per battere l'Inter (lui è milanista). Se gli vengono i 5 minuti fa un budget da 100 milioni di Euro e ci riesce veramente.
Ecco Guus, potenzialmente il Sassuolo non è un Chievo 2 ma qualcosa in più. Certo stesso discorso lo potrebbero fare pure alla Samp, dove il buon Garrone, a livello danè, non inferiore a nessuno. E quando dico nessuno, è nessuno....
L'avrebbe potuto fare anche Triboldi a Cremona... coi "se" e coi "ma"...
Cyd, è tutto ipotetico. Con i se e con i ma, la Juve la compra Ferrero e il Milan Delvecchio, che mettono 500 milioni a testa e spaccano tutto in Italia e in Europa....
Guus, non so affatto la situazione contingente lì a Modena, certo che vedere per anni una squadra perlomeno importante nella storia del nostro campionato annaspare mella pancia (e più giù) della classifica di B lasciava un pò così...
Restando in Emilia, simile discorso vale per il Piacenza.
@jeremy
Forse un pò meno di Garrone (la ERG fattura sui 10 miliardi di EURO) ma penso molto più di Campedelli. E' che Squinzi è il fondatore della dinastia, quindi per buttare i miliardi nel calcio occorre ancora aspettare almeno una generazione.
@delgiu
A me basta non annaspare in Serie C, poi tutto quello che viene va da dio.
Guarda la SPAL, storica società che marcisce in Serie C da anni.
Guus, e che dire della Reggiana? Altra assenza allucinante...non so se condividi, in genere negli ultimi anni la Romagna ha fatto meglio: Cesena, ma soprattutto Rimini e Ravenna, che non hanno tradizioni straordinarie nel calcio. L'Emilia ha presentato il Sassuolo, ma ha perso per strada le sue colonne. Ieri, per l'appunto, il derby tra desaparecidos: Spal-Reggiana, finita col pareggino.
Delgiu, di squadre desaparecido ce ne son davvero tante. Ogni regione ne puo davvero esprimere almeno una e l'elenco sarebbe lunghissimo. Il calcio è fatto di corsi e ricorsi a certi livelli: io credo che stare sempre in B e fare un po' di scala mobile con la A sia il massimo per determinate squadre (la Reggina per esempio o il Modena), altre invece crollano in C, che è davvero una palude infestata da cui uscire è un'impresa.
@delgiu
Dei cubetti che dire, hanno avuto il loro momento d'oro negli anni '90, poi sono falliti ed affondati senza ancora riemergere.
Diciamo che è un pò il destino di tutte le squadre di "provincia", che magari per qualche anno azzeccano la combinazione giusta proprietà/dirigenza/squadra, per poi ritornare nel semi-anonimato delle serie inferiori (ad es. Padova) quando il giocattolo si rompe.
Direttore,
che faccio, ordino ??
http://www.amazon.com/Bridge-Dummies-Eddie-Kantar/dp/0764550152
Non pratico il bridge, però magari è interessante: vedo che i suoi adepti parlano solo di quello, un po' come funziona per i golfisti.
Direttore, inutile dire che sono superdaccordo con i concetti espressi nell'articolo, ma temo che predichi nel deserto. Dopo le prime adesioni, i commenti all'articolo scivolano in considerazioni che nulla hanno a che vedere con il tema da te sollevato. In buona sostanza il razzismo o altra espressione di oido assimilabile, interessano solo se colpisce un giocatore della propia squadra, e in tante occasioni nemmeno in questo caso.
Non ho letto nessun commento di stigmatizzazione sui buu a Sissoko da parte di un nutrito gruppo di cagliaritani. La partite vanno sopsese, in caso di offese ai giocatori. Cominciamo a sospenderne una e poi un'altra, e poi un'altra ancora. Vediamo se i coglioni si convincono.
Clinter, sei ingiusto pero..
Tanto tempo fa a Cialtronia c'era un mio collega che ando' a vedere un derby Lazio-Roma. Felice perche' da buon emigrato non capitava spesso il ritorno a Roma per vedere la maggicca, ed ancora piu' felice perche' era derby, e al tempo le due Romane giocavano al vertice. A curve piene partono le amate scenografie, preparate da giorni, settimane, forse da mesi. Il collega non poteva vedere cosa scrissero i fratelli giallorossi, ma vede in bella vista i cugginastri esporre un paio di "Roma Caput Africa" e "Roma Curva di Ebrei" (o qualcosa di molto peggio, ma la mente del collega ricorda solo cose buone). Ora, il collega non era abbituato alla vita moderna in curva, avendo lasciato il ben paese molti anni prima, ma rimase scioccato. La sera a cena, la madre aveva invitato la moglie di un famoso esponente del centro destra (all'epoca al potere), comuqnue conosciuta pure lei. Alla domanda del collega, che (felice dell'autogol di Negro) era comuque scioccato che i tifosi potevano tirare fuori cosi' inpunemente questi striscioni, la moglie disse "e, ma si sa! Che vuoi che sia, il problema vero sono i magistrati communisti".
Ecco, sono passati una decina di anni, ed il collega ride quando adesso sente che ci sono problemi di razzismo, insulto libero: si sapeva allora, e si sa' adesso. Non e' cambiato niente in dieci anni nella mentalita' dell'ultra' al potere.
Almeno il collega puo' ricordare i bei tempi a quando era regazzino, e la curva insultava solo gli Agnelli e i Carabinieri, e non si scandalizava nessuno.
Direttore, per restare in tema, sintonizzati su A3. Il conduttore sta facendo lingua in bocca con esponenti degli ultras, incidentalmente juventini. Fra le giustificazioni addotte al loro comportamento mi ha colpitto la seguente: 'Se tutti i difensori italiani avessero gli attributi, confesserebbero che vorrebbero spaccare le gambe a Balotelli'.
Siamo all'istigazione alla violenza in campo.
Cannavaro ha dichiarato che se solo potesse riportare tutti gli insulti,le ingiurie,le brutte parole ricevute in 20 anni passati di onorata carriere,ci sarebbe materiale da far impallidire un vatusso.Montaggi,smontaggi,tattiche,teorie...mha,io sono sempre convinto che il vero prob sia la capacita' critica della gente.Maurino(senz'H!),Ciruzzo,Blanc e compagnia cantanti guardano sempre felici il loro conto in banca mentre le pecore guardano Beautiful e imprecano per un rigore sbagliato.
Il Calcio è un gioco ma anche,per alcuni,un farmaco.
Lasciamoli alle loro cure,non è detto che abbiano,poi,cosi' torto..
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