Il muro di Francoforte

Qualche anno fa Arsene Wenger rispose così a chi criticava il suo Arsenal quasi totalmente privo di giocatori inglesi: ''Il cuore di una squadra sono i suoi proprietari e soprattutto i suoi tifosi, sono loro che devono essere attaccati alla maglia e al territorio. Noi in campo andiamo e veniamo''. Non è più così nemmeno per l'Arsenal, visto che nel frattempo il principale azionista è diventato l'americano Stan Kroenke: proprietario di mille cose e tante squadre: i Denver Nuggets della Nba, i Colorado Rapids della Mls, i Colorado Avalanche Nhl, una quota dei Rams Nfl). Però il concetto è valido, per chi lo vuole comprendere. Per questo ieri la Lega tedesca ha deciso ufficialmente di fare muro contro possibili acquirenti stranieri di sue società. L'assemblea tenutasi a Francoforte ha infatti respinto quasi all'unanimità le richieste dell'Hannover di rivedere la norma del '50% più uno tedesco' che in paesi con un'etica pubblica più cialtrona sarebbe peraltro facilmente aggirabile. Senza mezzi termini il presidente del Borussia Dortmund e gallianamente anche della Bundesliga, Reinhard Rauball, ha spiegato il perché di un voto apparentemente autolesionistico. Perché meno possibili acquirenti significa anche minor valore della società: ''Forse perderemo dei soldi, ma non vogliamo che la Russia o l'Asia controllino il calcio tedesco, che ha costruito il suo successo sull'identificazione con i tifosi. Stabilità, continuità, umanità: la Bundesliga è questo, non ci importa se altri hanno più soldi. A parte il fatto che non vedo tutte queste leghe più ricche di noi''. L'Inghilterra invece si sta gradualmente vendendo (spesso al nemico), mentre in Italia il problema è giustamente meno sentito: quelli veri stanno alla larga da un mondo senza regole, pronto però a credere e a far indossare sciarpe ai Barton, ai Tacopina ed ai Taci. Non sappiamo difendere la nostra identità, ma siamo fortunati perché nessuno la vuole.

41 commenti:

Roberto Gotta ha detto...

Bundesliga numero uno. Slogano facile e banale, ma non me ne vengono in mentre altri, ora.

Roberto Gotta ha detto...

"slogan", ovviamente

Leo ha detto...

Totalmente d'accordo e un plauso sincero alla scelta della Bundesliga.

alexandre ha detto...

La scelta a mio parere e' corretta, la Bundesliga e' in costante ascesa economica, tecnica e dal punto di vista delle presenze di spettatori, quindi d'accordo con il "gallianico" presidente, anche se l'accostamento credo e spero si limiti solo alla contemporanea presidenza di club e lega, dubito che possa fare gli stessi intrallazzi italici.

dag_nasty ha detto...

Germania nazione meravigliosa, anche se il "Galliani tedesco" però non me l'aspettavo...

spike ha detto...

@dag
I cattivi esempi sono contagiosi.Ricordi la storia della mela marcia nel cesto delle altre mele?

Nick ha detto...

Giochiamo a vedere come cambiano le opinioni se si fa notare che il proprietario della Juve è americano e il presidente francese? :)

jeremy ha detto...

Americano?!

jeremy ha detto...

La Bundesliga ha fatto una scelta coraggiosa in linea con i principi di base di un'economia di mercato moderna. Noi che viviamo in un paese senza alcuna regola di gioco (se non quella: "vale tutto")non possiamo capire l'importanza di avere non solo delle regole ma anche dei "valori" condivisi tra aziende concorrenti, che pero sanno di vivere in un settore/mercato che loro stesse creano ed alimentano. Meglio cucinare assieme la torta, possibilmente piu grande e buona possibile, e solo dopo "scannarci" per il pezzo piu grosso.

Nick ha detto...

Quello che volete, ma la scelta della Bundesliga si sta dimostrando perdente nel breve e nel medio periodo. Nel lungo vedremo...

(sì: americano. Pronto ad ascoltare le eccezioni che, sicuramente, non mancheranno)

jeremy ha detto...

Definisci "perdente" Nick. Perche tra stadi pieni, bilanci umani e spettacolo in campo, di perdente hanno ben poco. Non riescono a tenere il passo delle altre in Europa? Pazienza. Non lo tengono in tante e spendono e spandono in ogni dove....

Nick ha detto...

...lo hai definito tu! :)

La strategia vincente è ovviamente quella spagnola e inglese.
Se poi vogliamo fare il paragone con l'Italia hanno stravinto, è chiaro. Ma è una lotta tra poveri.

dag_nasty ha detto...

quoto Jeremy, a me sembra che stiano lavorando davvero bene. Pii non sono un insider e magari tante cose non le conosco...

Il presidente americano è Elkann.

Nick ha detto...

@dag (e anche jeremy), come diceov prima il punto sta nel benchmark.
Parliamo delle italiane? Allora lunga vita alla bundesliga, stanno lavorando benissimo!
Parliamo del top di riferimento? Beh, sono almeno un paio di rampe di scale dietro...

jeremy ha detto...

Nick, nin zo. Perche il modello Spagna non esiste, visto che oltre Real e Barca c'è il vuoto pneumatico, con i loro sparring partner della Liga. Quello inglese è un po' troppo sovradimensionato e legato al leverage e a capitali esteri molto slegati dal contesto in cui operano(con esempi di crolli non indifferenti come il Portsmouth). Poi il Bayern o il Borussia Dortmund non vinceranno la Champions per i prossimi 10 anni, ma vivranno su una base di cemento armato al titanio invece che sulle sabbie mobili.

Nick ha detto...

Jeremy, confondiamo i due piani: la critica che muovi alla Spagna è strettamente sportiva (dietro Real e Barça il nulla sportivamente, ma non credo ci siano società in condizioni economiche particolarmente critiche...e se non possiamo definire "modello" l'azionariato popolare tipico spagnolo...), quella che muovi all'Inghilterra strettamente economica.
E però la probabilità di "fallire" di un imprenditore inglese (o tedesco, nel caso specifico) è sostanzialmente la stessa di uno arabo...o no?
Ci vuoi mettere "l'attaccamento alla maglia" dei Sensi, dei Moratti, degli Agnelli e dei Berlusconi? Metticelo pure, ma fra un Cragnotti attaccato alla maglia e un Glazer che sa fare il proprio lavoro io prendo il secondo: in caso di fallimento entrambi abbandoneranno la nave, ma almeno l'americano ha meno probabilità di fallire.

jeremy ha detto...

Sicuro? Secondo me Cragnotti era un bandito e Glazer no. La differenza è tutta li. Proprio perche non sono modelli perfetti, ne Spagna ne Inghilterra possono reputarsi benchmark piu solidi della Bundesliga. In Spagna economicamente magari non soffriranno, ma sportivamente, oltra a Real e Barca, c'è il vuoto. L'Inghilterra vive il suo periodo d'oro anche grazie a questa "corsa agli armamenti" di investitori esteri, slegati dal contesto e appoggiatisi ad un sistema finanziario molto munifico (a ben donde, visto quanto valgono i club della Premier). Sul lungo, premia un sistema come la Bundesliga, sistema ripetibile se accettato da tutti. Gli altri no. La Liga non è un sistema, è una consuetudine. La Premier un'eccezione. Sempre se ha senso parlare di sistemi economico/aziendali applicati al modello calcio europeo.

Nick ha detto...

Ho capito Jeremy, ma in Europa 4 grandi "mercati" ci sono: se uno è una consuetudine e quindi non si può paragonare, l'altro un'eccezione e quindi idem, l'altro un evidente fallimento e quindi idem...de che stamo a parlà? :D

Comunque è quello che dicevo all'inizio: nel breve e nel medio periodo non si è dimostrato affatto un sistema vincente, nel lungo vedremo...

Krug ha detto...

I have a dream, azionariato popolare, bilanci in ordine, stadi nuovi, pieni e sicuri... In Germania hanno raggiunto due obiettivi su tre ed hanno un campionato equilibrato ed avvincente dove, anche grazie al Bayern-Taffazzi, almeno una mezza dozzina di squadre può provare a vincere il campionato. Ed in più dopo circa un decennio di crisi sembrerebbe che il vivaio teutonico abbia ripreso a produrre alla grande. Non vincono nelle coppe europee? Vero ma nell'ultimo triennio hanno un ranking migliore dell'Italia e non di molto peggiore della Spagna. Il calcio europeo, quello italiano più di tutti ma lo so benissimo che è pura utopia, dovrebbe imparare molto dai crucchi.

jeremy ha detto...

Anche per questo dico se ha senso parlare di modelli/sistemi nel calcio europeo. Il mercato è uno, con alcuni bacini piu "sostanziosi" (anche localissimi: Mosca vale Londra e potrebbe trainare un intero campionato verso i 4 maggiori),e andrebbe strutturato un modello definitivo su cui basarsi, tutti. Non è l'azionariato popolare ispanico, non è il leverage e il riding selvaggio inglese, non è il "facciamo un po' come cazzo ci pare, tanto paga Pantalone" italico. Per questo dico che, come al solito, quelli avanti sono i tedeschi.

Nick ha detto...

@Krug, SOLO grazie al Bayern-Tafazzi...perchè con un allenatore vero staremmo qui a commentare un campionato scozzese.

Krug ha detto...

Mah, dall'unità delle due Germanie (1991-1992) ci sono stati 6 vincitori diversi in Bundesliga, 5 nella Liga, 5 in serie A, 5 in Premier League; solo la Ligue 1 francese, fra i grandi campionati europei ne ha di più, 8, pur con il dominio incontrastato del Lione negli ultimi anni; certo il Bayern ha un potenziale che altri non hanno ma secondo me Amburgo, Bayer Leverkusen, Wolfsburg (che hanno alle spalle la Bayer e la Volkswagen, non la boutique del maialo...), Stoccarda, Schalke 04, Werder Brema darebbero ai bavaresi del filo da torcere anche se al posto di Van Gaal ci fosse un allenatore più... performante...

jeremy ha detto...

Krug, buona statistica, ma dovremmo quantificare gli scudetti cadauno. Perche in Italia sono 5, ma 2 lo hanno vinto solo una volta. Idem in Inghilterra (Leeds e Blackburn una volta, il resto in mano al ManU, Arsenal e Chelsea) e Spagna (Atletico e Depor vs Real Barca e Valencia). Mi sfugge il dato Bundesliga.

Krug ha detto...

Bayern Monaco 9
Borussia Dortmund 3
Stoccarda 2
Werder Brema 2
Kaiserslautern 1
Wolfsburg 1

Krug ha detto...

Questa la situazione per gli altri campionati

M.U. 11
Arsenal 3
Chelsea 2
Blackburn 1
Leeds 1

Barcellona 8
Real Madrid 6
Valencia 2
Atletico Madrid 1
Deportivo La Coruna 1

Lione 7
Bordeaux 2
Monaco 2
Nantes 2
Auxerre 1
Lens 1
O.M. 1
Paris SG 1
Non assegnato 1

Milan 6
Juventus 5
Inter 4
Lazio 1
Roma 1
Revocato 1

jeremy ha detto...

Krug, come hai gia detto, soppesando i titoli del Lione arrivati tutti in un colpo (grazie soprattutto ai soldi Champions, che hanno portato due ricambi secchi di livello assoluto per il campionato francese), la Ligue 1 è superequilibrata. Mentre negli altri campionati mi sembrano quasi degli incidenti di percorso i titoli estemporanei. Non facevo cosi dominante il Bayern: mi ricordavo un Dortmund piu asso pigliatutto ai tempi di Hitzfeld.

Nick ha detto...

Traduco in "statistichese", sennò non rende bene l'idea:

Il Bayern ha vinto il 50% dei campionati.
Le altre squadre in testa a queste "classifiche" hanno vinto:
- Manchester: 61%
- Barcellona: 44%
- Lione: 39%
- Milan: 33%

Il "fattore di dispersione" (numero di squadre che hanno vinto in questi anni, compresi i titoli revocati) della Bundesliga è 6.
Degli altri campionati:
- Premier Ligue: 5
- Liga: 5
- Ligue1: 9
- Serie A: 6

Il numero di titoli vinti dalle altre squadre in Bundesliga è 9.
Negli altri campionati:
- Premier Ligue: 7
- Liga:10
- Ligue 1: 10+1
- Serie A: 11+1

...è o non è la Bundesliga il meno equilibrato dei campionati in questione?
Certo, a meno di voler sostenere che il meno equilibrato sia la Premier (i cui numeri sono falsati dal "fattore Chelsea" esploso negli ultimi anni e non tengono conto dei risultati ENORMI ottenuti in CL dalle altre squadre del campionato, "capoclassifica" Manchester esclusa)

Leo ha detto...

Il meno equilibrato è ovviamente la premier, lo dicono le statistiche. Mentre il nostro ha il particolare di essere l'unico in cui ci sono tre "grandi". Il francese è il più equilibrato, epurato pian piano del fenomeno Lione, dato che tutti una volta possono piazzare la stoccata, idem il tedesco, dove il 50 per cento degli scudetti è accessibile a tutti.
PS: quel Borussia Dortmund è stata la squadra europea che più ho amato, ci giocavano tutti gli ex gobbi che ammiravo di più (Kohler Reuter e Moeller erano da seghe e Paulo Sousa era un regista fantastico, vecchia scuola). Quando trionfarono con la Juve a Firenze ci si comprò tutti la mitica maglia gialla. Andavo in seconda o terza superiore... Che tempi! PS: mitico anche lo scudo del Kaiserslautern

Krug ha detto...

Se per equilibrio intendi che lo scudetto lo vincono Inter, Milan e Juve, o Barcellona e Real, o Manchester, Chelsea, Arsenal o Liverpool (che non lo vince da una vita ha le potenzialita' per farlo), hai pienamente ragione. Non so perchè ma fossi il tifoso di una squadra media preferirei giocare in Francia o in Germania. Se mai troverò il tempo statisticherò le presenze in Champions in modo da vedere se la mia e' una convinzione basata sul nulla.

Unknown ha detto...

Direttore complimenti per l'articolo.....soprattutto per la riflessione finale!!

Nick ha detto...

@krug sì, intendo esattamente quello..."equilibrio" inteso come numero di squadre potenzialmente vincitrici OGNI ANNO, indipendentemente dai singoli exploit.
Interessante la statistica che proponi, così come sarebbe interessante quella dai punti di distacco fra prima e seconda alla fine di ogni torneo.

Se vogliamo, è l'intervallo temporale che è stato scelto un po' a caso perchè di cambiamenti in questi 20 anni ce ne sono stati di macroscopici e strutturali, soprattutto in Premier e in Bundesliga.

Krug ha detto...

Effettivamente il periodo è un po' alla cazzo, parte dall'unificazione dei campionati tedeschi dell'est e dell'ovest.

Krug ha detto...

Della serie "Come buttare in cesso una pausa pranzo", ma quando uno è malato...

Ho preso in considerazione le qualificazione al turno preliminare di Champions da quando è scomparsa la Coppa Coppe, ovvero dal 1999-2000.

Francia 33 partecipazioni - 10 squadre media 3,3 partecipazioni a squadra

Lione 11
Olympique Marsiglia 5
Bordeaux 4
Monaco 4
Lilla 3
Paris Saint-Germain 2
Auxerre 1
Lens 1
Nantes 1
Tolosa 1

Germania 36 partecipazioni - 10 squadre media 3,6 partecipazioni a squadra

Bayern Monaco 10
Bayer Leverkusen 5
Weder Brema 5
Borussia Dortmund 4
Schalke 04 4
Stoccarda 3
Amburgo 2
Herta Berlino 1
Monaco 1860 1
Wolfsburg 1

Inghilterra 42 partecipazioni - 7 squadre media 6 partecipazioni a squadra

Arsenal 11
Manchester United 11
Chelsea 8
Liverpool 8
Newcastle 2
Everton 1
Leeds United 1

Italia 45 partecipazioni - 9 squadre media 5 partecipazioni a squadra

Inter 9
Juventus 9
Milan 9
Roma 6
Lazio 5
Fiorentina 3
Parma 2
Chievo 1
Udinese 1

Spagna 44 partecipazioni - 12 squadre media 3,66 partecipazioni a squadra

Real Madrid 11
Barcellona 10
Valencia 6
Deportivo La Coruna 5
Atletico Madrid 2
Maiorca 2
Siviglia 2
Villareal 2
Betis Siviglia 1
Celta Vigo 1
Osasuna 1
Real Societad 1

Marattroni ha detto...

krug, era meglio un panino con la mortazza :D

Leo ha detto...

Si evince che in Premier l'area champion's è un club esclusivo, mentre nelle altre nazioni, per lo meno per l'ultimo posto disponibile, le squadre girano...

jeremy ha detto...

Krug, fai conto che hai una pizza (a tuo gusto) e una birra pagate per sto lavoro immane. Impressionante (anche se risaputo)il dato Premier, che abbiano sottolineato tante volte: sono sempre le stesse 4 in Champions. Ma proprio le stesse.

Leo ha detto...

Tra l'altro Jeremy, la cosa che più impressiona è che a questo dato fa da contraltare la costanza del Liverpool nel non lottare mai per lo scudetto... Incredibile per una squadra che, nello stesso periodo, ha potuto arricchirsi né più né meno delle altre, partecipando sempre ai gironi champion's.

Nick ha detto...

Krug, grande lavoro!
Senza scendere in dettagli numerici che magari annoierebbero i più (anche perchè le pause pranzo le uso per mangiare, IO! :D) giochiamo al gioco del "se fossi"

"Se fossi" una squadra media vorrei giocare in Spagna (23 partecipazi su 44)
"Se fossi" una delle grandi squadre vorrei giocare in Inghilterra (38 su 42)
"Se fossi" la squadra dominante vorrei giocare in Germania o in Francia (10/36 e 11/43)

Scusate, ma io lo continuo a vedere come il meno equilibrato fra i campionati in questione.
Sta lì lì con la Francia, ma insomma...Italia, Spagna e Inghilterra sono un'altra cosa.

Leo ha detto...

Io continuo a pensarla all'opposto. Se fossi una media (la Fiorentina) vorrei giocare in Germania. Un anno ogni due ho grosse probabilità di vincere il campionato. Fossi una grande sicuramente Inghilterra per la Champion's, Spagna per vincere lo scudo

Leo ha detto...

Cmq in Italia il dato di Chievo e Udinese è "falsato" da situazioni "contingenti" (ovviamente non è falsato, ma per le nostre statistiche lo è), quindi saremmo anche noi a 7 come Inghilterra, con la differenza che Lazio, Fiorentina e Parma son state molto più continue di Leeds, Everton e Blackburn

Nick ha detto...

@Leo, attenzione: "un anno ogni due" c'è la possibilità che non vinca il Bayern, NON che vinca una piccola.

Una "media" in Germania (diciamo il Werder o lo Stoccarda) vince il titolo un anno ogni 5...esattamente come in Spagna (Valencia).
Ma non si può prescindere dal fatto che in Germania c'è UNA squadra dominante e in Inghilterra 4 (il dato basta da solo a rendere quasi ridicola la definizione di "dominanti", in quest'ultimo caso) o in Italia 3.
Se sono una squadra che vuole lottare per il titolo, preferisco Inghilterra o Italia, dove il "club" è più largo...