Fatti pagare fatti valere

di Stefano Olivari
Modesti pensieri sull'assurdità di un mondo dove i primi a non dare valore al proprio prodotto sono i produttori...


Questa mattina uscendo dalla metropolitana e districandoci fra i partecipanti a tre cortei ci siamo trovati di fronte quattro ragazzi, più sfortunati di noi (ma neanche tanto), con quattro diversi quotidiani free da consegnare ai passanti. Non era ovviamente la prima volta che li vedevamo, ma osservarli in quell'istante in quattro schierati come un plotone ci ha regalato un'illuminazione: nessuno dà valore ad un prodotto che viene proposto gratis, anche fosse il giornale più interessante del mondo (al di là del fatto che nessuno di quei quattro lo sia). Vale anche per i quotidiani a pagamento, dove l'euro (all'editore rimane poco più di metà) è solo un prezzo utile per venire posizionati dall'edicolante, per non parlare del web. La stessa televisione commerciale è solo un'immensa distribuzione di un prodotto per cui nessuno pagherebbe di sua volontà un canone. E quindi? Siamo convinti che i giornali (lasciamo stare il web, con la strozzatura dei micropagamenti che uccide ogni idea sul nascere) di qualità, qualcuno ne esiste ancora nonostante l'evidente malafede di alcune sue sezioni (economia in primis), costino troppo poco. Con un doppio effetto negativo: ricavano poco dalle vendite, per evidenti motivi, e vengono percepiti come prodotti da poco da gente che non si fa problemi e spendere 10 euro per una pizza o 90 per una maglietta. Fatti pagare, fatti valere: luci a San Siro, ma anche in edicola.

5 commenti:

KBLondon ha detto...

Magari!

anjo ha detto...

E bravo il Direttore che va in metropolitana! avevo il timore che fosse un patito dell'auto a tutti i costi

Dane ha detto...

Mah, in linea genrale il suo discorso funziona (un mio cliente che produce felpe e magliette ha raddoppiato le vendite alzando i prezzi di listino: da marchio di nicchia è diventato un cult per i ragazzini della Milano Bene...) Direttore io credo che la tv commerciale sia gratis perchè i soldi li prendono dalle pubblicità......se fosse a pagamento quanti pagherebbero per Canale 5?! Non credo che 10€ di abbonamento mensile darebbero ad Emilio Fede maggiore credibilità e non credo che se il prezzo di certi giornali fosse superiore venderebbero di più: se penso a quanto pagava mio padre il quotidiano in cui scriveva Montanelli.....

p.s.: comunque, di quei free-press ce ne sono un paio non male che io prendo volentieri: notizie comunicate in maniera stringata e asettica, poi per l'approfondimento c'è il web.....

anjo ha detto...

I quotidiani son sempre serviti (storicamente) per far passare una certa linea dei grandi gruppi industriali e/o finanziari e per creare "l'opinione pubblica" con la quale fare pressione sul governo, per questo son sempre stati venduti a prezzi stracciati.

Io apprezzo molto il free-press della...(si può dire? beh, comunque quello che pubblica la pagina dell'ATM e l'intervista quotidiana). E' anche vero che basterebbe leggersi il televideo alle 11 della sera prima.

Anassagora ha detto...

Io mi trovo perfettamente d'accordo con le opinioni espresse dal gentil sig. Olivari.

I free press (utili sotto certi aspetti, cioè la notizia sprint) vanno bene ma dovrebbero essere presenti anche gornali che riescono a presentare un maggior approfondimento, per far ciò ci vuole la fresca....

Oltretutto oramai ci sono contenitori (li chiamo così) che fanno sonlo ed unicamente promozioni e pubblicità... ad esempio l'inguardabile skysport 24... almeno mettessero l'avvertenza "messaggio pubblicitario" in sovraimpressione.

K