di Marco Lombardo
Le scuse private di Mourinho, posti di lavoro interisti e la solita associazione a delinquere.
1. Il gruppo dei grandi ex del club “simpatia Mourinho” ormai è sul piede di guerra. E premesso che quando si passa agli insulti si passa anche dalla parte del torto, i nostri irriducibili hanno scelto di non presenziare alla conferenza stampa in cui il Grande Antipatico si è esibito in un “ho sbagliato” che ricordava i bei tempi di Fonzie in Happy Days. Mourinho insomma ha sbagliato ma si scusa solo in privato, i Nostri grandi ex hanno catalogato il tutto con un “non si scusa” all’unisono, perché ovviamente il branco ha sempre più coraggio del lupo solitario. Su una cosa però Mourinho ha avuto ragione: “Accetto che qualcuno dei vostri colleghi non sia venuto a parlare con me, spero però che non siano davanti alla tv per scrivere lo stesso il pezzo per il loro giornale. Sarebbe mancanza di personalità”. Ovviamente questa oggi risulta essere la solita provocazione di Mourinho. Al quale, tra l’altro, prima della condanna a mezzo stampa nessuno si è sognato di chiedere la sua versione dei fatti. Avrebbero potuto almeno chiamarlo, ma già: non hanno il numero di telefonino…
2. Solidarietà al collega Ramazzotti, insomma: beccarsi insulti gratis non è gradevole. Di sicuro qualcuno non ha fatto la cosa giusta se è vero che il collega era autorizzato a stare lì ma anche che Mourinho aveva detto da tempo che lì non voleva nessuno. Insomma, chi ha sbagliato davvero? Ma tranquilli: non pagherà nessuno. Al massimo si creeranno nuovi posti di lavoro.
3. Noi che non molliamo sulla lingua italiana e che non riusciamo ancora a digerire gli “uscito fuori” (c'è forse qualcuno che esce dentro?) dei colleghi della tv, ci indigniamo ogni volta che si legge di un processo sui giornali. Ad esempio Calciopoli, per il quale la condanna di Antonio Girando è stata rubricata con l’abituale “associazione a delinquere” (che sarebbe “per”). Ovvero moto a luogo che si può tradurre così: io mi associo con altri per andare a delinquere da qualche parte. Ma in effetti è giusto così: in fondo alcuni colleghi per uccidere l’italiano di solito si recano nelle loro redazioni.
Marco Lombardo
5 commenti:
I giornalisti sono tutti uguali: si sputtanano. E si alleano se serve. Detto questo, questo qui non può smetterla di fare il figo a prescindere? Vada in conferenza stampa e risponda, non gli si chiede altro. Certo non gli si chiede di insultare un giornalista, che non può essere giustificato da nessuna versione dei fatti.
Visto che si parla di giornalisti sportivi e che sul sito transitano tanti esponenti di questa professione, sarebbe interessante capire quali siano le caratteristiche salienti della professione medesima. Non mi sfugge che tra 'la grande firma' e i portatori di microfono, cacciato in gola a questo a quel protagonista, corra una notevole differenza, ma una cosa li accomuna: uno si laurea, presumendo quindi, di aver raggiunto un livello culturale elevato nell'ambito della comunicazione, scritta e parlata, e la sua funzione deve essere quella di carpire le dichiarazioni dei protaginisti venendo vaffanculeggiato? Frustrante, se rimanda il vaffa al mittente ha tutta la mia solidarietà. Del resto c'è anche l'altra faccia della medaglia. Quando il suddetto giornalista acquisisce sufficiente fama e potere mediatico può diventare l'artefice di una reltà immaginifica che propina a noi beoti che siam malati di calcio.
Siccome si parla di Mourinho, è facile rilevare come i giudizi sul soggetto siano spesso caratterizzati da una antipatia o simpatia a prescindere. Ho visto spesso un collega di giornale di alcuni giornalisti che intervengono nei forum di Indiscreto, Signori, mostrare un'antipatia preconcetta, nei confronti del portoghese, veramente imbarazzante. Per farla breve, mi piacerebbe che la professione giornalistica avesse un carattere confessionale, per così dire. Almeno un o si regola.
D'accordo in gran parte (il corporativismo peloso dei giornalisti è spesso imbarazzante).
Però... "Noi che non molliamo sulla lingua italiana" troviamo alquanto indigesto “rubricato a". Vada per l'epressione ormai in uso "derubricare", ma "rubricare" non si può sentire (per me). Ciao
I giornalisti sportivi portano il microfono e lo cacciano in gola anche perché è la sola cosa che sanno fare. Sanno leggere un bilancio? Scrivere di politica? Ricostruire un incidente stradale? Seguire un consiglio comunale? Sanno fare domande?
1) Ricrdo quando Beppe Grillo sintetizzava in una battuta il gironalismo italiano: "Attacco alla democrazia!!!....quando gli tocchi la pensione...."
2) Ma se Ramazzotti era là autorizzato contro il volere di Mourinho, l'isterico di Steduebal non poteva insultare "gli autorizzatori"?!....
3) Vogliamo parlare del "quest'oggi"?!.....
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