Il lavoro secondo Mtv

di Andrea Ferrari
Videomusic va ricordata per un motivo apparentemente banale: fu il primo canale italiano interamente dedicato alla musica e se è vero, per dirla con Nanni Moretti, che “le parole sono importanti”, va dato atto a quel canale, che in molti ricordano con nostalgia, di essere sempre stato coerente con la sua “mission” : videoclip, concerti, monografie, interviste e pochi fronzoli. Quel canale ormai non esiste più da oltre un decennio.

Anche il suo successore Tmc2 (acronimo di Telemontecarlo, altra icona 80’s) durò poco, travolto anch’esso dal naufragio del suo proprietario Vittorio Cecchi Gori. Il suo posto nell’etere fu poi preso definitivamente da Mtv, che decise così lo sbarco in grande stile dopo alcuni anni in cui trasmetteva solo in alcune ore al giorno su circuiti minori (ci vengono in mente Primarete, in Lombardia, e Tele+3). La programmazione di quei primissimi anni semi-clandestini non era affatto male, una buona dose di programmi musicali presi da Mtv uk e Mtv Usa, chart internazionali, approfondimenti (ad esempio i vecchi rockumentary che ora si trovano su youtube sono spesso pregevoli); di “extramusicale” poco, pochissimo e comunque di buon livello (vedi “Kitchen” con Andrea Pezzi e Mao). Nei primi anni 2000 Telecom Italia media rilevò il 49% e fece le cose in grande: il canale musicale acquistò così a pieno titolo la fama che lo contraddistinse. Oggi, invece, “Music television” di musica ne manda in onda ben poca e spesso di livello infimo; adatta al “target”, verrebbero a dirti alcuni dei responsabili, cialtroneggiando con termini presi sul bignamino del marketing manager. Facendo zapping capita quindi d’imbattersi in reality più finti dei capelli di Biscardi, cartoons penosi, gag di comici che non fanno ridere nessuno, spettacoli presentati da Ambra Angiolini; insomma, roba da veri masochisti. Il tutto condito con la peggior retorica giovanilista sinistrorsa e radical chic, ad opera di Veejay semi-analfabeti e vestiti tutti uguali. Linus e Nicola Savino in confronto sembrano Socrate e Kant. Poi capita di leggere notizie come questa: ''Bella, giovane, impegnata: il 12 settembre la rete televisiva musicale di Telecom Italia Media celebra a Genova il “suo” Primo Maggio con l’Mtv Day, l’annuale maxiconcerto che celebra il compleanno dell’emittente abbracciando scopi sociali legati al mondo dei giovani''. Un mondo di cui fanno parte anche molti dei 104 precari che la stessa Mtv ha lasciato a casa nei mesi scorsi con il mancato rinnovo di contratti a tempo determinato in scadenza. Quelli coinvolti dai tagli, spiegano i rappresentati sindacali, sono collaboratori e dipendenti con un passato di precarietà che arriva fino a nove anni: “a progetto” solo sulla carta, ma di fatto inseriti in un rapporto di lavoro a tutti gli effetti subordinato e continuativo. Le organizzazioni del lavoro accusano l’azienda di proporre ai precari “tagliati” un vero e proprio ricatto: firmare una conciliazione con cui rinunciano ai diritti (teoricamente) acquisiti in virtù dei loro trascorsi professionali all’interno di Mtv, come condizione necessaria all’attivazione degli ammortizzatori sociali in deroga. Atteggiamenti che stridono decisamente con le finalità dichiarate (”Lavoro: trovare lavoro, trovare un lavoro pagato decentemente, che ti consenta di vivere da solo, di essere autonomo e non dipendere più dalla tua famiglia”) dell’iniziativa “Tocca a noi” lanciata dalla stessa rete e promossa proprio all’Mtv Day, con lo scopo di presentare al Parlamento una proposta di legge di iniziativa popolare a favore dei giovani. Insomma, per Mtv è importante che le nuove generazioni possano trovare un lavoro, naturalmente “pagato decentemente”, a patto che vadano a cercarlo da un’altra parte…
Andrea Ferrari
(in esclusiva per Indiscreto)

13 commenti:

Álvaro Delmo ha detto...

Credo che tutti quelli che amano la musica non possano non ricordare con nostalgia Videomusic un canale che parlava realmente di musica con gente che di musica se ne intendeva e trasmissioni cult come il Roxy Bar di Red Ronnie che dava spazio un po' a tutti i generi. Poca immagine molta sostanza.

Per il pochissimo che ormai la seguo ritengo che MTV negli anni si sia trasformata invece in un canale come tutti gli altri con l'aggravante di aver tradito la mission del suo nome (Music Television) appiattendosi su una programmazione trendy e giovanilista; seguendo appunto i trend del momento (in special modo quelli del mondo anglosassone).

Spero di sbagliarmi ma mi sembra un po' lo specchio dei tempi... dove le trasmissioni in cui si fa e insegna musica non esistono quasi più. Ma ve la ricordate DOC, ad esempio?

anjo ha detto...

Qualche tempo fa (mesi? settimane?) è uscito un articolo di Aldo Grasso in cui parlava appunto della crisi che sta affrontando la casa-madre americana: in pratica diceva che ormai i giovani guardano i videoclip su youtube e quindi Mtv si sta riciclando come generalista (con reality e sit-com) con target giovane

Italo Muti ha detto...

@Andrea
Senza scadere nei mitici anni 80, una volta erano tali solo i sixties, Video Music è stata un canale tematico ma fatto bene. Non che fosse necessario per la nostra vita, come altre cose, ma interessante. Poi l'antagonista di SB è naufragato come da previsione del padre: L'è un bischero.
Sul comportamento meramente lavorativo, Mtv si muove in un solco tipico di chi sbandiera i suoi scopi sociali, più o meno come il Manifesto che non applica il tanto decantato art.18 dello statuto dei lavoratori, ormai vetusto.
Bell'articolo Andrea, complimenti, ti quoto integralmente.
Italo

jeremy ha detto...

Mi sembra ovvio, ma ormai è chiaro che la coerenza tra parole e fatti è il vero valore che contraddistingue i nostri tempi....

Dane ha detto...

Mitica Videomusic prodotta in quell'oasi che era il Ciocco, Kitchen mi faceva comunque cagare (galattica la puntata in cui Alessandro Haber prese letteralmente epr il culo i due presentatori trattandoli da mentecatti...), MTV ormai è una porcata che potrebbe andare in onda su Italia 1, per dirla sempre alla Nanni Moretti "quelli di MTV sono bravi a recitar la parte dei giovani" e sul lavoro fanno retorica come tutti.....

Simone ha detto...

Nostalgia canaglia,ricordo benissimo il giorno dell'inaugurazione di Videomusic.
Partirono con un presagio involontario:"Thriller" di Michael Jackson...
Lasciando da parte i danni che fecero i videoclip alla musica, quel canale,artigianale e naive, visse di ottimi spunti,forse perchè esistevano ancora tantissime scene musicali vive.
Sdoganarono l'heavy metal,finalmente,e misero in rotazione proposte oggi off limits.
Certe sere pareva di stare a Liverpool: Mighty Wah!,Echo&the Bunnymen,Julian Cope...
Direi che,con tutti i limiti della proposta,fu l'ultimo canale musicale europeo,prima del Viva di metà novanta,a proporre qualcosa di inconsueto:let the music do the talking.
Su Mtv si potrebbe infierire a lungo, ma occorre precisare un aspetto ahinoi evidente.
Con i soldi,magari per sbaglio,si comprano anche le idee:la filiale americana ha prodotto almeno due documentari,uno sulle droghe e l'altro sull'estate newyorchese 1977,di altissimo livello.
Per tornare indietro di qualche anno,furono anche i produttori di un programma,trasmesso da Fininvest,tra i più geniali dello scibile catodico:mi riferisco a "Buzz",che logicamente durò meno del quarto d'ora warholiano.
Mtv comunque oggi svende accidentalmente anche pseudomusica; ben più importante è invece la sua opera di proselitismo verso le ultime generazioni,convinte a consumare uno stile di vita impossibile e cafone.
Sono loro il nostro conto alla rovescia verso l'estinzione dell'occidente:vi ricordate lo schermo nero,listato a lutto,i giorni dopo l'11 Settembre?
Ogni tanto,incredibile ma vero,si vergognano della loro funzione rivoltante.
Ha fatto più danni Mtv Cribs di Bin Laden.
Comunque,per buttarla in musica, la verità la scrisse Jello Biafra tanti anni fa:
"...My job is to help destroy
What's left of your imagination
By feeding your various doses
Of sugar coated mindless garbage
So don't create
Be sedate
Be vegetable at home...
Mtv get off the air!
..."
(Dead Kennedys 1985)

Marcosupersonic ha detto...

"ben più importante è invece la sua opera di proselitismo verso le ultime generazioni,convinte a consumare uno stile di vita impossibile e cafone.
Sono loro il nostro conto alla rovescia verso l'estinzione dell'occidente"
Come si dice...quoto?? Una volta avrei detto "mi hai tolto le parole di bocca"

Anassagora ha detto...

Ricordo ancora i csi suonare unplugged a videomusic....

Con mtv in compenso regnano un sacco di cialtroni, lo trovo il peggio della globalizzazione.

K

Marcosupersonic ha detto...

Tra l'altro, sul piano squisitamente musicale, la nemesi ha colpito anche loro, dato che avendo trasformato definitivamente la musica in un insulso prodotto plastificato, ora si godono gli effetti dell'equiparazione: le loro scatolette di musica possono essere consumate anche e meglio aggratis. E a nessuno importa più di tanto, del resto sono scatolette senza valore.
Giusto per entrare un pò più nel merito del post, mi chiedo perché una rete che s'atteggia multiculturalista festeggi normalmente i suoi compleanni in occasione della festa dell'unità. In altre circostanze, per molto meno, avremmo invocato la Corte europea dei diritti dell'uomo...

Simone ha detto...

@Marco Supersonic,Andrea:
Concordo e rilancio.
"Quando la televisione avrà estirpato da loro ogni pretesa culturale,seminando odio e invidia e un istinto ferocemente consumistico,assisteremo a una generazione catatonica pronta a massacrarsi".
(Pier Paolo Pasolini)

Anassagora ha detto...

Simone avresti anche ragione... ma quando sente queste parole (sicuramente apprezzabili) mi vengono in mente gli ippopotami che ballano leggiadri o il bello e impossibile di iorg... insomma cose a data da destinarsi o meglio non destinabile :)

K

Anonimo ha detto...

Mtv si è drammaticamente adeguata; i programmi proposti sono a dir poco ridicoli, la musica un orpello, una parola nell'acronimo. Importa a qualcuno? Forse solo alle persone lasciate a casa, da una rete da sempre a favore dei giovani, delle battaglie sociali: almeno così sembrava. Un peccato, una tristezza se paragonata alla ormai vecchia videomusic; d'altronde perchè stupirsi di quello che accade continuamente, la tv non può di certo sentirsi esclusa.

buran ha detto...

Anch'io mi associo al nostalgismo verso Videomusic, a cominciare dai due conduttori "picchiatelli" dei primi tempi fino alle belle trasmissioni sulla storia del rock (tipo "Rock r-evolution") dell'ultimo periodo. Anni fa, a Firenze, si parlò di difendere il patrimonio dell'emittente (che aveva sede in una palazzina sul lungarno a Gavinana), inteso sia in termini di professionalità (i lavoratori), sia in termini culturali (l'enorme archivio). Mi sa però che il tutto andò a puttane...