La triste lezione del rugby

di Stefano Olivari
Milano città del basket è stata spiegata benissimo dal recente Italia-Nuova Zelanda di rugby a San Siro. Ottantamila persone entusiaste per l’evento, prima ancora che per lo sport: come provato da quei pochi che nel concitato finale invocavano la meta tecnica per gli azzurri di Mallett, mentre la maggioranza dei presenti ignorava cosa fosse.

Milano è questa: le dai l’evento, o almeno la percezione di poter assistere ad un evento unico, e lei risponde come nessuna altra città italiana e poche in Europa. Le dai la routine, anche di livello medio-alto, e non si esce dal ghetto degli appassionati veri. Che nel caso del rugby sono pochi, mentre in quello cestistico hanno comunque dimensioni significative. In attesa di Armani-Lakers più di questi scenari vale l’esperienza di Toni Cappellari, l’architetto della grande Olimpia vincitrice di tutto e dappertutto: ‘’A Milano noi della pallacanestro abbiamo uno zoccolo duro di quattromila tifosi, che vanno a vedere qualsiasi cosa appena scatta un minimo di identificazione nella squadra. Non è quindi una questione di avere o meno un dream team miliardario, ma solo di creare le condizioni per cui questi quattromila stiano attaccati alla squadra che rappresenta la loro città in serie A. Non è un caso che la gente sia rimasta legata ad Art Kenney e a Vittorio Gallinari invece che a giocatori più eleganti. In questo senso quello milanese è un pubblico particolare, apprezza di più l’impegno e lo sputare sangue rispetto alla classe pura: a Bologna, per dire, lo spettatore medio ha un atteggiamento opposto. Poi l’evento particolare, le vittorie e altre condizioni hanno richiamato e richiameranno 15mila persone per la singola partita, ma non stiamo parlando della normalità’’.
Inutile precisare che gli appassionati di basket a Milano sono molti di più rispetto ai tifosi dell’Olimpia, una passione che arriva da lontano. Senza andare alla preistoria basti ricordare che cosa hanno dato gli oratori di ogni quartiere, da Sandro Gamba in giù, o le tante società tenute in vita solo dalla passione: che in altre città deve sfidare un calcio di medio cabotaggio, mentre qui ha contro Inter e Milan. Non è un caso che sulle tivù locali più seguite non si veda una sola immagine di basket. Non solo: nemmeno un personaggio legato al basket in uno dei mille talk show sportivi, anche quando Inter e Milan erano state coinvolte da Giorgio Corbelli in un progetto troppo presto abortito. Tanti appassionati, relativamente pochi tifosi e giocatori. Anche se questo punto Cappellari ha le idee chiare: ‘’Non è onestamente mai stata una città ricca di praticanti. Non è un caso che l’ultima generazione da cui sia uscito un numero significativo di professionisti è quella dei nati nel ’58 e nel ’59. Non c’è paragone, ad esempio, con Varese, per numero di società e capacità di creare giocatori di buon livello’’.
Non è strampalato pensare che un derby, o almeno una seconda squadra ambiziosa, possa far guadagnare qualche articolo in più sui giornali generalisti o qualche mini-servizio in tivù. Operazioni a tavolino come quella del trasferimento di Arese nella prima metà degli anni Novanta (Breeze, Teorematour, BluClub) hanno scaldato poche persone. L’epopea della Pallacanestro Milano, la All’Onestà di Joe Isaac e Mobilquattro-Xerox di Chuck Jura, è terminata di fatto nel 1980. Tenuta in vita a discreti livelli dalla passione e dalla tenacia di Fabio Guidoni, da una decina d’anni la proprietà è passata di mano e gioca in C2. Così la seconda squadra milanese, in ordine di campionato, adesso è l’Ebro che milita in C1. Niente come le rivalità cittadine serve a conquistare spazio mediatico, secondo Cappellari: ‘’Il derby era fondamentale, come hanno capito anche a Livorno e ovviamente a Bologna. Dove Sabatini è il primo tifoso del ritorno della Fortitudo in serie A’’. E adesso, senza derby? ‘’Armani è l’ultimo treno che Milano ha per rimanere nel basket di alto livello. Via lui, non vedo futuro per il basket in questa città’’. (1-continua)
(pubblicato sul Superbasket della settimana scorsa)
Link alla seconda puntata

24 commenti:

Manuel Beck ha detto...

Bel servizio, ho già letto entrambe le puntate su Superbasket, ottime anche le foto sia del Palalido anni '70 che delle palestre del basket minore...
Avrei una cosa da obiettare sulla seconda puntata ma aspetto che la pubblichi qua. Su questa avrei solo una piccola perplessità: che Milano risponda solo al grande evento è vero, ma l'arrivo della squadra campione d'Europa non è un evento? Eppure per AJ-Panathinaikos si sono presentati in 1500 secondo alcune fonti, 3000 secondo altre, comunque una miseria, ovvero l'evento non è stato percepito come tale. Perché?
Questione di promozione o a modo suo ha ragione Proli che manca cultura sportiva a Milano? Mi ricordo 15 anni fa, quando venne Magic Johnson in esibizione col suo team di vecchie glorie, contro la Stefanel, il Forum era strapieno. Eppure era una partita che dal punto di vista agonistico valeva zero. E' questo ciò che Milano percepisce come "evento", a parte ovviamente una finale di qualche competizione, in cui però il pienone lo farebbe qualsiasi città?

Stefano Olivari ha detto...

Scrivo dal Palalido, dove è appena terminata Armani-Martos Napoli dove la squadra di Bucchi ha passeggiato contro una formazione che qualche piccolissimo segnale di vita l'ha dato...e con Travis Best, seduto in panchina con un cardigan alla Nino Manfredi, non potrà di certo andare peggio...volevo dire che a parte i soliti discorsi sul pubblico (il ponte, gli avversari ultimi in classifica, eccetera...il solito campionario di spiegazioni) in tribuna non c'erano nemmeno il presidente Proli e l'uomo immagine Pozzecco...ecco, come si fa a dire allo spettatore tiepido o generalista che 'a questa partita non si può mancare'?...poi l'esempio dell'amichevole di Magic ci sta, una quindicina di anni fa ero al Forum insieme ad altri 12mila per un giovane e non ancora superpersonaggio Shaq contro...nessuno (c'erano solo ragazzi, coinvolti da uno sponsor per non mi ricordo quale iniziativa)...magari mi sbaglio, ma nemmeno contro l'Oldenburg (partita decisiva) ci sarà il pienone...

anjo ha detto...

Qualche settimana fa guardai il listino del palalido e da quel che capii il prezzo minimo era 30 euro...col cacchio che avvicinano un semplice curioso come me!

Cristian ha detto...

Una partita europea infrasettimanale non è mai stata un evento per la Milano del basket, o almeno non lo è da un bel pezzo (non mi sovviene esattamente il giorno di Milano – Aris ma quella bolgia rimarrà nella storia).
Ricordo un quarto di EL contro l’Olimpia Lubiana di Milic a Sagadin, che poteva significare Final Four, davanti a poco più di 4000 spettatori, o per rimanere ai giorni nostri la splendida partita dell’anno scorso contro il CSKA di Messina con sole 3000, invero scatenate, presenze al Forum.
Però quest’anno, al netto della pigrizia del tifoso milanese, ho notato una maggiore disaffezione della città verso l’Olimpia. Personalmente credo semplicemente, per dirla alla Eleni, che questa squadra non emozioni. Mi ricordo un Pippo – Benetton con il pubblico, sotto di 17, tutto in piedi ad applaudire la squadra, trascinandola ad una incredibile rimonta guidata da Vanuzzo, oppure la sporca, nel senso buono, Milano di Lardo riempire per due domeniche di fila il Forum in regular season (contro Cantù e Fortitudo ok, però intanto…)
Va bene l’evento speciale, o la semifinale/finale, però il tifoso Olimpia ha bisogno di una squadra da amare (possibilmente forte) e di personaggi in cui identificarsi.
Prendete la Milano di Lardo, aggiungeteci Danilo Gallinari e Mason Rocca, poi vediamo cosa succede.
In ogni caso il tifoso di Milano è sempre stato un cliente difficile.
Io credo che il progetto Armani Junior, più che cercare il nuovo Pittis, serva a tirare su una nuova generazione di tifosi felici e contenti di andare a palazzo il giovedì sera per vedere il Prokom.

Dane ha detto...

Direttore, questa storia che a San Siro la maggior parte della gente non era appassionata di rugby è un po' gonfiata però.....sta diventando leggenda ormai....certo, una buona fetta era lì per l'evento (e quindi il suo discorso non fa una grinza, in ogni caso), ma la maggioranza era ancora in mano "ovale"... ;-)

Nick ha detto...

Direttore, ancora la prima puntata?
In rete c'è la seconda ormai da giorni, sono sicuro di averla già letta da qualche parte... :D

anjo ha detto...

Direttore, ad ottobre arriveranno i Knicks...ecco l'evento!!!

Italo Muti ha detto...

@all
diretta in streaming, telecronaca di Olivari-Gotta. Che ne pensate?
Italo

anjo ha detto...

Io firmerei subito!!!

A proposito di Roberto Gotta: non doveva uscire un libro sul trentennale della stella?

Roberto Gotta ha detto...

@Italo: non scherzare sulle telecronache NBA, è tutto chiuso, e poi non sono "trendy" come linguaggio!
@anjo: vedi mie periodiche risposte a GuusTheWizard relative alla mia totale, angosciante mancanza di tempo, e poi c'è un motivo ancora più serio: la morte di Stefano Chiodi, mia fonte principale, nonché compaesano, se non altro come residenza. Ovviamente il dramma della famiglia è infinitamente maggiore rispetto all'inezia della mancata uscita del libro.

Ataru ha detto...

Post interessante, è da giorni che voglio scrivere sul mio blog del momento degli sport "vari" in Italia, intanto butto qualche personale idea qui.

1) Ma il Forum ai milanesi piace?
Milano è forse l'unica grande città europea senza un'arena metropolitana. Il pubblico dell'Olimpia è prettamente cittadino e doversi ogni volta sobbarcare la trasferta ad Assago infrasettimanale può smorzare gli entusiasmi dei meno appassionati; vuoi mettere la possibilità dell'aperitivo e poi partita?

2) Il basket di club marginalizzato sulle pay tv muore.
Io dubito che qualcuno abbia risolto l'abbonamento a Sky senza l'Eurolega e gli ascolti dimostrano come basket & volley non se li fili praticamente nessuno sulle pay-tv. Sarà l'enorme concorrenza o la tv ostaggio del capo-famiglia/bambino (anche se ormai a questo si può ovviare volendo), ma sono numeri da tv locale e intere generazioni vengono su senza aver mai visto un minuto di Di Bella & soci.
La pallavolo maschile tornata sulla Rai sta registrando buoni ascolti http://www.repubblica.it/2003/h/rubriche/spycalcio/fuga-stadi/fuga-stadi.html e (opinione personale) gode anche di un discreto trattamento come telecronisti. tra Sky e il secondo tempo su Rai 3 una via di mezzo si potrà anche trovare o no?
Tra l'altro Sky paga ad ogni singolo club l'equivalente di un piatto di minestra, tanto vale regalare i diritti a qualcuno che ti garantisce x ore di diretta in chiaro, forse i soldi tornano con gli interessi grazie agli sponsor.

3) Chi punta il dito sulla fideizzazione inesistente ha pienamente ragione.
Sponsor uguali, ma società diverse, trasferimenti, roster mai definitivi e (aggiungo) 16 squadre sono troppe per la massima serie.
Non c'è anno che passi senza la Cenerentola di turno.

4) 3 o 4 mila persone a palazzo per vedere poco più di una scarsa amichevole contro Napoli non sono poi tanto pochi a pensarci bene.

Dane ha detto...

Roberto Gotta, è morto Chiodi?! Caspita, non sapevo nulla.....

anjo ha detto...

@ Roberto Gotta: ok, motivi più che validi. Sto seguendo la tua radiocronaca di Green bay Packers- Baltimore Ravens via web; le immagini non si vedono: è per una questione di diritti sul web, giusto?

@Ataru: sul punto 1), il Forum è lì lì sul confine tra Assago e Milano, per uno che abita(va) come me a Lambrate (quartiere di Milano) non c'è molta differenza (soprattutto se aprissero 'sta benedetta metropolitana!!) a raggiungerlo rispetto al Palalido

jeremy ha detto...

Dane sarà un mesetto che è andato via. Purtroppo il solito tumore.

Dane ha detto...

@Anjo: sì, ma per uno che abita a Milano andare al Palalido significa (ad esempio): aperitivo in Brera, 20 minuti di Metropolitana, partita, 20 minuti di mezzi, pizza sui navigli.
Per arrivare ad Assago ti ci vuole un'ora buona e sei nel deserto, il pubblico milanese purtroppo è ben caratterizzato, l'idea americana di perdere una giornata per andare al centro commerciale è fuori quadro...

Ataru ha detto...

Domenica sera però la NFL su web si vedeva, mah...

Dane ha detto...

@Jeremy: davvero, non ne ho letto da nessuna parte.....sarò stordito.... :-O

jeremy ha detto...

Devo dire che tutti i giornali ne hanno parlato. Probabilmente quel giorno non hai aperto le pagine online di Gazza, Corriere, Repubblica etc etc e quindi ti è sfuggito.

Italo Muti ha detto...

@Dane
l'hanno detto perfino sulla Rai, voglio dire, nin certo gli esempi della reattività;
@Roberto
io ti quoto lo stesso, tu e Stefano in streaming. Secondo me qualche riusltato buono si porta a casa. Guarda che non scherzo. Perlomeno un post alto non significherebbe un articolo messo in alto su un sito web.
Italo

Dane ha detto...

L'ho detto ragazzi, sono stordito io....sarà stato uno di quei 2/3 giorni in cui non alzo la testa da Avid se non per sfogliare il web durante le pause da rendering......

Roberto Gotta ha detto...

@ anjo: sì, in teoria non si dovrebbe MAI vedere sul web, perlomeno sul sito RAI.
@Italo Muti: ma io non ho detto di non sentirmi in grado, ho solo detto che non può accadere... Ma di solito ci vuole uno che racconta le azioni e l'altro che spiega o dice cretin... ehm, aneddoti, come faccio io per la NFL... Chi dei due fa cosa, nel tuo progetto che, immagino, vorrai generosamente finanziare? :-))

Italo Muti ha detto...

@Dane
non è che stai diventando un pò comunista?
@Roberto
Bob the one, se Generali torna a 20 ed Eni supera 18,50, le risorse non mancherebbero. Io pensavo ad un putsch.....
Italo

Roberto Gotta ha detto...

@Italo Muti: putsch... bello...

nanomelmoso ha detto...

bh non sapete la fatica che abbiamo fatto per trovare un posto per noi poveri derellitti che giochiamo a pallacanestro per diletto ... una ltta senza quartiere ma al fine ce l'abbiamo fatta ...

per i lresto non vado mai allo stadio in serale a vedere il milan come non vado a vedere l'olimpia ... mi attapiro a tornaer a caas da solo attraversando milano ...
ma lo dovrei andare più spesso ma non ce la faccio a fare tutto ....