Quelli che non mollano

di Marco Lombardo
L'importanza di lasciare al momento giusto, la ricognizione di Cannavaro, le mani di Blatter e la telefonata che ha rovinato Moggi.

1. Nella vita meglio essere rimpianti che sopportati, meglio diventare insomma il classico 'grande ex'. Succede tutti i giorni nei nostri uffici e succede anche nel calcio, dove però staccare dal lavoro è impresa sempre più difficile. Il messaggio che vorremmo diffondere in questa rubrica è di lasciare al momento giusto, perché nella vita ci sono tante cose da fare. Non ci riferiamo solo agli sportivi, ma questo è un sito di sport e quindi cerchiamo di rimanere in tema.
2. La vita dei calciatori si è allungata e c’è in giro gente di 37 anni che mette ancora il muso se un allenatore la mette in panchina per far giocare qualcuno più giovane. Il capannello dei reduci insomma non molla: è di questi giorni il giro di ricognizione di Cannavaro per reclutare in vista dei mondiali Totti e Nesta. In pratica: dopo 4 anni non è cambiato nulla nel calcio italiano, tranne che l’età passa per tutti. Totti sano è uno da portare in Sudafrica, il problema è che nessuno può prevedere quanto possa durare oggi Totti. Meno ancora Nesta. Ma soprattutto Cannavaro.
3. Il colonnello Blatter come il famoso ultimo soldato giapponese non demorde: “Mai la tecnologia nel calcio”, ha ordinato, “deve rimanere uno sport che dipende dall’uomo”. Per esserne certo, dopo aver fatto balenare la possibilità di apportare qualche novità per il Sudafrica per rimediare al furto francese contro l’Irlanda, ha deciso che ai Mondiali non ci saranno neppure gli arbitri di porta. “In fondo Henry va scusato”, ha concluso, “Anch’io quando giocavo da attaccante ho fatto qualche colpo di mano”. Il problema è che poi ha continuato, cambiando spesso le regole a partita in corso.
4. Quello che invidiamo a Luciano Moggi, oltre la grande capacità professionale (nessuna ironia), è la sua capacità di fare dello spirito. Ancora oggi, mentre lavora come consulente approfittando del fatto che nel calcio c’è chi gli deve tuttora dei favori e chi invece continua a cercare scorciatoie, riesce a tirare fuori le sue migliori battute su Calciopoli. “Non è mai esistita”, ha ribadito in questi giorni, “si è trattato soltanto di una serie di errori arbitrali”. Qualcuno pensa che purtroppo siano stati errori che per sfortuna hanno avvantaggiato spesso una squadra sola, guarda caso la sua. Ma volendo essere onesti bisogna dire che Moggi ha ragione: non si capisce infatti perché dopo tutta questa serie di errori c’è stata gente che ha continuato a strepitare per anni. Per risolvere il tutto si doveva prendere esempio da lui: bastava una telefonata. E' stata fatta, anche se non ai designatori.
Marco Lombardo

23 commenti:

Dane ha detto...

Eh, ma non è che ci si possa lasciare così con la curiosità su a chi venne fatta quella telefonata.....

Ale ha detto...

Nell'anno del mondiale succede spesso che i giocatori delle nazionali in lizza per il titolo tirino i remi in barca da gennaio in poi, magari fingendo infortuni per riposarsi e preparare al meglio la manifestazione. Ho il vago sospetto che, visto l'andamento del campionato, qualcuno dei nostri, complice pure l'età, possa mettere in atto il piano.

Dane ha detto...

Cioè, se non ci fosse stato il Mondiale Cannavaro avrebbe fermato Matri?!...

Ale ha detto...

Dane, siamo ancora a dicembre! Comunque nel merito: non non l'avrebbe fermato. E' solo che se (sottolineo il se) il nostro ha ancora qualche colpo in canna lo tiene per il mondiale. Ricordi il Thuram 2006 autore di un bel mondiale dopo un paio di stagioni da banda del buco ?

Dane ha detto...

"Dane, siamo ancora a dicembre!"

Chiedilo a Zidane che rub...., pardòn, vinse un Pallone d'Oro per aver giocato 15 giorni in un anno solare.....

"Ricordi il Thuram 2006 autore di un bel mondiale dopo un paio di stagioni da banda del buco ?"

Ricordo ancora meglio Zambrotta, che nei due anni prima e nei due anni dopo il Mondiale non azzeccò un cross dal fondo. Ma lì credo sia questione di grattare il fondo del barile. I nostri sono scarsi, non è che si risparmiano, difatti erano scarsi anche l'anno scorso (e pure quello prima...).

p.s.: sentita ieri sera durante la partita della Roma: "...bella palla di Baptista...aaaahhhh, troppo lunga per Totti....d'altra parte lui non è uno scattista...."
Già, perchè dovrebbe essere uno scattista uno che vuol giocare da prima ed unica punta?!....non è nemmeno una torre, a sto punto troviamogli un posto nella Nazionale di Calcio a 5, così almeno abbiamo un italiano....

Ale ha detto...

Infatti non credo che Cannavaro si stia risparmiando. Se mai lo farà, sapendo che ha il posto assicurato, sarà con l'anno nuovo. Certo che se imbarcano Totti e Nesta, bisognerà pensare anche a Materazzi e magari dire a Lippi di mettere l'orologio indietro di almeno 4 anni....
Resta il fatto che pure i campioni veri adottano questo sistema: ad esempio Matthaus nel 1990, Zidane nel 1998. Sono curioso di vedere Kakà nei prossimi mesi.....

cydella ha detto...

@dane: Zidane 15 giorni?! In quel mondiale, a esagerare, ha fatto una partita decente. Fino alla finale, non pervenuto.

@ale: Kakà, mi sembra, si stia riposando da un 3 annetti ormai.

eltopo1971 ha detto...

che senso avranno poi i premi individuali negli sport di squadra..
a che cazzo serve il pallone d'oro?
che mi frega se uno della mia squadra lo vince?

jeremy ha detto...

Eltopo, sono come gli Oscar: a qualcuno devono darlo ogni anno. Poi spesso è un premio meritassimo e che premia anche la carriera. Ma nella storia di sono state parecchie storture. Per esempio: Zidane è stato un grandissimo, uno dei migliori della sua generazione, ma nel 98 il pallone d'oro dovevano giocarselo Delpiero e Ronaldo, non lui. Oppure i palloni d'oro a Cannavaro e Sammer, premi alle squadre e non al giocatore.

Leo ha detto...

Sono da dieci anni premi alla squadra/nazionale che ha vinto la coppa più importante (champion's/mondiale/Europeo). L'unica stortura degli ultimi dieci/quindici sono stati, a memoria, Nedved e Owen. Questo da quando son stati votabili anche gli extraeuropei.
PS: Zidane è arrivato ad una capocciata dal vincerlo anche nel 2006...

eltopo1971 ha detto...

che al giocatore interessi ricevere il premio è ovvio, ma al tifoso che gli frega?
esempio, io sono tifoso dell'inter e non di etoo..

se etoo prende il pallone d'oro che mi frega?

non capisco il clamore per un premio individuale in uno sport di squadra..

Leo ha detto...

Eltopo, tra l'altro io non ho mai capito il clamore di un premio dato da dei giornalisti sportivi!!!! ;-)

Dane ha detto...

@Ale: Kakà ha altri tipi di problemi, così come il Matthaus del 90. Comunque, in generale hai ragione ma non per gli italiani: è che non ne hanno proprio, poi magari la federazione ingaggia Agricola che a giugno li resuscita...

@Cydella: sai che sono sempre molto generoso nelle valutazioni...

@Jeremy: parliamo di Nedved?!...

@Leo: il calcio è difficile per chi ne capisce, figurati per i giornalisti.....

@Eltopo: il premio individuale in uno sport di squadra ci sta, così gli Oscar agli attori o il premio al dipendente del mese. Il problema è quando viene strumentalizzato (io ad esempio quando uno mi dice "bèh, quest'anno il Barça ha vinto la Champions e quindi LO DEVE VINCERE un blaugrana" lo catalogo subito tra i cretini...) però a livllo teorico i premi ci stanno perchè le squadre son fatte dai giocatori, e se qualcuno di loro si segnala per il rendimento lo si può anche premiare.
Anzi, paradossalmente ha più sneso che negli sport individuali: che cazzo cambierebbe a Bolt di vincere il premio come centometrista dell'anno nell'anno in cui demolisce ogni record e vince tutte le medaglie d'oro?!...)

p.s.: ah, proposito: Messi, guarda che di argentini che han vinto prima di te ce ne sono almeno due...

jeremy ha detto...

Nedved vinse perche resto negli occhi una squadra che doveva maciullare il Milan in finale e invece perse. Si va nel discorso degli Oscar: a qualcuno ogni anno lo devi dare. Una cosa pero: a me risulta un solo argentino Pallone d'oro prima di Messi. Chi sarebbe l'altro? Mi son perso qualche parentela o mi sfugge qualcosa di quel "due"....

Dane ha detto...

Jeremy, tocca mettersi d'accordo. Perchè quando si nominano i palloni d'oro italiani non si nomina mai Sivori, che in realtà vinse in qualità di italiano (da regolamento non avrebbe potuto vincere da argentino...) e quando si nominano gli argentini lui viene ricordato come italiano...

jeremy ha detto...

Sivori era scontato, ma chi è l'altro argentino ad aver vinto un Pallone d'oro, quello dico. A meno che tu non conta quello alla carriera di Maradona. Per me comunque Sivori è il primo argentino e il primo italiano ad aver vinto il pallone d'oro.

Dane ha detto...

A sto punto non rivolgermi più la parola....

jeremy ha detto...

CAZZO HAI RAGIONEEEEEEEEEEEEEE!! PERDONAMI TI PREGOOOOOOOOOOOOO! Mi appello al tuo buon cuore perche solo ora mi rendo conto di quale enorme cazzata abbia detto e se vuoi non ti rivolgero piu la parola, ma sappi che sono costernato per averti chiesto una cosa cosi stupida.....Alfredo, perdonami anche tu.......

Nick ha detto...

jeremy, non credo che recupererai più il saluto di dane, a questo punto...

jeremy ha detto...

Ma io sono costernato!!! CHe devo fare Nick?!?! Dimmi tu perche io mi vergogno tanto....

Nick ha detto...

Niente Jeremy, mi dispiace.
Credo non ci sia proprio niente che tu possa fare.

Purtroppo certe situazioni sono irrecuperabili: chi ha sbagliato deve subire le conseguenze, e non è possibile tornarci sopra.

jeremy ha detto...

Dane, ti lavo i piatti?!? Ti faccio avere la maglia di Pedernera?!?! Ti lavo Milonga?!?!!?!? COSA DEVO FAREEEEEEEEEEEEEEEEEEE??!?!?!?!?!!?

jeremy ha detto...

NOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOO!