di Stefano Olivari
Pochi centimetri di neve e temperature di poco sotto lo zero (in dicembre, incredibile!) sono stati sufficienti ad armare il partito del cemento ed i suoi tamburini, secondo cui ogni male del calcio italiano va ricondotto al fatto che i nostri stadi sono diversi dall'Allianz Arena.
In realtà l'unico scandalo è che un piccola precipitazione, ampiamente prevista, abbia cancellato mezza serie A in mezzo ad approssimazione e piccole furbizie. Sabato a Firenze si poteva tranquillamente giocare, probabilmente anche a Bologna: i campi erano praticabili, gli spettatori che non sopportavano il sedere ghiacciato potevano starsene a casa come del resto da un secolo hanno sempre fatto durante la brutta stagione. Non solo: partite a maggior ragione recuperabili ieri sono state cancellate, nel nome di vacanze già prenotate dai giocatori più che di una vaghissima 'sicurezza' degli spettatori (alcuni dei quali, come a Firenze, eroici spalatori quando già si sapeva che il partito di Miami aveva già vinto). La decisione più scandalosa è arrivata da Genova, dove con un bellissimo sole ed una temperatura vicina ai dieci gradi sopra lo zero Genoa-Bari è stata cancellata per decisione del questore. Un questore tifoso, evidentemente, visto che i rossoblu erano senza mezza squadra e che a Torino alla stessa ora Juve-Catania si è giocata con cinque gradi sotto lo zero. Per non parlare dell'Inter-Lazio serale, in cui si sono sfiorati i meno dieci. Tutto rimandato, probabilmente, al 27 gennaio: data in cui freddo, neve e ghiaccio non hanno meno probabilità di manifestarsi. Poi, da Abete in giù, c'è stato il solito inno ai nuovi stadi necessari per avere l'Europeo (ma non bastavano le escort?) dimenticando che quasi tutti quelli vecchi erano agibili e che tre quarti dei ricavi arriva dalla tivù.
27 commenti:
Diretto, io dico solo una cosa: ho visto gli highlights della Bundesliga sabato sera in un pub. Campi ghiacciati, tutti in campo e sugli spalti solito pienone. Solo da noi hanno prenotato Miami e un po' di neve (nemmeno tanta, a Milano si circola in scioltezza) ha portato a decisioni da calamità naturale.
e perché la premier league? fra l'altro giocata su campi fastidiosamente perfetti: e sì che i nostri saranno sicuramente i migliori giardinieri del mondo...
non giocare per rimandare al periodo statisticamente più favorevole al gelo in italia.Che dire...dei geni.
chissà il sei gennaio alle 20.45 che tempo ci potrà mai essere... :-)
Beh, ragazzi, qui a Trieste è successo anche di peggio; alle ore 13.30 viene comunicato che si giocherà regolarmente, alle 15.30 al momento di entrare in campo la partita viene rinviata a data da destinarsi; legittima a quel punto l'incazzatura dei pochi presenti...
Che la vacanza dei calciatori sia sacra è cosa nota, basta pensare che in Inghilterra, Paese notoriamente più caldo del nostro, si gioca per Santo Stefano generalmente con affluenze di pubblico ottime se non superiori alla media mentre da noi si sospende tutto fino all'Epifania; e sicuramente visto il periodo anche l'audience televisivo sarebbe ottimo... Ma ovviamente la colpa è degli stadi vecchi, del resto l'Ardenza di Livorno è un gioiellino appena costruito...
Caro questore tifoso, stai tranquillo: il Genoa ce lo mangiamo in un sol boccone anche al completo, anzi, magari sarà anche più gustoso!
l'Inghilterra è un paese meno caldo dell'Italia, ma non certo più freddo (va colta la sottile differenza): da quelle parti vedono neve e gelo molto meno che nel nord Italia.
@dag, quello che ti pare...ma l'unica sospensione giustificata in questo fine settimana era quella di Udine.
In campi come quelli di Genova e Firenze ci gioco anche io il giovedì sera a calcetto, non scherziamo.
A Bologna impreparatissimi (la situazione era molto meglio che a Milano, ma è stata affrontata in ritardo), a Firenze non s'è giocato per "inagibilità degli spalti" (signoriddio), a Genova su tre quarti di campo non c'era neanche un fiocco di neve.
Ah...e la Triestina a seguito della decisione di sospendere la partita è scesa in campo per un allenamento con partitella in campo corto....forse non era così inagibile il terreno, no?
Nick hai pienamente ragione, non volevo dar ragione al "partito di Miami", era solo una constatazione meteorologica slegata dai recenti rinvii. Solo per dire che in generale in quanto a gelo e neve loro sono un po' più fortunati, per via della corrente del Golfo.
Direttore, mi permetta, tuttavia, di affermare che ieri sera, a San Siro, non mi sono affatto divertito con meno dieci gradi e spalti (quantomeno il mio settore) scivolosissimi e innevati (non so gli altri settori, ma il mio, il 225, era ai limiti dell'inagibilità, con parecchie persone attaccate a ringhiere e corrimani per non scivolare sulle scale). E stare a casa, visto che sono abbonato, mi dispiaceva, perché, se è vero che gli abbonati contano zero e che i ricavi arrivano dalle televisioni, è altrettanto vero che gli abbonamenti non li regalano affatto: siccome, nella scorsa stagione ed in quella in corso, l'Inter a San Siro ha giacato quasi esclusivamente di sera (quest'anno, da metà settembre, unica eccezione, Inter - Fiorentina), anche in pieno inverno, se uno inizia, quando fa molto freddo, a non andare più a San Siro, non sfrutta gran parte dell'abbonamento. E' ovvio che, siccome a vedere 22 giocatori che camminano, scivolano sul ghiaccio, si infortunano, stando seduto più di due ore al gelo, ed avendo anche altre cose da fare la mattina (pensiero condiviso da moltissimi altri abbonati da anni all'Inter, stufi, ogni volta che si va a San Siro, di rientrare a casa di notte, posto che ora l'inizio delle partite è pure stato posticipato), non mi diverto affatto, l'anno prossimo, dopo dodici stagioni, non rinnoverò, seppur con dispiacere l'abbonamento (ma non sottoscriverò quello a Sky o a Mediaset Premium, perché il calcio mi piace vederlo dal vivo, se non si può più, posso pure farne a meno).
Però, a parte questo proposito personale che, probabilmente, qui non interessa a nessuno se non nella misura in cui può essere una testimonianza del fatto che non tutti i tifosi sono tossici di calcio disposti a pagare qualsiasi cifra a scatola chiusa per prodotti scadenti (considerando anche il livello raggiunto del nostro campionato, parcheggio per ex campioni imbolsiti, mezzi giocatori ed allenatori novantenni con un grande futuro alle spalle sedicenti maestri di tattica convinti di esser tutti migliori di un Hiddink qualsiasi), non dico che sia necessario ricostriuire gli stadi come vorrebbero i soliti opportunisti (non ne vedo la necessità, a parte l'opportunità per alcuni di concludere affari privatissimi con sovvenzioni pubbliche). Dico solo, però, che qualche provvedimento, ieri, forse si poteva effettivamente assumere. Mi ha stupito, per esempio, che, visto che in questi anni non si è mai posta attenzione alle esigenze di abbonati allo stadio e a Sky, spostando gli orari delle partite già fissati da tempo (come se tutta la gente nella vita non avesse nulla da fare e aspettasse solo di sapere a che ora deve sedersi davanti alla TV o recarsi allo stadio), basti pensare alla prima di campionato (prima si doveva giocare alle 15.00, con Inter - Bari alle 20.45, poi si sono spostate tutte le partite alle 20.45 ed Inter - Bari è stata anticipata alle 18.00), non si sia anticipato il posticipo alle 18.00. In fondo, a casa mia, al Quartiere Gallaratese, vicino allo stadio, il termometro nel tardo pomeriggio segnava - 6°, la sera quando sono rientrato da San Siro totalmente assiderato (nonostante tre maglioni di lana e tre di pile, più due gilet di lana, sotto il giaccone) ne segnava - 11° (a Controcampo dicevano - 12°, ma mi è sembrata decisamente un'esagerazione giornalistica di tipo sensazionalistico...).
Alessandro
Milano
Di una cosa si può star certi:
il posticipo si gioca anche a -35.
il partito di miami sta dilagando in qualsiasi settore. basta un po' di neve od una pioggia un po' più intensa e subito si grida alle città in ginocchio. non sono un ragazzo del '99 (inteso 1899...) però mi ricordo quando si viveva normalmente con 16/18 gradi in casa, fuori faceva un freddo becco, nevicava, la nebbia era tale anche in città e, clamoroso, si faceva una vita normale andando anche allo stadio (ricordate gli scaldini?). Negli Usa la NFL, che gioca prevalentemente nel "caldo" Nord Est, non prevede le sospensioni per il clima e nessuno sceriffo è mai intervenuto a fermare le partite per la salute degli spettatori. Ci sarà l'Allianz Arena anche a Pittsburgh? Sarà colpa degli Hamburgher?
Alessandro, non c'è dubbio che il mitico 'prodotto calcio' sia in Italia concepito come qualcosa che si venda a prescindere dalla qualità e dalla sua vicinanza all'utente. Purtroppo l'unico modo concreto di manifestare il dissenso è non andare più allo stadio e soprattutto non abbonarsi più a niente. Paradossalmente le manifestazioni di dissenso di piazza rafforzano il partito del 'tutti a casa davanti a Sky e Mediaset', come in altri ambiti sono insomma funzionali al sistema. La presunzione è comunque quella che hai detto, cioè che uno faccia il tifoso di professione.
A Firenze per dare l'annuncio del rinvio, dopo una estenuante riunione, si è aspettato le 18, sapendo di tifosi, sia viola che rossoneri, già in viaggio e in attesa sull'appennino, dopo che per due ore si era parlato addirittura di partita a porte chiuse. Idea veramente brillante, quest'ultima: migliaia di abbonati e bigliettati incazzati come iene, gente già fuori, e dentro, lo stadio, tam tam che invitavano ad andare lo stesso. Situazione di emergenza, va bene, però le previsioni si conoscevano già da prima. Il campo è riscaldato, ma per pensare al ghiaccio sugli spalti (sulle scale d'accesso, perchè per il resto ci sono i seggiolini) non è che ci volesse un genio. I volontari potevano essere convocati prima e dotarsi di sale da spargere fin dalla mattina non sarebbe stato poi così difficile, basta essere minimamente svegli e decidere per tempo.
per chi parla di nfl ieri (domenica 20 dicembre) hanno posticipato alle 16.15 locali due partite perchè gli spalti erano ghiacciati.
Per il resto si pare che con 2 cm di neve ci sia la catastrofe è anche vero che non è che i -10 sino usuali almeno a milano ...
Da segnalare che, contestualmente ai rinvii, sono partite le discussioni del tipo "perché d'inverno non si gioca tutti alle 15" et similia, discorsi che ogni tanto tornano di moda e si tengono a galla da una decina d'anni.
Alzo la manina: vada per i big-match in notturna e per gli anticipi, questi sì necessari, delle squadre impegnate nelle coppe la settimana successiva, ma in turni di campionato come quelli di ieri, svincolati dalla prospettiva-Champions, non si potrebbero organizzare anticipi e posticipi nelle città del Centro-Sud?
Del tipo: invece di Bologna-Atalanta si gioca Napoli-Chievo o Palermo-Siena, a Torino e Milano la domenica pomeriggio e in serata Roma-Parma. Sarebbe rimasta la gara di Firenze, ma un rinvio (uno, però) si può stare. In questi casi le famose esigenze televisive cosa c'entrano?
Domenica alle 12 c'erano già diversi tifosi a Marassi in attesa della partita, nella zona dello stadio. Tutti o quasi senza guanti ne cappuccio in testa.
L'aspetto sconcertante della decisione è innanzitutto che presa due giorni dopo la nevicata, con tutto il temèpo per risolvere il risibile (quanto a dimensione) problema.
Ha lasciato tutti increduli, tanto che, come diceva Stefano, nel chiacchiericcio davanti e nei dintorni dello stadio (c'erano già tifosi a quall'ora), l'ipotesi del rinvio dovuto a ragioni di sicurezza del pubblico è sembrata quantomeno un assist per altre ragioni (convenienza delle squadre a giocare più avanti, dar fiato a chi spera di edificare un nuovo stadio ecc).
Certo che che in uno stadio coperto al 95%, dopo due giorni di sole e temperatura di almeno 6gradi, col prato agibile, si rinvii una partita perchè quattro file di tribuna hanno tratti di gradino ghiacciato, per un totale di tremila posti (su 36mila) spesso oltretutto inutilizzati perchè troppo a ridosso dei vetri di recinzione, sarebbe davvero surreale se non fossimo il paese delle banane...
In Premier League succede la stessa cosa...
http://www.wiganlatics.co.uk/page/NewsDetail/0,,10429~1911180,00.html
Qualche giorno fa mi è capitato di leggere un'intervista a Sneijder in cui affermava che quest'estate di fronte alla notizia del suo trasferimento in Italia ha reagito con lo stesso entusiasmo di uno condannato alla pena capitale:"Non avevo nessuna voglia di andare in un campionato mediocre con GLI STADI SEMPRE SEMIVUOTI". E i dirigenti calcistici si permettono ancora di maltrattare quei pochi tifosi che hanno voglia ancora di recarsi allo stadio?
Ma a qualcuno viene in mente che allo stadio non si va più perchè le partite sono SEMPRE noiose e SPESSO inguardabili ???
@nanomelmoso. appunto due partite rinviate di poche ore a fronte di partite rinviate a non si sa quando dopo vari tentennamenti. ed in 3 ore gli spalti ghiacciati sono stati resi agibili. da noi si attenderà il disgelo. o si finirà per giocare comunque in condizioni simili allo scorso fine settimana.
@mizio71. esattamente. se unisci a questo la gestione delirante degli stadi (ci vuole molto a prevedere di spargere il sale sulle scale?) scopri che chi come me si attrezzava con guanti sciarpe e scaldini ha smesso di andare allo stadio da anni e fa fatica a vedere una partita intera in tv.
Non entro nel merito di speculazioni edilizie o di altro tipo, dico solo che quelli che ho visto degli stadi italiani, non sono per nulla accoglienti all'interno e disastrosamente irrangiungibili dal punto di vista logistico. L'unico che mi pareva carino e facile da raggiungere era il Delle Alpi; sicuramente mi sfugge qualcosa, ma non capisco perchè sia sato dismesso.
Quello di S.Siro ha il pregio di una buona visibilità, essendo stato costruito ed ampliato solo per il calcio, per il resto fa schifo e raggiungerlo in auto, con parcheggio distante chilometri, a meno di non esser vicino allo stadio 2 ore prima, porta all'esasperazione.
Voto per uno stadio costruito fuori città, con tantissimi parcheggi sotteranei, che abbia tutti i posti a sedere e coperti e che non abbia la grigia atmosfera postmoderna(?) del Meazza. Forse allora ci torno.
Clinter, lo stadio delle alpi (come il bentegodi, il san nicola, il san paolo, l'olimpico - almeno fino a un anno fa, recentemente non l'ho visto -, il dall'ara eccetera eccetera) era uno stadio impersonale, esteticamente e intrinsecamente privo di fascino, con aree comuni squallide, seggiolini e bagni lerci, visibilità modesta, cura del dettaglio inesistente, atmosfera mediocre. già "vecchio" al momento dell'inaugurazione come peraltro tutti i casi precedenti elencati, con l'aggravante rispetto a bologna e firenze che era stato costruito completamente nuovo.
Sugli altri impianti italiani (da lecce a brescia passando per livorno e cagliari), con le eccezioni di Marassi, San Siro, Trieste e Udine, gli unici con la parvenza di un atmosfera e servizi civili, meglio stendere veli pietosi.
Il problema però fondamentalmente è culturale. Anche in presenza di stadi nuovi (magari quelli dei fantomatici "centri commerciali e hotel" di cui sarebbero pieni gli impianti tedeschi e inglesi) credo che dopo una stagione finirebbero per venir trasformati in immondezzai. Soprattutto se verranno costruiti con soldi pubblici. Come avviene per i treni (pure quelli nuovi), le università, gli uffici comunali, gli arredi urbani e (molti) ospedali: in nessun paese semi-civile vengono costruiti con così poca cura e poi trattati e sfasciati come da noi...
Paolo, del Meazza ho già detto, a Verona sono stato, non si vede bene dalle curve, ma lo stadio, quando l'ho visto io, non era fatiscente. Bergamo, Brescia e Parma non sono stadi da serie A secondo me. L'unico decente, ma non coperto, è quello di Cagliari. Al delle Alpi sono arrivato con l'auto fin sotto lo stadio e mi ricordo tanti parcheggi. All'interno, non ero in curva, ma ho visto bene.
Dall'hinterland a nord di Milano, per andare allo stadio dovevo partire 2 ore prima, posteggiare a 2 km dallo stadio, fare una fila fastidiosa e salire per quei torrioni osceni. Dopo la partita, almeno un'altra ora, ad andar bene, per tornare. Boh! Se è divertimento questo?!
Ciao Clinter, a mio parere Verona, Parma, Bergamo ecc non sono stadi fatiscenti in senso stretto del termine ma molto squallidi, con servizi davvero modestissimi. Un gradino sopra comunque del Rigamonti, dove ti sembra di essere in uno stadio bosniaco post-guerra civile, e del Sant'Elia che, secondo me, è orribile quanto inospitale a livello di servizi ed estetico. (testati tutti nel 2009).
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