di Stefano Olivari
Prima o poi capita a tutti quelli che scommettono, anche a quelli che non l’ammetteranno mai: non contenti di dare i nostri soldi al bookmaker, finiamo a volte per darli anche a chi vende consigli sulle puntate.
Esistono infatti centinaia di siti web a pagamento con questo scopo, generici o specializzati in un solo sport. E sono addirittura nati anche alcuni certificatori di questi ‘advisory service’ (il più famoso è Sports-Tipsters) con l’obbiettivo di verificare i record effettivi ottenuti da questi consiglieri. Giustamente a pagamento, perché il lavoro va pagato, ma con statistiche sempre in positivo: qualcuna in modo astuto, con ritorni annuali del 20% sul capitale investito, altre in modo smaccatamente truffaldino. I criteri per valutare un advisor sono due, lo yield ed il numero delle puntate. Lo yield è il guadagno medio per scommessa, quando è troppo alto si basa su un numero limitato di colpi e quindi su una cattiva ripartizione del rischio. Visto che i soldi vinti si possono reinvestire e che è sconsigliabile investire più del 2% del capitale su una singola giocata, conviene fidarsi di yield più bassi (realistico l’1%) ma ottenuti attraverso un numero maggiore di colpi (almeno 400 all’anno). Detto questo, da una facile indagine risulta che alcuni siti di certificazione risultano legati agli advisor di cui dovrebbero controllare i numeri. Siamo arrivati alla follia nella follia, cioè il bisogno del certificatore dei certificatori. E’ quindi ovvio che sia meglio ragionare con la propria testa, tenendo presenti i pochi parametri citati.
Stefano Olivari
(pubblicato sul Giornale)
56 commenti:
Direttore,
per questi siti siamo al livello degli pseudoguru televisivi del lotto che vendono i numeri al telefono a 5 EUR al minuto, mostrando le giocate di quelli che hanno vinto le settimane prima grazie ai loro numeri.
Direi articolo 643 C.P. o dintorni ...
circonvenzione di incapace? :P
Guus, anzi c'è un minimo di valutazione sulle scommesse sportive (anche se Dane non è convinto). Sul Lotto siamo alla truffa e alla circonvenzione d'incapace senza ombra di dubbio. Non c'è nessuna base scientifica e statistica per cui debba "uscire" un numero in particolare. Teoricamente il 25 sulla ruota di Bari potrebbe non essere mai estratto da qui all'eternità.
Il lotto è già truffa per come è concepito...di circonvenzione di incapace si potrebbero accusare tranquillamente i monopoli di stato.
non credo Jeremy, se per "eternità" intendi "infinito" il numero 25 uscirà sicuramente. Come il limite tendente a x che ad "infinito" raggiunge il valore x.
Puoi dire che da qui al 6500 potrebbe non uscire mai...
Boh, bisognerebbe chiedere ad un matematico... io infatti rimediavo filotti epocali di insufficienze in questa materia! :-)
E' Nick quello statistico e comunque piu fresco di meno in analisi matematica. Comunque se non erro il limite di x con x tendente a piu infinito è uguale a piu infinito.
@dag, non è matematica ma statistica...e l'interpretazione corretta è quella di Jeremy: il 25 (o qualsiasi altro numero) può tranquillamente non uscire mai, neanche in un numero infinito di estrazioni.
La probabilità di uscita è sempre 1/90, indipendentemente dal numero di estrazioni effettuate. E' questa la "forza" del lotto: il suo non sottostare a nessuna legge matematica.
@jeremy
Vabbè, questa è facile. E' come dire che se una squadra vince tutte le partite del campionato allora vince il campionato ...
@Nick
5/90 = 1/18 = 0,055% per la precisione ;-))
...appunto! :)
Il concetto, volendolo trasporre a tutti i costi in matematica, è che non esiste f(x) semplicemente perchè non esiste alcuna relazione fra una estrazione e la precedente, quindi andare a prendere il limite di f(x) per x che tende a infinito non ha senso, per la mancanza stessa dell'argomento.
Statisticamente ci sarebbero i teoremi di Bernoulli (le cd "leggi dei grandi numeri"), che però parlano di medie e si riferiscono a enormi numeri di osservazioni. Applicarle significa solo dire una cosa più che ovvia: che probabilmente prima o poi il 25 uscirà.
Ma, appunto, "probabilmente" e "prima o poi": il se non è certo, e il quando è impossibile da prevedere.
@Nick
Ma secondo te si potrebbe trasporre anche al calcio, tipo "Prima o poi l'Inter arriverà in finale di Champions League" ?? ;-)))
Guus, per la precisione (1/90)+(1/89)+(1/88)+(1/87)+(1/86)=5/88=0,056! :D
Ecco, bravo...il concetto è lo stesso!!! ahahahahahaah
Esatto, si parla di probabilità. Che esclude l'impossibilità di avvenimento di un evento ma non ne da la certezza. Io posso solo affermare con certezza che prima o poi il 25 uscirà. Ma il poi è + infinto e quindi....
Esclude l'impossibilità e garantisce la possibilità, appunto...ma stiamo parlando di una scienza che definisce l'eventualità che latte e caffè si spartiscano equamente lo spazio in una tazza come "improbabile"...
(faccina)
Parlando di una successione di eventi indipendenti (uscita dal 25 in estrazioni del lotto successive) ed equiprobabili, si applica la legge forte dei grandi numeri, e partendo dall'evento E(x) = "il numero 25 uscirà entro le prossime x estrazioni", il limite della probabilità di E(x) P(E(x)) per x tendente a infinito è 1, cioè si può dire che, con un numero infinito di estrazioni, ci sarà il 100% di probabilità che il 25 sarà estratto.
Il 100% di probabilità, tuttavia, non equivale alla certezza. Infatti esiste anche l'evento E'(x) "il numero 25 non sarà estratto entro le prossime x estrazioni", il cui limite in probabilità è 0, ma non è un evento impossibile.
Sottigliezze statistiche, giusto per mettere i puntini sulle i. :)
Ottimo Matteo!
voi siete matti... L'intento dell'articolo è dire che fidarsi dei certificatori dei consiliori sulle scommesse è un po' come fidarsi dei controlli di un metal detector prodotto dalla Smith & Wesson, e voi finite a parlare di Bernoulli!
ecco, con la mia spaventosa ignoranza volevo proprio dire ciò che ha espresso mirabilmente Matteo...in pratica su infinite estrazioni la probabilità è il 100%. Ma ignoravo che il 100% di probabilità non significasse necessariamente "evento certo"! :-)
""leggi dei grandi numeri""
Quella secondo cui affidando pennelli e vernice a 100 scimmie prima o poi una di esse tira fuori una Gioconda.....
"Ma secondo te si potrebbe trasporre anche al calcio, tipo "Prima o poi l'Inter arriverà in finale di Champions League" ?? "
E' il discorso che fa Moratti: "non vinciamo la Champions da 45 anni, quest'anno deve toccare a noi!". Da quanti anni è che il Genoa non vince lo scudetto?!...
"in pratica su infinite estrazioni la probabilità è il 100%. Ma ignoravo che il 100% di probabilità non significasse necessariamente "evento certo"! :-)"
Se tiri una monetina 100 volte ad ogni tiro hai il 50% di probabilità di fare testa o croce, ma ciò non significa che farai esattamente 50 volte testa e 50 volte croce. In teoria potresti anche fare 100 volte testa o 100 volte croce. Difficile eprchè gli ellemnti sono solo due, coi 90 nuemri del lotto le possibilità di non sucire mai sono più alte. Esattamente come per la Champions: dal punto di vista teorico il Milan avrebbe più probabilità e possibilità di vincere lo scudetto che l'Inter la Champions (se le manifestazioni fossero identiche, ovvio...).
"L'intento dell'articolo è dire che fidarsi dei certificatori dei consiliori sulle scommesse è un po' come fidarsi dei controlli di un metal detector prodotto dalla Smith & Wesson"
Bèh, a Milano c'è un sindaco petroliere che parla di piste ciclabili, Montezemolo è stato contemporaneamente presidente di Confindustria e della FIEG, i Festival cinematografici hanno in giuria registi che si scambiano favori e dispetti, ormai l'andazzo è questo. Ma "il mondo è così e non possiamo farci niente", finiamo il thè e montiamo in macchina.....
@Matteo, perfetto.
La traduzione in non-statistichese era appunto "probabilmente prima o poi il 25 uscirà. Ma, appunto, "probabilmente" e "prima o poi": il se non è certo, e il quando è impossibile da prevedere" :)
"Bèh, a Milano c'è un sindaco petroliere che parla di piste ciclabili"
perchè in famiglia c'è l'influenza ambientalista di Milly... ;-)
Dane, sei talebano e sovversivo!
Dane, il primo commento è una cazzata alla stregua di "se io ho due polli e tu zero, statisticamente ne abbiamo uno a testa".
Barzellette buone per far sorridere chi non ne sa niente, raccontate da chi ne sa ancor meno.
"il primo commento è una cazzata alla stregua di "se io ho due polli e tu zero, statisticamente ne abbiamo uno a testa"."
Perchè, statisticamente non è così?! Mi era stato detto che l'Angola è un paese in crescita...
"Barzellette buone per far sorridere chi non ne sa niente, raccontate da chi ne sa ancor meno."
La mia ignoranza è certificata da tempo, in ogni caso ridevo non tanto delle leggi in sè quanto dell'applicazione mentale che ne fanno al barsport...
No, statisticamente non è così. E' una affermazione incompleta e, così com'è, errata...come dire, parlando di calcio, "in una partita valida per la coppa Inter e Fiorentina hanno finito due"
Non sai quale coppa, non sai chi ha vinto, non sai quanti gol ha segnato l'altra squadra...e non sai nemmeno se "due" si riferisce al numero di gol o no.
A parte questo, se il tuo intento era quello di deridere un certo tipo di affermazioni "statistiche", è esattamente quello che sto dicendo io...solo che tu lo dicevi usando ironia e io no.
La popolazione P è composta da due individui (individuo A e individuo B).
A possiede 2 polli, B possiede 0 polli.
All'interno della popolazione P ogni individuo possiede in media un pollo.
Così è corretta?
Più che della circonvenzione di incapace parlerei per molti tipster di vera e propria truffa.
1)Io tipster come prima cosa sono uno che gioca in prima persona (garantito al 100%) e quando vedo uno quota succulenta prima la gioco e poi scrivo il prono.
2) Nel frattempo la quota potrebbe essere cambiata (sopratutto se sono un minimo abile e mi muovo in early market) e a quel punto cerco il bookmaker in capo al mondo che mi permetterebbe teoricamente di giocarla
3) Teoricamente, perché qui scatta il discorso massimali, spesso si indicano quote di bookmaker che accettano pochi soldi ed allora la puntata alta, diciamo da 7/10 in su, è nella realtà impossibile a quelle quote.
4) Io però calcolo il mio profitto su quelle quote ed ogni volta spunto il 10-20% in più, moltiplicate questo vantaggio per 100-200 colpi l'anno (a tenersi bassi) ed ecco la differenza tra un pronosticatore che si fau n nome ed il povero fesso che seguendolo a ruota si trova comunque in deficit
5) Questo fenomeno è poi più accentuato a seconda del mercato, un abile pronosticatore della pallamano svedese farà scendere la quota molto più facilmente che se specializzato sulla champions League, senza contare che di solito è lui stesso a soldo del bookmaker
Nick, allora fammi l'esempio di cosa dice la statistica nel caso dei due polli perchè l'esempio calcistico che fai è fuorviante, (soprattutto per un ignorante in matematica come me: l'ho detto che ho smesso di studiar matematica in prima liceo artistico, facevo i disegni alla compagna che mi passava i compiti in classe...).
Detto questo, avrai riconosciuto nei miei commenti due battute spesso usate dal giapponese. Quel modo di pensare deridevo.
La legge dei grandi numeri dice che la media che calcoliamo a partire da un numero sufficiente di campioni è sufficientemente vicina alla media vera, e in pratica si può pensare che i tentativi avranno una media dei risultati tanto più vicina alla media vera quanto più grande sarà il numero dei tentativi (sì, l'ho spiegata da ignorante, ma l'esperto sei tu).
In pratica, significa che se ho una squadra da terzo posto più campionati giocherò e più spesso arriverò vicino al terzo posto e più la mia media piazzamento sarà vicina al terzo posto (sì, è un esempio un po' del cazzo, ma è il massimo che può fare un ignorante come me...). Questo avendo ovviamente una squadra da terzo posto.
Purtroppo la gente confonde spesso la parola "grandi" (numeri) con la parola "tanti" (numeri) e pensa che legge dei grandi numeri significhi che più volte partecipi alla Champions più hai possibilità di vincere, anzi: addirittura che partecipando tante volte prima o poi "statisticamente" (altra parola usata a cazzo) c'entrerai una vittoria! Che è una minchiata, perchè non tiene assolutamente conto del fatto che si abbia oppure no una squadra da Champions (vedi i 5 anni di Champions del Galatasaray...), senza contare la casualità del calcio (guarda la Juve e il suo numero di partecipazioni...).
Cioè, se sei Real, Barcellona, Chelsea o Manchester e partecipi a 100 Champions arrivando sempre almeno ai quarti prima o poi puoi c'entrare il jolly, se sei il Galatasaray puoi anche partecipare a più Champions del Milan (vedi periodo Zaccheroni) che non vinci mai......
ah dimenticavo di specificare nel mio esempio che "possiede in media" si riferisce alla media aritmetica semplice, visto che esistono altri tipi di "media" (ponderata, ecc.).
Più aumenta il numero delle ripetizioni, più ci si avvicina al vero valore.
Quando si dice che siccome una squadra ha vinto meno derby, allora è favorita per il successivo, si ipotizza che le squadre siano di pari livello e che quindi alla lunga avranno vinto più o meno lo stesso numero di derby. E' da verificare se l'ipotesi è vera, però.
Appunto... ;-)
@Dane, sei stato perfetto...
@dag, la statistica è una scienza talmente perfetta ed esatta che quando ti dà un risultato ti dice anche di quanto si sbaglia. Nel caso dei polli, dovresti aggiungere che la varianza è pari a 1...e comunque resta il problema (statistico, sempre) del se abbia senso o no calcolare quella media.
"@Dane, sei stato perfetto..."
Bèh, la compagna di banco che mi suggeriva aveva la quarta di reggiseno, quindi i suoi suggerimenti li ascoltavo mooolto attentamente e qualcosa m'è rimasto.....
"la statistica è una scienza talmente perfetta ed esatta che quando ti dà un risultato ti dice anche di quanto si sbaglia"
Ecco, nella mia ignoranza questo mi ha sempre lasciato più di un dubbio col quale morirò. Penso ad esempio ai dati auditel.....
Mi riferivo semplicemente a varianze, sqm, misure di dispersione e distribuzioni...l'esempio del pollo è illuminante.
Che c'è con i dati auditel?
I dati auditel (come le statistiche sui numeri dei tifosi) secondo me hanno senso solo se consulti TUTTI i cittadini (un po' come le votazioni politiche, e già lì schede bianche, nulle o chi sta a casa droga il risultato...). In quei casi il campionamento secondo me ha una percentuale di errore altissima...
Discorso troppo complicato (per me almeno, che non conosco tutti i parametri).
Il campionamento dovrebbe essere fatto seguendo regole precise di copertura non casuale della popolazione (non "popolazione italiana", "popolazione statistica": la gente che fruisce del servizio) e considerando i target di riferimento della rete...ma non so come invece lavora l'auditel.
@Dane
Anche per me l'Auditel è una bufala clamorosa, non ho altre informazioni a riguardo ma la sensazione è quella.
Penso che sia così anche per Audinet Sinottica, ma qui forse è meglio sentire dal Direttore: io è qualche anno che a casa c'ho il programma installato (sono un cosiddetto "panelista"), chissà se Indiscreto è entrato in qualche classifica Audinet (almeno in zona retrocessione)
@Nick: e se è complicato per te figurati per me! :-D
Comunque sì, teoricamente hai ragione, è che a me resta sempre il dubbio. Il campionamento applicato al numero totale mi da sempre l'aria del "fare di un erba tutto un fascio": metti che fai un sondaggio su come ragionano gli juventini e becchi due Gronchi Rosa come Alenar e Jeremy?!... :-D
Avevo un socio laureato in matematica ed esperto di statistica, avrà perso mezzo fegato a cercare di convincermi della scientificità dei campionamenti...... :-P
@Guus: l'Auditel è taroccato pesante, ma io mi riferivo proprio al discorso teorico anche in assenza di tarocchi. Il campionamento prevede un certo assortimento (un laureato, un ignorante, etc...) parte sempre dal principio che tutto sia generizzabile. E' questo che mi lascia dubbioso, poi certo vale la legge dei grandi numeri: più è ampio il campionamento più ci si avvicina al risultato più esatto (è chiaro che 100 intervistati danno risultati meno attendibili di 100.000 intervistati...) però bòh.....secondo me solo il "sondaggio universale" ha un valore attendibile e questo ammettendo l'onestà del sondaggiato: per anni mi son divertito a rispondere a cazzo alle interviste telefoniche, altre volte strumentalizzo le mie risposte a mio vantaggio (tipo quando mi chiama il supermercato sottocasa...). :-D
@Nick
nell'ultimo caso entriamo nella statistica inferenziale e allora tocca scomodare Gauss e le sue curve campanulari con le code che abbiano alemno il 5% di alpha ognuna.
Per gli altri concetti, compreso il limite risolto da Jeremy, direi che possimo tirar fuori gli asintoti.
Italo
@Italo, una normale al 90% forse è anche troppo aperta...in ogni caso la certezza non ce la avremo mai, neanche con i famosi "infiniti lanci": nessuno impedirà a quella moneta di rigirarsi sempre dalla stessa parte, se lo desidera.
@Dane, se non c'è riuscito il tuo socio a voce figurati se mi ci provo io su un blog...le tecniche di campionamento sono comunque per certi versi una "scienza" a sè stante e, con le giuste risorse a disposizione, possono dare risultati di una precisione imbarazzante.
Risultati ai quali si accoppia la precisione insita nella statistica di cui ti parlavo prima: vero che il campione restituisce un risultato approssimato, come dici tu, altrettanto vero che anche quell'approssimazione è misurata. Se un risultato in matematica è 7, in statistica è 7 +/- 1. Il che lascia dubbi sul risultato finale, ma non sulla correttezza e sulla precisione del calcolo (persino la curva di Gauss, in caso di campionamento, subisce una modifica che rende più pesanti le code per tenere conto dell'imprecisione derivante dall'avere meno osservazioni)
@Italo
Visto che sei "trasversalmente" nell'ambiente, non è che mi sapresti indicare qualche libro (in Italiano od Inglese) che tratti in maniera semi-comprensibile il Lemma di Ito e tutto il discorso del calcolo differenziale applicato ai processi stocastici ??
@GuustheWizard
Mah, andiamo nei ricordi.
Di facile però non c'è niente, dipende come te la cavi con integrali e roba simile. E' tutta roba che dovrebbe farti scegliere i titoli e i derivati in maniera corretta. Io proverei fra i testi universitari, costano meno e sono più facili da trovare.Black Scholes, intendi questo?
Perchè trasversale?
Italo
@Italo
Trasversale perchè non sei nella Matematica ma nella Finanza. In realtà volevo indicare ad un mio studente appassionato di Borsa un testo di riferimento, visto che sull'argomento vorrebbe portare una tesina alla maturità su questo argomento ma io non ne so praticamente nulla (OK, lo so già che il mio studente non è normale, però almeno non si droga ancora ;-))
@Guus
Dammi un paio di giorni e ti mando dei suggerimenti.
Ciao
Italo
ovviamente l'hull. :)
scherzo, ovviamente c'e' wilmott, introduction to quantitative finance.
arischerzo, pero' piu' basilare di cosi' non mi viene in mente, oltre al fatto che se inizia l'uni avendo letto paul farà sicuramente benissimo :)
il libro e' questo
http://www.amazon.com/Paul-Wilmott-Introduces-Quantitative-Finance/dp/0470319585/ref=dp_ob_title_bk/180-1723815-2633528
piu' economico c'e' invece questo:
http://books.global-investor.com/books/412090/Paul-P.-Wilmott/Frequently-Asked-Questions-in-Quantitative-Finance,-2nd-Edition/
in italiano dovrei pensarci un attimino...
sì, l'hull è perfetto! :D
@Vincenzo & Italo
OK, grazie.
@Vincenzo
Visto l'indice del primo libro, dovrebbero bastare i capitoli 5 e 6(il capitolo 20 invece me lo leggo io ;-)). Forse l'ho beccato anche in Italiano.
Ma l'Hull che hai citato è quello da 217 USD su Amazon ??
hull, options, futures and other derivatives. credo questa sia l'ultima edizione:
http://www.amazon.com/Options-Futures-Other-Derivatives-Derivagem/dp/0135045320/ref=dp_ob_title_bk
mi sa che quello che hai visto tu e' quello che contiene un software di pricing.
"Se un risultato in matematica è 7, in statistica è 7 +/- 1. Il che lascia dubbi sul risultato finale"
Oh, appunto, è quello il mio problema, perchè anche se non ci sono dubbi "sulla correttezza e sulla precisione del calcolo" la cosa non mi consola perchè già non mi riguarda più... :-D
Pretendi una scienza che predica il futuro?
Per quello ci sono maghi, ciarlatani e scommettitori...
Ma no Nick, ti faccio un esempio stupido. Se un mio caro ha un male incurabile, e viene operato per disperazione e muore, il sapere che i dottori bravissimi hanno fatto tutto il possibile compiendo un lavoro ammirevole non mi consola. Ma non dico che la medicina è una minchiata o i dottori son dei cazzari. Tutto qua. :-D
Allo stesso modo i sondaggi e l'Auditel mi danno scarsa fiducia (a meno che non vengano interpellati TUTTI MA PROPRIO TUTTI i cittadini), e non mi consola il sapere che il campionamento (su qualche migliaia di campioni i cui risultati vengono estesi ed attribuiti a milioni di cittadini) è stato eseguito nella maniera più corretta possibile.
Non intendevo dire che la statistica è una scienza inesatta che porta risultati casuali ed è praticata da cazzari, è che a quel punto il problema è più grande di me e mi ha già sorpassato... :-P
Ah, ok...ma se parli dell'auditel ho già detto di non seguirti, non so nemmeno quanta gente coinvolge...
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