Figli di un dio Minors

di Giorgio Specchia
La giornata perfetta degli amanti dello squallore metropolitano e della pallacanestro di serie C, non necessariamente in quest'ordine. Lontani dalle rotte televisive e mondane, alla ricerca del tempo perduto...

L'Altra Milano è il libro cult della pallacanestro anni '60-'70: siamo leggermente di parte, visto che l'abbiamo scritto insieme al direttore di Indiscreto, in ogni caso abbiamo vinto per mancanza di concorrenti. Nel libro si racconta la Milano di Simmenthal-All’Onestà, Innocenti-Mobilquattro e Cinzano-Xerox. Quella del derby, dei due palazzetti a due chilometri di distanza (Palalido e Palasport), dei due puntualissimi 'esauriti'.
Oggi l’Altra Milano gioca in C2. Non c’è più il derby, il Palasport è crollato per neve e, se parli di sold out, gli addetti ai lavori rispondono: «E’ già tempo di saldi?». In effetti alle biglietterie del Forum e del Lido c’è fila solo nello sportello accrediti-omaggi. Eppure l’Altra Milano vive. E ci piace raccontare come, visto che esiste anche un libro sulle 101 cose da fare a Milano. Secondo noi la 102esima, quella che vi stiamo per raccontare, merita di essere vista e vissuta almeno una volta in prima persona.
Lettori di Indiscreto, organizzatevi. Prendetevi un sabato libero da impiegare in un tour che, meglio di ogni articolo, vi farà entrare nel mondo delle minors. Le capirete, le minors, poi le analizzerete. Infine le amerete o le odierete più di ogni altra cosa. Attenzione: noi, Stefano e Chuck (Jura) questo giro lo abbiamo fatto davvero. Risultato (ma non vi diremo mai i nomi): 2-1. Vince l’amore: non il calcio di Leonardo, ma la fusione emotiva con ambienti che per noi significano qualcosa.
Ore 11 - Chiesa di San Gioachimo, in via Fara 2. Entrare dalla porticina laterale a sinistra. Percorrere circa 20 metri e, sulla sinistra, al di là della vetrata, spunta il cortiletto con tombino dove giocavano i ragazzini dell’All’Onestà versione Csi. Uscite dalla chiesa. Dalla facciata voltatevi verso via Galileo Galilei. Al numero civico 6 c’era la sede dei magazzini All’Onestà.
Ore 12 - Attraversate la strada: marciapiede opposto a quello della porticina che vi ha portato al campetto. Destinazione: ristorante da Gianni. Era il ritrovo di giocatori, giornalisti e dirigenti. Sì, come l’Hollywood per i giocatori, giornalisti e dirigenti dei giorni nostri... Vi consigliamo i gnocchetti alla sarda, fatti in qualsiasi modo (quindi anche non alla sarda).
Ore 14 - Passeggiata per digerire. Proseguite dritto verso via Copernico. Al 9 c’è la Social Osa. Chiedete gentilmente di poter entrare a vedere la palestra. Ma non spiegate il vero motivo della visita: ovvero mettere piede nel campetto dove si è allenato (agosto 1967) un certo Lew Alcindor. Vi guarderanno male. Soprattutto i dirigenti attuali: «Ma chi è lei?». E poi: «Qui non conosciamo nessun Elssidor. Se ne vada...». Fingete di chiedere informazioni — per poter iscrivere fratellino o figlio ai corsi di mini-basket — e le porte vi saranno invece aperte.
Ore 17 - Via Procaccini. Prima un’occhiata al 36-38. Lì c’erano la mitica Cantinetta (al 36) dei Milanaccio, con vini da tutta Italia, sede fissa delle presentazioni pre-campionato, e (al 38) la seconda sede storica dell’All’Onestà nonché prima sede assoluta della Lega Basket. Poi, subito dopo piazza Gramsci (dove partivano le carovane di tifosi All’Onestà per le trasferte), una birra al 4-4-2 al civico 61 di via Procaccini.
Ore 20 - Tutti alla palestra Cambini per la Pallacanestro Milano in C2. L’unica presenza certa è quella del Boz, risposta dell’Altra Milano al Poz dell’Armani Jeans. Chi è il Boz? Un signore che, dal 1980, compila i tabellini delle partite in casa e in trasferta della Pall. Milano. Boz e Poz finiscono la sfida sempre in parità. La Pall. Milano fa 90 punti? Ebbene, Poz nello stesso tempo - durante le partite dell’AJ - riesce a mandare 90 sms agli amici (sempre meno di quelli delle amiche al suo fianco). Guardatevi la gara. C’è chi tira sempre da tre, chi se la tira come uno della Nba (esistono i procuratori anche qui in C2...). Budget per competere a questi livelli: 80.000 euro l’anno. Giudicate voi e poi fateci sapere.
Ore 23 - Cena all’Hot Meeting di piazza Bernini, ultimo sponsor storico della Pallacanestro Milano. Imperdibili gli antipasti di pesce, da gustare ascoltando gli aneddoti del Boz. 
Ore 01 - Birretta dalle sorelle, o presunte tali, in corso Lodi. Arrivando da Porta Romana, sul marciapiede di sinistra subito dopo piazza Buozzi. Sarete circondati da ubriachi di mezza età e sedicenni senza meta: non sono molesti e non vi deruberanno, perché di solito chi va lì ha poco da farsi rubare. Ideale per chi ama il genere squallor, che può così chiudere la giornata nello stesso modo in cui l'ha vissuta.
Ora tocca a voi. (Ri)fateci sapere.
Giorgio Specchia

9 commenti:

kalz ha detto...

Ubi minor maior cessat :-)

nanomelmoso ha detto...

cavolo una vita ad andarci a prendere la pizza all'hot meeting ... e non sapere un cavolo di come quel luogo fosse storicamente legato alla pallacanestro a milano ... mannaggia ci andrò dopo la prossima partita della nostra congrega di amanti della pallacanestro

Roberto Gotta ha detto...

Molto bello, complimenti

Straw61 ha detto...

in Social Osa mi allenavo con la Mobilquattro...good ol' times

Italo Muti ha detto...

Bellissimo e struggente,

mi avete ricordato Piazza Fiume 1 Milano di tanti anni addietro.

Italo

Simone ha detto...

Bello crepuscolare.
Come la Milano d'oggi.
E la zona del Palazzone,che oggi ospita un parcheggio?
Il dì giusto (...)ci si sente Giovanni Drogo.

Miky ha detto...

Splendido "percorso"! So che è un post dedicato all'altra Pall. Milano, ma mi sento obbligato moralmente ad aggiungere un riferimento all'altrettanto mitica palestra ed impianto sportivo "Forza e Coraggio", homecourt di tre società storiche come Ebro, Urania e Tumminelli. L'indirizzo è l'altrettanto mitica Via Gallura civico 8, non tanto distante da quel Corso Lodi citato nel post, che incrocia viale Brenta prima, che poi si trasforma in Viale Ortles ed infine sfocia nell'ancor più storica via Ripamonti. Di lì a pochi metri, la cara vecchia Forza e Coraggio...
e di fronte la pizzeria-spaghetteria "Da Willy", sede di innumerevoli cene pre e post partita nonchè luogo di incontri segreti tra dirigenti e potenziali giocatori...tornando in Ripamonti trovate la pizzeria Timeout, dove state sicuri al Sabato Sera dopo le partite casalinghe potrete trovare la prima squadra dell'Ebro al gran completo capeggiata dal dr.Tricerri, anche in tempi duri come questi dove la C Dilettanti non sta riservando particolari soddisfazioni (eufemismo..).
Infine la "chicca", per rispondere a quella altrettanto affascinante della SocialOsa: se avete voglia e tempo di rispolverare gli archivi Sky tra il 97 ed i primi anni 2000, su un documentario di ESPN Classic (o un altro ESPN, non ricordo con precisione) troverete un lungagnone smilzo che si rilassa con due tiri informali sul parquet immancabilmente scivoloso della "Power&Brave"...il suo nome, già famoso oltreoceano, sarà issato sul trono più alto del mondo cestistico nel 2008, riservando una delle più commoventi interviste post-titolo Nba che si ricordi...il suo nome ladies and gentlemen, che ci crediate o no, è Kevin Garnett....
se avrete la fortuna di trovare il video noterete che dopo i due "tirelli in compagnia" e qualche commento fugace, il Nostro esce dalla parte riservata ai giocatori, in una serata milanese come tante altre, e si sofferma con la troupe al seguito di fronte ad un locale...chissà se anche il giovane The Big Ticket si è poi lasciato sedurre dalla cucina di Willy.

Enjoy, continuate così!

Stefano Olivari ha detto...

Grande percorso anche il tuo, Michele, che permette di rendere onore a Ebro (nel cui campionato quasi tutti i budget degli avversari sono superiori), Urania e Tumminelli...il tuo percorso è più romantico, oltre che storico (alla Forza e Coraggio è nato il minibasket italiano, merito di Tricerri padre)...amiamo le minors, i veri sfigati sono nelle categorie superiori...

Miky ha detto...

Onore a Tricerri Padre, ho allenato il Minibasket proprio all'Ebro in quello che ormai mi sembra il lontanissimo 2005 e ho visitato più volte con reverenziale silenzio la (polverosa) bacheca-trofei della sede, in Via Ebro...a parte coppe e coppette varie, di inestimabile valore la raccolta di foto d'epoca fin quasi ai giorni nostri, un vero e proprio album fotografico del giovane basket milanese in evoluzione...
sempre bello parlare con persone competenti e "malate" come il sottoscritto di argomenti che come, dici tu, vengono ritenuti "sfigati"...ma che in realtà secondo la mia modesta opinione conservano un maggior fascino rispetto alle tanto più reclamate ed acclamate (ma per cosa poi?) serie superiori...
just respect