di Mario Orimbelli
Il passaparola mediatico crea soprattutto nello sport miti dirigenziali che trovano conferma più nelle tavolate fra giornalisti che nella realtà. Da Montezemolo a Bulgheroni, l'unica certezza sono le poltrone occupate...
Luca di Montezemolo è il mito del 90% dei giornalisti italiani, forse anche perchè ha voce in capitolo nelle loro carriere: fra direttori, vicedirettori e caporedattori è ormai impossibile tenere il conto dei fedelissimi. Inutile lavorare d'archivio per trovare esempi: possono bastare le recenti grottesche cronache da Madonna di Campiglio, dove Alonso e Massa hanno sciato (a Madonna di Campiglio: capito lo scoop?) e regalato banalità di stampo calcistico. Riprese con evidenza da Pravda con le dichiarazioni di Breznev da quasi tutti. Un altro filone interessante per gli studiosi di storia della malafede è quello del 'traditore Schumacher': per tutto il 2010 ci farà sognare, che il tedesco asfalti o no la concorrenza. Al di là del falso mito della Ferrari, Montezemolo è un collezionista di cariche di proporzioni disumane: un bulimico della poltrona, nei settori più diversi, con imitatori anche a livello più basso.
Uno dei più famosi, del quale parlavamo proprio stamattina con il direttore di Indiscreto, è Antonio Bulgheroni. 'Il Toto', idolo di molti addetti ai lavori, che in un'intervista asserì di avere a suo tempo preso il basket a Varese “per dovere civico”. Attenzione: Varese, alla fine degli anni Settanta, stava al basket come il Real Madrid al calcio. Risultato? Uno scudetto in 20 anni di presidenza e una retrocessione (la prima nella storia) in A2. Lasciando, infine, la squadra in coma irreversibile. Poi è diventato presidente della Lindt. Ebbene: nel 2009, per la prima volta nella sua storia, la Lindt ha annunciato 4 settimane di cassa integrazione per 400 dipendenti, 317 operai e 105 impiegati. Giocatore pluriscudettato? Si, ma con medie di un punto a partita. Ultimo dei panchinari: non che sia una colpa, ma oggi viene ricordato quasi come Ossola o Meneghin. Semmai eccelleva nel tiro al piccione, ai piccioni veri, con medie di 100 su 100. Dice di essere amico fraterno di David Stern, il boss Nba, e nel piccolo mondo del basket italiano gli credono anche: tanto chi è che può alzare la cornetta e chiamare Stern per conferma? Ora abbiamo letto che il boom Molinari nel golf sia merito del Nostro, entrato da qualche mese nel mondo delle mazze e delle palle. Ma Molinari è di Torino, gioca da quando è nato e probabilmente Bulgheroni non sa nemmeno chi sia. Precisazione: nemmeno noi conosciamo Bulgheroni, però da frequentatori del sottobosco cestistico ne conosciamo la mitizzazione da parte degli addetti ai lavori. Conclusione? I famosi 'grandi personaggi', quelli che ti servono per un'intervista-riempitivo sui massimi sistemi il mercoledì delle settimane senza Champions League, sono spesso una nostra invenzione.
Mario Orimbelli, nostro inviato ad Induno Olona
(in esclusiva per Indiscreto)
26 commenti:
Ah, adesso Tony Bulgheroni si è dato al golf?
Fino a qualche anno fa (2 o 3) giocava nel rugby Varese ed ha avuto la sventura di allenarsi con me.
p.s: sventura perché ero scarso, non perchè l'abbia placcato duramente (ma neanche lui mi pare di ricordare fosse un campione)
Non sapevo del rugby, ma forse ti riferisci a Gianantonio e non al padre Antonio...
Fantastica la dicitura "nostro inviato da Induno Olona"!!!
Io mi propongo per fare l'inviato da Cuasso al Monte :D :D
Direttore mi scusi, ha ragione. E' che chiamano entrambi Tony e non ho riflettuto prima di scrivere (in effetti giocatore pluriscudettato mi suonava strano se riferito al figlio).
A proposito del traditore crucco: non male quanto scritto sulla Cazzetta di qualche tempo fa con riguardo al nuovo ruolo di Todt, dove si dava ad intendere che la posizione del Pierino francese, essendo intimo amico di Schumacher, potrebbe dare adito a sospetti e financo magheggi reali.
Nessun accenno (ci mancherebbe) e massima trasparenza (ovviamente) sul fatto che incidentalmente Todt sia stato d.s. della Ferrari per una quindicina d'anni (e che il figlio sia il 'procuratore' di Massa...)
Non male come squallore anche gli 'editoriali' di Zapelloni e Teruzzi sull'uomo Schumacher, dipinto come un fallito nella vita che per sentirsi realizzato sa solo correre (e implicita compassione per Corinna e figli...)
Il fatto che 'giornalisti' 50enni per campare debbano fare da grancassa alle veline di LCDM e Colajanni è invece un esempio per la nazione...
Lothar, quoto al 100%: facci caso, non appenta è stato reso noto il pensiero presidenziale, a ruota quelli dello staff Ferrari, da Domenicali in gi, pur senza parole grosse, si sono accodati, quindi "Schumacher fa la sua carriera, però ci dispiace" etc., il concetto che traspariva era comunque quello del vertice.
Tra l'altro, mai una parola su Massa, messo in Ferrari da quel tipo che hai citato e mai discusso, seppure rivelatosi non all'altezza di Raikkonen, spernacchiato dai megafoni del capo perché taciturno, beone etc.
E che dire di Alonso? Coinvolto sia nella spy story che nel caso Briatore, considerato in precedenza un superfortunato arrivto a vincere il Mondiale (a denti stretti qualcuno lo diceva che era un buon pilota), ora invece piovono osanna per colui il quale far vincere la Rossa e blablabla...
@delgiu
non posso fare altro che ricambiare il 'quotaggio' :-;
Ammetto che sono di parte, essendo un tifoso schumacheriano ma non ferrarista.
Solito schema: il Presidente detta la linea e tutti dietro a prendere appunti.
Le cose che citi sono assolutamente vere: Raikkonen sputtanato perchè doveva fare posto ad Alonso (quello che aveva dichiarato: 'fra 2 anni smetto' ed era il 2006...ed anche 'Io mai in Ferrari'), mentre Massa raccomandato dal capo ha il seggiolino garantito, nonostante come talento e velocità sia inferiore al finlandese (come continuità invece Massa è molto migliorato).
Su Alonso: per me ottimo pilota, non fenomeno (in questo Mondiale ha buttato via alcune corse per errori suoi).
Cmq un personaggio che qualche ombra ha: in McLaren non solo la spy-story (dove sostanzialmente ha ricattato Dennis: non faccio la spia se mi favorisci rispetto ad Hamilton - perchè in pista le buscava - altrimenti ti sputtano), ma la stessa visione del gioco di squadra (palese boicottaggio di Hamilton in Ungheria), mentre in Renault dallo scandalo crash-Piquet ne è uscito immune.
Per quello che può valere, durante una telecronca Nba su Sky ho ascoltato Pozzecco mentre raccontava del suo incontro con Stern al matrimonio, in Italia, del figlio del Nostro. O della figlia, non ricordo.
si dava ad intendere che la posizione del Pierino francese, essendo intimo amico di Schumacher, potrebbe dare adito a sospetti e financo magheggi reali.
Ma dai...non possono aver scritto davvero una cosa del genere!!
Senza faccia proprio...
Su Alonso -anche io da schumacheriano convinto- non sono d'accordo: un grandissimo pilota, altrochè.
Con punti di forza e punti deboli ovviamente -chè non tutti sono Schumacher, appunto- ma dire che da Hamilton "le buscava" significa non considerare, per esempio, CHI sviluppava quella macchina: lo stesso che ha tirato fuori dalle macerie la Renault prima di approdare in McLaren, per dire...
Ammetto che sono di parte, essendo un tifoso ferrarista ma non schumacheriano, però bi-quoto lotharingio, spazi inclusi.
Ci siamo comunque dimenticati di citare Ross Brawn, l'unico che negli ultimi quindici anni in Ferrari ci ha capito veramente qualcosa ...
@Nick
confermo e accendo. Letta su cartaceo e on-line.
Non ho voglia di cercare nell'archivio di dicembre, toccherà fidarti.... :D
Su Alonso: sicuramente anche ottimo sviluppatore (la Ferrari lo prende anche per questo, oltre che per i soldi del Banco Santander---e niente di male sull'intascare bei soldi sia chiaro)
Ottimo pilota l'ho detto anche io: veloce, costante, cattivo al punto giusto, pochi errori in Renault.
Alla McLaren in un anno non credo abbia dato un impulso cosi decisivo allo sviluppo (ma sicuramente buone indicazioni sì): visto quanto saputo poi forse le indicazioni migliori le ha date la Ferrari...
Resta il fatto che Hamilton l'ha messo sotto spesso, e Alonso ha prima frignato poi ricattato.
@GuusTheWizard
un grazie anche dagli spazi...:D
Verissimo il riferimento a Ross Brawn (che non ha caso ha vinto il mondiale con la ex-Honda, squadra che l'anno prima navigava fra la 10ima e 15ima posizione, quando arrivava al traguardo...).
E proprio la presenza di Brown, nonchè la sua insolita manifestazione di ottimismo di questi giorni ('vinceremo il mondiale') danno molte speranze a me, e credo facciano accendere qualche campanello di allarme in voi ferraristi.
Da ferrarista, come la vedi?
@lotharingio
La vedo che anche per quest'anno non si porta a casa nulla. Voci ben informate (sai com'è, abito a 10 Km da Via Abetone Inferiore) mi dicono che si naviga a vista, sperando in qualche miracolo (??) dell'asturiano.
@lotharingio
la mia impressione era che Alonso in Mclaren, più che buscarle in pista da Hamilton, fosse stato piuttosto palesemente boicottato dalla scuderia in favore dell'inglese appena questi mostrò, sin dalla prima gara, il suo forse inaspettato valore. Con meno tensioni interne quel Mondiale l'avrebbe vinto agevolmente, e di certo non sarebbe stato regalato alla Ferrari
GuusTheWizard
le tue notizie di prima mano sono tragiche per il Cavallino...da quando c'è Costa capo-progetto in effetti poca trippa per gatti, ed evidentemente Domenicali non ha le palle di Todt...
Miracoli dell'Asturiano: l'anno scorso in Renault non ne ha fatti, pur avendone le occasioni (uscite con pista bagnata, errori di strategia...).
Sicuramente però darà ottimi contributi allo sviluppo (magari i frutti li vedrete fra 2-3 anni...come con il Kaiser), e resta un ottimo pilota
@furio
il ricatto di Alonso è emerso dalle intercettazioni e successiva inchiesta, il boicottaggio dello spagnolo in Ungheria è nei fatti.
Può essere che abbiano favorito un inglese in una scuderia inglese (ma la scusa dei favoritismi me l'aspetto da secondo pilota, non da un Alonso...), ma dietrologia per dietrologia te ne propongo una io:
A 2 gare dalla fine il mondiale è praticamente di Hamilton, che però guida un mezzo invischiato nella famosa spy-story. Sarebbe uno scandalo che il mondiale andasse in bacheca ad una squadra coinvolta in questi fatti, e per evitare imbarazzanti cancellazioni/revoche/processi ecc nelle ultime 2 gare succedono cose strane: in Cina una banale e innocua uscita di pista nella vietta che porta ai box si rivela fatale (perchè la squadra non ha richiamato prima il pilota, che aveva le gomme finite? errore che nemmeno Paolillo....), in Brasile il cambio funziona con un singhiozzo 'tattico' utile a comprometterne la gara.
Dennis/McLaren pagano multa, perdono il campionato ma tutto finisce lì.
Dal muretto si fanno tante cose al giorno d'oggi....
@lothar, sulla dietrologia di quel mondiale ti seguo in pieno.
Quel finale è pura fantascienza, degno della penna di un grande autore. Che probabilmente l'ha scritto davvero.
Su Alonso sviluppatore provo a rigirarti il discorso: dov'è finita la McLaren dopo la sua partenza?
Poi la carriera è altalenante, certo: il primo miracolo in Renault (presa dalle ceneri, ma sul serio), poi la Mclaren con l'ombra Ferrari (merito suo? merito della spy story?) e poi la stagione opaca ancora in Renault (finita la magia o solo demotivato da una stagione di transizione e senza mezzi a disposizione?)
Scusate la domanda da "Novella2000" ma "intimo amico di Schumacher" in che senso???
ahahahahahahah
@Nick: e che cazzo. Tra vetrinisti,viados,e "non ci sono gay tra i calciatori"(Lippi dixit),kalz che vuole bacciare il direttore, questo mondo e talmente upside down che bisogna specificare tutto. Dunque, in che senso?
cuasso al monte ... induno olona quanti ricordi di gioventu ....
@Nick
la McLaren si è trovata in crisi più per l'errata interpretazione dei regolamenti che per la dipartita di Alonso (come è successo a tanti del resto).
Sulle qualità di sviluppatore/pilota di Alonso nessun dubbio.
Le ultime 2 stagioni anonime non sono colpa sua (questione di budget limitato e inferiore alla concorrenza prima, e di macchina toppata per i motivi di cui sopra poi).
Ho però notato come lo spagnolo si sia lasciato scappare occasioni favorevoli con errori marchiani, dove avrebbe potuto arrivare quantomeno a podio.
Aggiungo: Hamilton per me ha più talento, solo che a volte paga l'irruenza e l'inesperienza dell'età.
Le 'ombre' su Alonso sono un altro discorso, che prescinde dalle qualità del pilota.
@Tani
ahahahhahahha
niente di particolare: solo che fanno le vacanze e si trovano spesso a cena insieme....
Ho però notato come lo spagnolo si sia lasciato scappare occasioni favorevoli con errori marchiani, dove avrebbe potuto arrivare quantomeno a podio.
Verissimo: in pista in situazioni estreme (che potrebbe facilmente girare a suo vantaggio) a volte ha dei giri a vuoto preoccupanti.
Aggiungo: Hamilton per me ha più talento, solo che a volte paga l'irruenza e l'inesperienza dell'età.
Io la chiamo presunzione, e non sono sicuro che l'inesorabile scorrere del tempo sarà sufficiente a fare di Lewis un fenomeno.
@Nick
ho visto fare ad Hamilton numeri e sorpassi che Alonso (e mi viene quasi da dire anche il Maestro di Kerpen) non fa.
Per questo parlo di talento, poi che sia ancora molto carente nella gestione della corsa è evidente.
Come dici tu, vediamo se il tempo lo porterà ad essere il nuovo Mansell (peraltro il mio pilota preferito prima del Kaiser) o il nuovo Prost.
@lothar: toh, qualcuno che non mi dà del visionario a tal proposito...anche se non ferrarista;-)
Alonso, Hamilton e Raikkonen i migliori della new wave, ed escludo naturalmente i Vettel e quelli dell'ultima generazione, ad occhio davvero promettenti. Hamilton forse superiore, audace e ragioniere a tempo debito, non credo presuntuoso, ma indubbiamente alcune questioni ambientali e l'eccessivo battage mediatico attorno a lui ne hanno condizionato l'immagine e non solo. Alonso l'ho sempre considerato un grande pilota; non condiido del tutto le opinioni sull'ultimo anno in Renault, dove, in un ambiente rassegnato e poco entusiasta, è riuscito comunque a vincere un paio di corse e ad acciuffare diversi podi (impresa rimasta fuori dalla portata dei suoi vari compagni).
Ferrari al di sotto di almeno un paio di vetture, a naso. Sulla gestione tecnica meglio stendere un velo pietoso: Mondiale 2008 perso non all'ultima gara, ma nell'arco della stagione, sprecando l'impossibile e rinunciando un titolo che a mio avviso era ampiamente alla portata. Tra l'altro la partenza di Brawn ha confuso le acque anche per quanto riguarda le gerarchie interne, vedi la gestione prima guida tra Massa e Raikkonen.
Su costoro pienamente d'accordo con te: il finlandese millemila volte superiore come talento e personalità, Massa molto volenteroso e per questo omaggiato di simpatie ben maggiori rispeto al collega. Facci caso: Massa le vittorie le ha sempre ottenute su circuiti recenti, noin particolarmente selettivi, oserei dire "finti", ma le gare monumento della F1 sono materia per Raikkonen, altroché. Quest'ultimo ha avuto il demerito di scoraggiarsi di fronte alle prestazioni dell'auto nell'ultimo anno, come un calciatore che non riesce piùù a fare la differenza in una squadra allo sbando (es: Pato col Milan di inizio stagione). Ma non era certamente una valida ragione per cacciarlo.
Raikkonen è di due categorie sopra, altrochè...
@Delgiu
perfetto.
Soprattutto il discorso su Massa, Raikkonen, piste e vittorie.
D'altro canto ormai di storico nei circuiti è rimasto ben poco: mi hanno rifatto persino la Rascasse e il Bus Stop!
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