Dove gli ultimi sognano LeBron

Del pirotecnico, ma non troppo, finale di mercato NBA si è letto tantissimo ed è inutile copiare dai siti specializzati (noi siamo devoti di Hoopshype.com, che linka ai media locali più improbabili). Siccome scriviamo per tutti e nel presente non ci sono stati sconvolgimenti in squadre da titolo (sospendiamo il giudizio su Antawn Jamison ai Cavs, televisto malissimo e molle contro i Bobcats mentre un po' meglio contro i Magic), può essere utile sintetizzare che cosa si sia davvero mosso in prospettiva 2010-11 visto che nemmeno la maturazione di Bargnani e la scalata degli altri due azzurri fa guadagnare righe al basket sui giornali e nei notiziari sportivi (cioè calcio più Ferrari).
Tutti hanno provato a liberarsi dei contratti onerosi con l'unico metodo possibile: accollarsi contratti ancora più onerosi ma con scadenza più breve rispetto a quelli ceduti. Il McGrady ai Knicks, al di là del riempire qualche poltrona in più e del fatto che già all'esordio abbia mostrato una buona forma, ha proprio questo scopo. Tutti ci hanno provato, dicevamo, ma solo poche squadre ci sono davvero riuscite ed adesso hanno la possibilità di arrivare a LeBron James nel caso decida di lasciare Cleveland. In questo senso la numero uno è proprio quella guidata da D'Antoni, che pur sbagliando quasi tutte le scelte tecniche post Isiah Thomas (dall'ingaggio di Duhon alla chiamata di Jordan Hill invece che di una point guard alla Ty Lawson o alla Jennings) adesso si trova in una situazione invidiabile: nel 2010-11 infatti ha impegni solo per 18 milioni di dollari e spiccioli, quasi 35 sotto il salary cap. In altre parole New York è l'unica delle 30 franchigie a poter puntare sia su LeBron che su un'altra stella vera fra quelle disponibili (Bosh?). In ottica estiva sono messi bene anche i Nets, con impegni di 27 milioni inferiori al cap, e i Bulls che viaggiano su cifre non lontane. Nel primo caso al di là dell'effetto Prokhorov non sappiamo quanto James possa accettare il passaggio da una squadra da anello ad una di transizione (il trasferimento a Brooklyn avverrà nel 2011, lock-out permettendo), nel secondo ci sarebbero invece già sotto contratto giocatori di una ipotetica squadra da titolo, da Derrick Rose a super-comprimari tipo Luol Deng, Kirk Hinrich, Taj Gibson, eccetera. La vera incognita, cioè la squadra che deciderà il destino delle altre, è però Miami: Wade potrebbe 'uscire' dall'ultimo anno di un contratto da 17 milioni ma potrebbe anche decidere di rimanere in una realtà leggera (solo Beasley e Daequan Cook hanno garanzie per la prossima stagione) e quindi pronta ad entrare a piedi uniti nel mercato per chiunque: al limite anche per James. E' comunque significativo che praticamente tutti possano in questa lega pensare nel giro di due stagioni di essere da titolo. Da sottolineare che gli arbitri sospetti li hanno anche loro: evidentemente la credibilità nasce non dalla purezza d'animo ma dal fatto che agli occhi della lega tutti abbiano pari dignità. Uno Stern italiano non avrebbe avuto alcuna difficoltà ad apparecchiarsi l'anno scorso la finale marketing Kobe vs LeBron, ma così non è stato. 
stefano@indiscreto.it

40 commenti:

supersonicsoul ha detto...

Un anno fa Orlando era così forte che senza la tripla miracolosa di gara-2 del Prescelto sarebbe stato uno sweep. Stern di solito può intervenire in situazioni di grande equilibrio, King-Lakers 2002 docet.

nanomelmoso ha detto...

Sul sospetto che abbiano cercato di apparecchiare la finale si sono scritti fiumi di inchiostro.

All'inizio della stagione si era parlato di come la lega avesse detto ai suoi arbitri di proteggere le superstar durante le partite.

la differenza con il calcio è che non esistono sqadrea di prima fascia e piccole destinate a vivere delle briciole il tentativo è di rendere tutti ugualmente competitivi.
MA tutti devono portare il loro "tacchino" alla mensa

pietro ha detto...

L'accoppiata James + Wade, caldeggiata un po' da entrambi, la vedo male, perchè mi sembrano gli unici due che possono far girare una squadra senza playmaker. (Mo Wiliams è più 2 secondo me).

Come James è spesso playmaker lo è anche Wade. La miglior combinazione per James è un lungo che faccia da variante al gioco su di lui e giochi di pick and roll con Mo Williams, che magari impara a fare il Nash. Amar'e Stoudemire è perfetto, insieme a Varejao e O'Neal di scorta.

Certo sarebbe utile anche Wade, ma vedo poco gioco dentro e un rischio di non dominare ai rimbalzi.

Wade a Chicago con Rose? Idem, la base è buona, ma forse Chicago ha più bisogno di James che gioca da 4 accoppiata a Noah e con Deng da 3. Bosh si dice che non voglia fare da secondo violino, ma così rischia di non avere chance per vincere un titolo.

cydella ha detto...

Premetto di aver un concetto molto calcistico di superstar (dove il singolo può avere un peso molto elevato), ma se Bosh è una superstar... a me sembra un mezzogiocatore. Attendo repliche.

Marattroni ha detto...

@cydella: ho sempre condiviso il tuo pensiero su Bosh, ma ultimamente l'ho visto crescere abbastanza, e cmq il problema è che in questa lega dove di guardie da sopra i 20 punti ce n'è a iosa, i lunghi anche solo buoni appaiono mostri. Dopo Howard c'è un abisso di differenza nel ruolo di centro. Negli anni 90 era diverso: Shaq, Hakeem, Ammiraglio, Ewing, Mutombo, giusto per citare i primi che mi vengono in mente. Ora come ora un Bosh ti alza la squadra di 3 gradini.

Marattroni ha detto...

@cydella: ho sempre condiviso il tuo pensiero su Bosh, ma ultimamente l'ho visto crescere abbastanza, e cmq il problema è che in questa lega dove di guardie da sopra i 20 punti ce n'è a iosa, i lunghi anche solo buoni appaiono mostri. Dopo Howard c'è un abisso di differenza nel ruolo di centro. Negli anni 90 era diverso: Shaq, Hakeem, Ammiraglio, Ewing, Mutombo, giusto per citare i primi che mi vengono in mente. Ora come ora un Bosh ti alza la squadra di 3 gradini.

transumante ha detto...

Non sono d'accordo totalmente col discorso. Con le regole attuali i free agent sceglieranno sempre le grandi piazze, che hanno indotti maggiori, e spesso e volentieri le piccole franchigie sono accomodanti con quelle storiche (es.:trade gasol). Anche gli spurs possono diventare grandi pescando un duncan, e' vero, ma james andra' forse a new york, con una squadra che parte da zero, preferendola a contesti tecnicamente molto piu' appetibili ma meno di grido (es clippers, che non ci provano neanche a prenderlo)

cydella: bosh e' un ibrahimovic...ti fa la differenza fino a un certo punto, ottima spalla di una superstar. Tra i primi 15 giocatori nba.

In attacco e' inarrestabile o quasi se gioca l'isolamento, scarso passatore e iq medio/basso. In difesa omette proprio, magari in un altro contesto e con un centro come si deve...

pietro ha detto...

Dipende da cosa si vuole da un lungo. Oggi il gioco mi sembra cambiato, sarà scontato, ma vanno per la maggiore lunghi stile Nowitzky, Bargnani e compagnia cantante.

Però Bosh porta molta energia, è un giocatore un po' egoista, nel senso che si comporta da guardia e spesso forza, ma se lo metti affianco a un esterno di primo livello magari si evolve in un giocatore anche intelligente. La classe non mi pare sia in discussione, ha anche l'istinto del rimbalzo difensivo, che non fa male. Bargnani al confronto è un pivello, anche se è in crescita.

Crescita lenta, ha ragione Marattroni sui centri in via d'estinzione, pertanto Bargnani può e deve diventare una cosa di più.

Comunque non sottovaluterei il talento di alcuni lunghi in circolazione. A parte i lunghi che furono tipo Duncan e Garnett, estremamente completi dal punto di vista tecnico - il fade-away con turnaround spalle a canestro di Garnett, condito da finte e controfinte è merce rara, come la freddezza di Duncan - io dico che ci sono lunghi sottovalutati: Haywood e Kaman su tutti.

Se metti Bosh e LeBron o Bosh e Wade insieme fai una cosa tipo Gasol + Bryant ma con molta più energia.

A proposito di confronto tra lunghi: Garnett che manda a scuola Bynum con il suo movimento (vintage Garnett)

http://www.youtube.com/watch?v=EeRPTuViKm0

transumante ha detto...

pietro: concordo, james/wade brutta coppia, meglio uno dei due con bosh, un centro difensore, un playmaker che difenda e tiri bene da tre e una guardia/ala (a seconda di chi scegli fra james/wade) che dia energia e tiri decentemente. aggiungi 3/4 panchinari esperti e sei a posto.

Dissento su stoudemire: troppo stupido, non lo vorrei mai nella mia squadra

cydella ha detto...

Bosh mi sembra perfetto per una squadra perdente che ha come massima aspirazione i playoff. Se io dovessi giocare una gara 7, prenderei tutta la vita Wallace.
Anche Gasol non mi ha mai entusiasmato: gli va bene che a ovest non c'è nessuno e allora i Lakers arrivano in fondo contro degli esordienti. Poi 2 o 3 furti in finale e vince il titolo. Altrimenti ti saluto...

pietro ha detto...

Bosh provalo con giocatori decenti:
metti Rondo al posto di Calderon e Wade (ma anche Joe Johnson) al posto di De Rozan e hai una squadra da finale di Conference.

Oppure come ha suggerito Transumante: affianca a Bosh un 5 che sappia difendere e sia aggressivo, lascia Turkoglu e aggiungi anche un Jason Kidd attuale. E ugualmente hai una squadra che lotta per qualcosa di importante.

Il problema è che un 5 così è difficile trovarlo, meglio se lo affianchi a un play di livello o una guardia che lo liberi un po' dai raddoppi. E allora vedi la squadra da titolo.

Leo ha detto...

Se Bosh è fra i primi 15 nba... Forse non è nemmeno tra i primi 15 delsuo anno di nascita!
In tre secondi davanti a lui, solo in eastern, LeBRon, Shaq, Wade, Howard, Lewis, Joe Johnson, Rondo, Garnett, Wallace, Ray Allen, Rose, T-Mac... tra un po' pure gli italiani...

Pietro se a Bosh gli affianchi quattro che sanno giocare ok, ma non è la squadra di Bosh.

PS: impressionante Westbrook

transumante ha detto...

Leo: hai scritto delle assurdita'

Sono in attesa dei 15 migliori coetanei di bosh

nella tua esilarante lista ci sono improponibili (lewis, il pur bravo wallace, rondo), opinabili (johnson, allen, rose) e gente da pensione (Tmac, ma santo cielo)

Poi ci sono garnett e shaq, che ti sara' forse sfuggito, ma in regular season si riposano da qualche anno, mentre bosh tira la carretta a suon di 25+10 per 80 partite. Che nella nba sono in pochi a fare, ma proprio pochi.

e poi parli pure di westbrook, che e' esattamente lo stesso tipo di giocatore di bosh: fortissimo ma stupido. Peccato che sia il playmaker...

cydella ha detto...

Se voi pensate a un lungo da titolo, pensate a Bosh?! Arriva il vostro presidente e vi dice: "Che lungo vuoi?" E voi direste: "Bosh!!!"?!

Scusate, ma Bosh varrebbe Rasheed Wallace?! Ma io mi tengo Rasheed tutta la vita, che se vuole, può mettere in campo materiale da playoff. Io giocherei i playoff con Shaq, Duncan, Garnett,... mezzi rotti piuttosto che con Bosh.

A me Bosh sembra il tipico smarmittone da regular season: mega numeri in una squadra perdente e difesa nulla.

transumante ha detto...

cyd: squadra perdente che va ai playoff grazie a bosh

perche' non aspettiamo di vederlo in una squadra da titolo prima di darli del perdente?

Quello che non capite e' che fare il paniere, le cifre, non e' cosi' facile e automatico. Rasheed wallace ERA migliore di bosh, adesso puo' esserlo in una partita, se gli va bene.


Se devo partire da zero in una squadra, considerando l'eta' dei giocatori, la risposta e':
1howard
2bosh
3gasol jr

se oden si riprende completamente va al primo posto e gli altri scalano

Simone ha detto...

Yes,l'idea è che questo biennio cambierà le dinamiche di Sternville;poi tutti i free agent citati potrebbero inserirsi più o meno bene nelle varie realtà.
Mi auguro che il Prescelto,comunque vada la stagione,rimanga a Cleveland;per i Knicks il giocatore ideale è,in borghese,a New Orleans.
Uno che sposterebbe certi equilibri potrebbe essere il sottovalutatissimo Joe Johnson,soprattutto in realtà deficitarie nello spot di big guard.

furio ha detto...

Westbrook non è stupido, è un sophomore - anche Durant era una bestia fino all'anno scorso nella selezione dei tiri - che deve molto migliorare nella gestione della palla ma che ha il potenziale per registrare una tripla doppia ogni sera. e già adesso nei finali punto a punto il tiro decisivo il più delle volte va a lui, non al buon Kevin

cydella ha detto...

Stoudmire è peggio di Bosh? Garnett è peggio di Bosh? Duncan è peggio di Bosh? Nowitzki è peggio di Bosh? Lo stesso Pau Gasol...
Non so. A me Bosh lascia del tutto indifferente.

pietro ha detto...

Non si può paragonare Bosh che credo sia un '84 con Garnett che è un '76 entrato direttamente dalla high-school. E lo stesso paragone non va fatto con i lunghi con 8-10 anni di più.

Bosh va paragonato ai lunghi che hanno 2-3 anni in più e 2-3 anni in meno.

Io pensavo che quando dicessi Wallace, non ti stessi riferendo a Sheed (1974) ma a Gerald Wallace, che credo sia un '81 e che oggi è tra i lunghi più produttivi.

In termini statistici Bosh è il miglior lungo della lega, rivaleggia con Howard, con la differenza che Howard è un centro mentre Bosh è un 4, che addirittura ogni tanto si muove da 3 (come il Garnett giovane, che solo un insano Bagatta considera centro).

Però ha ragione Transumante (non su Westbrook, che lascerei crescere e migliorare nella selezione dei passaggi e nella lettura del gioco): Bosh tende ad essere troppo finalizzatore, nel senso che uccide l'azione offensiva. O va al tiro o è finita, perchè spesso fa movimenti troppo scoordinati. Ha un talento incredibile, ma non è della generazione Duncan / Garnett che mi sembrano più completi in tutti gli aspetti. E ovviamente mi riferisco a quello che sono stati a 26-30 anni. Duncan è stato ultrafondamentale, con compagni migliori di quelli di Garnett, il quale negli anni in cui faceva sempre 24 + 13 + 5 assist + 2 stoppate per 5/6 anni di fila a Ovest era veramente immarcabile. E non è tutto, perché la statistiche non raccontano nulla. Duncan è un lungo in grado di giocare con la squadra, non egoista, non forza, in grado di far ripartire il contropiede e di prendersi i tiri importanti. Bosh ancora no, ma nel panorama attuale chi lo è così tra i lunghi? Garnett è stato un lungo in grado di marcare il playmaker (!), di portarsi il centro vicino e lontano dal canestro, di attirare raddoppi e di fare comunque punti (oltre ai rimbalzi, sempre primo, mentre la Lega premiava Camby e Ben Wallace come difensivi...), smazzando assist per tutti. Oltre che diventare il fulcro difensivo di una squadra che sulla difesa ha vinto il titolo. Idem per Duncan, rispetto alla sua capacità di far girare la squadra e di combinarsi bene con i compagni.

A me le classifiche dei primi 5 NBA mi dicono poco, non mi baso sulle statistiche, dovendo dividerli in 5 ruoli e quindi indicando i 15 migliori attuali, di questa era e non della generazione di metà anni Settanta.

Play:
Paul - Williams - Rondo

Guardia
Bryant - Wade - Johnson

Ala piccola
James - Durant - Carmelo

Ala Grande
Nowitzky - Bosh - Gasol

Centro
Howard - Kaman - Perkins con Marc Gasol in forte ascesa

transumante ha detto...

furio: westbrook e' un sophomore, ma diventera' un rondo piu' forte, non un nash.

pietro: non mi sogno neanche lontanamente di paragonare bosh a garnett/duncan. Pero' tra i lunghi giovani e' ovvio sia tra i migliori. Anche bogut e biedrins non mi dispiacciono

pietro ha detto...

Si Transumante, si infatti io sono d'accordo con te. In questo panorama attuale mi sembra il migliore, ovviamente tra i quasi/pari età. Bogut è sottovalutato, concordo. Lo sono anche Perkins e Haywood. Bynum è sopravvalutato. Bargnani è troppo soft per essere un centro, ma anche lui magari si trova meglio da 4.

Perchè Bosh diventi un Garnett dal punto di vista statistico deve fare per 5 stagioni di fila 22 punti 12 rimbalzi e 5 assist per 10 anni stessi punti e rimbalzi, ma 4 assist abbondanti, per fare il Duncan, beh... oltre alle statistiche e al repertorio tecnico gli servirebbe un cervello che fondamentalmente non ha.

Ma mai dire mai. Servendomi un lungo prenderei lui: è giovane, è forte e non può peggiorare.

Leo ha detto...

Transumante quando si intende i 15 migliori nba si intende in assoluto, no ieri o oggi. Se su Bosh volete costruire una squadra da titolo avanti pure... Ma i crack tra i giovani nba sono altri... Tra i lunghi, lasciando stare quelli che hanno cinque o sei anni in più di lui (perché sentire un'altra volta paragonare uno sheed, anche attualmente, a un Bosh mi piglia male, ma vale anche per tutti gli altri), prendo prima Howard, i due Gasol, Rudy Gay, Melo, Lewis e sicuramente ne scordo qualcuno... Se poi parliamo di primi quindici senza ruoli il povero Bosh non entra proprio da nessuna parte

pietro ha detto...

Leo dai! Mischi ali grandi con ali piccole, per lunghi in genere parliamo dei 4 e 5, in più molti di quelli sono veri e propri swingman.

Rudy Gay e Marc Gasol hanno talento da vendere, ma giocano insieme e Memphis non vale certo Oklahoma City: eppure c'è Mayo e c'è soprattutto Randolph, che come lungo ha il suo perché.

Bosh a Toronto gioca senza guardie, con un Turkoglu che è ancora parente povero di quello visto a Orlando e che interpreta 2-3 ruoli anche lui.

Rashard Lewis è ugualmente un 4 che gioca da 3: sottodimensionato, con un gioco fuori dal pitturato.

Su Bosh non fai la squadra da titolo: ma le squadre da titolo, per tornare a un vecchio dibattito, non si reggono su un solo giocatore.

I Celtics di Bird avevano un playmaker di lusso (D. Johnson), un centro che sapeva fare il suo mestiere e un altro lungo strepitoso. Magic con LA non era solo, idem Jordan. Ovvio, senza Jordan, Magic e Bird probabilmente non avrebbero vinto nulla, ma se affianco a Bosh metti un Joe Johnson secondo me la musica cambia. Oppure un Chris Paul, ma anche un Rondo che abitualmente brutalizza Calderon.

Tutto è relativo, le statistiche contano e non contano, ma di fatto ora Toronto è una squadra e Bosh sta contribuendo alla grande.

nanomelmoso ha detto...

ma il problema di bosh è che lui ha talento per essere il second banana della squadra come furono che ne so pippen o mac hale non per fare il jordan o il bird o il magic.
Quindi siccome lui vuole essere il primo da li discende il fatto che non possa vincere un tubazzo.

Poi domani firma con il prescelto per ny e cambia tutto ....

Leo ha detto...

Nano torniamo lì, per me deve fare il terzo ma il discorso è quello. Su Bosh non puoi fare una squadra da titolo. Punto. Altrimenti giochiamo il gioco inverso, affiancatevi chi gli pare tra presunte seconde/prime scelte e ditemi se batterebbe Boston, Lakers, Cleveland... Perché se vuoi il titolo devi battere queste

Zanza23 ha detto...

Caro Stefano,
la differenza con il nostro calcio malato ("sfortunatamente" sono tifoso viola) è che nella NBA vengono tutelate le stelle indipendentemente dalla squadra in cui militano.
Nel nostro calcio sono tutelate le solite 4/5 squadre e anche i gli onesti lavoranti di quelle squadre sono tutelati...
Da amante del basket, mi chiedo come il calcio possa continare ad andare avanti...
Saluti e complimenti per come scrivete...

Simone ha detto...

@Pietro:bella la lista dei top 3 di ogni ruolo.
Siccome è una barbershop conversation mi unisco con le mie idee...
Una premessa,bisognerebbe inserire anche altro;tipo la combo guard e il sesto uomo,inoltre (nella presunta evoluzione del gioco)potremmo anche abolire lo spot di centro.
Per almeno la metà delle squadre.

1-I primi due posti sono ineccepibili,il sottoscritto preferisce Deron ma CP3 è comunque un bel vedere.
Al terzo,che diventa l'uno nell'ultimo minuto di partita,inserisco Billups.
Rondo è inferiore anche a Nash,noblesse obligue,Andre Miller e Tony Longoria.
2-E' il mestiere più difficile di Sternville,convengo con il podio.
Segnalo Roy,che tra un paio di anni sarà il migliore di tutti...
3-Altro mestieraccio.
Confermo le nomination ma con una nota:nei momenti decisivi Melo è meglio degli altri due,quindi...
Una citazione doverosa per Steph Jackson,l'uomo nero della lega.
E per Paul Pierce.
4-Sarà,ma io vado ancora con il declinante TD:altra classe,soprattutto quando il pallone scotta.
Preferisco Gasol agli altri due perchè difensivamente sposta,al contrario del tedesco e del texano che sono dannosi.
Ah,cinque minuti a partita,quando si accende,Josh Smith è il miglior giocatore Nba.
5-Howard nel deserto,aspettando il rientro di Yao.
Io al due ci metterei Horford,proprio perchè non è un centro.
Ruolo in estinzione.

pietro ha detto...

E ma non è giusto così! Io avevo specificato che sceglievo giocatori più o meno giovani! :-)

Allargando a 5 e comprendendo i più anziani:

Play
Paul
Williams
Nash
Billups
Rondo

+ Rose (che è appunto un combo)

Trovo Mr. Longoria un grande giocatore, ma secondo me Rondo paradossalmente ha più futuro di lui.

Guardie: Roy è più una mia dimenticanza, mi correggo e lo metto davanti a Joe Johnson aggiungendo come 5° Monta Ellis, sempre per il discordo delle combo guards (Bryant Wade Roy Johnson Ellis).

Ali piccole: Okay i 3, mettendo i più maturi okay per Pierce e Stephen Jackson, ma segnalo anche tra gli ibridi Andre Iguodala e Danny Granger.

Ali grandi: beh chiaro, Duncan viene davanti a chiunque, non considero Garnett perché è in una fase critica e senza fisico manca l'intensità, confermo Bosh, Gasol e Dirk e faccio una segnalazione per Boozer sottovalutato rispetto a Stoudemire.

Centro, confermando il deserto, prendiamo Howard, ma mettiamo dietro dei lavoratori alla Perkins, Bogut, Haywood, che secondo me danno sostanza al ruolo. Vada per Horford che l'ho dimenticato.

Simone ha detto...

@Pietro:yes,direi che non abbiamo dimenticato nessuno.
Parker penso che abbia già espresso il meglio del proprio potenziale.
Mentre Westbrook è appena agli inizi.
Amare,atipico quattro-cinque,lo giudicheremo meglio senza Nash al suo fianco:troppo comodo vivere dei passaggi di quello che è il più grande artista del pick and roll (insieme a Stockton) della storia.
Dimmi chi ti crea i giochi,ti dirò chi sei:Nowitzki,nel momento decisivo della carriera,ebbe il canadese come suggeritore.
Pensa al povero Bargnani con Jack e Calderon...
Boozer,se escludiamo la difesa,va nei tre facile:ma senza un pò di rodmanite non si vincono gli anelli.

Leo ha detto...

Mi sembra che vi siate dimenticati Tyreke Evans...

Simone ha detto...

@Leo:il carroarmato di Sacto è una combo guard e comunque non è ancora nella top 5,sia nelle point che nelle guardie.
In futuro vedremo il suo sviluppo tecnico:la base è promettente.
E' un pò come Westbrook,ancora acerbo ma con prospettive di califfato presunto o reale.
La concorrenza,nei primi tre ruoli del gioco,è spaventosa:stanotte osservavo in Memphis-Charlotte uno come Rudy Gay...

Leo ha detto...

Eccezionale... certo tra play, guardie e alipiccole c'è davvero l'imbarazzo della scelta.
Sui centri la penso come te, il migliore resta Yao

Simone ha detto...

@Leo:tecnicamente,con quelle mani alla Rik Smits,è un no contest.
Il suo problema è l'evoluzione tattica del gioco,sempre più veloce e guard-oriented ed il suo corpo,un pò fragile per quei ritmi.
Vedremo come rientrerà nei Rockets:lo scenario adesso è postatomico...

Leo ha detto...

Ma ce la fa per dare una mano nelle ultime venti partite e strappare un ottavo posto?

Leo ha detto...

Simo ti volevo chiedere cosa ne pensi della stagione disputata sin'ora dagli italians...

pietro ha detto...

A me Yao non ha mai convinto. Grandissimo velluto nelle mani, vero. Ma a parte la fragilità fisica, c'è proprio qualcosa che non mi convince lui.

Sarà il fatto che Shaq ha fatto vedere a tutti come si usa lo strapotere fisico? O forse è come dice Simone, che alla fine si sta molto fuori dal pitturato e lui viene svantaggiato. Io sono un amante del gioco sotto: se hai difficoltà vai dal centro o dall'ala grande. Se è buono hai una buona possibilità di fare canestro.

Evans è una bestia. Mi fa piacere che stiano uscendo queste combo guards da tripla doppia, anche Westbrook è così. Poi bisogna vedere come si evolvono in effetti e quanto siano funzionali nel gioco di squadra, necessario per vincere. Però anche James quandò arrivò in lega sembrava un playmaker. Mi chiedo come debba sentirsi Mo Williams a far la figura del secondo assist-man della squadra...

Leo ha detto...

Pietro secondo me anche Gino nel suo momento di maggiore splendore è stato un grandissimo combo, anche se è sempre stato terzo/secondo violino

pietro ha detto...

Eh però il primo violino era tre quarti d'orchestra lì!

Secondo me il buon vecchio Tim gli diceva, alla fine di certe partite incredibili dei play-off: "Ti piace comboguardare facile, amigo?"

Leo ha detto...

No pietro, altro che tre/quarti d'orchestra, lì era proprio il direttore! ;-)

Simone ha detto...

@Leo:Bargnani sta entrando in una dimensione nuova.
E' cresciuto tantissimo,soprattutto come roller del pick and roll e nei movimenti in post medio;direi che il suo prossimo traguardo è la convocazione all'All Star Game.
Gallinari un pò in difficoltà in questo scorcio di stagione;sconta lo stereotipo yankee sugli europei di ottima mano.
Non è uno Stojakovic,il suo modello tecnico dovrebbero essere Turkoglu e Bodiroga.
Belinelli è fuori dalla rotazione,soprattutto per gli evidenti limiti difensivi:dovrebbe evolversi,anche in prospettiva Azzurra,in una point guard.
Ha le doti per farlo;il suo oroscopo a Toronto non è incoraggiante...

@Pietro:si,il gioco ha modificato le prospettive tecniche dei lunghi.
Nell'evo antico,prima della ricerca continua della tripla e del dominio delle guardie,il centro era veramente la base tattica di tutto.
D'altronde,se volessimo fotografare le due ere del basket pro ci basterebbero due archetipi:Kareem Abdul Jabbar e Michael Jordan.
Il primo esemplificò l'epopea del pivot,il secondo il cambio...della guardia.