Fratelli d'Italia?

di Stefano Olivari
Cosa rimarrà di questi, purtroppo dovremmo dire quegli, anni Ottanta? Di sicuro la prima e unica generazione che non ha dato lezioni di vita alle precedenti e a quelle seguenti. E dell'ultimo fine settimana di calcio italiano?
Otto arrestati a Udine per scontri prima della partita (tutti napoletani), cinque a margine di Fiorentina-Roma (quattro viola e un giallorosso), uno per Lazio-Catania (un genio del petardo), sei a Vicenza (tutti della Reggina, per una rissa scoppiata al loro interno). E poi il presidente del Taurisano (Puglia, Eccellenza) all'ospedale dopo una rissa fra calciatori e di dirigenti di Taurisano e Molfetta. Tocco di classe a Rimini, dove davanti alla sede della società i dirigenti hanno trovato la testa di un maiale (augurabile la stessa morte a chi l'ha messa). Citiamo a memoria: chissà quanti altri fatti, o cori, o striscioni idioti, ci stiamo dimenticando. La soluzione secondo l'ideologia anni Ottanta? Quindi senza pistolotti moraleggianti e senza schedature...Trovata: ognuno se ne stia a casa propria davanti a Sky, fare mille chilometri in un giorno per vedere male una partita nel 2010 è inconcepibile. Stare vicini ai 'ragazzi' (che se ne sbattono e ridono di voi/noi, fra l'altro) non ha senso. Soluzione ovviamente impraticabile al cento per cento, perché la Costituzione, la libertà, eccetera...Non c'è soluzione, alla fine, quindi cerchiamo di gestire il presente alla meno peggio sperando che nel lungo periodo la pigrizia batta la demenza.
Va anche detto che il povero ruba, mentre il ricco è cleptomane. Insomma, in molti campi la reputazione e la buona stampa contano più dei fatti. Per questo la morte di un tifoso del Blackburn al Britannia Stadium, per lesioni cerebrali dovute a un colpo (mentre scriviamo è ancora ignoto l'autore: non sembra comunque che provenisse dalla tifoseria organizzata dello Stoke City) non ha ispirato processi mediatici. Un napoletano morto in queste circostanze a Udine o un friulano al San Paolo cosa avrebbe scatenato?
Ci viene quindi in mente un libro consigliato dall'amico Andrea Ferrari, che si legge veramente in scioltezza: non è necessariamente una qualità, però aiuta ad arrivare alla fine. Si intitola 'Fratelli d'Italia?' (Battello, Trieste), l'autore è anonimo ma è probabile che sia Davide Corritore (imprenditore e politico, nel PD). Per farla breve, la storia è ambientata nel 2013 quando a Wembley due amici si trovano per vedere Italia-Inghilterra e analizzano la rivoluzione italiana degli anni precedenti secondo gli schemi della storia contro-fattuale (Fatherland di Robert Harris per noi petersonianamente numero uno). La cause della disgregazione italiana sono molteplici e vengono tutte elencate, ma qualsiasi rivoluzione o secessione ha bisogno di un grande evento simbolico. Brutalmente, ha bisogno del morto.
E il Veneto lo trova in occasione di un Catania-Chievo: dopo un rigore dubbio realizzato da Pellissier gli ultras del Catania sfondano lo sbarramento dei poliziotti ed entrano nel settore dei tifosi veronesi, facendo un macello. Una quantità enorme di feriti, anche catanesi, ma sei morti: tutti veneti. Fra questi un bambino di dieci anni e i suoi genitori. Il funerale, con le salme a percorrere tutto il corso del Piave da Belluno in giù, raggiungono la laguna di Venezia, fa sosta in piazza San Marco, arriva alle foci dell'Adige e lo risale fino alle sorgenti. Il tutto fra ali di folla silenziosa da funerale di Michael Jackson. O da Giro d'Italia, ci verrebbe da dire se non fosse che questa tragedia segna l'inizio della parte operativa della secessione-federalismo del Veneto, seguita di lì a poco da quella di tutte le altre regioni d'Italia. E' un romanzo, sia pure pieno di riferimenti reali. La realtà è che il calcio in Italia va al di là del rigore negato o del complotto, tocca corde di cui anche la parte peggiore di noi ha paura.
stefano@indiscreto.it

74 commenti:

spike ha detto...

ed ecco un altro libro da comprare.
chissà perchè nei periodi di crisi escono sempre un sacco di libri interessanti

Simone ha detto...

Pezzo spietato e intelligente come un film dei fratelli Dardenne.
Ieri sera ho scritto su "Dentro la finanza" di Italo della croatizzazione del Bel Paese:penso che la pallonata sia un elemento fondamentale di questa diaspora.
La disgregazione italiana è già cominciata da tempo,ma l'uscita di scena dell'elemento che l'ha sfruttata con più cinismo(il 1816)ne accellererà le dinamiche più violente.
Gli anticorpi sociali e politici stanno svanendo ed il collasso potrebbe portare alla secessione.
Sanguinosa,jugoslava,o liofilizzata,cecoslovacca.
E' altresì sempre più evidente la bipolarità oscena dello scenario macro-economico,caratterizzato da una finanza parallela che sta colonizzando quasi integralmente lo Stivale.

spike ha detto...

@simone
così facciamo due o tre staterelli che nella quadro geopolitico che si prospetta conteranno come il due di picche. Il mondo va a grandi passi (se non lo è già) verso un duopolio Cina USA, con l'India che inevitabilmente s'inserirà. Tra gli stati europei, solo la Ger può sperare di giocare un ruolo, seppur piccolo, anche restando da sola. Gli altri sono destinati all'irrilevanza. Figurati due staterelli periferici come sarebbero la padania e il resto d'italia.

Italo Muti ha detto...

@Simone
O alla Don Siegel con Gene Hackman nel braccio Vilento della legge.
L'ipocrosia e l'inessenza della classe dirigente politica hanno innescato micce letali.
In effetti una riunione sulle conseguenze di un distacco c'è pure stata, ma senza risultati, ovvero non si può fare, anche se le Lega alle regionali farà un vero pacco di voti.
Italo

Simone ha detto...

@Spike:lo so,infatti è un paesaggio apocalittico che dovremmo rifiutare a priori.
Ma sembra che questa situazione di crisi gravissima sia benzina per gli elementi che la stanno fagocitando.
Meno la cura funziona,maggiore è il successo di chi la propone.
Pare il principio delle cellule in metastasi:la vitalità innaturale,travolgente,è il primo sintomo della malattia.

Simone ha detto...

@Italo:infatti il terzo scenario,probabilissimo,è quello di una deriva italiana di stampo terzomondista.
Amministrati e tenuti insieme,come entità nazionale,per esigenze geopolitiche.

Tani ha detto...

@Simone: forse lo e' gia'...

Italo Muti ha detto...

@Tani
L'offerta per Toronto è ancora valida?
Italo

Simone ha detto...

@Tani:yes,lei dell'Ontario arriva dai Balcani,quindi sa già...
Però noi,italiani,stiamo al solito sorvolando l'immaginazione altrui.
Il deputato più giovane dell'attuale Votificio è una biondina che fece la Meteorina al Tg4:suo zio è il commercialista della famiglia Provenzano.
Italians do it better.

Italo Muti ha detto...

@Simone
non fare il pignolo, la meteorina magari grazie proprio a quel lavoro ha accumulato eserienze che le apriranno la strada nel prossimo ministtero per il nucleare, e allora....?
C'è per esempio, uno stimato vecchietto che era sul panfilo, che era nei giochi della tav fin dall'inizio, (anni 90 bassi), amico di mafia e kgb, nemico giurato di Big Hawk, amico del boom, e stiamo a vedere il capello.
Alle volte sei capzioso, mon chèr, come dicono a Montecarlo e Saint-Moritz gli ex-segretari della CGIL nella loro villa.
Italo

Simone ha detto...

@Italo:tutte pronte per un CdA di una nuova centrale nucleare.
Le foto delle riunioni verranno benissimo:cheeeers!

KBLondon ha detto...

In inglese c'e una parola che si addice molto bene alla situazione descritta nel commenti: shamelesness. Forse sono troppi anni che sono qui, ma rimango sempre colpito dalla mancanza di pudore di tutti i ceti e le caste in italia.
La balcanizazione non e' un processo auspicabile ne porta risultati positivi (come quasi tutti nel ex-jugoslavia ormai capiscono). Ma tant'e' sempre meno persone nel commentariat e in politica se ne disociano.

Italo Muti ha detto...

@Simone
Con il satrapo che le guarda gaudente, scende dalla su auto blu pillola, e incomincia la conta.
La fuga dei cervelli? L'invasione della pussy senza neuronio (Mou dixit). L'italia as a big clit? Better than a whole ass
Italo

nanomelmoso ha detto...

la recensione fa davvero venire voglia di leggere il libro complimenti direttore ...
per la divisione dell'italia ... non so che dire forse ci spaccheremo ... forse no ... l'europa va verso una certa frammentazione vedi la situazione spagnola dove mi pare che le forze centrifughe della catalogna siano abbastanza possenti.
forse chi lo sa è un opportunit come tutti i cambiamenti forse finiremo nell'oblio oppure si costruiranno nuove realtà.

Il problema vero è che il cambiamennto non è mai senza un costo e quindi per cambiare le cose in qualsiasi modo dovremo pagare il prezzo e springstiniamenti avere la forza di cercre quello che sta nel buio ai margini della città.

Ancora grazie al direttore per averci segnalato un libro che non avrei mai letto in altro modo

transumante ha detto...

Non scrivo per me, ormai transfugo dalla Baldracchia, ma sento come atto dovuto dare un minimo di notorieta' a un gruppo di persone. Prometto di non intervenire ulteriormente, e mi scuso con loro perche' la mia prosa non e' all'altezza del contenuto. Ci vorrebbe fenoglio...

I fratelli d'Italia, quelli dell'inno, esistono. Sono gli abitanti della Val di Susa. Vecchi, meno vecchi e giovani. Non hanno lezioni da darvi, in teoria. In genere e' gente molto provinciale, non troppo acuta o brillante intellettualmente, cortese ma non troppo amichevole. Ma hanno la dignita', quella si'. Tutta italia pensa che siano degli ottusi, degli stupidi che rifiutano il progresso, attaccati alle loro casupole da contrada. Gente che preferisce la stufa a legna, che da giovane vendeva i propri capelli per far parrucche. Gente additata come sovversiva, anarchica, piantagrane, violenta. Ignorata dai tg, trattata come rifiuto tossico da chiamparino e bresso, spesso aggredita dalla polizia (i nostri eroi! datele di santa ragione a ste anarchiche vecchiette!) Tutti pensano che vogliano il contentino, l'assegnino, e facciano strada alla fantastica tav. Caspita che opportunita' di sviluppo per il paese! Una grande opera strategica, pensate, che strateghi che siamo! Ci sono persino i fondi europei!

La verita' e' che la TAV, che sta passando sotto silenzio, sarebbe la piu' grande tragedia economica, politica e sociale della nostra storia, un mostro a tre teste che divorera' gli ultimi residui del nostro amor proprio. Credetemi, se si fara' la tav, non potrete guardare in faccia i vostri figli.

Perche'? Perche' e' inutile per i trasporti, pericolosa per la salute pubblica, devastante economicamente.
Non vi chiedo di credermi sulla parola, informatevi.

Da tutto questo ci stanno salvando questi pigmei delle montagne: la loro e' vera sovversione, perche' nel meno politico dei paesi, nella piu' asociale delle societa', di fronte al piu' grande tentativo di truffa della nostra storia, rispondono con l'unica scelta possibile, la piu' genuina politicamente, la piu' rilevante socialmente, la piu' intelligente economicamente. I val susini semplicemente, non vogliono prenderselo nel culo da quei quattro sfigati che banchettano nel resto d'italia, paese di fessi inenarrabili che vanno pure ai comizi di chi li truffa, e applaude convinto.


E allora cosa fanno? Politica dal basso. Si informano, si radunano, si organizzano. E non mollano e non molleranno mai. Chiamando le cose con il loro nome, senza pregiudizi metafisici. La TAV e' un'opportunita' di guadagno per i mafiosi, il progresso e' una puttanata, l'amianto uccide. Stop. Osservare, valutare, decidere: un triangolo delle bermuda per i piu'. Credono in quel che dicono e in quello che sono, Crudo entusiasmo, nessuna litania mediatica, passione senza artifici psicologici. La via e' tracciata, ironia mefistofelica, dagli ultimi della fila

Tani ha detto...

@Italo: per te sempre valida...

@simone: lei???

Ero arrivato in Italia nel 1992, appena in tempo a vedere saltare per aria Falcone. Con un mare di sogni coltivati in 24 anni. Ho ricevuto molto spiritualmente e culturalmente. L'ho lasciata nel 2003 con malinconia, ma senza nessun pentimento. Con malinconia come si lascia un amore nato sui banchi di scuola e finito in un matrimonio da giovane.
Poi si cresce e si capisce che una volta finito l'amore, non rimane niente da dare o ricevere. Interessi troppo distanti. Punti di vista su ogni cosa inconciliabili. Gli stessi motivi per i quali avevo lasciato Albania.

Quando parlo con i miei amici lasciati in Italia mi dicono: "Tani, l'Italia è un'Albania, ma con acqua potabile e luce 24 ore".
Per chi conosce Albania, questo non è di sicuro un complimento per Italia.

kalz ha detto...

No, per favore no... Va bene tutto, ma un limite ci dovrà pure essere... un minimo di rispetto... un minimo di decenza. "La politica dal basso" no, per favore no.

anjo ha detto...

A me sembra che stiate dimenticando tutti il convitato di pietra ovvero l'unione europea, la quale, per fortuna, ci evita e ci eviterà gli scenari catastrofici (balcanizzazione etc.) da voi prospettati

jeremy ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
jeremy ha detto...

Ho tolto il post, perche magari qualcuno poi si offende.

eltopo1971 ha detto...

jeremey

ti fai troppi problemi..

jeremy ha detto...

Lo so eltopo....

Italo Muti ha detto...

@Jeremy
Vai giù di accetta, con stile, ma pesante. Se scritto bvene, chi si potrebbe offendere?
Italo

transumante ha detto...

@tutti Non voglio che nessuno si senta censurato. Postate quello che vi pare, offese o altro, non ho alcuna intenzione di discutere. Come detto, il post era un atto dovuto, quindi va ben oltre tutto cio'.

jeremy ha detto...

Semplicemente a me la situazione No TAV fa venire in mente come nel resto d'Europa si riescano a fare opere pubbliche senza le proteste di intere popolazioni, senza spendere il triplo e senza che la polizia intervenga sistematicamente. Transumante, pone dei problemi reali (l'infiltrazione mafiosa, lo spartitorta e l'impatto ambientale), ma io farei sempre differenza tra fare opere pubbliche e specularci sopra. Perche a me sembra che il problema sia la TAV in se e non come la stanno facendo e quanto ci stanno rubando sopra? Nel resto d'Europa si viaggia a 300 km all'ora, da noi l'Alta Velocità è gia diventata una barzelletta. E mi rendo conto che siamo un paese fallimentare, dal bambino appena nato al Presidente della Repubblica.

Italo Muti ha detto...

@Jeremy
Ti quoto totalmente, poi ci sarebbe un discorso più ampio da fare sulla torta Tav, con il suo lungo filo di sangue, ma non è il luogo adatto.
Italo

Stefano Olivari ha detto...

Scusa Transumante, non penso che gli abitanti della Val di Susa siano peggio di quelli di altre zone d'Italia. Siamo tutti affratellati, oltre che dalla televisione, dall'egoismo: fate quello che volete, ma non a casa mia. Se si dà per scontata l'equazione opere pubbliche uguale furto allora tanto vale cambiare paese: personalmente mi sono bastati tre anni consecutivi all'estero, oltretutto in condizioni agiate, per non mitizzare quello che è lontano se non per singoli aspetti. Quanto all'impatto ambientale, non si possono fare proiezioni attendibili su quanto traffico, persone e merci, passerà dalla gomma al treno: di sicuro il numero dei camion non aumenterà. Senza offesa, considerando il numero di provincie attraversate dalla Tav, mi sembra una battaglia degna di miglior causa.

transumante ha detto...

scusate non ce la faccio....

Io ho parlato anche di inutilita' economica. L'attuale linea e' sottoutilizzata (se ne sfrutta il 40 % del potenziale), il volume di traffico e' diminuito negli ultimi anni. Sfido chiunque a dimostrare il contrario. Sono dati disponibili a tutti. Non c'e' nessun indicatore che la situazione cambi. La Torino-Lione, semplicemente, non serve. Come se si costruisse uno stadio da 100000 posti per la cremonese, o si progettasse un razzo spaziale per andare da milano a venezia. Se qualcuno proponesse cose del genere lo prendereste per cretino. Ecco, appunto, ma queste cose costerebbero un centesimo della TAV.

Non voglio opere pubbliche a vanvera, voglio opere di pubblica utilita'.

Poi c'e' anche il resto. Ma siete mai stati in Val di Susa? Parlate di fare qui e la', ma vorrei che onestamente ammetteste che non l'avete mai vista neanche su google maps. E' una valle larga 1.5 Km, in mezzo ci passano gia' un'autostrada, una statale e la linea preesistente. Direi che di opere pubbliche ne sono state fatte, e nessuno ha mai fiatato.

E provo sincera tenerezza per kalz, che non sa nulla di tutto cio', ma appena ha letto "politica dal basso" si e' acceso come un flipper. Perche' e' un brand che nella sua mente associa a chissa' chi, ma nel caso in questione vuol dire partecipare e credere veramente in qualcosa. Se poi pensate che pure i NOTAV siano prezzolati da qualcuno....

kalz ha detto...

@transumante, grazie per la tenerezza, ma è mal riposta. Quelli che "partecipano e credono veramente in qualcosa" non sono il mio tipo. E, come direbbe Robert Walser che dall'alto tutti ci guida, mi fanno anche un po' paura. Ma soltanto un po'.

Stefano Olivari ha detto...

Politica dal basso non è una brutta espressione, ma nemmeno ideologia lo è. Senza una visione di fondo (magari sbagliata, in certi contesti storici anche criminale) la prospettiva è solo quella del proprio giardino deturpato. Per un'opera inutilissima, come potrebbe essere la Tav, ma anche utilissima: non penso che alle famose vecchiette a rischio manganello importi del traffico della Torino-Lione.

clinter ha detto...

Direttore chiedo un chiarimento:
non riesco a cogliere la liaison fra anni ottanta ed il resto dell'articolo.
Meno male che google mi aiuta: Fatherland l'ho trovato, avevo letto, tempo fa, un libro di argomento similare 'La svastica sul sole', forse tanti dovrebbero leggere anche questi due libri.
Sembre google mi rivela che shamequelchel'è significherebbe qualcosa come sfaggiatagine, si può concordare sull'uso del termine in riferimento alla realtà italiana, non senza rispedirlo subito dopo al mittente, perchè quanto a faccia di chiulo i figli di Albione non son secondi a nessuno. Se devo dar retta alle cronache, non mi pare che la società inglese sia scevra di intrallazzi e scandali vari, ma magari mi sbaglio. Sulla TAV dico che ragionare per schemi precostituiti è sbagliato.
Sono per il progresso, ma ci terrei
fosse perseguito applicando una attenta valutazione dei rischi ambientali, intesi soprattutto come rischi per la salute dei cittadini. Se fai passare i binari della Tav in una landa desolata, ben venga, ma se devi sventrare le montagne piene di amianto, valuterei un momento. Discorso simile per la reintroduzione del nucleare, ogni tanto qualche centrale dà problemi, come sappiamo. Per venire all'articolo, si parte dal tema scottante della violenza da stadio per virare sulla fantapolitica, che tanto fanta rischia di non essere.
Mi sembra fin troppo ovvio sottolineare come l'ignoranza delinquenziale sia trasversale ad ogni provenienza regionale o nazionale, tutto ciò che va oltre l'indignata denuncia diventa una sega mentale. Il problema non ha soluzione, se si vuole una società vagamente democratica ci sono anche questi rischi, ricito gli 11 arrestati di Manchester in aggiunta al caso del Blakburn.
A meno chè non si voglia una situazione alla Fatherland, appunto. E' indubbio che non viviamo nel migliore dei mondi possibili, ma alcuni rimedi a me sembrano peggio del male.
Sulla secessione regionale è inutile spendere parole, a chi la vagheggia dico: sarete sempre a sud di qualcuno e provincia di qualcun'altro.

transumante ha detto...

Stefano:

-dal 2004 e' stato soppresso il collegamento TGV Torino-Lione. Lo sapevi? Secondo te perche'?
-il volume passeggeri e' diminuito del 20% dal '92 al '02
-valichi e infrastrutture sotto il 50% della capacita'
-il piemonte non e' isolato, ma la regione con piu' collegamenti con l'europa (3 autostrade + 3 ferrovie)
- se su 200000 persone interessate, 50000 protestano in strada, forse bisognerebbe starle a sentire
- il traffico italia-francia, negli ultimi 15 anni, e' diminuito
-vuoi meno traffico? completa la linea ventimiglia-marsiglia, quella e' un'opera di pubblica utilita'
-la storia del "corridoio europeo" e' una boiata. La linea Loetschberg-Sempione sara' la piu' utilizzata nei prossimi anni per i traffici europei

Se volete continuo per altre 10 ore con dati e cifre, con la realta'

transumante ha detto...

@stefano: ho gia' parlato delle infrastrutture presenti in val di susa. La sindrome NIMBY associala ad altri.

Io non ho alcun preconcetto: voglio che mi si dimostri con dati e cifre perche' sia utile. Tutto il resto, "progresso, strategia, futuro, sviluppo", e' solo un hocus pocus, un contenitore vuoto. Per me progresso e' fare cose utili

jeremy ha detto...

Transumante, scusa magari la tratta Torino-Lione è gia sottoutilizzata, ma devi pensare che la linea non è chiusa ma continua. Se io faccio la Milano-Torino ad alta velocità e la Parigi-Lione pure, non vedo perche devo la Torino-Lione non deve esserlo. L'esempio sugli stadi non esiste in questo caso. Un esempio calzante sarebbe il Ponte, opera volendo utile, ma che andrebbe a incastonarsi tra due autostrade letteralmente ridicole. E quindi è in tutto e per tutto perfettamente inutile. Ci fosse una Salerno-Reggio Calabria totalmente percorribili e veloce il Ponte risulterebbe un'opera utilissima. Come risultano tutti i ponti costruiti in giro per il mondo, su tratte anche piu corte e in zone sismiche importanti.

clinter ha detto...

La politica dal basso fa paura quando a tentare di praticarla sono individui che si catalogano
come simpatizzanti della fazione politico-sociale a noi non gradita.
Sicuramente a kalz non farà paura se a praticarla sono cittadini che protestano perchè non vogliono
che venga costruita una moschea nel loro quartiere. Giusto per usare uno stereotipo derivato da avvenimenti recenti. kalz per te chiunque protesti è un sovversivo comunista, non stupisce che tu sia un walseriano minimalista, ti rendo noto che il mondo non finisce a 20 cm. dal tuo naso.
Scusa se mi permetto ungiudizio diretto, ma mi metti sempre una tristezza infinita.

Stefano Olivari ha detto...

Sono d'accordo al 100% con il tuo concetto di progresso, ma ti chiedo: se fosse dimostrata con dati concreti (quelli da te elencati dicono evidentemente il contrario) la necessità economica della Tav, la gente in strada a protestare diminuirebbe?

kalz ha detto...

@clinter, dovresti chiedere scusa. Non a me, che sono un coglionazzo, ma a Walser. Vergogna, vergogna, vergogna!!!

clinter ha detto...

Va bene, kalz, se ci tieni, chiedo scusa a Walser.

transumante ha detto...

@stefano: no, ma intanto non avrebbero economisti che l'appoggiano. Comunque avrebbe altre ottime ragioni per protestare (ambiente, trattamento subito, etc).

Ma la domanda te la faccio anch'io: se informandovi scopriste che la TAV e' davvero intuile e pericolosa, per una volta, ce la fareste ad ammettere che non tutti sono a libro paga di qualcuno?

eltopo1971 ha detto...

in generale per me la gente comune non deve metterci bocca in certe decisioni..

sennò non si farebbe niente.. nessuno vuole centrali, termovalorizzatori, autostrade etc etc..
però appena si svegliano la mattina vogliono accendere la luce e l'immondizia puzza..

Leo ha detto...

Senza entrare nella discussione (manco pagato), mi accodo al direttore e consiglio a tutti di leggere Fatherland. Davvero un capolavoro. Letto anche i vari Enigma, Archangel, Pompei, ma Fatherland è il caqpolavoro di Harris

jeremy ha detto...

Transumante, il primo libro paga è quello personale. E anche se sincera, questa protesta, come tutte le proteste, non è certo frutto di singole analisi di fattibilità e economicità dell'opera, giuste o sbagliate che siano. Questo lo puoi fare tu o qualcun altro, ma la stragrande maggioranza pensa semplicemente alla rottura di palle di avere la TAV nel proprio territorio.

Igor Vazzaz ha detto...

Jeremy,
perdona:
quindi, anche all'ipotetica presenza di fatti e argomenti incontestabili (ammesso che così siano, ma prendiamo per buona l'ipotesi), una protesta popolare dev'essere ignorata in quanto tale?

Si tratta di una domanda retorica, ovviamente, ma mi par di capire che vi sai un'allergia insopprimibile rispetto a certe cose, che trascende l'aspetto razionale con cui si dovrebbe (tutti) affrontare le questioni sociopolitiche.

Si fa per parlare, ovviamente.

jeremy ha detto...

Igor, non dico questo. E infatti non sto dicendo che la protesta sulla TAV sia sbagliata o meno. Semplicemnte non dobbiamo pensare che ci siano 50.000 persone che si sono studiate studi di fattibilità ed economicità. La stragrande maggioranza non vuole la TAV perche la fanno sul proprio territorio (e la TAV è solo un esempio: come dice eltopo, di cose che non ci piacciono ce ne sono a iosa). Per questo dico che il primo libro paga è quello personale. Non sto dando nessun giudizio sulla questione. Anzi se i dati che cita transumante sono quelli il fondamento per non fare la TAV ci sarebbero eccome. Ma non dovrebbero deciderlo quei 50.000 che protestano, ma chi decide in alto. Lo so, chiedo troppo....

nanomelmoso ha detto...

il partito del not in my back yard è sempre più forte perchè la comunità è sempre più piccola

il concetto di tav non mi pare così fuoridal mondo considerandolo un'opera ad ampio respiro.

poi se nessuno la vuole e non serve a niente e ci inquinerà solo i polmoni facciamola passare più a nord e passiamo a dichiarare inutile il prossimo progetto.

@jer
se il problema della salerno reggio calabira fosse che non va da nessuna parte? e se quindi il ponte sarebbe lo stimolo per migliorare?

poi io weh faccio solo il web qualcosa e non riesco nemmeno a capiore come mai comprino o non comprino i clienti quindi ....

jeremy ha detto...

Beh nano la Salerno Reggio è l'immagine del malaffare italiano all'enessima potenza. Lo scopo di suo esiste visto che è una strada di collegamento essenziale per due regioni. Il giusto collegamento sarebbe il Ponte. Ma prima si deve finire la SA-RC, senno è inutile.

nanomelmoso ha detto...

@jer siamo al cane che si mangia la coda nell'uovo e della gallina
so però una cosa per certo ogni volta che qualcuno prova a fare qualcosa c'è sempre un grillo parlante che dice " ma il problema è un altro " e così non si fa mai nietne di concreto si fanno molti studi e i signor no si fanno fighi.

nanomelmoso ha detto...

a non fare non si sbaglia mai

jeremy ha detto...

Concordo. Ma spesso a mettere troppa carne al fuoco la si brucia tutta. Iniziamo a finire la SA-RC (che dopo decenni sembra davvero marciare...ho i miei dubbi sulla tempistica ma credo che tra 10 anni avremo un'autostrada decente), poi partiamo con il Ponte.

Stefano Olivari ha detto...

Risposta alla domanda di Transumante: sì. Ma vado oltre: sono strasicuro che a parte qualche caso di strumentalizzazione la protesta sia sincera, il che in una logica del bene pubblico non la rende più accettabile. Quindi straquoto Clinter: sono a favore della libertà di culto (considerando fra l'altro tutte le religioni un'impostura, ma non allarghiamo il discorso), ma non vorrei una moschea davanti a casa mia. Per la semplice ragione che sono egoista. In conclusione (mia): capisco i no-Tav, ma gli strumenti legislativi esistono proprio perchè 60 milioni di egoisti non si possono autogovernare in ordine sparso.

transumante ha detto...

Eltopo: stai descrivendo l'iran e la cina. Buon viaggio e facci sapere quanto ti diverti. Io a chiamparino non lascerei manco pulire la lettiera del gatto. La bresso purtroppo era in gamba, finche' non si e' unita al comitato d'affari. Tutta la parte sull'utilita' dell'opera l'hai saltata a pie' pari

Eccone un'altra..."opera di ampio respiro"

Siete il paese delle chiacchiere, a partire dalla scuola per finire alla politica.

jeremy: "rottura di balle" si ha quando i figli del vicino giocano a pallone, non quando vogliono costruire una linea ferroviaria spazzando via casa tua e tutto il paese, creando una montagna d'amianto alta 400 metri in una zona con venti a 50 km/h. A spiegare la situazione han mandato i mezzi corazzati (ho delle foto esilaranti, che state tranquilli non vedrete mai al tg). Inevitabile, dato che non possono esternare le loro vere intenzioni.

Ataru ha detto...

Io non so se la TAV serva o meno e mi astengo da qualsiasi giudizio, ma capisco benissimo come si possa sentire Transumante.
Nel 2003 ero uno di quelli che marciarono contro il sito nazionale di stoccaggio delle scorie nucleari e non sono nemmeno uno di quelli acriticamente contro il nucleare, ma quando:

1) si decide per il sito su uno studio antecedente il 1980 (l'anno del famoso terremoto in Irpinia e Basilicata)
2) il presidente dell'associazione geologi italiani esprime un parere contrario per varie ragioni tra le quali il fatto che quella zona è a due passi dal mare e pochi decenni prima era una palude
3) l'impatto sull'economia (già precaria di suo) della zona sarebbe stato devastante: leggasi frutteti e turismo
4) la malcelata sensazione che ti mettono in casa scorie che tu non hai prodotto solo perché siamo 4 gatti a cui nessuno presta attenzione

beh per queste (ed altre ragioni) uno non ci pensa due volte a fare i presidi e voglio vedere chi di voi non avrebbe fatto il contrario.

Ataru ha detto...

Per chi non se lo ricordasse, parlo di Scanzano, provincia di Matera

transumante ha detto...

@stefano: bene. ma qualche volta, come in questo caso, la protesta e il bene pubblico sono in perfetta sintonia. Non voglio che mi si creda a scatola chiusa, io non vendo tappeti e non dirigo partiti, ma solo spronare a non liquidare la faccenda su due piedi.

eltopo1971 ha detto...

transumante

anche la francia se è per questo..

vedi il nucleare..

jeremy ha detto...

Transumante, quindi secondo te la TAV si sarebbe fatta senza problemi se avesse avuto dei risvolti positivi, sia economici che ambientali? Sul radere al suolo le case non sono d'accordo, nel senso che di fronte all'utilità pubblica francamente su certe cose si dovrebbe sorvolare a prescindere. Dietro cospicuo risarcimento ovviamente. Se smolli una falda di amianto, invece non si puo certamente sorvolare, visto che danneggi tutti.

jeremy ha detto...

Ataru, la situazione di Scanzano è molto diversa perche si deciso di andare a stoccare li, ma potevano farlo relativamente dovunque. La TAV non è che abbia molte alternative territoriali se non spostarla di qualche km.

Nick ha detto...

Mi astengo dall'esporre una opinione in merito (neanche pagato, cit)...noto solo una cosa.
Se si discute con presupposti tipo "se avesse avuto risvolti positivi" piuttosto che "se non fosse servita a niente" e cose simili si gettano le basi per la guerra di religione.

Il primo passo per una discussione del genere -anche fra comuni mortali che non contano un cazzo come noi- non dovrebbe essere, appunto, quello di valutare oggettivamente quali sono i risvolti positivi e quali quelli negativi?

Poi si può parlare di tutto: la rivolta "manipolata" gli interessi "mafiosi", e tutto il resto...ma prima avere un quadro oggettivo sull'utilità e le conseguenze dell'opera...

Tani ha detto...

“E mi rendo conto che siamo un paese fallimentare, dal bambino appena nato al Presidente della Repubblica.”
Ma alla Ryanair non ci sono piu’ posti liberi?

“poi ci sarebbe un discorso più ampio da fare sulla torta Tav, con il suo lungo filo di sangue, ma non è il luogo adatto. “
O il momento?

“Quelli che "partecipano e credono veramente in qualcosa" non sono il mio tipo.”
“Politica dal basso non è una brutta espressione, ma nemmeno ideologia lo è”
Il sempre verde Orwell insegna. Si comincia sempre con i buoni propositi.

“Sulla secessione regionale è inutile spendere parole, a chi la vagheggia dico: sarete sempre a sud di qualcuno e provincia di qualcun'altro.”
Lo dico da vent’anni con I miei amici. Certo che certe cose in Italia fanno venire voglia di quello e altro…

“in generale per me la gente comune non deve metterci bocca in certe decisioni…nessuno vuole centrali, termovalorizzatori, autostrade etc etc..”
Giustissimo. Ma il NIMBY vale anche (sempre) per chi le decissioni le prende. Sono sempre stato curioso di vedere i giardini dei politici…

“Come risultano tutti i ponti costruiti in giro per il mondo, su tratte anche piu corte e in zone sismiche importanti.”
“Se si dà per scontata l'equazione opere pubbliche uguale furto allora tanto vale cambiare paese: personalmente mi sono bastati tre anni consecutivi all'estero, oltretutto in condizioni agiate, per non mitizzare quello che è lontano se non per singoli aspetti.”


Un sindaco di una citta’ italiana va ospite da un sindaco di una citta’ giaponese. Quest ultimo li mostra fiero la sua casa. L’italiano li chiede :
“Ma come hai fatto a farti ‘sta casa con uno stipendio da sindaco?”
Il giaponese: “Lo vedi quel ponte la’? “
lL’italiano: “Si”
Il giaponese: “I fondi di quel ponte sono andati 90% per il ponte e 10% per la casa.”
Un anno dopo, il giaponese viene invitato a casa del sindaco italiano. Sciocato per la grandezza della casa li chiede:
“Ma veramente qui in Italia vi pagano cosi bene che tu puoi costruire un castello del genere?”
L’italiano li risponde: “Lo vedi quel ponte?”
Il giaponese “Quale ponte?”
L’italiano:”Appunto…”

@tutti: ma avete fatto caso come parla Nick da quando si e’ laureato? 

jeremy ha detto...

Tani, lo so ma non ti credere che sia contento di "andarmene" per la seconda volta.... E so che tu mi capisca meglio di chiunque altro qua dentro.

Tani ha detto...

Jeremy, certo che ti capisco, ma ti dico quello che il vecchio Alfredo disse a Toto’ in “Nuovo Cinema Paradiso”:

“ Non tornare più, non ci pensare mai a noi, non ti rivoltare, non scrivere. Non ti fare fottere
dalla nostalgia, dimenticaci tutti. Se non resisti e torni indietro, non venirmi a trovare, non ti
faccio entrare a casa mia. O’capisti?. Qualunque cosa farai, amala, come amavi la cabina
del Paradiso quando eri picciriddu..”

Tani ha detto...

Focus on the future, Jeremy! Focus on the future.

jeremy ha detto...

Magari Tani...la vita dell'emigrante è fatta di sogni e di rimpianti, spesso anche di rimorsi....altro che non voltarti mai indietro....

Tani ha detto...

Sogni si. Rimpianti e rimorsi, mai.

jeremy ha detto...

Beato te...

jeremy ha detto...

Ovviamente non mi paragono nemmeno lontamente a te e alla tua situazione, Tani, non mi permetterei mai. Condividiamo l'abbandono della terra natia, questo si.

Tani ha detto...

Semplice Jerry: sognare costa niente. Avere rimpianti e rimorsi non risolve niente. E allora?

Tani ha detto...

Ma guarda che e' molto piu semplice di quello che pensi. Una volta lasciata la tua citta' sei uno straniero dovunque vai. Che siano 1000 km o 10,000 km cambia poco.
Allora meglio dove puoi sentirti utile per te stesso in primis, poi per gli altri.

jeremy ha detto...

Non solo non risolve niente, ma ti crea anche mille problemi esistenziali.

jeremy ha detto...

Ah beh per questo il "trauma" iniziale ce l'ho gia avuto a 18 anni. E infatti ho scelto di non traumatizzare la mia ragazza e trasferirmi io in Belgio. Come mi sono abituato a Milano, mi abituero alla Louviere (insomma....).

Nick ha detto...

Concordo con Tani...a me il primo "distacco" (molto inferiore al vostro sicuramente, ma i ponti si tagliano anche con 500Km...) è stato un toccasana: adesso restare dove sono o trasferirmi a Sidney non mi creerebbe il minimo problema.

Simone ha detto...

@Transumante:ehi,io ho le stufe a pellets...

@Tani:il lei è ironico e divertito.
Oserei definirlo confidenziale.
Eccellente la definizione albanese dell'ex Bel Paese...

@Anjo:sperèm o sparirèm.

@Clinter:il canovaccio di quel romanzo di Dick è assolutamente geniale.

@Jeremy:Giuliano,ricordati che "traum" in tedesco significa sogno.

Il giorno che penseremo realmente al progresso realizzeremo opere quasi banali per la concezione moderna.
Dopata da un gigantismo stupido ed esibizionista,promosso per giustificare a tutti i costi la tecnica e i loro sacerdoti.
Banchieri,ingegneri,architetti,politici...
L'acqua e la ristrutturazione delle reti idriche non offrono la visibilità e la pecunia delle altre inenarrabili opportunità "avanguardistiche".
Ma sono il fondamento della nostra vita:ieri,oggi e domani.
Alla Sicilia basterebbero qualche decina di migliaia di pannelli solari per splendere di una luce diversa.

GuusTheWizard ha detto...

@clinter
Philip K. immortale !!

@Simone
L'acqua è già uno dei più grandi business del pianeta.
Il petrolio prima o poi finirà, mentre l'acqua durerà molto di più ed il suo controllo sarà veramente "strategico e non tattico" (cit.)
Non ricordo dove, ma una $notasocietàfrancese del settore era uno dei main sponsor di un torneo di tennis visto per TV ultimamente.

Simone ha detto...

@GuusTheWizard:
"Water is the next oil!?"
(David Letterman)