Troppe luci in the Sky

di Jvan Sica
Le differenze fra l'Olimpiade invernale vissuta attraverso la pay-tv o secondo lo schema Rai: completezza contro romanzo, vince il romanzo...


A più di una settimana dal via delle Olimpiadi di Vancouver, è tempo di capire come le televisioni italiane la stiano sfangando. La domanda che aleggiava da un anno, fino al 12 febbraio scorso è: “Sky ci farà cambiare i modelli di fruizione dello sport olimpico, come ha fatto per il calcio televisivo?”. La minaccia-speranza di vedere tutto, ascoltare ogni atleta, analizzare ogni dettaglio, comprendere i perché delle gare al di là del commento tecnico alla buona, si è però solo parzialmente avverata.  Con i 5 canali olimpici riusciamo a vedere tutte le gare, approfittando spesso delle repliche ben distribuite durante la giornata (è chiaro che il solo saperle già svolte diminuisce il trasporto del 50%), ad avere una copertura completa dell’evento senza i soliti collegamenti ondivaghi a cui siamo stati abituati negli anni (per dire, non si passa direttamente dall’arrivo dell’undicesimo slalomista alla 5a porta del tredicesimo), conosciamo tutto degli atleti italiani, seguiti prima, durante e dopo le gare con una passione non ripagata dai risultati (purtroppo i quarti, quinti e sesti posti non valgono medaglie e titoli, ma in una competizione olimpica non sono da buttare).
Grazie a Sky abbiamo un sacco di cose in più e migliori rispetto alle Olimpiadi Rai, eppure non convince il carrozzone che va avanti da un anno, senza soluzione di continuità. A mancare sono le sfumature di fondo che riguardano la concezione dello spettacolo sportivo. Per dare tutti i fotogrammi in diretta, i cinque canali olimpici di Sky non potevano non diventare dei contenitori di gare, tutte in fila e perfettamente suddivise in pillole da assumere in spot differenti. La parcellizzazione di discipline, stili di commento e modelli di regia ci fa rimbalzare da una gara all’altra, disperdendo quello che l’Olimpiade è sempre stata: un grande racconto sul mondo, un flusso narrativo unico in cui si innestano voci differenti che approfondiscono storie e momenti, un romanzetto popolare che muove la casalinga e commuove l’ingegnere.
Sky cerca di cucire il menu farcitissimo con Giovanni Bruno, ma l’esperienza Rai da questo punto di vista è imbattibile. Ivana Vaccari non solo ci introduce alla narrazione olimpica, mentre Sky ci scaraventa dentro l’evento ex abrupto, con pochi convenevoli. Noi di regola sacramentiamo prima delle partite di campionato, mentre per gare di cui conosciamo solo pochi protagonisti e a malapena le regole principali questi 'convenevoli' servirebbero a farci montare l’attenzione. Questo tipo di narrazione ci accompagna, ci muove l’attenzione a seconda delle esigenze di palinsesto, crea aspettative e tira le somme con pochi ospiti e qualche immagine di corredo. Ecco, a Sky manca la concezione romanzesca che è dietro un evento così imponente, pensando che impostare tutto su completezza e rigore basti a coinvolgere tutti gli spettatori che vogliono vedere lo sport. Le Olimpiadi non possono essere viste, perché non è pensabile vedere tutto, ed è per questo che bisogna farle vivere, in un percorso magari frammentato e meno denso, come una grande avventura che non finisce mai per 15 giorni.
Jvan Sica
Letteratura Sportiva

26 commenti:

Andrea ha detto...

credo/spero che l'investimento di sky sia soprattutto un rodaggio in vista delle olimpiadi estive...

e non è tanto una questione di canali (come diceva il direttore 5 sono più che sufficienti, se non addirittura troppi) né di qualità tecnica, ma appunto di taglio narrativo.

non condivido invece l'approfondimento azzurro con le fette di salame tricolore sugli occhi. se c'è una cosa che ho sempre sopportato poco (pur nella sua inevitabilità: mia nonna si commuove con l'inno per una gara di tiro con l'arco, non per il gesto tecnico di bubka o cancellara) nella gestione rai è la caccia all'italiano in odore di medaglia con saltellamenti assurdi (perché devo vedere la sola esibizione di cassina e non quella del cinese cui contende la medaglia?) da un campo di gara ad un altro.

in questo sky mi pare - come successo un po' col calcio col trionfo del modello caressa ai mondiali - aver scelto la strada della facile partigianeria, a scapito dell'approfondimento tecnico. per dire ieri bragagna mi è sembrato sinceramente deluso per la medaglia di legno nella staffetta del fondo femminile, ma non per questo ha rinunciato a spiegare per bene la gara.

kalz ha detto...

Premetto che non ho Sky quindi sto a quanto dici nel tuo bel pezzo. Visto così sembra l'elenco del telefono, con una gara via l'altra, partenza, arrivo, risultato finale. E i racconto dell'avventura? E il romanzo delle Olimpiadi?

nanomelmoso ha detto...

io ho visto poco ma la cosa peggiore sono i cronisti che secondo me non sono poi così bravi non fanno appassionare e non spiegano niente.

Si torna forse alla discussione del muro dello sport su quanto si debba spiegare ai neofiti o quanto si debba seguire i tecnici.

Beh forse sarebbe il caso di spiegare melgio le cose e di metterci un pochetto di pathos in più.

HO un riordo abominevole della gara di velocità su ghiaccio con i due cronisti che non conoscevano nulla del coreano.

Eppure non è che ci siano 2000 iscritti alle gare di pattinaggio di velocità su ghiaccio e non credo che sia impedito l'uso di un motore di ricerca ai giornalisti no?

Meglio i commenti del curling ma io ogni volta che li vedo li a lanciare le pietruzze mi domando ma perchè non le bocce sport in cui primeggiamo noi? e non i nordici?

per non parlare poi dei commenti sulle grazie delle giocatrici di hokey durante il garbage time ... chi hanno preso i commentatori del wrestling?

GuusTheWizard ha detto...

Viste solo su Sky e qualcosa su Eurosport.
Per me, semi-profano di sport invernali, una eccellente copertura dei vari eventi(al netto del "Gufo delle Nevi" Ghedina) . Se i giornalisti Sky non fanno i ricami come quelli della RAI, pazienza : non ditemi però che rimpiangete anche il mitico Furio Focolari ...

Ivan.fab ha detto...

Sky deve rodare il meccanismo è evidente. Poi si vede troppo che tanti giornalisti sono adattati su discipline che "non sentono". Per carità magari sono sport che apprezzano e hanno passato l'inverno sui libri ma non ti inventi Bragagna dall'oggi al domani.

Simone ha detto...

Da abbonato Sky,la Rai ha oscurato le sue trasmissioni.
Al solito fa i comodi della pseudoconcorrenza bisciona...
Al netto dell'ottimo esperimento della manche comparata,quella col Cotelli,alcune specialità sono seguite maluccio;trovo incredibile che si debba spiegare lo sci alpino,in un paese che dovrebbe essere quasi come l'Austria.
Ma,stamane,vedendo la vergognosa prima pagina del foglio di cesso rosa(senza olimpiadi!)ho smesso di pormi la questione.
Comunque,Eurosport ha punte più alte,soprattutto nel duo Puppo-Ambesi,eccellenti nel biathlon.
Su Sky non male l'apporto di Vanoi al commento fondistico:peccato che alcune specialità siano tecnicamente imbarazzanti.

@GuusTheWizard:Focolari? Incredibile ma vero.
Fu tenuto in telecronaca perchè portava bene...e non sto scherzando.
Inenarrabili le sue gesta a Los Angeles 1984,quando dovette seguire la pallanuoto.
Durante una partita invertì per cinque minuti le squadre...

Marcosupersonic ha detto...

@Simone @Guus
Spero voi siate tra quelli che hanno avuto il privilegio di vedere il gigante di Kraniska Gora del 1992. Due manche corse su un ghiaccio assurdo, dove Sergio Bergamelli diede 2" secondi a tutto il gruppo, Tomba compreso. Al tempo, io seguivo le gare su Tmc ma le registravo sulla Rai, per via della pubblicità. Era saltato un intermedio a metà pista, che complicava un pò le cose. Gattai se ne accorse per tempo, e comunque capì subito che il ragazzino bergamasco era in stato di grazia: ma era agevole accorgersene per tutti. Per tutti, tranne che per Furio naturalmente. Facendosi disgraziatamente fuorviare dall'intermedio cominciò un de profundis dell'azzurro che culminò dopo l'arrivo con un mitologico "Bergamelli esulta ma...ci dev'essere qualche problema sul cronometro" o qualcosa del genere (vado a memoria purtroppo, le vhs sono andate perdute). Storico.

Simone ha detto...

@Marco Supersonic:ricordo bene la gara di Bergamelli,ma non vidi la telecronaca Rai per ovvi motivi...
Anche se non esattamente ai livelli del buon(?)Furio,l'esegeta delle banalità Fabretti è il telecronista che più si avvicina al modello Focolari.
Segue il ciclismo da dieci anni ed è incapace di una qualsiasi lettura tecnica e tattica;con Gigi Sgarbozza forma la coppia più scoppiata davanti ai microfoni di stato.
Il giovane virgulto è anche terrorizzante nel commentare il tennis,quasi comico per insipienza...

A (s)proposito di piste ghiacciate:si conferma l'idiosincrasia azzurra verso i giganti con fondo molle.
La spedizione dello sci alpino rischia di tramutarsi in una resa dei conti dirigenziale.
Vince Janka,il futuro che è già presente.

Nick ha detto...

Mi chiedo: come si fa a fare un paragone così dettagliato e (volutamente?) tranchant fra 5 canali da una parte e 1 dall'altra?
L'unico modo "onesto" (mi passino il termine, è l'unico presente nel mio misero vocabolario) è la mitologica stanza con 6 televisori accesi contemporaneamente.

Altrimenti basta dire "preferisco la RAI"...

GuusTheWizard ha detto...

@marco + simone
Eccovi il Furio in versione "Latino-Americana": http://www.youtube.com/watch?v=5sr1KWi7ca8

daniele ha detto...

Non ho Sky e benedico che Sky abbia acquisito le Olimpiadi!
E' l'unico modo per poter vedere le gare in pace(sulla Rai), senza inutili interviste pre-gara, inutili interviste al parterre e altre inutilità assortite.
Si vedono così le gare in pace e alla fine i commenti in studio.
Le interviste si possono sempre leggere il giorno dopo...
Inoltre, lavorando di giorno e dormendo di notte, resta solo la sera per vedere gare in diretta e quindi a quanta gente può interessare la sovrabbondanza di Sky??
A studenti e pensionati, forse.

A me bastano e avanzano i mitici sommari di Telecapodistria...

GuusTheWizard ha detto...

@Simone
Fino ad oggi chi sono stati i "Diamonds" di questa edizione ??
(Ce l'ho fatta: è due giorni che cerco un commento che "finisca" il titolo del post ;-))
Anche ieri grande Svindal.

Marcosupersonic ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Marcosupersonic ha detto...

Mi pare che, quantomeno negli ultimi vent'anni, il rapporto empatico tra gli sciatori italiani ed il fondo duro o ghiacciato sia una costante. Soprattutto nelle specialità tecniche, sembrerebbero esserci i presupposti per pensare ad una causalità non dettata dalle singole attitudini degli sciatori. Ma quale potrebbe essere questa "causa", non saprei: forse tecnica, forse ambientale, o magari fisica...so che pur al netto degli infortuni, Simoncelli è un Bergamelli formato deluxe, stesso discorso potrebbe farsi per Schieppati o Ploner. In slalom Moellg predilige i fondi duri, come era già per Rocca...nella velocità il discorso è un pò diverso, ma non mancano esempi similari: Innerhofer non ti ricorda un pò Peter Runggaldier?
Sul gigante di ieri, premetto che ho visto solamente la seconda manche: tuttavia non mi sentirei di rimproverare Blardone al di là della solita tensione che l'attanaglia nelle gare importanti (e che nella seconda di ieri era palpabile): la pista infatti era del tutto inadatta, non solo a lui però. Insipida, lenta, aritmica, era un tracciato - ed una tracciatura - buona per la Coppa Europa. Tant'è che in molti si sono trovati a mal partito, perdendo tantissimo tempo nel pianone centrale senza fare particolari errori. Quando mai, in coppa del mondo, si va così piano come tra il secondo ed il terzo intermedio della Dave Murray? Io avevo già dat per vincente Jansrud, con Svindal secondo e Janka terzo, pensando che lo svizzero, nonostante la grande sensibilità, si sarebbe trovato a mal partito a queste velocità: buon per lui che non sia stato così, anche più di qualcosa ce l'ha lasciato sul terreno.
Ora aspettiamo lo slalom, ma bisogna pur essere realisti: se non s'inventano qualcosa di strano nella tracciatura, l'unicco azzurro adatto alla gara è Razzoli, ovvero uno che corre "o la va o la spacca": risultati alla mano, qualche volta va, più spesso spacca, per cui può essere al massimo un outsider...i favoriti sono altri.

Simone ha detto...

@GuusTheWizard:Lennon ti perdonerebbe comunque.
Solitamente quando si scelgono gli atleti più rappresentativi si fa della ragioneria,il conto degli ori,estrapolando il contesto tecnico dal discorso.
Per le bimbe direi che la Neuner,ieri "vera" vincitrice della staffetta,è una candidatura forte.
Aggiungiamo le due corpoduro yankee dello sci alpino,in attesa delle specialità tecniche.
Poi sicuramente Bjoergen.
Per i maschietti nessuna discussione:il grande Simon Ammann.
Citazioni dovute per Svindal e Miller.
E stanotte si decide l'Nhl olimpica...

@Supersonic Soul:paragone tecnico azzeccato.
Tralasciando la sua verve polemica,una verità scomoda la propone Cotelli:i nostri non fanno velocità,non sono abituati a far scorrere lo sci come gli Svindal e gli Janka di questo mondo.
Sono bravi ad eseguire un gesto tecnico in trattenuta ma difficilmente riescono a scaricare potenza sulla neve.
Il percorso?
Siamo stati ancora fortunati ad avere le gare di velocità in uno scenario tecnico eccellente:quelle tecniche minacciano di essere lotterie da quattro soldi...

Simone ha detto...

Vabbè il nick è Marco Supersonic,pardon!

Simone ha detto...

Oggi Peter Northug,nella frazione finale della staffetta,ha forse compiuto il gesto atletico più incredibile di questi Giochi.
Mostruoso.

jeremy ha detto...

Simo, che ha fatto Northug?

Marcosupersonic ha detto...

@Simone
Mica male però supersonic soul ;) Lo prenderò in considerazione: il nick che uso ha più di un decennio, ed era legato ad una mia vecchia passione musicale..
Detto questo, Northug ha toccato l'apice, noi abbiamo toccato il fondo. L'arrivo di Zorzi chiude un ciclo, anche se io spero ancora non finisca così.
Mica male, come abisso s'intende, anche il gigante femminile, intravisto su web - in tutti sensi - mentre lavoravo. Per noi in particolare, ma anche per Vancouver 2010.

GuusTheWizard ha detto...

@jeremy
Ho letto che ha recuperato quasi un minuto nella sua frazione.
@Simone
Per quanto riguarda la staffetta, non so quanto siano stati decisivi i materiali, però quando vedo degli atleti in discipline di fatica passare dalle stelle alle stalle (o viceversa) in poco tempo mi sorge sempre qualche dubbio relativo al discorso d++++g.
Nel caso dell'Italia mi viene subito in mente il nuoto, dove per trent'anni era esistita soltanto la Calligaris.

Simone ha detto...

@Jeremy:staffetta corsa in condizioni estreme;neve,nebbia e sole che si alternano in maniera folle.
Si isolano davanti svedesi,i più forti del lotto,francesi e cechi,questi ultimi grazie ad un numero di Bauer.
Dietro,all'ultimo cambio,sembra finita per gli inseguitori:Northug parte dalla sesta posizione,a più di 35 secondi dal trio.
Comincia una rimonta esaltante e in sette chilometri piomba su Cechia e Francia:nel frattempo Hellner,avvisato del rientro del norvegese,si invola verso un oro strameritato.
Nello stadio il fenomenale Peter gioca con i due avversari e li bastona nello sprint valevole per l'argento.
Finalmente una corsa dello sci nordico di altissimo profilo tecnico.

@Marco Supersonic:il fondo italiano merita questa umiliazione,anche se non tanto quanto un popolo di decerebrati pallonari e di motottimati.
Se riusciranno a raccogliere una medaglia,nasconderebbero la realtà di un movimento ormai inesistente.
Il Gigante femminile,tecnicamente,è stato il momento più osceno di questa rassegna olimpica:le atlete del primo gruppo fatte scendere ogni minuto,per consentire la discesa di iraniane e sudafricane nella stesso frammento televisivo...Incredibile!
Tre azzurre su quattro hanno fatto letteralmente piangere:la Karbon sembrava la sua controfigura...

GuusTheWizard ha detto...

@Simo
"motottimati" ??
A questo punto diventa necessario il BassoTranslator.

Simone ha detto...

@GuusTheWizard:vabbè,diciamo che il Bel Paese si sfinisce di pallonate e tubi di scappamento.
Comunque,anche negli sport invernali stiamo diventando terzomondisti.
Il d****g?
A parità di benzina,vince chi usa il lubrificante migliore.

daniele ha detto...

Dopo le Olimpiadi di Lillehammer 1994, Bisteccone sentenziò:
"Siamo diventati tutti sciatori e...sportinvernali!!"
Chissa cosa direbbe oggi?!

GuusTheWizard ha detto...

@daniele
Secondo me tirerebbe in causa l'Effetto Serra ed i ghiacciai che si stanno ritirando. E che per le prossime Olimpiadi Estive c'abbiamo già una pattuglia di "mezzofondisti degli altipiani" che kenyani ed etiopi ci fanno un baffo.

Marcosupersonic ha detto...

Vabbè, è inutile fare di tutt'erba un fascio. In fin dei conti, siamo semplicemente tornati dove stavamo prima della sbornia degli ultimi vent'anni (Calgary '88, 4-5 medaglie, se non ricordo male). Questo è un paese privo, tra le tante cose, di vera cultura sportiva. Rimanendo al fondo, per trent'anni abbiamo avuto giusto il lampo di Franco Nones; poi venuta la generazione dei De Zolt-Albarello-Vanzetta, mi aveva già stupito il ricambio dei Fauner-Valbusa, figuriamoci l'ultima "nidiata" dei Zorzi-Di Centa-Piller. Tra l'altro, questi sono atleti che di solito danno il meglio nelle gare che contano, mentre più di rado sono protagonisti in coppa del mondo. Non è che possiamo chieder loro sempre miracoli.
Nè possiamo chiedere alle mamme italiane di partorire bimbe Di Centa-Belmondo: il livello del fondo femminile è più che dignitoso, considerato che prima delle magnifiche due, era stato il deserto (o ghiacciaio, per rimanere in tema).
Poi certo dipende dagli investimenti, dalla politica federale ecc. Ma di queste cose non ne so niente, per cui non saprei come metterla: mi pare ci fossero ampie lamentele riguardo alle poche risorse, ma questo di per se non significa molto.