Wall of fame

di Stefano Olivari
Aaahhh, non c’è più la NCAA di una volta…Quella degli allenatori che costruivano, rimanendo trenta anni sulla stessa panchina e trasformando diciottenni di talento in ventiduenni pronti per il professionismo sportivo o nella peggiore delle ipotesi per la vita (con una laurea in tasca, ottenuta senza spese per le famiglie). In realtà questa NCAA non esiste più almeno da metà degli anni Novanta, per quanto riguarda i giocatori con la certezza di essere scelti ai primi posti del draft e quindi con il contratto garantito.
Per tutti gli altri non è cambiata di molto: l’uscita anticipata rispetto ai quattro anni canonici è ad ogni livello un salto nel buio: significa mettersi in gioco nelle summer league o nella Nbdl (ultimo esempio l’ex trevigiano Cartier Martin, che alle sicurezze Benetton ha preferito gli Iowa Energy e i decadali degli Warriors) sperando nella gallina Nba domani o scegliere l’uovo oggi dell’Europa dagli stipendi incerti e dai patron cialtroni.
Quando nel 1974 Moses Malone passò direttamente dalla high school al professionismo (gli Utah Stars della moribonda ABA) fece scalpore, pur non essendo il primo caso del genere. L’anno dopo fu il turno di Bill Willoughby (memorabile una sua stoppata a Jabbar nei playoff 1981) e del più famoso Darryl Dawkins, poi la carica dei diciottenni e dintorni riprese con Kevin Garnett nel 1995 e da lì (Kobe 1996, eccetera) non si è più fermata: è stata limitata, per legge Nba, solo dal 2006 (l’estate di Bargnani prima scelta assoluta) visto che la posizione di Stern è che sia meglio far entrare nella lega personaggi più formati sotto il profilo umano e soprattutto trainati mediaticamente dalla loro carriera universitaria.
Dove vogliamo andare a parare? Sul fatto che l’anno obbligatorio di università, o comunque di ‘non NBA’ (vedi Brandon Jennings a Roma, con la degenerazione di Jeremy Tyler in Israele), ha creato un mostro chiamato ‘one and done’: un anno di college e poi tanti saluti. Non è una novità di oggi, ma guardando le ultime partite di Kentucky è senz’altro una novità che almeno tre freshman (cioè al primo anno) di quelli a disposizione di Calipari abbiano una concreta possibilità di essere scelti al primo giro del draft e quindi di lasciare subito il college che li ha scelti. Si tratta ovviamente di John Wall, sicurissima prima scelta assoluta, del suo (per così dire) compagno di reparto Eric Bledsoe, dell’alona (che in concreto sta giocando da centro) DeMarcus Cousins. Possibilità di primo giro anche per il super-atleta Patrick Patterson (che però è junior, cioè al terzo anno) e modeste speranze per Darnell Dodson che è al primo anno di Kentucky ma formalmente è un sophomore (cioè un secondo anno, avendo fatto una stagione di junior college). E in panchina ci sono altri freshman pazzeschi, oscurati dalla popolarità di Wall, come il Mister Basketball del Kentucky Jon Hood e Daniel Orton. Se gli ultimi due citati non si dichiareranno eleggibili per il draft del 2011 sarà solo per il possibile lock-out NBA. Ammettiamo di seguire le partite su Espn e su Sky con lo spirito di chi assiste al Wall Show, quindi forse non siamo lucidi: ma è evidente che Kentucky al di là dei sempre discutibili ranking (RPI o non RPI, adesso è fra la posizione numero due e la tre assolute) sembra la Primavera di una squadra Nba non solo per la qualità dei giocatori ma proprio per lo stile di gioco che con un eufemismo si potrebbe definire ‘individualistico’. Così tutto è incentrato sulle performance dei singoli: nella scorsa notte non abbiamo visto la partita intera (ma il servizio sì) della prima doppia doppia (22 punti e 10 rimbalzi) di Wall nella vittoria su Alabama, ma tutto quello che si è letto era incentrato sulla prestazione sua e di Cousins (lui doppiodoppista quasi abbonato).
Non è un caso che coach Calipari, anche lui al primo anno a Kentucky oltre che re dei reclutatori, li faccia giocare così: inutile insegnare basket a chi fra poco se ne andrà, meglio cavalcare il talento e cercare di vincere il torneo finale. Conclusione: quella dei 19 anni è un’ipocrisia, che non migliora la NBA ma di sicuro peggiora la NCAA togliendole identità e fascino. Mettendo oltretutto grande pressione addosso ai ragazzi, considerati sfigati da molti scout se osano completare i quattro anni.
stefano@indiscreto.it

53 commenti:

nanomelmoso ha detto...

sarò cinico ma mi sa che i giocatori della ncaa fatturano troppi soldi per le proprio scuole senza ricevere legalmente abbastanza indietro e i grossi calibri così se ne vanno dove possono avere soldi.
Nel football il problema non c'è perchè i ragazzini di 19 anni non sono quasi mai sufficentemente fisicati per il grande palcoscenico.

GuusTheWizard ha detto...

Direttore,
ma per caso anche le si stava guardando il recruiting 2010 su Rivals ??
Per il football quoto nano.
I Gators hanno rifatto mezza squadra, mentre anche anche U$C non ha badato a spese.

Stefano Olivari ha detto...

Ammetto di leggerlo, così come ammetto la minima (o nessuna) conoscenza di molti giocatori citati anche in zone alte del mondo liceale classe 2010...tutti abbiamo visto gli highlights di Brandon Knight, ma appena si scende è inevitabile avere una visione parziale delle cose...a meno di non cialtroneggiare asserendo di guardare tutto...io sono da una partita Nba al giorno, sempre e comunque (adesso che si può), e poi scelte dolorose: ieri sera, per dire ho guardato Manchester City-Bolton e in registrata la replica di Kansas-Texas...mi dispiace essermi perso l'Eurocup su Eurosport (ma i 5 minuti intravisti, fra la tristezza delle tribune ed il riquadrino tivù, mi hanno fatto passare il dispiacere), ma la giornata è una sola...Rivals è comunque imperdibile per chi ama college e dintorni, oltre che le leghe professionistiche...

nanomelmoso ha detto...

parlavo con un collega americano e lui diceva giustamente questo:
i giocatori di college rischiano i lfisico come quelli professionisti e generano fior di introiti per la ncaa.
Tutto bene fino a hce non si infortunanoi se immolano un ginocchio ed una carriera alla causa hanno fatto tuto per niente.
Certo magari possono portare a casa una laurea è vero ma molti dei campionissimi magari sono dei mediocri studenti e quindi hanno dato tutto per non avere niente.
Tipo il protagonista del libro di grisham sul high school football.


spiace dirlo ma un rimborso spese più alto per la ncass arebbe doveroso.

ps
unica volta che ho visto il football dal vivo è stata una partita di college ...

nanomelmoso ha detto...

sulo football vi ricordate la storia del running back amico di lebron ...
chiese di potersi dichiarare in anticipo per la lega ... il giudice disse di no e non decollò mai.
La not for long league penso che sia una delle istituzioni più crudeli che ci siano ... appena scendi di livello ti buttano via come un rottame vecchio

GuusTheWizard ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
GuusTheWizard ha detto...

Direttore,
per quanto riguarda il football siamo a metà strada tra il calciomercato di Luglio e l'oroscopo di fine anno; forse per il basket il discorso è un po diverso.
Domanda: secondo lei potrebbe funzionare in Italia/Europa un sito simile applicato al Calcio, con possibilità di visionare a pagamento i video e le statistiche delle future promesse del calcio ??
@nano
Guarda un pò quest'anno chi è spuntato fuori: http://rivals.yahoo.com/ncaa/football/recruiting/player-Nick-Montana-84137
"The Young Montana" sembra vada a Washington (sponda Huskies)

nanomelmoso ha detto...

@guus ne avevo letto su cnnsi tempo fa penso giocasse con il figlio di will smith (l'attore ) e con qualche altro personaggio noto ...
montana rimane il mio mito ...
guus ho una palla da football anni 80 con stampigliato il nome di montana a casa dei miei credo

GuusTheWizard ha detto...

@nano
grande nano, comunque una parte del tuo cuore batte dalla parte giusta ;-))
Per quanto riguarda il discorso di immolare un ginocchio alla causa: comunque hanno la possibilità di laurearsi in un università americana, dove il costo di un solo anno viaggia fra i 30 ed i 50 mila dollari.

nanomelmoso ha detto...

certo quelli ceh ne hanno la capacità perchè non tutti hanno la costanza per studiare e forse per finire l'università è un discorso complesso danno loro una grande opportunità ma forse non li fanno studiare quando giocare e lavorare perchè ci vuole costanza anche per diventar eun campione ... guarda me quanti anni sono che mi alleno a scrivere male con la tastiera :P

Roberto Gotta ha detto...

@tutti: se non erro il terzo figlio celebre, oltre a quelli di Montana e Will Smith (l'attore, non il defensive end dei Saints) era quello di Wayne Gretzki.

nanomelmoso ha detto...

@roberto
right on the nose

cydella ha detto...

@guus: se ti laurei in una università delle top 15/20, è un conto. Se ti laurei altrove, meglio fare l'università in Italia.
Esci da Kentucky come giocatore di basket. Poi prova a uscirci con la laurea e me la racconti.

GuusTheWizard ha detto...

@cydella
Ovviamente parlavo di college "di un certo livello" (cit.); comunque anche nei college minori almeno 15-20 mila dollari ce li lasci tutti.
Sinceramente non ho nessun riscontro sulla qualità della University of Kentucky: l'unica che conosco bene ha questo tipo di parcheggi: http://www.npr.org/templates/story/story.php?storyId=113883274

Stefano Olivari ha detto...

Guus, di siti simili (scouting e video per prof) per il calcio internazionale ne esistono diversi. Anche se se sono decisamente meno 'friendly', sia come leggibilità che come prezzo...

GuusTheWizard ha detto...

Direttore,
per il calcio non ne ero a conoscenza :-(
Due domande
1) Ha idea di che ritorno economico possa avere chi li gestisce ??
2) Come funziona l'incontro domanda/offerta ?? Gli atleti pagano per comparire nei siti e gli scout delle società pagano per vedere il servizio, oppure pagano soltanto questi ultimi ??

nanomelmoso ha detto...

@guus
potrebbe essere interessante per i video dei famosi sudamericani ... quelli con cui i procuratori girano per il mondo cercando di far innamorare gli addetti ai lavori ...

axel shut ha detto...

o i presidenti petrolieri

GuusTheWizard ha detto...

@nano
Ovviamente il "core business" sarebbe il porno, però come video accessori si potrebbero usare.

nanomelmoso ha detto...

@ gus
ho giust'appunto visto un nuovo sistema di video sharing di una startup che potrebbe essere interessante soprattutto per un sito come indiscreto ... usergenerated content con commenti alle partite ... non so come farci soldi ma è una cos interessante ... se trovo il link della presentazione del sw ve lo posto

GuusTheWizard ha detto...

@nano
potrebbe essere interessante, anche se solitamente il 90% delle startup web-related sono dei pacchi per spennare qualche milionata di dollari al gonzo di turno (anche se penso che nel nostro caso il problema non sussista, considerando la mancanza della materia prima per l'acquisto)

nanomelmoso ha detto...

@guus
lo stato delle mie finanze mi permettono di investire ben 10 "euri" per la start up cmq il sw è questo
http://www.webresourcesdepot.com/mediacore-open-source-media-publishing-platform/?utm_source=feedburner&utm_medium=feed&utm_campaign=Feed%3A+webresourcesdepot+%28WebResourcesDepot%29

nanomelmoso ha detto...

vabbeh dai facciamo sfoggio di cultura informatica
clicca qua

transumante ha detto...

Cydella: non e' che tutti devono diventare CEO. Per uno che passa la vita a tirare palla in un cesto, una laurea qualsiasi e' gia' un bel regalo.

Concordo che gli studenti americani (e inglesi) in media non sanno un cazzo. In media....

Guus: beato te, o meglio complimenti se la conosci bene (ti sei laureato li'?)

Nick ha detto...

Non solo: quello della foto è il SUO parcheggio! ;)

GuusTheWizard ha detto...

@transu
No, c'ho solo studiato un trimestre e lavorato per altri tre. Ero andato in cerca di fortuna dopo la laurea.
@Nick
In realtà abitavo appena fuori dal campus e l'auto non l'avevo proprio: mi arrangiavo a piedi ed ogni tanto BART oppure taxi.

Nick ha detto...

@Guus, ci stai dicendo che non parcheggiavi lì solo perchè non ti serviva la macchina? :D

Bauscia ad honorem.

GuusTheWizard ha detto...

@nick
Effettivamente, considerando il mio curriculum, avrei anche potuto usufruirne, ma ho preferito lasciarlo ai più bisognosi ;-))

GuusTheWizard ha detto...

@nano
Non sembra male, ho qualche perplessità sul Python (anche se, onestamente, non lo conosoco tantissimo).
L'hanno fatto dei canadesi.

nanomelmoso ha detto...

@guus
qualche anno fa avevo dato un occhiata al pyton e non era male è un linguaggio di programmazione inventato solo per il web ed è quindi molto scalabile ed ha(aveva) alcune funzionalità interessanti.
Cmq è un punto di partenza!

GuusTheWizard ha detto...

@nano
Io di imparare altri linguaggi mi sono già rotto le palle da tempo immemore.
Per il progetto: prima di tutto aspettiamo che il Direttore trovi i finanziatori, poi ci penseremo ...

nanomelmoso ha detto...

@guss ho un amico che sta provando a mettere su quel programma su un sito test di sviluppo

nanomelmoso ha detto...

@guss ho un amico che sta provando a mettere su quel programma su un sito test di sviluppo

Stefano Olivari ha detto...

Finanziatori? Non è difficile trovarli, basta cialtroneggiare un po'. Il problema nel medio periodo è trovare clienti paganti...

nanomelmoso ha detto...

@direttore
il problema è trovare la chiave giusta pre dire che il sito è meglio di tanti altri e che è possibile farci cose diverse da quello che fanno gl ialtri
il problema è troare il modo di far sentire scopritori di talenti gli utenti ...

Stefano Olivari ha detto...

Nella peggiore delle ipotesi può essere un modo non artigianale di creare una sezione video...da tempo ci pensavo, dividendo tutto per disciplina sportiva...poi guardo la demo, ho visto che dura mezzora...

nanomelmoso ha detto...

@direttore
le faccio sapere se il mio amico implementa il tutto sul web

Stefano Olivari ha detto...

Grazie! L'idea è carina, meno bulgara che creare un canale su You Tube...

GuusTheWizard ha detto...

Allora facciamo due conti per il primo anno

ENTRATE
- Account Gold: 1000 EURO all'anno con la possibilità di visualizzare un numero illimitato di video per 365 giorni
Secondo me una cinquantina di clienti in Europa si trovano: fa 50.000 EURO
- Account Silver: 100 EUR al mese con la possibilità di visualizzare un numero illimitato di video per 30 giorni
Si punta ad avere almeno 300 clienti il primo anno: 30.000 EURO
- Account Base: si acquista un pacchetto di video (min 10) per 15 EURO, oppure il singolo video visualizzato costa 2 EURO.
Qui direi che forse a 500 pacchetti + 1000 video si possono vendere: 9500 EURO
- Qualche banner + link vari: 5000 EURO
Occorre inoltre infarcire il tutto con statistiche e numeri vari, ma qui penso che non ci siano problemi
Totale: circa 100.000 EURO


USCITE
- Infrastrutture informatiche varie: 30.000 EURO
- Un paio di sistemisti/sviluppatori che gestiscano la parte informatica: 25.000 EUR
- Un paio di persone per gestire i contenuti: 20.000 EURO
- Info Provider Sportivi per i contenuti: 10.000 EURO
- Costi vari (pubblicità, commercialisti, avvocati, spacciatori, escort): 15.000 EURO
Totale: 100.000 EURO

Il primo anno si chiude in pari, poi si vede.

nanomelmoso ha detto...

@guus interessante prospetto il tuo bisogna vedere chi è disposto a pagare

GuusTheWizard ha detto...

@nano
Infatti il grande interrogativo sono i contenuti: potenzialmente chiunque, dopo opportuna registrazione, potrebbe caricare il proprio video, però poi occorrerebbe fare una preselezione prima della pubblicazione.
Inoltre c'è anche il problema che i video andrebbero protetti con un qualche sistema di DRM, altrimenti te li potrebbero fregare e replicarli altrove.
In realtà potrebbe essere vista, con qualche accorgimento, come un'estensione di Calciatori.com.

Nick ha detto...

Guus, se fosse così sarebbe una miniera d'oro...se fosse. :)

nanomelmoso ha detto...

@guus
se avete davvero un'idea solida io posso prestare le mie conoscenze tecniche in campo web e ho un paio di contatti solidi sia per lo spazio web che per la gestione dei video su internet.

GuusTheWizard ha detto...

@Nick
In realtà di gente che ha fatto i soldi con idee del genere ce n'è parecchia, però non in Italia. Un mio professore all'università ci ricordava sempre che, mentre noi in Italia avevamo una idea, più o meno geniale, per fare soldi con la tecnologia, da qualche parte in California c'era qualcuno che quella stessa idea l'aveva già avuta, ma soprattutto l'aveva già messa in pratica.

Dane ha detto...

Guus non ha il coraggio di confessarlo ma il motivo epr cui non utilizzava il parcheggio è tutto qua: http://www.ciclistica.it/files/limo-SUV.jpg

Per quanto riguarda il progetto, io avevo ideato con un amico la produzione di video-racconti (prevalentemente figure di merda e aneddoti divertenti...) raccontati dai protagonisti e poi messi in linea. Facevamo tutto, consulenza, produzione video, montaggio, messa on-line, etc...
All'inizio la cosa fruttò abbastanza bene, poi esaurì la sua forza e chi la copiò non ebbe grossi riscontri. Ci divertivamo come matti però....

GuusTheWizard ha detto...

@Dane
Effettivamente guidare per SF a volte è abbastanza critico. In alcuni tratti il cambio automatico è assolutamente decisivo; pensa inoltre che quando parcheggi l'auto devi girare le ruote in modo tale che la macchina, in caso di rottura dei freni od uscita della marcia, si blocchi contro il marciapiede ed eviti di scendere e/o intralciare la strada. In caso negativo: 30 dollari di multa (all'epoca).

Dane ha detto...

Guus, ti do una notizia: lo prevede anche il codice stradale italiano (così come il divieto di posteggio contro il senso di marcia). In teoria...

GuusTheWizard ha detto...

@Dane
Infatti, anche se per l'Italia l'ho scoperto soltanto da qualche anno (io parlo del '96).
Comunque io i 30 dollari di multa li presi per davvero, più un'altro paio per divieti di sosta assurdi segnalati soltanto con il diverso colore del bordo dei marciapiedi.
Il top fu ad un semaforo ROSSO, dove dopo essermi fermato fui quasi linciato da un tassita: soltanto lì scoprii che negli States con il semaforo rosso ma in caso di svolta in un senso unico è sufficiente dare la precedenza.

Dane ha detto...

Guus, io ho fatto la patente nel 94 e la legge già c'era. La seguo ancora adesso, anche se ammetto che più che la regola mi convinse la figlia del sindaco del paese di mia madre che parcheggiò la macchina in cima alla collina senza blocco a sterzo, senza freno a mano e senza marcia inserita: "Non ci ho pensato perchè l'avevo parcheggiata in piano..."

p.s.: http://vimeo.com/2626739

GuusTheWizard ha detto...

@Dane
Diciamo che come metodo per evitare di riempirsi i polmoni di gas di scarico è abbastanza rischioso ;-)
Per il parcheggio: io la patente la presi nel 1987 ed all'epoca la norma per il parcheggio in discesa penso prorio non ci fosse (od almeno non era citata nei famosi quiz d'esame, e qui sono sicuro perchè mi sciroppai tutto il libro tre volte)

nanomelmoso ha detto...

@in effetti anche mio padre a san francisco ha benedetto il cambio automatico ...
ci torneri domani a vedere gli americani che fanno la fila per sentire il terremoto al museo di scienz naturali

Dane ha detto...

Guus, girassero tutti così non ci sarebbero rischi!... ;-)

p.s.: ai miei tempi la regola non riguardava solo i parcheggi in discesa ma tutti. Semplicemente devi bloccare lo sterzo di lato per affrancare la macchina in modo tale che comunque non possa andarsene in giro e possa compiere solo una mezzaluna sempre contro il marciapiede. Poi certo, il caso della figlia del sindaco era una fuoriclasse non prevista dal codice. Per fortuna la cabina telefonica era vuota....

nanomelmoso ha detto...

e in tutto commento al nostro parlare dlla sporcizia del mondo del giornalismo etc etc ...
il grande motore di ricerca in lotta con la cina e che ci da una casa per indiscreto mi ha proposto un corso di giornalismo ... è inquietante