I cialtroni del lifestyle

di Libeccio
La pubblicità che inganna, la vita alla Corona, l'Isola senza calciatori e l'autocelebrazione di John Elkann.


1. Altro che pubblicità ingannevole, su lle pagine di giornali e riviste autorevoli si può leggere di tutto: dal cocomero con qualità afrodisiache (secondo la ricerca della tal famosissima Università) al gel che consente di perdere la cellulite mentre si fa la doccia, passando per lo yogurt miracoloso per sconfiggere il colesterolo, la dieta sbalorditiva a base di alghe della Polinesia che garantisce 10 kg. in meno in una settimana. Poi c’è il modello pubblicità occulta (leggasi: redazionale, quando priooprio si vuole fare gli onesti) che riporta l’opinione dell’Istituto clinico di rilevante importanza che informa che per vivere fino a 120 anni occorre effettuare almeno 30.000 passi a settimana (15 km.) celebrando
indirettamente l’importanza del fitness (leggi palestre) come spiegato nell’ articolo di spalla. Anche bere molta birra può aiutare, considerato che stando all’ultima ricerca di una importante Università europea chi beve birra campa cent’anni con muscoli e ossa più giovani di chi non beve. E il vino dove lo mettiamo? Perché stando alle tante ricerche di Istituti di eccellenza che ogni due mesi vengono pubblicate, bere vino fa benissimo a parecchie cose. Questo modo di trattare questioni invece delicatissime, sottintende una considerazione dei consumatori/cittadini pari a quella di una massa indifferenziata di imbecilli incapaci di intendere e volere. E dire che esistono anche Alte Autorità di vigilanza sul temi esposti, con centinaia di altissimi stipendiati, cariche sociali di ogni genere, dirigenti, staff operativi da far paura. E perché allora robaccia simile gira stabilmente sui nostri giornali e in tv? Ne parliamo perché questa spazzatura è dilagante ormai anche sulla stampa sportiva, nelle cialtronissime sezioni 'lifestyle'.
2. Oltre all'affanno ormai evidente in campionato, una pessima notizia per i tifosi dell’Inter: l’amicizia e le frequentazioni che legherebbero sempre più strettamente Mario Balotelli a Fabrizio Corona e
relativo stile di vita. Senza fare moralismo, è chiaro che anche solo per una questione di orari questo stile di vita non sia l'ideale per nessun tipo di calciatore. Tantomeno per quelli con una carriera ancora da costruire. Ma il principe del gossip non era anche quello che taroccava le foto di Adriano durante una festa per poi ricattarlo? Forse questo genere di argomentazioni Balotelli dovrebbe comprenderle di più.  A proposito di Adriano, sorvolando sull'ultima disavventura colpisce l’ammissione pubblica dei dirigenti del Flamengo circa il fatto che il ragazzo abbia ripreso pesantemente a bere, tanto da doverlo escludere dalle convocazioni in due precise e importanti occasioni. Per una volta la colpa non era dell'Italia e del suo calcio, anche se speravamo che il Brasile lo salvasse almeno come uomo.
3. Con la scomparsa delle trasmissioni di approfondimento politico la televisione italiana è diventata quasi uguale alla trasmissione “Blob”, che propone ogni sera il peggio della tv e dei suoi eccessi trash. Fra il peggio c'è L'Isola dei Famosi, con metà dei telespettatori che vorrebbe vedere Simona Ventura come concorrente e non come conduttrice. Colpisce il fatto che calciatori anche famosissimi, freschi di ritiro, abbiano detto di no all'Isola. Non perché la giudichino di basso livello o perché non si fosse raggiunto l'accordo finanziario, ma perchè non riuscirebbero a stare per settimane senza una loro cara amica (che non è una donna). Qualche esempio, in varie trasmissioni, lo si è già visto. Abbiamo pensato agli infortuni del sabato, tanto cari al direttore di Indiscreto.
4. Domenica abbiamo letto con sincero sconcerto su un autorevole e diffuso quotidiano nazionale una paginata elegiaca su John Elkann, la Fiat e gli Agnelli, condensata nel titolo di testa nel seguente modo: “Sogno una Fiat più forte con cuore e testa in Italia”. L’importantissimo giornalista economico che firma il pezzo non fa una domanda che sia una, limitandosi a riportare le tantissime riflessioni del giovane capitano d’industria, senza porre alcun limite alla sua capacità auto-celebratoria. Ci sembra un modo bizzarro di intendere la professione del giornalista. Almeno andava ricordato che se la Fiat è sempre meno italiana la colpa non è di qualcuno che vive su Marte, ma esclusivamente dello stesso management Fiat (di cui Elkann è parte centrale) che ha delocalizzato la produzione (Brasile,
Messico, Romania, Sud-est asiatico, Stati Uniti) per restringere sempre di più quella italiana, che allo stato attuale è diventata residuale. A parte ciò, personalmente avremmo almeno fatto due domande a John Elkan. 1) Come mai per decifrare correttamente la catena di controllo di Fiat spa occorre avvalersi di un team di investigatori privati? 2) Perché anche la sua gestione insiste nella pratica storica della famiglia, ovvero quella di intascare gli utili (l'ultimo dividendo grida vendetta) e socializzare le perdite?
Libeccio
(in esclusiva per Indiscreto)

10 commenti:

clinter ha detto...

Libeccio, quella della frequentazione di Balotelli con Corona mi sembra la notizia più allarmante per i tifosi interisti.
Si cadrebbe nel patetico pensando che un ragazzone di 19 anni, pieno di grana, possa passare le sue serate, anche tarde, davanti alla TV, ma tra il vivere la propria giovinezza secondo sacrosanti costumi tipici della propria età, ed accompagnarsi son un individuo che ha costruito le sue (s)fortune ricattando, perchè di questo si tratta, vips di ogni livello, c'è
una bella differenza. Non è moralismo, è una seria preoccupazione che il Balo si faccia prendere dalle abitudini classiche di vip e vippettini; mi riferisco esplicitamente a Biancaneve, senza i sette nani.
E qui viene il bello o il brutto:
può e deve la società vigilare sul suo patrimonio calcistico, senza violare la privacy?

transumante ha detto...

clinter: ma come cavolo dovrebbe fare una societa' a vigilare sui tesserati? Li mette la badante 24 ore al giorno? Sta all'intelligenza del giocatore, dai

clinter ha detto...

Transumante, per cominciare potrebbe chieder conto al giocatore
delle sue frequentazioni, quando fossero così evidentemente sospette, per continuare fare analisi del sange mirate, previa autorizzazione del giocatore.
Tutti cianciano di calciatori con naso da tapiro, ma fra le righe, usando metafore, nessuno parla chiaramente; se non son pettegolezzi, e non lo sono, chi può cerchi di supportare psicologicamente e concretamente i propri atleti. Certo che se metà dei dirigenti calcistici, ipotesi del tutto personale, pippa che levati, sarà difficile che possa far morali ai propri giocatori.
Dei dirigenti, eventualmente, mi frega poco, di Balotelli sì.
Cazzo, vedere un talento come il suo messo a rischio, mi fa incazzare.

jeremy ha detto...

Clinter, guarda il lato positivo: almeno imparerà a stare per strada dal numero uno..... E comunque non ingigantiamo la cosa: Corona è un furbastro e Balotelli non mi sembra fesso. Si faranno pubblicità a vicenda e non credo che il Balo abbia bisogno del galantuomo per scoprire quello che "sembra talco ma non è serve a darti l'allegria"....

transumante ha detto...

Clinter: scusa, ma non si e' mai visto che un datore di lavoro pretenda spiegazioni sulle frequentazioni di un dipendente se almeno prima non ci siano stati mancanze da parte di quest'ultimo (e mi pare che non sia questo il caso)

Le analisi le fanno gia', sono societa' professionistiche!

Ecco, per esempio una squadra con papi come presidente puo' mettersi a sindacare? La morale come dici tu lasciamola stare

Inzaghi e' uno dei nani piu' affezionati, giusto? Qualcuno ha mai potuto lamentarsi della sua professionalita'?

Dane ha detto...

Tanto per collegarmi al sasso lanciato lì da Clinter, ricordo un giocatore che aveva beccato un suo dirigente a pippare in un privè di una discoteca e dopo una trasferta di coppa europea lo beccò in un bordello di lusso (tutti e due consigliati da un ex compagno di squadra, indigeno di quel paese).
Anni dopo il giocatore ebbe un vistoso calo di rendimento, tanto che i tifosi si chiesero per anni perchè la società non decidesse di venderlo. Evidentemente qualche dirigente aveva ancora stima di lui e non riusciva a separarsene....

Italo Muti ha detto...

@Libeccio

Sul punto 4, è il livello del giornalismo italiano, o presunto tale. Qualche domandina sulle attività collaterali, sulla coerenza volatile fra aiuti di stato tramite rottazione e sull'accentuazione della delocalizzazione produttiva, finita anche in Russia...
Certo ci vorrebero i giornalisti,...appunto.

@Dane
Ricordi ad una convention aziendale di una banca che erano presenti due comici milanesi beccati a pippare brutalmente insieme a due ragazze immagine..

@Clinter
Sul Balo ti quoto. Fra tutti, scegliere proprio colui che non capisce i segnali stradali e continua ad andare contro senso, specie in Corso Garibaldi a Milano con il suv. A meno che non sia un'astuta manovra per....mah

Italo

clinter ha detto...

Transumante, sul piano squisitamente teorico, il tuo ragionamento non è contestabile.
Ma il calciatore è un dipendente mooolto anomalo, sia a suo vantaggio che a suo svantaggio, non lo prenderei mai ad esempio per una bella discussione sul diritto dei lavoratori. Ma al di là dello status di dipendente da una società, tenendo pur presente che uno spinello o una sniffata non hanno mai ammazzato nessuno, sarebbe tragico che il nostro passasse a ben più tragica dipendenza. Son quasi certo che mi preoccupo immotivatamente, dico solo che la frequentazione di cui sopra mi inquieta. Mi si potrebbe dire di preoccuparmi di pischelli meno noti e meno ricchi, al chè io potrei rispondere che muoion milioni di persone al giorno, ma solo per quelle note ci son funerali oceanici. Senza esser frainteso, spero.

transumante ha detto...
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transumante ha detto...

Clinter: si', il calciatore non e' un operaio, ma la societa' non puo' fargli da balia. Si son fatti la foto insieme, che sara' mai, e piu' cazzone di cosi' non puo' diventare, stai tranquillo

Mi preoccupo di piu' per quel coso One che gli fa rincorrere i terzini