Interessante Trapattoni alla Chiambretti Night: fra i mille nomi sparati per il dopo Ferrara uno dei pochi realmente contattati era proprio lui, andato vicinissimo quindi alla sua terza era da allenatore bianconero dopo il decennio 1976-1986 e le tre stagioni dell'ultimo urrah di Boniperti.
Un contatto che testimonia l'assoluto stato confusionale di Blanc, al quale la mezza promessa (poi diventata un quarto di promessa e adesso tendente allo zero) fatta da Lippi ha fatto sbagliare tutto. Dal mancato ingaggio di Conte, lippiano ma ritenuto meno plasmabile di Ferrara, al demotivato traghettatore Zaccheroni passando per gli acquisti in ottica 'gruppo'. Un ritorno del Trap avrebbe dato senz'altro più calore ai tifosi, intendiamo la maggioranza silenziosa e non i dementi che hanno minacciato Zebina e Felipe Melo (nell'indifferenza di 'Effetto Bettega').
Il c.t. dell'Irlanda in realtà ha detto anche un'altra cosa interessante, cioé che 'sotto l'aspetto etico' la Coppa Campioni del 1985 si potrebbe-dovrebbe restituire. Ci sembra la solita demagogia a costo zero sull'Heysel. Prima di tutto perchè non è ben chiaro il modo in cui restituire un trofeo vinto 25 anni prima. E poi perché Quello Juve-Liverpool fu una partita di sicuro condizionata dalle notizie frammentarie del pre-partita (a seconda del calciatore a cui si chiede, si va da 'Girava la voce che ci fossero stati dei morti' a 'Sapevamo di incidenti') ma non più di tante altre che pure poi nella realtà non avrebbero prodotto 39 morti e un dolore molto superiore alla fredda contabilità delle vittime. Con altre squadre italiane (diciamo quasi tutte) coinvolte ci sarebbero stati 25 anni di commemorazioni retoriche e di discorsi tromboni del genere 'il sangue dei nostri caduti' e pellegrinaggi annessi, con la Juventus si ricorda la posizione di Boniek al momento del fallo del rigore (usando questo metro 'sportivo' si potrebbe anche citare la partita della vita di Tacconi).
30 commenti:
Francamente in quella maledetta serata dell'Heysel credo che non ci sia nessuno da salvare. Dirigenti, giocatori, tifosi, autorità sportive, autorità non sportive, forza pubblica, tutti fecero a gara nel dare il peggio. E ci riuscirono benissimo.
non credo che con un'altra squadra in campo le cose sarebbero cambiate.Proprio per quel che ha detto kalz, cercano di mandarla nel dimenticatoio
Sì, in effetti questa sorta di "giustificazionismo" da parte del Direttore mi sorprende un po', per quanto anch'io ritenga una boiata l'ormai impossibile restituzione...
p.s.: in ogni caso la partita della vita di Tacconi è a norma di regolamento, la posizione di Boniek sul fallo "da rigore" no.....
--Dane, non penso sia giustificazionismo. Per come l'ho capito io, l'articolo prende di mira la retorica dei morti. Apprezzo il commento sui "discorsi tromboni del genere 'il sangue dei nostri caduti'"...
Una cosa che mi ha sempre dato fastidio: i morti in italia sono una cosa sacra, ma la solennita' sfocia troppo spesso nel sentimentale.
--Kalz, non concordo: dire che tutti diedero il peggio mi sembra riduttivo. Mettere nella stessa barca i tifosi del Liverpool ei tifosi della juve, o le autorita' sportive e i giocatori delle due squadre non ha senso. C'e' chi ha ucciso, c'e' chi ha mostrato gravi incompetenze, c'e' chi ha preso una decisione sbagliata nel panico, e c'e' chi ha subito la violenza altrui. Non facciamo di tutta l'erba un fascio.
Il discorso del Trap a proposito della Coppa da restituire offre uno spunto molto interessante. Cerchero' di dire la mia senza scadere nella logico da tifo becero (ma non do' garanzie).
1. La Coppa Campioni del '85 e' una vittoria di cui non si puo' gioire.
2. Al di la' del fatto che la vittoria e' infangata nella memoria, le ragioni per restituirla non ci sono (sarebbe un atto simbolico di grande spessore ma dal significato sbagliato).
3. Col senno di poi la partita non si doveva giocare, ma e' stata giocata.
4. Riscrivere gli albi d'oro ha senso solo quando si vuole radrizzare una qualche ingiustizia (un'ingiustizia di natura sportiva non personale). Confondere quanto successo quella sera con un'ingiustizia sportiva sarebbe un peccato.
In sintesi: la coppa, vinta sul campo, si tiene senza sentimentalismi o retoriche da sconfitti della storia. Resta li' per quel che puo' valere (moltissimo e niente al tempo stesso). Si ha la decenza di non celebrarla e di non strumentalizzarla.
Senza andare sui massimi sistemi, mettete nella stessa situazione un'altra squadra italiana. Avremmo avuto 25 anni di 'giorni della memoria', ovviamente in chiave autopromozionale, con monologhi di attori da quattro soldi e il cordoglio delle istituzioni. Invece capita di morire anche in situazioni assurde, non è necessario partire per una guerra per trovarti di fronte qualcuno che ti può ammazzare. La banalità del male, insomma, che mi è sempre sembrata un volgare pretesto per il temino anti-juventino (quando basterebbero Moggi e Giraudo).
oggi forse non avrebbe più senso, ma allora lo si poteva fare. la Juve, tornata a torino, poteva spiegare di aver giocato per l'ordine pubblico, ma di voler restituire la coppa, vinta in una situazione extrasportiva.
come può un giocatore non essersi accorto che qualcoisa di abnorme fosse accaduto. era venuta giù una tribuna, le ambulanze ululavano, ricordo scirea al microfono...
insomma una gara giocata in un ambientazione stile beirut. e come può tutto questo non aver influito sulla psiche dei calciatori?
se stasera, facendo tutte le possibili corna, venisse giù una curva di san siro o scoppiasse una bomba facendo morti e feriti, si potrebbe giocare una partita con un minimo senso di sport? si potrebbe incitare eto'o, zanetti, pandev eccettera, mentre le barelle portano via morti e feriti?
in sostanza in quella maledetta finale il dramma si è palesato entro lo stadio e ha sovrastato, come giusto che sia, l'evento sportivo, annullandone il valore.
@Direttore, d'accordo su una certa retorica anti-juve (si immagini la Comuna Bayres se la medesima cosa fosse successa all'Inter.....ah, ovviamente quelli di Liverpool sarebbe stati descritti come tutti di destra!...) a la cosa potremmo vederla anche al contrario: un'altra squadra al posto della Juve avrebbe potuto cavarsela così a buon mercato per essersi intascata "quella coppa sporca di sangue"?!...
@Ruben: d'accordo su una certa retorica dei morti ("sono sempre i migliori quelli che se ne vanno", io dico sempre che quando morirò sarà la volta buona che parleranno bene pure di me...), ma per l'Heysel il mio discorso diverso.
Sono stati obbligati a giocare dalle istituzioni, benissimo, ma siccome sapevi (perchè come ha spiegato benissimo Claudio sapevano, non ci prendano per il culo...) almeno evitami il giro di campo.....
Io penso sia stato giusto giocare quella sera. Era una partita simbolica,poteva essere un gesto del tipo "nonostante tutto,si va avanti,per non darla vinta a quelli li".
Poi finita la partita si ritirava la coppa e la si portava a casa. Senza giro di campo o esposizione della coppa appena scesi dall'aereo.Siamo stati "traditi" dall'ansia di volerla vincere a tutti i costi 'sta coppa..tutti. Dirigenti,giocatori e tifosi. Abbiamo fatto una figura di merda.
Forse la memoria mi tradisce, ma se non ricordo male anche una parte dei tifosi allo stadio esultò per quella coppa.
Probabile che non avessero il senso di quello che era successo.
Ai calciatori fu detto tutto? Non posso pensare che sapendo dei morti abbiano potuto giocare ed esultare come se nulla fosse. Non lo voglio credere, sarebbe terribile.
Perchè la Juve dovrebbe restituire quella coppa? La partita è stata giocata, non importa per decisione di chi, nè se la decisione fosse giusta o sbagliata. Poi ognuno, a seconda della sua sensibilità la consideri o meno nel palmares.
"Forse la memoria mi tradisce, ma se non ricordo male anche una parte dei tifosi allo stadio esultò per quella coppa.Probabile che non avessero il senso di quello che era successo."
Io ho tre differenti testimonianze dirette: uno era vicino agli scontri e sapeva tutto, uno era in tutt'altro settore e sapeva di incidenti ma non di morti ma sospettava di qualcosa di grave perchè vedeva comunque i corpi sdraiati sul prato, un terzo era vicino al settore Z, alle prime agitazioni prese paura e scappò a casa (lasciando i mocassini, che soleva tolgiersi per guardar la partita a piedi nudi come fanno in ufficio le donne con le ballerine, sulla gradinata: è tornato a casa a piedi mudi col primo treno, con la famiglia angosciata davanti alla tv...).
"Ai calciatori fu detto tutto? Non posso pensare che sapendo dei morti abbiano potuto giocare ed esultare come se nulla fosse."
Eppure qualcuno se lo è lasciato scappare, con altri che hanno cercato la giustificazione retorica "dovevamo vincerla per i nostri tifosi".....
Direttore, non mi sembra che per De falchi, Paparelli e Spagnolo ci siano tutti gli anni "commemorazioni retoriche e discorsi tromboni".
"Avremmo avuto 25 anni di 'giorni della memoria', ovviamente in chiave autopromozionale, con monologhi di attori da quattro soldi e il cordoglio delle istituzioni".
Stefano hai pienamente ragione, volevo scrivere un post di puro dissenso proprio su questo punto, ma non posso, perchè mi sono ricordato, come forse saprai, che qualcuno ha recentemente deciso di appropriarsi della tragedia in chiave retorica e per scopi, a mio avviso, di mera autopromozione.
Quel qualcuno si chiama Walter Veltroni, e il nome dice tutto. A leggere le interviste rilasciate dall'Obama di noantri sul suo (o del di lui ghost-writer) monologo commemorativo, le tue parole tornano pienamente e non aggiungo altro perchè altrimenti dovrei andare sul pesantissimo.
Mi limito a confidare nella bravura e nella professionalità di Daniele Formica che questa estate porterà in scena il monologo, ma personalmente preferisco che della memoria dell'Heysel sia depositario Otello Lorentini piuttosto che un politico fallito.
Ciò detto, non si può però negare che in questi 25 anni, il ricordo è stato alimentato solo ed esclusivamente dagli autori dei libri sulla strage e dalla tifoseria della Juve.
La società Juve, in tutte le sue declinazioni, (Boniperti, Moggi, Blanc) non si è fatta partecipe di alcuna iniziativa è questa sì che è una vergogna, altro che la retrocessione in serie B.
Quanto alla partita, tralasciando la cialtroneria anitjuventina che sull'argomento raggiunge le massime vette, continuo a credere che sia stato giusto giocare esclusivamente per motivi di ordine pubblico.
Però sarebbe bene se dirigenti e calciatori dell'epoca piantino di cambiare ogni volta versione su quel che sapevano degli incidenti e tacciano una volta per tutte davanti alle foto che li ritraggono festanti e sgargiuli dentro e fuori dal campo con la coppa.
per la precisione:
è stato Chiambretti (apparentemente stanchissimo per l'occasione) a spingere Trapattoni su quel discorso con domande al solito sibilline, il Trap l'ha accontentato buttando lì risposte accomodanti
insomma, non sarà lui a riconsegnare la coppa
Non so cosa intendesse veramente Trapattoni ma per me una cosa e' chiara: se la notte all'Heysel si era a caldo e tutto puo' trovare una giustificazione (errore arbitrale, partita giocata lo stesso, partita condizionata, espressione giuliva di Boniek al fischio dell'arbitro, esultanze, giri di campo...) cio' che e' veramente anti-etico e' vedere i giocatori della Juve esultare con la coppa all'aereoporto il giorno dopo.
Claudio e Dane,
Non lo so se i giocatori sapevano o no. Penso che nemmeno i diretti interessati possano dire con certezza cosa avessero capito di quel che stava succedendo.
So solo che bene o male la partita fu giocata. Non per fare teatro e non per motivi di ordine pubblico (a questa scusa non ci credo) ma per vincerla. Si puo' discutere del significato (anche etico) del evento in se, ma pensare che la partita fosse solo una messa in scena mi sembra errato.
La gioia dei giocatori e dei tifosi superstiti, sia al gol che dopo la partita, fu riprovevole. Ma era una gioia vera non una sceneggiata. E cosi' anche i tentativi del Liverpool di recuperare. Boniek fu falciato da Gillespie perche' stava andando in porta. Un fallo vero di un difensore che fa di tutto per non prendere gol.
Tutto questo per ribadire quanto detto sopra: che restituire la Coppa sarebbe un atto simbolico sbagliato (se non addirittura un atto di pura demogagia).
ruben, ognuno può avere le sue ragioni...ma non crederò mai che i calciatori non si siano accorti di nulla e che la loro condizione psico-fisica fosse la più idonea.
a riprova di ciò basta evidenziare come nessuno di loro ricordi favorevolmente quell'evento o le risposte un pò impapocchiate che danno quando sono interrogati sull'argomento. quasi avessero un senso di colpa...sposrtivo (e forse morale per aver festeggiato) si intende, poichè i giocatori certo non avevano nessuna responsabilità.
allora ribaltiamo il punto di vista: se tutto fu regolare, perchè si parla poco di quella coppa?
Ruben, che la restituzione della Coppa sarebbe una boiata lo penso anch'io però non mi piace esser preso per il culo dai protagonisti. Per il resto credo che gli ultimi post di Jack Torrance, Vincenzo e Claudio chiudano definitivamente la discussione...
Claudio, non fu tutto regolare. Ci mancherebbe. Le risposte impappochiate e i sensi di colpa (o, piu' precisamente, di vergogna) per aver festeggiato sono normalissimi. Anzi, col senno di poi sono il minimo. Te lo immagini Tardelli che dichiara davanti alle telecamere: "ho fatto il giro di campo perche' in quel momento ero felice di aver vinto una finale di Coppa Campioni; dopo tutto sono solo un ex-giocatore di calcio"...
La vergogna per aver gioito (specialmente il giorno dopo) ci sta tutta. Io ho solo sostenuto che la partita non fu una sceneggiata messa su per motivi di ordine pubblico; che non fu, quindi, un evento finto.
Poi il mio modo di intendere le cose mi suggerisce che fra il non accorgersi di nulla e l'aver capito tutto ci puo' stare tutta una complessita' di situazioni--situazioni moralmente ambigue e di grande imbarazzo, ma non per questo false o messe in scena per prendere la gente per il culo.
bè, intanto complimenti per il tono pacato della discussione. qualche mese addietro, prendendo in giro un mio amico (?) juventino di quelli che quando parlano di calcio si autolobotomizzano, gli avevo ricordato la vergogna di quella coppa. la sua risposta, più o meno, è stata: che cazzo me ne frega, l'importante è aver vinto la coppa. naturalmente ho cambiato discorso, perchè ormai la sua mente era al di là di qualsiasi dialogo scherzoso e schiumava rabbia da tutte le parti.
tornando all'oggetto, quello che mi preme ripetere è che quell'evento non fu più sportivo.
questo al di là della riconsegna della coppa, che doveva essere ridata subito, eventualmente.
ruben, hai ragione a dire che ognuno ha reazioni diverse di fronte agli stessi eventi, e credo che non ci fu montatura, solo che i giocatori furono travolti da un evento che non piò averli non toccati.
anni fa, durante una partita di campionato è scoppiato un incendio in un appartamento che si affacciava sul campo. non so se ci siano stati morti o feriti, ma tutte quelle urla, sirene, capannelli di gente, non mi hanno certo lasciato indifferente, e la partita ha perso il suo valore originale.
Adesso arriva quello a citare le mamme argentine che piangono in cucina mentre i padri festeggiano in salotto...
Se non ricordo male in realtà lo spogliatoio fu utilizzata anche come infermeria, quindi a distanza di 25 anni è ancora impressionante come alcuni giocatori mantengano l'impostazione "non sapevamo tutto". Anche Platini, che ormai ha una posizione privilegiata ed a cui non fa difetto l'intelligenza (la sua battuta dell'epoca è folgorante) lo ha ripetuto con Chiambretti.
Il "non sapevamo tutto" è stato detto anche da Prandelli, l'ho letto inj una intervista su un sito viola non molto tempo fa. Anche se già si rincorrevano voci di fatti gravi, fu fatto esplicitamente richiesta da parte di un funzionario Uefa di giocare esclusivamente per questione di ordine pubblico (dice lui). Non ho motivo di dubitare, anche perchè la polizia belga o altra autorità sarebbe stata, secondo me, assolutamente incapace di gestire una eventuale sospensione della finale con annessi e connessi. Sta di fatto, però, che la pantomima è continuata con giri d'onore vari (forse per una malinteso e grottesco "omaggio" alle vittime), ed è questo, forse ,l'aspetto più discutibile.
Questo articolo, come sempre ottimo, mi dato lo spunto per fare una ricerca di documenti per capire meglio gli avvenimenti del pre e post-partita. Ricordavo l'intervista a Tacconi in cui diceva delle medicazioni nello spogliatoio e quella a Boniek sul premio partita, ma ho trovato molti particolari a me sconosciuti in questo articolo (e quindi penso nel libro):
http://fangoenuvole.blogspot.com/2009/05/la-sala-della-memoria-dellheysel.html.
Non sapevo che furono molti i giocatori ad uscire dagli spogliatoi con la coppa; spero non sia vero di Rush e rimango basito del fatto che non vi sia una pagina web sul sito della Juventus.
Ottimo.
C'è solo una cosa peggio dei moggisti:gli antijuventini*.
Ricordo con sgomento,sui muri di Torino,le scritte "39 sono pochi";roba da trogloditi sotto anfetamina.
La colpa di quella serata,l'inizio della morte sociale di un gioco,fu unicamente dell'Uefa.
Scelse lo stadio comodo(contate le finali organizzate in quella latrina),fatiscente e disorganizzato.
La tragedia era nell'aria:gli anni prima ci furono tanti prodromi di quell'avvenimento.
Ci fu una trasferta della nazionale inglese nei Paesi Bassi che fu simile ad un'invasione degli unni:gli hooligans distrussero battelli,treni,alberghi,bar.
Ci furono centinaia di feriti.
Le polemiche sulla finale disputata furono strumentali:una frase di Platini,amarissima,disse tutto.
"Quando cade l'acrobata,i pagliacci entrano in scena".
Se non avessero giocato,ahiloro,sarebbero morte più di cento persone.
La polizia belga fu vergognosa...
Tutto il resto,cattivo gusto.
*Julius Erving una volta dichiarò:"Io non odio i Celtics,li amo.Perchè adoro batterli."
Sì, solo che gli antijuventini hanno qualche motivo morale più dei moggisti, se permetti (non mi riferisco ovviamente a quelli che ineggiarono ai 39 morti...).
L'Haysel era disorganizzato in partenza, l'atteggiamento della polizia belga non ho capito quale colpe avesse a parte quelle di un totale menefreghismo nei confronti delle vite altrui ma questo per i belgi oserei dire che fa parte di una certa tradizione culturale.
Basti rileggersi i racconti sul colonialismo africano: se i belgi son ricordati come i peggiori dominatori tra gli europei un motivo ci sarà.... ;-)
@Dane:trattasi di posizione strumentale,purissima.
Psicologicamente mi ricordano il profilo mentale di certi omofobi,che insistono nel loro odio perchè(nell'anticamera del cervello)temono che gli possa piacere essere sodomizzati.
Poi conosciamo la Marisa,Allodi e tutto il resto:ma nello sport europeo è un marchio di fabbrica inconfondibile per tutti o quasi.
Del resto,gli stessi puristi magari esaltano altri cicli vincenti:in Italia sarebbe troppo facile fornire gli esempi.
Allora indirizziamoci sul Real pentacampeon e il Brasile del bis mondiale;squadre mitizzate nell'immaginario collettivo.
I primi crearono un fattore campo quasi impossibile da gestire,intimidatorio e corrotto.
I dirigenti della Selecao nel 1962 furono beccati con le mani nelle tasche di una terna arbitrale,ma l'episodio è stato reciso dalla memoria collettiva.
Ci sarebbero episodi,sul Bayern dei Settanta,da antologia.
Quindi non vedo cosa differenziasse la Feroce degli Ottanta da altre portaerei;naturalmente senza nominare i comportamenti di altre gloriose Pedate italiche,magari in Europa.
Che poi la Triade sia stata una vergogna ne convengo:infatti non sono una delle verginelle che offrì una candidatura politica al ferroviere.
Nemmeno il posto di general manager.
E,dopo il caos,mezza pagina da corsivista.
Scusate ma la coppa del 1985 è ormai solo statistica ... l'unica cosa vera rimasta è la perdita per i parenti e gli amici di chi ha avuto la sfiga di trovarsi al posto sbagliato ... per il resto pura retorica. Anche perchè quella coppa probabilmente sarebbe stata assegnata a tavolino alla Juve, nel caso la partita non si fosse giocata. PS: la Juve avrebbe fatto bene a pensare al Trap non come allenatore, ma come dirigente, visto che il Trap di calcio e calciatori ne capisce un pochino di più di Blanc e Secco ...
"trattasi di posizione strumentale,purissima(...)Del resto,gli stessi puristi magari esaltano altri cicli vincenti"
Simone, d'accordo sulla posizione strumentale di molti antijuventini ma non di tutti: l'odio Juve non è cominciato "con" e "per" Moggi, non raccontiamocela.
Sui paragoni con altre situazioni sono stra-d'accordo, beato te che lo puoi dire: facessi io quel commento sul Brasile...
"Anche perchè quella coppa probabilmente sarebbe stata assegnata a tavolino alla Juve, nel caso la partita non si fosse giocata"
E così gliel'hanno assegnata a tavolino facendola giocare...
Ma smettere di parlarne?
Bellissima la pagina di Caremani,specie quando sottolinea l'ostracismo costatogli vere scritto cose diverse dalle solite celebrazioni dei campioni di turno
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