Le statistiche sull'utilizzo del web assomigliano ai bollettini della vittoria di Diaz, come toni, anche se per adesso i risultati finanziari di chi ci crede (non noi, quindi) sono da Cadorna o da Capello. L'Audiweb ha infatti da poco comunicato che nel gennaio 2010 risultano 23,2 gli utenti web attivi in Italia.
Parlando di giorno medio già scendiamo a 11,3 milioni, con un'ora e 43 minuti più 181 pagine viste al dì. Risparmiamo le percentuali di incremento, segnalando che le regioni con il più alto tasso di attività online sono Lombardia e Friuli Venezia Giulia che sfiorano il 50% della popolazione di riferimento (tagliati fuori solo neonati e over 75): c'è brutto tempo e stiamo in casa, è un'idiozia ma viene presa per buona nei convegni dove si analizzano le vendite dei quotidiani in Scandinavia. Magari lì contengono anche qualche notizia, insieme al messaggio mafioso per la cosca rivale. Il nostro pregiudizio dice che la gente navighi quasi solo dai luoghi di lavoro, mentre i dati di Audiweb indicano che sabato e domenica il calo rispetto al giorno medio è di circa il 15%. Il maggior numero di accessi si verifica fra le 12 e le 15, perchè con varie gradazioni di decoro siamo tutti nerd sudaticci che mangiano la focaccia consultando Hoopshype o Dagospia (per non dire You Porn) mentre la salsa rosa cola sulla tastiera. Conclusione? Una sola: sul web è meglio essere lettori che giornalisti. Quanto ad Audiweb, ricordiamo che per metà è proprietà della federazione degli editori online, per un quarto del'UPA (utenti di pubblicità) e per il rimanente quarto di un'associazione di centri media. Un ambiente chiuso ed autoreferenziale, dove tutti si gasano a vicenda pensando che il web sia una ragione di vita e non uno strumento per diffondere parole che prima erano sulla pietra e poi sono passate su carta.
6 commenti:
tu non cerchi poi di vendere qualcosa sul web con la direzione che vuole sapere esattamente da quale banner è avvenuto l'acquisto.
per altro io nel mio piccolo sul sito che gestisco vedo che la gente cala durante l'ora di pranzo ... e sicuramente ci sono più visitatori il sabato della domenica.
Sulla carta, in senso tecnico e metaforico, un bravo venditore riesce a camuffare i numeri e a spararla grossa su target e dintorni. Sul web barare è più difficile, ma il vero problema è che vent'anni fa una persona normale leggeva (e comprava, dettaglio da non trascurare) uno o due quotidiani cartacei mentre adesso si possono leggere ogni giorno almeno venti siti interessanti gratis. Tutto è più parcellizzato, bisogna farsene una ragione anche se si leggono cose del tipo 'Negli anni sessanta la Domenica Sportiva era vista da 15 milioni di telespettatori'.
si certo il modo di fruire della notizia è cambiato ... ora molti ti dicono "io non spendo un euro al giorno per un giornale"
io compro un quotidiano al giorno e quando gioca il milan mi pago il vizio gazza ... vedremo cosa succederàò quando avrò un pad magari mi faccio abbonamento a qualcosa.
so per certo che per leggere con calma sports illustrated pagherei perchè i suoi articoli sono interessanti ... mentre per quelli di sport mediaset mica tanto.
Il problema come dice lei sono i contenuti.
Il problema grave è che il web è visto per il cazzeggio per la pirateria e per il porno e non per farci del bussiness e a casa il computer è un soprammobile che si fa fatica ad accendere
Dunque, se ho capito bene la statistica, i terroni sono assenteisti... :-D
Statistica ridicola perchè eccessivamente vasta e poco specializzata.
Al di là di questo, porto la mia piccola esperienza personale: accessi crollati durante la pausa pranzo e inferiori alla media dopo le 18.30/19. Calo del 20-30% nei fine settimana.
Il "mio" utente è sicuramente un lavoratore al cazzeggio.
Direttore, i tre siti che cita hanno una cosa in comune: sono da maniaci (ah ah).
il problema dei quotidiani è che sono illeggibili. non sono aggiornati con le notizie ed i commenti sono illeggibili. I relativi siti internet sono ugualmente illeggibili, ma almeno sono gratis e ti aggiorni velocemente sulle notizie. Se Corriere.it fosse a pagamento sicuramente non mi ci abbonerei. Salvo doverlo fare per sapere dei blocchi del traffico...
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