Allenatori a fine corsa

di Oscar Eleni
La nuova campagna di Recalcati, la colonia canturina e i senesi a fine contratto...
Siete fatti l’uno per l’altro, o allenatori migratori, non litigate e godetevi questo fine campionato. Si dice così quando nell’aria c’è troppa elettricità e non sai proprio come vestirti. Succede con gli allenatori a fine corsa, fine mandato, fine dialogo. Qualcuno ha già trovato una casa nuova, altri tramano nell’ombra come sussurrano al presidente federale Meneghin quando gli ricordano i tormenti di una presidenza, imposta dall’alto, sia chiaro a tutti, con pochi attimi di vera felicità, quando insinuano che Carlo Recalcati e il suo gruppo stano preparando la campagna per sostituirlo dopo i Giochi di Londra. Legittima aspirazione di un allenatore che ha dato tantissimo, basta che non si dimentichi che di lui abbiamo ancora bisogno sul campo. Intanto volano lettere anonime, dicono i Pippo olimpionico che vagano in questo mondo, ma è la tattica di sempre per chi soffre senza il potere e i maneggi.
Lasciamo perdere e stando sugli allenatori diciamo che la “colonia” canturina sta bene, è in salute: Sacripanti domani sarà a Varese per tenersi il secondo posto che Caserta si merita; Frates borbotta, ma è felice e va a Ferrara a misurare la febbre che Cantù ha fatto calare all’improvviso, Dalmonte ha trovato con Pesaro la salvezza sulle solite macerie primaverili della Virtus Bologna; Custer Rubens Trinchieri fa sapere che la NGC non è una lucciola che scappa, ma vuole restare a fare luce più in alto possibile e stasera ad Avellino avrà anche l’opportunità di togliersi dalle spalle la polvere lasciata dalla brutta partita contro Biella in coppa Italia. Restare fra le prime quattro per avere il ruggito delle lamiere al Pianella, restare in un posto privilegiato per vedere l’effetto che fa adesso che persino Siena sta cercando un rinforzo perché non si fida più della salute balzana di McIntyre e della gente a fine contratto.
Oscar Eleni

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