di Stefano Olivari
Il marketing fra Inter e Gazzetta, una manifestazione di grande spessore e la minaccia del Mondiale.
1. Il giornalismo è morto da tempo, figuriamoci quello sportivo che in fondo non è nemmeno giornalismo (c'è chi si vergogna di fare intrattenimento, quando invece far sorridere per qualche secondo la gente dovrebbe essere motivo di orgoglio). Ogni giorno vengono però piantati nuovi chiodi sulla sua bara: gli ultimi sono stati di colore nerazzurro, visto che la Rcs Sport si occuperà per i prossimi quattro anni della gestione delle sponsorizzazioni dell'Inter. Scontata l'opinione sulla sostanza dell'operazione: come faranno il Corriere della Sera e La Gazzetta dello Sport a criticare a cuor leggero l'Inter intesa come società? Mai letto nemmeno prima che Moratti ha sbagliato, anche quando ingaggiava Tardelli e vendeva Seedorf, figuriamoci d'ora in avanti. Poi i Mourinho e i Balotelli passano, loro si possono anche bastonare...Comica la nota ufficiale congiunta, in purissimo managerese: ''Nasce una collaborazione strategica per perseguire il traguardo comune teso ad attrarre, nell'orbita nerazzurra, un numero sempre più selettivo e qualificato di aziende e partner, partecipando a in sistema di marketing e comunicazione integrata che valorizzi in maniera ottimale la qualità del loro investimento''. Quindi, sintetizzando, la Gazzetta procaccerà gli sponsor ad una squadra che poi dovrebbe criticare. Collaborazione strategica, comunicazione integrata.
2. Ne' giornalisti ne' intrattenitori sono invece quelli di Rete Sport e Centro Suono Sport (grazie Tony per la segnalazione), che stanno soffiando sul fuoco di una manifestazione di tifosi della Roma venerdì davanti alla sede della Federcalcio in via Allegri. Di alto valore civico lo scopo dell'iniziativa: protestare contro la mancata concessione di un rigore contro la Sampdoria. Magari da Genova in serata qualcuno arriverà per il fuorigioco di Cassano, magari per l'occasione si vede anche un po' di tennis al Foro Italico. Peccato che Federer sia uscito contro Gulbis e che la semifinale tanto attesa non ci sarà, l'importante è comunque farsi sentire. Chiamate dubbie contro lo svizzero? Da Basilea partono charter per Miami, questa Atp è troppo condizionata dalla Lettonia.
3. Il calcio codificato nei college e nelle scuole militari inglesi dell'Ottocento allontana dalle religioni tradizionali codificate in qualche tugurio del Medio Oriente da gente spesso di cultura modesta? Abbiamo sempre pensato di sì, pur essendo fedeli di una delle religioni nate nel tugurio. Il calcio è una religione in sè, con un suo sistema di segni e di appartenenza fideistica che poco ha a che vedere con la ragione. Pochi ormai sostengono che sia uno sport, pochissimi un gioco, nessuno di quelli (noi e qualche altro miliardo di persone, non quelle finte secondo i comunicati stampa collegate per Inter-Roma o Milan-Juve) che lo seguono da quando sono nati si azzarderebbe a definirlo un passatempo. Perché oggi siamo a Barcellona per assistere, oltretutto in culo ai lupi e non nella borghese tribuna stampa, ad una partita che vedremmo cento volte meglio in televisione? Tutta questa pippa non era il solito pretesto per parlare di Balotelli ma serviva per ricordare che un simpatico e tollerante gruppo islamico keniota, ispirato ai somali Shabab, si propone di impedire in tutto il Kenya la visione delle partite del Mondiale. Non entriamo nel merito, ma di sicuro questi ragazzi hanno individuato il vero concorrente che nell'anno 2010 toglie loro spazio di mercato. Nelle nostre menti vuote può entrare solo uno slogan alla volta.
stefanolivari@gmail.com
21 commenti:
ciao stefano.
ti posso dare una news fresca fresca dagli States: per quanto riguarda le news trasmesse in televisione, pare che la CNN nel corso dell'ultimo periodo (non so dirti quanto lungo), abbia perso oltre il 10% di share televisiva, a beneficio di altri canali come NBC news o CBS.
Il motivo sarebbe (è) il fatto che la CNN cerca di mantenere una linea editoriale il più possibile "neutra", mentre le altre reti che stanno guadagnando terreno sono politicamente sempre più schierate.
Nella psicologia questo aspetto si chiama "confirmation bias": si tratta di una scorciatoia mentale che utilizziamo per prendere decisioni, in cui di fatto cerchiamo informazioni che confermino il nostro pregiudizio mentale e tendiamo a non considerare come credibili tutte le informazioni che, al contrario, neghino la veridicità del nostro pregiudizio....
nessuna sorpresa quindi per l'alleanza tra inter e gazzetta, d'altra parte tutti gli interisti che conoscono (me compreso) non comprano la gazza da inter - parma del gennaio 2008, e l'inter ha bisogno di un alleato mediatico che magari sottolinei come guberti abbia ammesso di aver giocato col freno a mano tirato e magari, perchè no, intervisti qualcuno del parma chiedendo di dare il massimo contro la roma.
resta da vedere come finirà la moviola di antonello "al" capone.... sempre molto equilibrata
Benvenuti agli interisti nel mondo dei cattivoni, ladri, figli di buona donna :-)))
@stefano: avevo visto e letto, tra ieri e oggi, ciò di cui parli ai punti 1-2, e direi che non ci sono parole. Ma certo non ci possiamo sorprendere.
@carloblacksun: giustissima la tua annotazione/segnalazione, a me però risulta che la CNN sia vista da molti come non totalmente neutrale. Non intendo certo contraddire chi per mestiere si occupa di studiare certi equilibri ma sotto la presidenza Bush CNN era tendenzialmente avversa alla politica presidenziale e già questo aveva dato il via ad una fuga verso canali "amici". Che poi il fenomeno di base sia quello della confirmation bias mi sembra appurato. Lo faccio pure io, che certi quotidiani non li prendo nemmeno in mano, per non sporcarmi, da quasi un decennio.
Ma quindi adesso cosa ne sarà della faida di Fabio Monti del corriere contro Mourinho? Dovrà riconvertirsi come voce della minoranza interna interista, un po' alla Bocchino (ammesso che non lo fosse già)?
Avendo un minimo di esperienza di redazioni e case editrici, vorrei fare un'aggiunta+precisazione, a commento anche di quello che ha scritto spike nel pezzo di libeccio. Ribadendo che parlo riferendomi a quanto visto in passato ed appreso da colleghi, e non al caso particolare di oggi che non conosco minimamente, mi sento di dire che quello che viene deciso dai vertici quasi mai viene condiviso da chi è situato più in basso nella catena alimentare. E' già quasi impossibile che due giornalisti con scrivania affiancata la pensino allo stesso modo su un argomento, figuriamoci se un'intera struttura è irregimentata su dettami (eventualmente) provenienti dall'alto (e in realtà dall'alto in genere proviene poco, specialmente in strutture di grandi dimensioni). Quasi sempre, a risentire di certe partnership sono i direttori, che come posizione sono ormai più manager che giornalisti e devono interagire costantemente con settori della loro azienda che hanno a cuore il profitto e non la qualità giornalistica. Ci possono ovviamente essere direttori che accettano entusiasticamente certe iniziative, pur di non contraddire mai i propri vertici, e altri che soffrono nel cercare di mantenere un equilibrio. Capita che aziende editoriali prendano accordi con leghe e federazioni o comitati organizzatori di eventi, ma normalmente i redattori sono davvero intristiti dalla periodica presenza nei giornali di pubblicità spudorate o imbarazzanti redazionali compilati da altri e pieni di refusi o dalla necessità di interviste "benevole" a questo o quel notabile, però credo che pochi pensino da quel momento di essere più morbidi verso una lega o un evento, anzi so di gente che godeva nel lanciare frecciatine verso la lega o la federazione che aveva un contratto con l'azienda, quasi come sfogo della frustrazione di vedere che si accordavano due entità che dovrebbero guardarsi con sospetto. Io dunque non farei per nulla un'immediata correlazione tra un accordo commerciale tra i manager di due aziende e la libertà di scrivere quel che si vuole. Mi piacciono molto meno, in generale, i favoritismi o le antipatie dettate da amicizie personali, tifo, inciuci, scambio di favori, ma anche l' siamo purtroppo nell'inevitabile.
Sottoscrivo in pieno quel che dice Gotta; altro che la voce del Padrone: "Mi piacciono molto meno, in generale, i favoritismi o le antipatie dettate da amicizie personali, tifo, inciuci, scambio di favori, ma anche l' siamo purtroppo nell'inevitabile." Su questo si dovrebbe lavorare.
@Carlo: grazie. Su quelle cose si dovrebbe lavorare, ma sono purtroppo parte di un sistema per procurarsi informazioni. O crearsi simpatie per l'accredito da far avere al figlio, o il lavoro da hostess per la figlia. Io non ho mai avuto una notizia in vita mia dunque non sono costretto ad applicarle, e di conseguenza non so nemmeno come rimediare.
a Gazzetta dell'Inter! Fantastico!
Ma a che titolo i signori dell'ex quotidiano di informazione cuontinuano ora a ricevere i contributi alla stampa?
certo che se la collaborazione inter-gazzetta comincia con la pubblicazione di una foto così brutta...
http://www.gazzetta.it/Calcio/SerieA/Inter/28-04-2010/qui-inter-anche-moratti-ritiro-603794274911.shtml
Paperoga, in compenso dai toni dell'articolo la nuova collaborazione è evidente... :-D
ohh, finalmente ! niente più "classifiche della gazza" ad orologeria e titoli del tipo "Inter, paura eh ?", avremo anche noi il nostro bell'esercito di mediaservi...:-D
Dane, mi pare il solito articolo dell'italiana che va all'estero e deve giocarsela contro tutto e tutti.
Anche se in effetti il passo in cui Cecere scrive "La presenza in ritiro di Moratti, giunto ieri sera dopo l'assemblea della Saras, può essere preziosa " sembra un gentile omaggio al patron. Ma dici che non l'avrebbe scritto anche prima?
1.Il gruppo Rcs collabora con l'Inter dalla primavera del 2006.
Con ottimi risultati...
Nel caso specifico siamo oltre la vergogna.
2.Ve li ricordate Gli Irriducibili che nel 2000,prima dell'Ascensore Oltre La Collina,minacciarono di bloccare il Giro d'Italia?
3.Considerazioni agrodolci ed azzeccatissime.
Per i Mondiali,il Sud Africa sta allestendo un reality televisivo senza precedenti.
Stanno sgombrando interi quartieri,per consentire la vista di cartoline più gradevoli ai turisti.
Io proporrei l'abolizione delle Blatteriadi...
"1.Il gruppo Rcs collabora con l'Inter dalla primavera del 2006.
Con ottimi risultati..."
Ah, sì....col Festone organizzato per l'indomani della finale di Champions del Milan... :-D
@MB: Monti potrebbe anche far(ce)lo.
1. è stato semplicemente reso ufficiale ciò che è palese già da alcuni anni.
Facchetti conosceva i guardalinee prima che venissero designati, e Coppola, in tribunale, denuncia pressioni per ammorbidire il referto sull'espulsione di Cordoba, giusto per dirne due, ma non si può scrivere. Neppure su Indiscreto, purtroppo.
@Hellas. Cose dette, stradette e lette, strarilette. Ennesima mistificazione della realtà. Contenti voi.
sei libero di prenderti in giro. non sarò certo io ad impedirtelo.
Se scrivi stupidaggini io te lo dico senza problemi, non vuoi il contraddittorio? Problemi tuoi. I super segretissimi episodi che citi sono fatti noti riportati da tutti i giornali, compresa la Gazzetta. Se dici che meritavano più spazio, niente da dire, esprimi un'opinione legittima. Se racconti la favoletta che son episodi silenziati menti sapendo di mentire. Invito tutti a fare una ricerca su google e constatare chi racconta barzellette.
Non si tratta di "super segretissimi episodi".
C'è modo e modo di dare le notizie. Un medesimo fatto a seconda del titolo in prima pagina, del numero di righe spese, del taglio stesso del pezzo e di innumerevoli altre variabili può assumere significati diversi. Dovresti saperlo.
Il "lette, strarilette" francamente fa sorridere.
Ah già, Collina lo ha detto Bergamo...
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