Parole dure

di Stefano Olivari
L'opinione di Phil Jackson, la favola finita di Kim Hughes, il cuore di Calipari, il ritorno degli Harlem e Napoli che non ha risposto.


1. ''Quel giocatore viene trattato dagli arbitri come una stella, va a tirare i liberi un po' troppo spesso''. Parole di Phil Jackson riferite a Kevin Durant, suo avversario nel primo turno dei playoff NBA. Non proprio 'scudetto di cartone' o 'sapete solo rubare', ma con gli occhi di una lega i cui membri hanno pari dignità (che non significa pari importanza: se i Lakers fanno male per la NBA è commercialmente una sciagura, mentre sotto questo punto di vista chi se ne frega di Oklahoma City) queste parole sono valse all'allenatore dieci volte campione una multa di 35mila dollari. Al di là del fatto che Jackson abbia ragione, e secondo noi ce l'ha (non che Bryant venga trattato diversamente dagli arbitri, Bennett Salvatore a parte), una notizia per il nostro metro incomprensibile.
2. La passione per le cose inutili ci fa tifare per le carriere dei grandi stranieri della serie A degli anni del boom, per questo l'esonero di Kim Hughes da allenatore dei Clippers ci addolora. Pivot dell'Innocenti Milano 1974-75, poi dei Nets di Doctor J ultimi campioni della vera ABA, poi del Banco Roma di inizio anni Ottanta (la sua sostituzione con Clarence Kea fu decisiva per i successi italiani ed europei della squadra di Bianchini) e per tanti anni a Reggio Calabria, con una parentesi a Brescia, Hughes ha più volte nella vita dimostrato grande forza d'animo. Dal tumore alla prostata alla prima chance da capo-allenatore NBA a quasi sessan'anni: una storia bellissima che si è schiantata contro la pochezza della squadra e gli infortuni dei giocatori con maggior margine, Blake Griffin su tutti.
 3. Pur detestando gli ipocriti 'one and done', dannosi sia per i diciottenni già pronti per la NBA che per la credibilità della NCAA, troviamo ammirevole il comportamento del coach di Kentucky John Calipari, che ha spinto verso il professionismo il dubbioso DeMarcus Cousins dicendogli che la certezza di essere fra le prime dieci chiamate del draft val bene il dispiacere di lasciare un ambiente che Cousins ha dimostrato di amare tantissimo. Calipari non ha la fama di 'educatore', ma piuttosto di reclutatore. Però nell'occasione ha dimostrato molto cuore, perchè la convenienza avrebbe consigliato una pressione di altro tipo: già ingaggiati il nuovo Wall, cioè Brandon Knight, e l'europeo con più prospettive, il turco Enes Kanter che all'Hoop Summit ha impressionato, con Cousins Kentucky sarebbe stata di nuovo la favorita per il titolo.
4. Domenica scorsa durante l'intervallo di Armani Jeans-Air abbiamo visto due giocatori degli Harlem Globetrotters, di cui onestamente non ricordiamo il nome, pubblicizzare le loro prossime esibizioni. La cosa ci ha un po' intristito, non come la partita in cui si sono inseriti ma quasi. Eccellente spettacolo per bambini, a cui non a caso tutti abbiamo assistito da bambini, gli Harlem hanno perso gran parte del pubblico adulto che quel clima da esibizione lo può trovare anche in molte partite ufficialmente 'vere' (lo Spurs-Mavs dell'altra sera in questo senso non scherzava). Rimangono intatti il loro messaggio positivo, dello sport come divertimento, e la loro importanza storica: dal 1926 a fino a quando la NBA diventò una cosa seria (quindi l'era Chamberlain-Russell) molti dei migliori afro-americani passarono o furono costretti a passare da lì, dalla creatura del geniale Abe Saperstein. Geniale anche nel dare loro il nome: nonostante tutto fosse partito da Chicago, 'Harlem' faceva più nero e più basket-spettacolo. Come dargli torto?
5. Bene ha fatto la Federazione non solo ad escludere la Sebastiani (ci sembra ingiusto offendere Napoli e Rieti) dalla serie A, ma anche ad annullare tutte le partite già disputate. Perché la stagione dell'orrido ibrido di Papalia ha avuto varie fasi: in alcune la squadra è stata semi-vera o almeno prometteva di esserlo (fra Damon Jones e Traylor), in altre ha mandato in campo ragazzini senza nemmeno un medico al seguito e ha regalato un facile palcoscenico a maramaldi sfigati che adesso vedranno (si spera) sparire le loro statistiche. Facile il tiro al bersaglio, ma non abbiamo ancora letto una considerazione forse banale: Papalia ha portato avanti una scommessa perdente, ma se qualche imprenditore napoletano si fosse entusiasmato adesso saremmo qui a fare altri discorsi. Questo per dire che quello del basket di serie A che deve per forza essere nelle grandi città, dogma di molti giornalisti (residenti in grandi città, ovviamente), è un'idiozia. Se non c'è interesse è meglio chiudere.

25 commenti:

jeffbuckley ha detto...

Più che incomprensibile una notizia che mette malinconia (ma so che il senso era quello), soprattutto dopo aver visto, ad esempio, l'ennesima sceneggiata di Mazzarri, uno che davvero si è montato la testa. Tanti anni fa però io ricordo che bastavano due parole fuori posto di allenatori e presidenti perchè il "giudice sportivo" comminasse multe e squalifiche (in genere davano le sue decisioni al telegiornale del mercoledì).

Miky ha detto...

Sottoscrivo in pieno sulla Sebastiani, vorrei aggiungere al discorso una dichiarazione di Papalia passata inosservata in un'intervista a metà stagione, ad americani già scappati dalla stalla e con i bambini in campo da poco: "..mi accusano di aver portato avanti un progetto palesemente irrealizzabile (una scommessa perdente come dici tu Stefano): se è una colpa averci provato..." Intervista (e Basket) finiti.
Gli Harlem a Milano erano Slick Will Shaw e Hot Shot Branch..un pò diverso anche solo dai Joseph Blair di turno :-(
Buona giornata a todos!

supersonicsoul ha detto...

Durant va spesso in lunetta perché è il miglior attaccante puro della Lega, semplicemente immarcabile e gioca un'infinità di palloni. Jackson ha allenato e vinto grazie ai due giocatori più tutelati degli arbitri degli ultimi anni ( Jordan e Shaq), per non parlare di Bryant e dei suoi canestri decisivi nati da sfondamenti solari non fischiati ( cfr Milwaukee-Bogut). Coach Zen ha pura dei Thunder e, alla Mourinho, prova a mettere pressione addosso agli arbitri, niente di nuovo sotto il sole.

Vi ha detto...

per una volta per nulla d'accordo con stefano, avesse detto che certi giocatori tra cui la sua stella sono eccessivamente tutelati ancora ancora... ma come dice supersonicsoul qui sopra, aver vinto allenando alcuni dei giocatori piu' tutelati della storia del gioco e fare un commento simile sul povero KD e' semplicemente ridicolo, o meglio in linea con questo buffone che ormai da 15 anni ha smesso di fare l'allenatore di basket. per curiosità, gli arbitri tutelavano troppo anche Billups quando Brown gli ha dato una lezione di basket in 5 partite?

carloblacksun ha detto...

si rosica eh?

i lakers sono i più forti, però al netto degli infortuni... ad oggi rischiano seriamente di uscire contro OKC, quindi è giusto mettere pressione.

Miky ha detto...

@Vi
Stefano penso che volesse mettere di più l'accento sul fatto che certe esternazioni sono state serenamente punite dalla Lega (e PJ fidatevi sapeva benissimo che sarebbe stato multato) contrapponendo la cialtrona realtà di posti un po' meno evoluti sportivamente. Poi, sul fatto che il coach abbia ragione o meno chissene, anche l'avesse la sua è una provocazione, come tante se ne sentono quando si entra in clima playoffs.
Stiamo sereni per cortesia, definire Mr.10 "buffone" mi pare eccessivo, anzi assomiglia molto ad una bella corbelleria se giustificata poi dalle parole che sono seguite. Sempre con rispetto parlando.
PS: non tifo nessuno, Lakers men che meno..anzi, sono pro OKC, che usciranno in 6..cheers

Calvin ha detto...

mah al massimo rosicava jackson quando parlava di asterischi. e si' perche' coach zen non e' proprio nuovo alle dichiarazioni apodittiche. sarà la vecchiaia.

se escono con okc alla prima apparizione ai PO con una squadra di collegiali farebbero bene a ritrasferire la franchigia a Minneapolis.

Calvin ha detto...

Miky sinceramente adoravo PJ a Chicago, non per niente ho parlato di 15 anni. Se vuoi diciamo 10 ma per me la sostanza non cambia: devo ancora vederlo negli ultimi 10 vincere una serie contro una squadra piu' forte. insomma nella sua versione Laker piu' ottimo selezionatore/motivatore, ma come tecnico sbaglio o ogni volta che incontra Adelman prende delle belle imbarcate (la piu' clamorosa per me lo scorso anno con una squadra che non valeva la metà di LA, ma pure i Kings del 2002 non erano i Celtics dell'86)? senza contare l'inizio della rimonta di 25 punti fatta da BOS nel 2008 in uno dei momenti "zen" da "niente timeout" (per la quale io ancora ringrazio eh?? :D).

Miky ha detto...

@Vi
Zen-Hater (versione Lakers) dei più accaniti a quanto vedo...Kings del 2002 (a parte che ha poco senso fare paragoni con quei Celtics, epoche che non c'entrano nulla l'una con l'altra) opinione di TUTTI e pure mia che siano uno dei team più forti nella Storia a non aver vinto l'anello, allo stesso livello dei Jazz di S&M ecc..
Poi..per "imbarcata" intendi che l'anno scorso nei playoffs vs Houston invece di vincere 4-0 vinse 4-3??
A mia modesta opinione sostieni una tesi fallace, PJ è coerente col suo modo di allenare: seppur dolorosissima, quella rimonta celtica non l'ha fatto cambiare d'una virgola. Magari mi sbaglio, ma ti consiglio, da appassionato ad appassionato, di leggerti un libro a scelta tra More than a Game, The Last Season e Basket&Zen.
Se non altro capiresti che non è e non sarà mai solo un reclutatore(?)/motivatore, ma di uno dei più dotati tecnici ancora in circolazione.
Anyway, Buoni Playoffs!

Miky ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Miky ha detto...

Ovviamente volevo dire @Vincenzo e "selezionatore(?)/motivatore"...pardòn&saluti

pietro ha detto...

Il mio sogno...

Cleveland - Chicago 4-2
(26 rimbalzi di Noah su Varejao, tra gomitate e pugnalate)

Orlando - Charlotte 3-4
(Stephen Jackson brutalizza i Magic con 11 triple 11, mentre Chandler fa finta di essere quello sperava di essere e distrugge Howard)

Atlanta - Bucks 4-0
(Jennings ritorna a Roma, poi viene comprato da Siena, vince 8 scudetti insieme a ciò che rimane di Michael Redd, che si decurta lo stipendio per amore dei colori sociali, poi realizza di non essere a Milanello Bianco e riparte per l'America)

Celtics - Miami 4-3
6 sfide su 8 vanno ai supplementari. In particolare la sesta e la settimana vanno al sesto extra-time, con 12 triple consecutive di Ray Allen e di Daequan Cook, che per un attimo pensa di essere Reggie Miller. Alla fine decide una tripla di Rasheed Wallace, che lancia a caso la palla mentre protesta vivacemente con Garnett, che gli ha chiesto di non protestare con Rivers, il quale era incazzato con Perkins, per un blocco irregolare commesso su Magloire.

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Lakers - Oklahoma 0-5
Primo caso di serie vinta al meglio delle 8 sfide, perché Phil Jackson ha considerato gara 4 una vittoria con l'asterisco, a causa di un volo innaturale di Westbrook su Adam Morrison. "Pensavo fosse Jim Morrison", si è scusato Jackson, multato, ma ascoltato da David Stern.


Dallas - San Antonio 0-0
9 morti e 13 feriti sul parquet. A un certo punto Beaubois è andato a schiacciare su Oberto, richiamato seduta stante da Washington per portare un po' di freschezza sotto le plance. Qualcuno ha sparato da un edificio della bibilioteca comunale. A fine serata, prima dei funerali di McDyess, c'è stato un 3 contro 3 vinto simbolicamente da Parker. Sarah Jessica Parker. Tripla doppia per la Longoria.

Portland - Suns 2-4
Gara 6 si segnala per il risultato: 216-165 per i Suns, che ammettono di dover regolare qualcosa in difesa. In compenso Juwan Howard e Grant Hill sono stati visti partire insieme per una crociera sul Baltico, con una scorta pesante di Viagra sulle spalle.

Denver - Jazz 1-4
La serie più normale del primo turno, con un Anthony che ricorda Ben Gordon, mentre Williams e Boozer battono il record di pick and roll. A fine serie Jerry Sloan annuncia di voler rimanere a Salt Lake City altri 10 anni. La proprietà prepara in gran segreto una strage per liberarsi del proprio coach.

supersonicsoul ha detto...

"Stefano penso che volesse mettere di più l'accento sul fatto che certe esternazioni sono state serenamente punite dalla Lega (e PJ fidatevi sapeva benissimo che sarebbe stato multato) contrapponendo la cialtrona realtà di posti un po' meno evoluti sportivamente."......chiunque critichi gli arbitri viene multato nella NBA, che si chiami Rasheed Wallace o Phil Jackson, non mi sembra una grande scoperta. Che poi sul fatto che la NBA non sia Cialtronia, chiederei lumi a Tim Donaghy o a Clay Bennett.... Tra l'altro ricordiamo che la "super tutelata" superstar Kevin Durant non ha avuto a suo favore il fischio su un fallo nettissimo all'ultimo secondo dell'epocale sfida coi Jazz di qualche giorno fa ( e grazie a quel mancato fischio i Thunder sono finiti ottavi).

Stefano Olivari ha detto...

Tutte le star, anche in versione 'raising', nella NBA sono tutelate nel senso bergamo-pairettiano dell'espressione...solo che lì è solo marketing, quindi un Durant del Chievo vale come un Kobe dell'Inter...sono curioso di vedere come sarà trattato il Jackson anti-sistema, il Cuban più vero fu omaggiato dello Wade sempre in lunetta del 2006...

pietro ha detto...

Se la NBA non avesse la possibilità di avere una stella in ciascuna franchigia, morirebbe subito. Anche il draft è sulla stessa falsariga. E pure il salary cap.

Il basket in America ha una concorrenza spaventosa, già a partire da quello universitario... per non dire di football e baseball. Pertanto la logica vuole che venga tutelata anche la stella nascente, come dice giustamente il direttore. Altrimenti devono chiudere baracca e burattini.

Detto questo, pur augurandomi un disastro per i favolosi fakers, penso che vinceranno 4-0 - I Lakers hanno giocatori che salgono di livello, sono forti e hanno esperienza. I Thunder sono tutti da verificare.

Unknown ha detto...

Sul mio blog (http://basketcase.blogosfere.it/2010/04/playoff-analisi-della-western-conference.html) ho scritto che Phil non si è costruito un bel pulpito per quella dichiarazione. Come giustamente fa notare Stefano ha in squadra Kobe. Mi ha fatto ridere una dichiarazione di Odom che diceva:"sono in NBA da una vita ma non ho ancora capito come devo comportarmi con gli arbitri. Non mi vengono fischiati falli clamorosi e appena protesto scatta il tecnico." Questo per chiarire come non conti la squadra ma lo status del giocatore. Poi trovo incredibile che stelle come Paul Pierce o Carmelo Antonio abbiano la metà dei fischi di Kobe, Durant, LeBron, Wade e compagnia bella. Quando i grandi attaccanti sbagliano una decisione( o cercano di fare i furbi) non c'è bisogno di mandarli in lunetta per far vedere che sono di un altro pianeta. Si rifaranno l'azione dopo..

Francesco Casati

P.S riformulo: trovo scandaloso che Kobe, LeBron, Wade e compagnia bella abbiano il doppio dei fischi di Carmelo e PP.

transumante ha detto...

ho visto solo gli highlights

Inquietante la carica di james. Quando penetra agli avversari conviene semplicemente spostarsi, cosi' ne fa solo due.

solite pagliacciate di garnett: siamo a gara 1 del primo turno, si dia una calmata

atlanta, denver, phoenix gia' al secondo turno, per defezioni altrui

jackson ha fatto la solita dichiarazione prima di gara1. Ecco, questa volta se la poteva risparmiare, vista la differenza di valori in campo (sulla carta)

Miky ha detto...

Ciao transu, io le ho viste tutte e 4 perdendo solo il primo tempo di mil atl per magiare (...). Cleveland attenzione: vinto sì, ma quando sono andati in panico con Chicago in piena rimonta e l'inerzia in mano han reagito come lo scorso anno. Palla in mano a James e quattro completamente fermi a guardare (e James a sbagliare, oltretutto, fino al 2+1 a 2 min dalla fine che ha chiuso finalmente i conti). Non un bel segnale, per il prosieguo dei loro playoffs.
Sulle altre d'accordissimo.
OKC inferiore palesemente a LA solo nel fattore "esperienza". Per il resto non li vedo tanto indietro, anzi atleticamente sono superiori e la forma fisica è agli antipodi rispetto a quella precaria dei lacustri. Ore 21 la prima risposta.

transumante ha detto...

Miky: eh negli highlights c'erano solo penetrazioni disumane, comunque le stats (9 su 19) sono dignitose. Comunque chicago e' squadra vera, gia' l'anno scorso l'aveva mostrato

Problema di tutta l'nba e' la costruzione degli ultimi giochi. Smettono di eseguire e si affidano alla star. Boh..

Purtroppo OKC e' sguarnita sotto canesto, temo che gasol fara' festa

Marattroni ha detto...

grande grande grande nowitzki a gara 1.
dura per gli speroni se non trovano un modo di arginare il crucco.

Stefano Olivari ha detto...

Visti i soliti Lakers da tira e molla, schienato alle scommesse dai Blazers in cui non credevo minimamente dopo tutte le ultime sfighe e visto anche il finale di stagione di Phx...solo per gara due fra Miami e i Celtics saranno ben spesi i soldi di League Pass...

pietro ha detto...

Oklahoma troppo leggera sotto, come previsto. I Lakers hanno giocato col freno a mano tirato e ho visto una squadra sempre in controllo, che ha tenuto gli avversari a distanza, anche segnando poco e tirando discretamente.

Durant poco lucido, molto male i lunghi con Collison appena meglio di Krstic. Green è più un'ala piccola, ogni tanto proverei a scambiarlo con Durant, ma non vedo grandi prospettive per i Thunder che hanno l'unico uno-contro-uno davvero a favore in Westbrook contro Fisher. Ma Fisher non si scompone e non esce mai di partita, questo bisogna dirlo.

Unknown ha detto...

Anche io fregato alla grande dall'infortunio di BRoy e dal finale di stagione di Nash&co.
Direttore, restando in ambito scommesse, solo io considero buone le quote degli Heat vincenti a Boston? Guardando il numero di volte in cui il Garden è stato violato in stagione e lo stato pietoso in cui i Celtics sono arrivati ai PO, non mi sembra così scontata una loro vittoria...

Miky ha detto...

@Sergio
Se devi scommettere pro Miami La Partita da scommettere è quella di domani notte, Game2: Garnett, dopo l'incredibile ca**ata di Game1 dove ha palesemente provocato senza motivo una scaramuccia inutile, non giocherà G2 per decisione (giustissima) dell'Nba.

@All
Una considerazione a tutti gli appassionati che stanno seguendo i playoffs: vedendo tutte le Gare1 mi pare che molte aspettative non siano state rispettate, sia dal punto di vista dell'equilibrio che dello spettacolo cestistico prettamente tecnico. Voi che dite?
Salvo Por-Phx e Den-Uta, hanno gli interpreti perfetti per giocare un basket godibile ad alti ritmi..a tratti e solo a tratti salvo l'intensità di Spurs-Dallas e di LAK-OKC, ma pochissimo altro. Est sottotono, l'osservazione immediata è che il gap tra le squadre con lo svantaggio del fattore campo e le favorite sia molto più ristretto rispetto a quanto comunque immaginavamo.
Tonite nel frattempo "terminano" già due serie, peccato soprattutto per la sfigatissima Utah di Derone, The Best PG in Da League.

transumante ha detto...

come agonismo ci siamo, non oso immaginare boston-cleveland dopo l'ultima partita di regular season

a ovest tifo spudorato per dirk, che e' ormai da collocare nella categoria dei petrovic, sabonis ecc