Rottura di Maroni

di Stefano Olivari
Molti leghisti vogliono dimostrare a tutti i costi di non essere provinciali, forse solo con questa psicanalisi da bar si può spiegare perchè Roberto Maroni abbia impedito la trasferta dei 'suoi' varesini del basket a Cantù (!) e invece concesso la libera circolazione calcistica ai tifosi di Roma, Lazio, Atalanta e Napoli.
Gente che che nel corso della stagione non si è di sicuro illustrata per sportività e di cui nessuna città di squadra ospitante (per non parlare degli autogrill lungo il percorso) sentiva la mancanza. Usando uno dei peggiori schemi politici, il 'liberare tutti per liberare quei pochi che ci interessano', il Ministero dell'Interno è andato contro l'evidenza e soprattutto contro l'attualità: per evitare polemiche tifose nella Capitale si è alla fine deciso di aprire le gabbie in tutto il paese. Con il corollario grottesco del prefetto di Roma sconfessato: adesso per il comitato sulla sicurezza della manifestazioni sportive l'orario migliore per le partite a rischio dell'Olimpico è diventato quello serale, perchè così (alla luce quindi di nuove scoperte, magari se ne darà notizia a Voyager) la fine della partite non coincide con il rientro a casa delle famiglie dalla gita al mare. Eppure non c'è poliziotto al mondo che pensi sia meglio lavorare con il buio invece che con la luce, specie in un contesto in cui il cane sciolto è più pericoloso del tifo organizzato classico. Il non detto della vicenda è che un esercito in trasferta ha la sua importanza, in una fase in cui ogni fischio è decisivo, e che per 'tutelare' lo scudetto della Roma sia sia lasciata la libertà di saccheggio a tutta la feccia della nazione.

29 commenti:

axel shut ha detto...

Italia, Italia
Di terra bella e uguale non ce n'è
Italia, Italia

Pierfrancesco ha detto...

sottoscrivo anche le pause prese dal direttore per respirare mentre scriveva, soprattutto la chiosa finale, leggendaria nella sua spietata lucidità.

nanomelmoso ha detto...

ma così metterli in galera al primo colpo no? sarebbe brutto?

transumante ha detto...

Nano: pero' e' inutile dirsi sempre le stesse cose. Chi ha interesse a mandarli in galera? Nessuno di quelli che conta. Non c'e' nessuna soluzione a certi problemi. L'unica risoluzione e' personale: espatriare in un paese piu' confacente alle proprie esigenze socio-culturali

nanomelmoso ha detto...

transumante
la fuga è una risposta ma non la risposta uno vorrebbe poter cambiare il paese magari ma tanto sono il re dell'inedia e delle parole a vento un italiano medio insomma

transumante ha detto...

nano: non volevo certo offenderti, solo che ci diciamo "buttate la chiave", siamo tutti d'accordo, ma non cambia nulla. Se vuoi possiamo articolare il problema: si devono prendere sti poveri stronzi fin dai 5-6 anni e ripeterli per ore ed ore che essere un delinquente non ti rende figo ma la schiuma della societa' e della specie umana. Ma poi hanno l'esempio dei genitori, che saranno teste di cazzo come loro, della classe dirigente, del presidente, e allora fanno 1+1. E tu devi stare li' a subire? Ma che hai fatto di male?

nanomelmoso ha detto...

@transu
non mi sono mica offeso il mio era un flusso di coscienza e si sa i flussi miscelano con altre cose che passano la coscienza stessa
perchè mi domando come si possa cambiare il paese cambaire le cose ma quello che manca è un fulcro

Miky ha detto...

Sottoscrivo tutto..grazie (purtroppo..) Stefano...

@nano: di base sono d'accordissimo con te, anch'io ed altri pochi sconsiderati vorremmo come te cambiarlo 'sto paese, prima di fuggirlo. Ma gli atti, le parole, i fatti, le manifestazioni, qualsiasi cosa s'è infranto contro il muro di ignoranza, cialtronismo, accomodamento, interesse e chi più ne ha ne metta della stragrande maggioranza...
Di conseguenza, contro questa impotenza, la risposta di transu diventa prepotentemente l'unica percorribile. Purtroppo.
PS: nano, ci sei anche tu nelle 8 persone Amiche di Indiscreto su LibroFaccia?

nanomelmoso ha detto...

si certo ... miki mi riconosci sono quello con il logo della lega basket terza età

Miky ha detto...

Don't Be Old Be Gold! (and Be Good...) bentrovato!

kalz ha detto...

Partiam, partiam e poi non partono mai.

xlv ha detto...

Carissimo Stefano, giudico tutto questo assolutamente VERGOGNOSO e ti ringrazio ancora una volta per il tuo onesto e coraggioso intervento; ma puoi aiutarmi a capire CHI avrebbe l'interesse di "tutelare" lo sc... (scusa non ce la faccio a dirlo) della Roma?
Sia chiaro non e' una domanda retorica, solo una mia richiesta di informazione a chi conosce l'argomento molto piu' di me.

transumante ha detto...

kalz: grazie per il prezioso contributo, ma in verita' siam gia' partiti e non abbiamo molta voglia di tornare

kalz ha detto...

"Tante arie solo perché sono stati all'estero"

nanomelmoso ha detto...

il vero ... diciamo dramma è che ho molte scuse per non partire e parecchie qualità per andarmene dal paese ma sono affezionato ... già ... sono un vecchio pigrone!

Pierfrancesco ha detto...

in realtà lo sc... da tutelare, con sapienti ma vani arbitraggi ad orologeria, avrebbe dovuto essere quello del Milan (si sa, "riaprire il campionato nell'interesse di tutti"... anche se poi si è favorito solo l'interesse di Totti, ché intanto il Milan continuava a far pochi punti anche quando mettevano mine e tagliole nell'area di rigore delle avversarie dell'Inter).
Al posto del bolso Milan si ci è trovata la Roma, facendo sì saltare i piani, ma proprio tutti...
ora: se la Roma lo sc... lo perde perché s'impappina contro Samp e Parma, cacchi loro e nessuno trema. Ma se, ad esempio, non avesse fatto i tre punti a Bari perché privata mercé il giudice sportivo "del suo encomiabile, impareggiabile pubblico", o se comunque non dovesse conseguire lo scudetto, impattando in casa contro Cassano e soci perché costretta a giocare a porte chiuse e quindi senza lo "straordinario slancio dell'impareggiabile" eccetera, buona parte di quell'encomiabile, impareggiabile, caldissimo e appassionato pubblico farebbe tornare con la memoria appena a poco tempo fa, quando di concerto le tifoserie di Roma e Lazio assaltarono nottetempo alcune stazioni di polizia della Capitale.
Immagina i tifosi della Roma "derubati dallo scudetto perché il vento del nord ha fatto squalificare l'Olimpico impedendo alla Magggica di avere il sostegno del suo impagabile" eccetera: cassonetti rovesciati e bruciati, come le auto in sosta, sarebbero veramente una barzelletta.
E chi ce li vuole questi scalmanati sotto al balcone? Via Allegri, tanto per dirne una, non è mica a Vladivostok...

Ivan.fab ha detto...

Seguo il ragionamento di Pierfrancesco io infatto avrei dato due giornate di squalifica ad entrambe le romane da scontare nel prossimo campionato. Così ci evitiamo le polemiche sul vento del nord e diamo una parvenza di serità al paese.

nanomelmoso ha detto...

ivan.fab
ma dai su mi paer un compromesso papocchioso ... poi chiudi lo stadio? perchè la polizia non è capace di mettere in galera i delinquenti o perchè tutti son deliquenti.

Chiudi lo stadio perchè quelli della curva o di un settore dello stadio fanno cori razzisti? ma ti pare logico io cosa centro? la società come può tutelarsi?

dici non vende a loro i biglietti ma se non vi è reato non penso possa non vendergli i biglietti...

è un cane che si morte la coda lo stato deve semplicemente fare in modo di applicare le leggi che ci sono senza tentennamenti e mille laccioli e senza mille attenuanti genriche per lo stadio per la manifestazione

Secondo me al 90% dei facinorosi se gli fai vedere che la polizia il manganello non lo usa solo per decorazione forse la smettono e poi ci vuole la galera i servizi sociali i lavori che gli facciano passare la voglia di fare gli scemi.

Poi i coglioni ci sono ovunque bene inteso io ricordo bene i lanci di bengala al forum durante un cantu milano

Roberto Gotta ha detto...

Parole sante, Miky.

Miky ha detto...

@Rob
Come dissi tu non mi ricordo più dove, AL MOMENTO, e non per volere mio, mi sento italiano solo perchè mi hanno fatto nascere sul suolo italico...

MB ha detto...

Ma quando nel 2008 c'era stato il caso del doppio divieto di trasferta a Roma e Inter per l'ultima giornata di campionato, c'era stato qualche episodio che l'aveva motivato o era semplice eccesso di precauzione (erano passati pochi mesi da Sandri e tutto quello che ne era seguito)? Qualcuno si ricorda esattamente?
E chi c'era agli interni, era ancora Amato o già Maroni?

Silvano65 ha detto...

Come ho già scritto, della pelle dei poliziotti importa poco o niente, tanto non hanno problemi di cassa integrazione. Qualche cosa in più potrebbe contare la famigliola che non sa neppure che il pallone é rotondo, che si trova incidentalmente a passare in zona Stadio e che comunque vota secondo indicazioni del TG1: quindi mandiamo pure le partite alla sera. Si potrebbe obbiettare che alle cinque e un quarto, con la luce, le famiglie di cui sopra sono perlomeno in coda in autostrada se hanno fatto la "partenza intelligente" dalla spiaggia, ma qua verrebbero fuori le reali problematiche, cioé quelle economiche. Il giocattolo si regge sui soldi della TV, e la tv ha le sue regole: la gente lo compra per guardarselo dopo essere rientrata dal mare. Le mogli (e i mariti) dei poliziotti in servizio (a proposito dei tifosi romani leggetevi il capitolo di "ACAB" dedicato ad una notte di scontri a Roma tra tifosi e Reparto Mobile) si accontentino del fatto che non rischiano la cassa integrazione. E, anzi, vedano di spendere i soldi di quegli straordinari pagati qualche mese dopo per risollevare l'economia, e magari (già che ci sono) cerchino di dimagrire un po'. Vogliamo salvare il giocattolo? Istituzione del reato di associazione per delinquere finalizzata a perturbare avvenimenti sportivi e pene certe per decapitare le curve e, soprattutto, far venir meno la sensazione di impunità dei ragazzotti che (ve lo garantisco) in gruppo fanno i leoni e da soli piangono come vitelli, non tanto per la paura della galera (non ci va il Capo ci devono andare loro?) ma per quella che qualcuno li faccia cadere dalle scale durante il trasferimento in qualche ufficio della Questura.

GuusTheWizard ha detto...

Certo che se un tifoso fermato dalla Polizia deve avere paura delle scale, la situazione
è praticamente irrecuperabile (sia dal lato "tifoso" che dal lato "forze dell'ordine").
Speriamo che mettano gli ascensori ...

nanomelmoso ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Silvano65 ha detto...

Quella delle scale é una battuta, naturalmente, perché se faccio cadere qualcuno dalle scale mentre lo porto in ufficio pago salato. Non c'é zona franca, e per un caso Cucchi ce ne sono stati molti altri che sono finiti con la condanna di chi aveva sbagliato. Quello che é vera é l'assoluta ignavia di questi personaggi che ragionano sempre con la logica che quando si ritrovano da soli contro tanti, il destino è quello di finire macellati, perchè non concepiscono lo stato di diritto e una punizione che esuli da quella corporale. Perchè loro, tanti contro uno solo, lo sappiamo ciò che fanno. Anche, naturalmente, ai poliziotti.

clinter ha detto...

Silvano, mi pare che lavori nelle forze dell'ordine, in senso lato, perciò credo che tu possa smentirmi o confermare ciò che dico se affermo, uscendo dalla retorica, che far i tuoi colleghi si dispiega tutta una serie di tipologie comportamentali che va dalla più autentica democraticità alla più becera idolatria per l'azione repressiva tout court.
Ferma restando l'assulta condanna per i violenti di professione, le cosidette 'frange' dei tifosi, a me piacerebbe una polizia pagata tranquillamente il doppio, ma che desse garanzia a tutti, colpevoli e innocenti, di salire o scendere le scale con l'assoluta garanzia di arrivare a destinazione. Conosco personalmente poliziotti del'uno e dell'altro tipo, quindi chi avesse idiosincrasia per 'le anime belle' etc etc. risparmi tempo.

buran ha detto...

D'altronde Maroni è l'anagramma di "romani", e questa è un'ulteriore prova.

spike ha detto...

buran :D

Silvano65 ha detto...

@clinter: Le garanzie ci sono, tanto é vero che se prendi a sberle un poliziotto magari ti fai una notte in guardina ma il giorno dopo dei fuori e non sconti neanche una settimana a San Vito. Poi, l'hai detto: come in tutti i mestieri, c'é chi lo fa bene e chi lo fa male. Ci sono persone, purtroppo, che sbagliano, e siccome sanno che tanto uno che ti gonfia il giorno dopo é fuori, sono tentati di inventarsi nuove normative e di fare tribunale, appello e cassazione in cinque minuti. Sono per fortuna sempre di meno, perché chi ha una famiglia a casa e crede in quello che fa si comporta molto diversamente. Dentro una divisa c'é una persona come tutte le altre, in fondo, e starsene una giornata seduto sugli spalti di uno stadio d'estate con l'U-boot in testa, la testa girata a guardare gli spalti anziché la partita (una tortura indicibile per chi come me ama il pallone) e un gruppo di ragazzotti che te ne dice di tutti i colori perché sa che tanto non puoi reagire qualche volta, a qualcuno, fa girare le scatole. Ci vuole molto, molto spirito zen ed una grandissima fede nella democrazia e nei principi costituzionali per rimanere tranquilli, oltre al pensiero che se gli incrini un'unghia rischi di doverti pagare anni di avvocati. E' retorica, sicuramente: però ringrazio il cielo, oggi come oggi, di avere cambiato divisa, di occuparmi di cose diverse e di andare allo Stadio nel tempo libero. La strada sarà puttana, come diceva un collega anni fa: ma la piazza e lo Stadio molto, molto di più.