Berlusconi non lo voleva cacciare

di Stefano Olivari
Leonardo è il primo allenatore dell'era Berlusconi che lascia il Milan di sua volontà, senza essere esonerato o almeno pregato di accomodarsi altrove. Altro che ''decisione comune presa in amicizia'', come sostiene Galliani. Cosa significa?
Che un'era è finita, i soldi (anche in nero, con le facilitazioni fiscali spagnole non ancora operative) del passato non torneranno più e si sta solo cercando di mettere in condizione gli imprenditori di fiducia (in particolare uno) di rilevare la società, vendendo nel presente la storia dei giovani lombardi che già ad inizio millennio aveva fatto la sua comparsa. Al di là di questi scenari, bisogna dire che quella su Leonardo è stata una scommessa vinta da Galliani, visto che nove mesi fa l'allenatore più amato da Sky non aveva certo più esperienza di Ciro Ferrara o del Mancini al quale fu affidata la Fiorentina come primo incarico. Insieme ad arbitraggi non ostili ha portato un gruppo di vecchie glorie, alcune di grande classe ma infortunate per metà stagione, ad un quasi scudetto che magari sarebbe diventato scudetto senza un rovinoso ciclo di pareggi casalinghi. Rallentando il gioco e vivendo di fiammate, esattamente come il Milan di Ancelotti, con le non trascurabili differenze di un Kakà ai suoi massimi (tranne l'anno scorso, nei mesi dopo le lacrime dal balcone) e di altri campioni con vari anni di meno. Il resto è il solito teatrino, con la commedia 'Famiglia Milan' a beneficio di un pubblico che si ritiene formato solo da dodicenni. In realtà, stando a quelli con il colletto grosso che la sanno sempre lunga (sul conto di sicuro, visto che non lo pagano mai), risulterebbe che: a) Al di là delle critiche riferite dagli immancabili deputati-commensali, Berlusconi non fosse poi così convinto di cambiare allenatore esponendosi al rischio di un fallimento di immagine ancora prima che tecnico; b) Il mandato dato a Galliani, in cambio di un occhio e mezzo chiuso sulle sue operazioni (Mancini quelle più clamorosa, sotto vari punti di vista), è prima di tutto quello di svecchiare la squadra e liberarla da contratti capestro: in questo quadro uno capace di essere duro (nonostante le apparenze) come Leonardo sarebbe stato cento volte meglio di un Van Basten demotivato (e che comunque aveva detto no); c) Nessun allenatore di fama acclarata al di fuore del giro rossonero, da Lippi in giù, metterebbe la faccia per coprire una campagna acquisti modesta e la probabile cessione di Pato; d) I giocatori che fanno la differenza, tranne due veramente bolliti, sono dalla parte di Leonardo. Conclusione: il calcio è gestito in perdita, a qualsiasi livello, al Milan possono arrivare anche insieme Mourinho e Guardiola ma senza un nuovo Berlusconi il terzo posto rimarrà un grandissimo risultato. Leonardo lascia a testa alta, con buona autostima e buona stampa. Il suo addio è da onorare: il 2,18 per la vittoria rossonera contro la tristezza di Zaccheroni ci farà (forse) felici.

46 commenti:

Anonimo ha detto...

Da ignorante di cose rossonere però mi chiedo: Galliani è una pertinenza da cui il Milan non si potrà mai separare?

nanomelmoso ha detto...

signor direttore ma tra campagne acquiste faraoniche e quelle mestamente ridicole non vi è una via di mezzo?

sarò un romantico sognatore di età mentale di 12 anni ma al progetto di risanamento, del milan dei giovani, e a tante altre cose voglio crederci ... anche perchè alla fine se smetto di sognare e di crederci cosa seguo il calcio a fare?

per la dura realtà mi bastano le altre pagine dei giornali, il mio duro quotidiano al lavoro e financo prendere la metro e vedere le facce cupe di tutti

nanomelmoso ha detto...

giacomo il direttore una volta disse che il buon geometra sa troppo per poter essere fatto accomodare

nanomelmoso ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

Poi uno mi chiede come mai io straveda per Leonardo, campione ovunque, in campo, fuori, dietro la scrivania, in panchina, al volante, al bar e nella sala d'aspetto di una clinica. Il Milan non se lo merita uno come Leonardo, si prendano Castagner o Giacomini...

p.s.: Giacomo, ti suggerisco solo un particolare: Galliani è l'unica persona al mondo che è stata socia di Berlusconi avendo il 51% delle azioni. Vedi tu...

gareth ha detto...

Incredibile Dane, e pensare che è brasiliano...

Nick ha detto...

Poche chiacchiere: Leonardo ha fatto un figurone quest'anno.
E lo dice uno che all'inizio della stagione fra Ferrara e il brasiliano avrebbe scommesso sul primo. Opinione completamente rivoltata.

E' stato un grande gestore di un gruppo a cui, oggettivamente, di giocare a calcio frega poco o niente. Ha ottenuto ottimi risultati da squadra e singoli: al di là del terzo posto unico risultato possibile (poteva essere secondo senza una Roma super, mai quarto) ha fatto sembrare Ronaldinho un giocatore di calcio (voglio vederlo l'anno prossimo), ha dato una nuova giovinezza a Ambrosini, una nuova dimensione a Antonini e un nuovo ruolo ad Abate, ha seguito Huntelaar ed è riuscito persino a limitare i danni in porta di quel circo che si ritrova aiutato solo, in tutto questo, da due o tre giocatori veri come Nesta, Thiago Silva e Borriello.

Resta l'incognita Pato...giocatore per cui stravedo ma che fino ad ora, oggettivamente, più di due-tre mesi ad alto livello non ha mai fatto.

Seedorf e Gattuso definitivamente out, Pirlo quasi, nuova guida tecnica...dove andrà questo Milan?

La paura che l'anno prossimo ci ritroveremo Juventus e Milan dichiaratamente in lotta per il terzo posto, con la sola Roma che prova ad affacciarsi a piani più alti si fa forte.
Se l'Inter dovesse continuare a viaggiare a questi livelli, il declassamento della Serie A sarà sempre più evidente...e chissà che l'anno prossimo di questi tempi non staremo a preoccuparci della lotta con la Francia per il quarto posto nel ranking...

Calvin ha detto...

Domanda: adorando Leo (basta sentirlo parlare in una qualsiasi delle sei lingue che parla per adorarlo...), che cacchio gli era preso nel 1994 quando si fece espellere per una gomitata??? Non ditemi che Ramos gli aveva detto "Ah nonné, sei vecchio!" :)

Italo Muti ha detto...

Più di così cosa poteva fare, a parte allenare l'Edilnord?

Senza Pato e Nesta si è visto forse il prossimo anno del Milan?

Lascia in maniera esemplare, senza strepiti o grida convulse, uomo di classe e di stile. Che ci faceva con il geometra e lo squalo?

Italo

Stefano Olivari ha detto...

Fra le persone di cui Berlusconi non si può liberare, Galliani non è certo la più dannosa...può anche vivere di ricordi, cinque Coppe Campioni non sono poche, ma in questo caso la gratitudine non c'entra...e poi quale parafulmini migliore?

nanomelmoso ha detto...

in tutto questo la speranza è di esaltarci per la lotta per la salvezza :(

spike ha detto...

complimenti a leonardo. un grande.

nanomelmoso ha detto...

giusto per fare l'avvocato del ... demonio ... ma tutti sti complimenti per leo a destra e a manca sono come quelli per fini?
basta essere contro il padrone cavaliere mascherato?

buran ha detto...

Stagione niente male per uno che, si pronosticava, non avrebbe mangiato neanche il panettone e sarebbe naufragato, specie dopo le prime giornate. Evidentemente quel carisma che si pensava gli mancasse, immaginandolo come un impiegato paracadutato, non si sa come, sulla panchina, ce l'ha davvero. Niente di trascendentale ma, come si è detto, ha tenuto insieme una squadra con parecchi giocatori bolliti, ha lanciato dei giovani in pianta stabile e, anche se con gli evidenti aiutini, ha centrato il terzo posto fondamentale per la famosa "immagine europea" del Milan. Ci credo che non lo volessero cacciare, non so chi avrebbe potuto fare di meglio.

sergio65 ha detto...

"Poi uno mi chiede come mai io straveda per Leonardo, campione ovunque, in campo, fuori, dietro la scrivania, in panchina, al volante, al bar e nella sala d'aspetto di una clinica."

dici?
http://www.youtube.com/watch?v=30rSHY9aFBI

Dane ha detto...

@Gareth: guarda che io non son mica nazista!... :-D
Al di là della protezione politico-mediatica di cui godono, io non ho mica in odio i brasiliani e ne porto tanti nel cuore: da Rivelino a Eder, passando per Junior e Zico.
Leonardo è stato un grandissimo giocatore, un uomo esemplare, un dirigente apprezzabile (Pato e Kakà li ha portati lui, Rivaldo e Dinho no...) e come allenatore ha detto tutto Nick. Calcoliamo che ha fatto l'apprendistato direttamente in panchina imparando in 2 mesi molto più di tanti Vate della panchina, e l'accoglienza riservatagli ieri da San Siro ha dimostrato come sia entrato in una sola stagione nel cuore dei tifosi più di qualunque altro allenatore dell'Era Berlusconi: più di così.
Ripeto: il Milan, ma il calcio italiano in generale, uno così non se lo merita.....

@Sergio 65: Oh Madonna, ogni volta che parlo di Leonardo mi si tira fuori quell'episodio! Al di là del fatto che credo che quel gesto si stato preterintenzionale (come da oneste e successive spiegazioni di Leonardo, uno dei pochi di cui tenderei a fidarmi sulla parola), non credo che eventualment un singolo errore in una carriera ventennale possa sintetizzare il giudizio su un uomo e un calciatore. Poi se vogliamo massacrare Maldini perchè in un Trofeo Berlusconi ha dato una testata a Casiraghi facciamolo.
Cosa volete che vi dica, tenetevi Nedved.....

gareth ha detto...

Ma certo Dane: sul Leonardo giocatore non si può nemmeno discutere, sull'allenatore concordo con Nick, tanto più che lui quel mestiere non voleva nemmeno farlo, o comunque non l'ha certo chiesto lui. Ha accettato l'incarico perché aziendalista fino in fondo, legato alla società e con un senso profondo della responsabilità di dirigente. Il Milan perde moltissimo, anche se magari come allenatore Filippo Galli è pure più bravo.

Silvano65 ha detto...

Concordo in toto sul giudizio riguardo Leo, allenatore e giocatore. Tante volte al Tempio ci si domandava il perchè di certe esclusioni ma poi, vedendo le condizioni di forma di certi "titolari", si capivano tanti perché. Ci vuole fegato a tenere un Gattuso in panchina e a provare a giocare con un modulo così dispendioso con una squadra così avanti negli anni. Lui c'ha provato e ha fatto ciò che era onestamente in grado di fare. I bisleroni di quest'anno erano onestamente fuori portata: quattro gol all'andata con un arbitraggio onesto e due con un arbitraggio scandaloso al ritorno (l'unico veramente a danno dei bisleroni quest'anno, che però basta a Moratti per dire che hanno vinto "contro tutto e contro tutti" ma tant'é, quest'anno è il marchio della casa). Il resto purtroppo é buio in attesa di tempi migliori: una buona guida tecnica non può prescindere da un ottimo parco giocatori. Bisognerà attendere lo sgravamento della società riguardo ad alcuni contratti piuttosto onerosi, fermo restando che in futuro il Milan non sarà più, economicamente parlando, un punto d'arrivo per giocatori di nome in grado di fare la differenza.

Massimo ha detto...

Il giudizio su Leonardo (allenatore, la persona non è mai stata in discussione) di un tifoso milanista non in venerazione di Papi non può che essere positivo nel complesso. Spesso durante la stagione il brasiliano ha ribadito un concetto: per giudicare dove siamo arrivati, guardate da dove siamo partiti. Pensavo fosse indirizzato a stampa e tifosi, invece era per Papi.
Ha accettato di allenare per un ingaggio un quarto di quello di Ancelotti e di qualsiasi altro big della panchina, e gli hanno negato man mano non solo Cissokho ma anche Panucci.
Dopo un inizio difficile (anche a causa della tourneé americana), ha trovato l'unico modo in cui questa squadra può giocare e, per alcuni mesi, i risultati sono arrivati con belle prestazioni.
Non accetto la teoria che fossimo aiutati dagli arbitri: episodi a favore sì, ma potrei mettermi a citarne contro quando dovevamo sorpassare l'Inter. Forse Galliani è arteriosclerotico e corrompe gli arbitri una domenica sì e tre no... Preferisco invece ammettere che a quel punto le risorse mentali e fisiche di una squadra con una rosa limitata (non nei numeri ma nella sostanza) sono finite, e il can can su Leonardo ha dato la botta definitiva.
Tra gli aspetti positivi del suo lavoro mi piace sottolineare il cambio di alcune gerarchie: Abate e Antonini prima di Zambrotta e Jankulovski, Flamini prima di Gattuso, Huntelaar prima di Inzaghi.
Ora, dovendo cambiare, preferirei un “Allegri” invece di un “Galli”. Con tutto l’affetto per Filippo, sarebbe una ventata di aria fresca per cambiare lo status quo.
Il parco giocatori va rinnovato, è scontato: si parla tanto di attaccanti o di difensori centrali, ma sono i terzini e il centrocampo le prime emergenze secondo me. Spero si faccia un mercato intelligente seppur con poche risorse, senza vivere alla giornata come l’estate scorsa; tutto in attesa del 2011, una scadenza che conta più per la vendita del club che per il rinnovo della squadra.

sergio65 ha detto...

dane,ti avevo già detto che sei un coglione?

jeremy ha detto...

Cosi, gratuitamente....

nanomelmoso ha detto...

a però evo dire che ul muro ha fatto un gran salto di qualità :P

Dane ha detto...

"dane,ti avevo già detto che sei un coglione?"

No, ma fai ancora in tempo... :-D

"Cosi, gratuitamente...."

E vabbè, proprio perchè è gratis se uno può accodarsi perchè rinunciare?!... ;-)

"a però evo dire che ul muro ha fatto un gran salto di qualità :P"

E siamo ancora in prevendita, devono aver scoperto che abito ad un passo da via Massaua... :-o

nanomelmoso ha detto...

in effetti qua non siamo sul muro ... dane ...

io torno al mio mantra ma farsi 4 risate qua mai neh :P (non è riferito a te dane :P :P :P :P )

Dane ha detto...

Nano, io sinceramente rido eccome. Si fanno i complimenti ad una persona e uno per contestarti ti cita un'unica ombra in 40 anni di vita. Come quelle donne che quando commentano l'Arcuri "eh, ma c'ha i fianchi larghi, eh ma c'ha il mascellone, eh ma con tutte quelle tette poi ti viene mal di schiena, etc.".
E il coglione sei tu, ovviamente... :-D

nanomelmoso ha detto...

ma infatti dane mica mi riferivo a te ..... cmq bella immagine che hai tracciato :P

Dane ha detto...

Lo so, l'avevo capito, ma io intendevo dire che invece è proprio in quest'ambiente che mi diverto. Un po' come quando Pasolini visitava le borgate... :-D

nanomelmoso ha detto...

.... dane .... guarda ceh poi i doppi sensi di sprecano :P

jeremy ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

Ah, dici che devo spiegare metafora per metafora tramite didascalia se no qualche ocda di paglia si sente accusato di omosessualità e mi dà dell'adescatore web?!... :-D

nanomelmoso ha detto...

dane dane sai qua hanno letto sartre ...

Dane ha detto...

Ma chi?! Quello della papera di Mantova?!...

Dane ha detto...

Mitico Berlusconi, che si sfoga coi senatori sostenendo che "i tifosi non hanno riconoscenza, con tutto quello che ho fatto.....io sono il Presidente che li ha portati sul tetto del Mondo..."
Qualcuno gli dica che il Milan era campione del Mondo già del '69...

p.s.: es se i brasiliani non avessero corrotto un arbitro argentino, già nel '63...

sergio65 ha detto...

guarda che anche se i tuoi amici si scorticano le mani a furia di darti pacche sulle spalle sempre quello rimani...

Dane ha detto...

Pacche sulle spalle?! Io qua son prigioniero politico!...
Hai cercato di demolire una persona per un unico episodio, ho solo chiarito che un singolo episodio non mi fa cambiare idea, ed io sono il coglione?!... :-D

p.s.: che poi lo sono, eh, per carità....ma non per queste cose, ecco...se vuoi far passare Leonardo come un Nedved, un Gattuso o un Materazzi qualunque fallo, io la penso diversamente... ;-)

Nick ha detto...

"Vendere il Milan mi costerebbe molto in termini di popolarità"

...ma come si fa a dire una cosa del genere?
Cazzo, a questo non gliene frega davvero più una fava...

Dane ha detto...

No, no, almeno la fava al momento gli interessa eccome.....

Silvano65 ha detto...

Se potessi taroccare un sondaggio e farlo avere al Capo, dove possa leggere che la maggioranza schiacciante degli italiani preferirebbe vedergli vendere il Milan ad uno sceicco arabo ricchissimo, considerata la sua impossibilità a stare dietro alla Squadra... E che tale gesto sarebbe considerato intelligente, coerente e altri dieci avverbi positivi terminanti in -ente...

;-)

Dane ha detto...

Ma che sceicco, nessuna squadra italiana può essere venduta ad un Presidente non ricattabile.....

Silvano65 ha detto...

Dane, hai ragione... ma visto che la Gggente crede invece nel Libero Mercato e nell'autodeterminazione dei popoli e dei capitali, oltre alla stioria che quello italiano é il miglior e più difficile campionato del Mondo, é per quello che ci vorrebbe un sondaggio shock ;-)

nanomelmoso ha detto...

letto lo stralcio di intervista ... e sta sondando il terreno solo che adesso non è il momento di vendere la società è il momento di costruire la squadra per l'anno prossimo.

E poi sta storia che non potendo prendere van basten sublime calciatore ma allenatore mi sa non proprio di vaglia egli non sappia cos fare mi spaventa un po ... cavolo siamo al dilettantismo ... ma non mi dovrebbe sorprendere ...

Dane ha detto...

Sì, Silvano, sullo shock siamo d'accordo (non a caso Berlusconi anche prima di sabato aveva cercato di far retromarcia su Leo perchè ha usmato che la Ggente stava col Mister...) ma prima di chiedere a Berlusconi di vendere provate a pensare eventualmente a chi.
In Italia non permettono di prendere la squadra ad un non-ricattabile, per paura che prenda troppo potere. Già i 5 scudetti dell'Inter han stufato, ed a Moratti lo han fatto capire (se pensate che l'arbitraggio del derby fosse una mera manovra di Zio Fester solo per far vincere la squadra dell'Amore siete fuori strada...). Per adesso va così, ma quando ci si stuferà stai sicuro che la costa Sarda diventerà improvvisamente patrimonio dell'umanità. Quindi in Italia uno schema Abramovich non è futuribile.
Tornando a bomba, a chi dovrebbe vendere il Milan Berlusconi?! L'unica alternativa è il Locandiero Palazzinaro che non so se ha la forza per rinverdire i fasti di Papino il Breve (quest'ultimo ha potere mentre l'altro semmai ha bisogno del potere, quindi i rapporti di forza e il peso specifico risulterebbero ribaltati) ed opporsi al petroliere ecologista, altre alternative non se ne vedono all'orizzonte.
Me sa che sta messa meglio la Samp.....

Massimo ha detto...

ennesima dichiarazione di Papi a margine di incontri politici: "Quasi quasi rinuncio al Milan, vendere il Milan mi costerebbe in termini di popolarità, come l'addio di Kakà, che mi privò di tre punti alle elezioni europee. E poi ora che Van Basten non ha accettato l'offerta, non so proprio che fare. E' una decisione difficile, poi con la crisi economica che c'è, non è facile trovare un compratore".
Mah... quelli carpiti in queste occasioni - magari interpretati - sono gli unici pensieri che ci regala sul Milan negli ultimi tempi. Io diffido di queste cose, mi sembrano più sboronate per impressionare l'uditorio (politico, non dimentichiamo) che profonde riflessioni.
Tante domande mi vengono in questo periodo: sarebbe davvero possibile vendere in quattro e quattr'otto?
Papi è artefice davvero del proprio destino? Ma la sparata di Caressa nel dopopartita di Sky Sport (40% a un fondo russo) com'è da interpretare?

gareth ha detto...

Mi sa che il fondo russo di Caressa era il fondo di una bottiglia di vodka.
Il Milan è una squadra che ha chiuso tutti gli ultimi bilanci in rosso: posso capire un riccone che ne acquisisca il controllo, non capisco che potrebbe volerne un pacchetto di minoranza. O meglio lo capisco, ma non per fini onesti.

Massimo ha detto...

@ Gareth: il senso della mia domanda era: dato che nulla accade per caso, cosa spinge Sky a sparare questa notizia, per bocca di una delle sue voci principali, in uno dei programmi più seguiti, mentre si celebra lo scudetto dei cugini?

nanomelmoso ha detto...

su qsvs si parla di squinzi come unico possibile acquirente del milan ... sigillano la porta con un po di silicone :P