Il conto della tivù

Dopo una trentina di anni di pensiero unico gli economisti da mille master hanno capito che includere cani e porci (non a caso PIGS è l'acronimo con cui i banchieri definiscono le finanze pubbliche di Portogallo, Italia, Grecia e Spagna) nell'area Euro è stato un tragico errore.
Pagato a livello micro con la quattro stagioni (forse la pizza più triste che esista, con quella sua ridondanza che vorrebbe coprire un vuoto esistenziale e l'incapacità di scegliere) che da 7mila lire è passata a 7 euro, ma anche come stiamo vedendo a livello macro. Basta invece la casalinga di Voghera per intuire che un'azienda che dipende direttamente dai propri clienti per solo il 15% dei ricavi (paganti e abbonati hanno questo peso) è destinata al fallimento o quantomeno a subire ricatti continui. La riunione di Lega di poco fa, stando al racconto di un peone preoccupato, ha fatto emergere che il grande calcio italiano non ha alcuna strategia alternativa nel caso il ricorso di Conto Tivù riesca ad arrivare fino in fondo. I 571 milioni di euro annui delle varie Sky e Mediaset per le prossime due stagioni sarebbero così bloccati, portando direttamente alla rovina la quasi totalità delle squadre (in serie B solo in 4 pagano gli stipendi regolarmente). Insomma, si spera che il Tribunale di Milano blocchi l'ex Superpippa Channel (dove per pippa si intende esattamente quello a cui state pensando) non tanto sulla base della legge, visto che in realtà il bando di concorso della Lega sembra davvero scritto goffamente su misura di Sky, Mediaset e Dahlia, quanto su quella dell'opportunità. La vera domanda che l'amico peone (peone con i soldi, però) si faceva è però la seguente: per chi sta lavorando Conto Tivù? In Lega si sono azzardate ipotesi solo in privato, magari qualcuna la leggerete domani sui giornali. Le due che risultano a noi sono le seguenti: a) l'emittente toscana non ce l'ha tanto con il bando in generale, quanto con la vendita in blocco dei diritti satellitari (quindi con Sky). E chi è il nemico mortale di Sky, nel raggiungere il target che conta?; b) Conto Tv lavora per se stessa, vorrebbe diventare il punto di riferimento pay della Coppa Italia oltre che del calcio sotto la serie A e lo fa minacciando la serie A mirando al cuore. L'esperto di televisione Galliani intanto sul tema taceva, aprendo la bocca solo per ricordare che anche Allegri fa parte della famiglia Milan. Ma allora anche Cruijff, che giocò un tempo in maglia rossonera nel Mundialito 1981. Ripreso da una tivù che all'epoca veniva presa sul serio più o meno come Conto Tv oggi...
Stefano Olivari

41 commenti:

Nicola Rizzuti ha detto...

Amici calabresi che mi parlavano di Marco Crispino mi suggeriscono che la seconda ipotesi sia la più probabile...

clinter ha detto...

Non c'entra nulla con le tematiche dell'articolo o forse,dopotutto sì, ma la domanda è: ma chi la guarda ContoTV? Non è una domanda retorica e la si può estendere alla miriade di stazioni televisive satellitari.
Chi guarda Teleelefante o Mediterraneo Tv? Boh!

Stefano Olivari ha detto...

Bella domanda...più in generale, come si fa a guadagnare essendo il canale numero 7213 del deioder di Sky?

spike ha detto...

ok è solo l'incipit dell'articolo, ma qualcuno dovrebbe spiegarmi cosa c'entrano i problemi della grecia con l'euro. qualcuno gli ha detto che l'accesso ai bassi tassi era condizionato ad una voragine del debito? La colpa è solo dei greci, come la colpa dello stato delle nostre finanze è solo nostra.
Certo poi ci si mettono 16 teste pronte a litigare su tutto fino all'ultimo istante utile ed oltre, ma anche questo c'entra con la moneta come i cavoli a merenda.

Italo Muti ha detto...

@Spike
L'apertura della UE a troppi paesi è stato un errore enorme, vatti avedere chi sponsorizzava la Grecia.
Purtoppo i problemi della Grcia vanno ad inteferire sul valore dell'Euro per forza, essendo un paese zoan Euro se c'è il crack, l'euro vale di meno, in più speculazione e valore eccessivo della nostra moneta fanno il resto.
Bisognava accumulare prodotti in dollari in questi anni, fondi, titoli e polizze. Adesso si può vendere.
Italo

spike ha detto...

Italo la Grecia pesa meno della California.
I trucchi e le spese pazze le hanno fatte di loro spontanea volontà e questo non è legato alla presenza dell'euro, ma ad una pessima classe politica (mi ricorda qualcosa).quant'è il debito in mano alle banche 100 mld? con una ristrutturazione ne perdevano una trentina spalmati su n banche. Una bella botta, ma nulla di tragico. Invece sono intervenuti i magnifici 16 i mercati hanno visto il sangue ed ecco la frittata.
Non sminuisco i problemi che ci sono (gravi) e sono sicuro che questo è solo l'antipasto, contesto che i guai derivino dalla moneta.

Italo Muti ha detto...

@Spike
Mai detto che i guai nascono dalla moneta, bensì la moneta li subisce e non potrebbe essere diversamente. Detto ciò, sui cambi c'è enorme speculazione e l'euro era ed è sopravvalutato.
Italo

Demiurgo ha detto...

Ma Galliani ci è o ci fa? e se ci fa, cosa fa e perchè?

Io rimango vieppiù basito ogni dì dalla faccia pubblica del personaggio, ne ha una privata con un IQ maggiore di un cactus?

Sembra scelto da Berlusconi con la stessa cura con cui sceglie i suoi avvocati ...

spike ha detto...

@Italo
vero

Andrea ha detto...

forse siamo già in tema di spirito patriottardo pre-mondiali oppure, come diceva de gregori, "non c'è nessun motivo di essere nervosi", ma da un po' di giorni, anche sul sole24ore, prevale la versione che la I di pigs rappresenterebbe l'irlanda...

(a mio avviso ancora più triste è la capricciosa - non a caso la pizza preferita dal 90% dei nostri suoceri - che oltre alla ridondanza aggiunge quel tocco di spericolatezza nel mischiare gli ingredienti)

Unknown ha detto...

PIIGS: siamo dentro noi, così come l'Irlanda.

Nick ha detto...

Che l'allargamento senza limiti fosse un male lo avevamo capito anche da miseri studenti 5 anni fa.

E quando non potevamo parlarne con chi da un lato è Barone e dall'altro consigliere UE perchè è parzialmente sordo e totalmente incapace di intendere e di volere, capivamo anche di avere ragione.

Poi vedi i giornali -tutti- che davanti a un rimbalzo qualsiasi urlano al "miracolo dell'Unione Europea" e capisci che veramente non c'è speranza.

Per quanto riguarda ContoTV, l'ipotesi a mi sembra fuori dal mondo. Non posso credere che Sua Emittenza si ponga ancora di questi problemi.

Molto più credibile la b. Accompagnata dalla certezza che davanti a un pacchettino di soldi tutto rientrerà. Purtroppo.
Del resto, i piani B non li preparano neanche più perchè sanno che non ne avranno bisogno mai.

Tagliamogli i fondi, stacchiamogli la spina.
Solo noi possiamo farlo.

Nick ha detto...

Pare spunti una alternativa C: alle spalle di ContoTV un grande "finanziatore" -chiamiamolo così- insoddisfatto che vuole ridiscutere gli equilibri in Lega e Federazione.
Non stravolgere, eh...ridiscutere.

Insomma, una dimostrazione di forza. Un "avvertimento", ecco.

GuusTheWizard ha detto...

@Nick
Era ora che il Direttore si facesse sentire ai piani alti ...

Nick ha detto...

@Guus, ho detto "finanziatore"!! :D

mizio71 ha detto...

Ascoltavo oggi su una radio romana che se salta l'accordo lega-Sky ed entro il 21 agosto non c'è un nuovo accordo collettivo, si ritorna per legge alla contrattazione singola... Quindi, ho la sensazione che il 22 agosto le tre grandi strisciate avranno il loro contratto sky in ogni caso ... il problema è per le altre che si dovranno accontentare di ciò che resta della torta. Sempre sulla radio romana, oggi ha parlato Crispino: le sue ragioni in punto di diritto sono ineccepibili, in effetti nulla osta che la Lega spacchetti gli eventi in 10 prodotti, messi all'sta singolarmente ... il ricavo sarebbe probabilmente più alto. Devo però ricordare, estraniandomi quindi dalle mere ragioni di diritto (che non sono certo secondarie per un tribunale....), che quando in passato ci è stata concorrenza satellitare (Stream + Telepiù), il risultato finale fu il fallimento dei due competitor. Credo che in lega esistano due orientamenti: il primo che ha paura che spacchettando, gli abbonati sky diminuiscano (non potendo vedere tutte le partite) e che quindi sky col tempo riduca l'apporto economico, pena fallimento. La seconda corrente (le 3 big + roma e napoli probabilmente) vuole ancora una volta vendere tutto a sky, ma non collettivamente ... Nessuno vuole vendere ovviamente a Superpippa channel, considerato un canale di serie B o C ... chi perchè teme che non sia affidabile, chi teme che non garantisca sponsor stante la poca compertura e chi ha altri interessi (io alla guerra sky-mediaset non credo, credo più agli accordi sottobanco).

mizio71 ha detto...

Non sono un economista e quindi voglio provocare qualche riposta da chi lo è (Italo ?). Ma l'Italia è veramente paragonabile alla Spagna, Grecia e Portogallo ? Il nostro debito pubblico è enorme (il terzo al mondo), ma è anche vero che è in mano quasi interamente agli italiani che comprano i BOT e CCT. Inoltre, il nostro PIL è molto più alto di quello delle tre nazioni (il doppio della Spagna credo). Abbiamo anche una pressione fiscale alta ed un'Amministrazione finanziaria che negli ultimi 5-10 anni ha fatto enormi passi avanti in tema di modernità ed efficienza. Possiamo una volta tanto dire che noi nella zona 1 dell'euro ci stiamo per meriti (ad esempio gli enormi sacrifici degli anni '90?). Anche Tremonti in questi due anni è stato molto attento alle uscite (più del precedente governo di Berlusconi mi sembra). A me non piace il termine PIGS .... l'Italia è molto più trasparente di altri Stati che fanno i santarellini (tipo la GB, grande paradiso fiscale ....)

Nick ha detto...

Mizio, il problema è che al 22 agosto non ci si arriva: il 30 giugno scadono le iscrizioni ai prossimi campionati, e nel frattempo bisogna pagare i dipendenti: chi può farlo senza quei soldi "economici"? Pochissimi, forse nessuno.

Ma, ripeto, parliamo di un falso problema.

Com'era? "Se la nave affonda..."

Non lo vuole nessuno.

Tranne noi.

mizio71 ha detto...

Nick, esistono le banche e i finanziamenti .... il problema è per la B e le piccole squadre di A ...

Italo Muti ha detto...

@Mizio71
Ti ringrazio per la stima, ho una laurea in Economia con tesi in macroeconomia, un pò la mastico.
I problemi dell'italia sono sommerso-tassazione alta, troppi dipendenti pubblici non produttivi, e tutto quel che possiamo mettere sotto la categoria amici degli amici.
La capacità di risparmio è migliore che negli altri paesi e il debito pubblico è in parte nelle mani dei risparmiatori e in parte nei forzieri delle banche.
Il pil risente di molte cose, ma c'è, è poco, ma esiste. Grecia e Portogallo non li considerare, l'Irlanda andava bene ma si è inceppata con la troppa finanza, la Spagna paga la miopia immobiliarista, una bolla enorme e le idee di Zapatero.
Siamo messi meglio? si.
Possiamo stare tranquilli? no
Il problema è la volontà politica di tagliare molte cose costose ed inutili, ci dovrà essere, insieme con la lotta all'evasione ed agilità nella burocrazia, che dovrà essere rapida ed efficiente.
Non so se sarai contento, ma è un riassunto breve e crudo di un paese con molte potenzialità gettate la vento.
Italo

jeremy ha detto...

Ci sono da dire un paio di cose sulla struttura italiana, che pur essendo negative, ci danno speranza di non crollare, oltre a quelle giustamente esposte da Italo. Siamo un paese che non vive al di sopra delle proprie possibilità. Siamo un paese in cui milioni di persone guadagnano il minimo per non scendere sotto la soglia di povertà. La maggioranza non ha privilegi di sorta e tende ancora oggi ad indebitarsi con molta attenzione. Siamo un paese in emergenza strutturale e cronica. E questo è un nostro punto a favore, visto che comunque l'Italia è un paese ricco di aziende che continuano a produrre e ad esportare, producendo un considerevole gettito fiscale. Nel momento in cui si entrasse in crisi, "basterebbe" tagliare i privilegi di pochissimi per rientrare. E non milioni di stipendi come in Grecia.

mizio71 ha detto...

Italo e Jeremy, grazie della riposta, che corrisponde alla mia idea, sebbene sono un giurista e non un economista. In effetti, credo che il vero problema dell'Italia sia nel fatto che il PAese da sempre è portato avanti da una gran parte della popolazione che lavora e crea tantissimo. Il problema sono i parassiti che anni e anni campano sulle spalle di chi lavora: dipendenti pubblici senza voglia di lavorare; evasori totali; politici del malaffare (non tutti i politici per carità, ma anche le ultime notizie non depongono bene); professionisti del nulla, senza arte e nè parte, ma che guadagnano molto facendo poco etc etc. Col tempo questa massa è aumentata e per chi lavora e porta avanti il Paese è diventato un peso quasi insostenibile. Speriamo che prima o poi si faccia qualcosa, sono 20 anni che la "seconda repubblica" promette riforme e decenza, noi ancora attendiamo il buon samaritano che decida di farle veramente ...

Ale ha detto...

@ jeremy Tu credi che i privilegi di cui parli (che peraltro, in gradazioni differenti, non sono di un'oligarchia così ristretta) possano essere tagliati ? Più facile distribuire i tagli presso il popolo bue. Qualche euro a testa a noi ed i privilegi rimangono intatti.

Poi. Sul settore pubblico inefficiente e parassita. Sicuramente in alcune zone d'Italia è vero: troppi dipendenti e troppo lassismo. Ma in altre il passaggio dai privilegi all'efficienza è stato già raggiunto da tempo. Spezzo una lancia a mio favore visto che ne faccio parte: ho lavorato nel privato e nel pubblico. Beh, quando il numero dei dipendenti è alto il paragone è nettamente (oserei dire in maniera imbarazzante) a favore del pubblico. Vincere regolarmente concorsi tra migliaia di candidati seleziona alla grande. Poi se i concorsi sono addomesticati o ci sono 10 dirigenti quando ne serve 1, allora lì bisognerebbe intervenire (qualcuno che conta ha interesse ?) ma francamente il fare di tutte le erbe un fascio mi sembra molto da italiano medio. Se ci sono dei settori pubblici che non funzionano la colpa va cercata in alto. Il pesce puzza sempre dalla testa.

Nick ha detto...

quando il numero dei dipendenti è alto il paragone è nettamente (oserei dire in maniera imbarazzante) a favore del pubblico
Eh, infatti....perchè è noto che le imprese private più grandi sono e più lavorano su bassi livelli di efficienza, vè?
I ministeri, invece...quelli si che fuzionano, signora mia!

jeremy ha detto...

Ale, parlavo di privilegi come di un qualcosa non proprio diffuso nelle masse italiche e che quindi non ha portato il paese a vivere oltre le proprie possibilità. I tagli non sarebbero di certo a quelli ma piu presumibilmente a qualche ramo secco, se si dovessero fare. In Grecia si stanno tagliando 13-14sima. E' uno scenario che non immagino in Italia. Sul settore pubblico: io non ci ho lavorato ma ho avuto a che fare per lavoro spesso e volentieri. Posso dire che manca fortemente l'organizzazione del lavoro (uffici sottodimensionati o sovradimensionati sono all'ordine del giorno anche nell'efficentissima Milano)e ci sono troppi uffici perfettamente inutili che potrebbero dare forza lavoro a quelli che invece avrebbero bisogno di un esercito (tipo l'Agenzia dell'Entrate). Resta un problema da risolvere.

Krug ha detto...

"sono 20 anni che la "seconda repubblica" promette riforme e decenza, noi ancora attendiamo il buon samaritano che decida di farle veramente ..."
Eccoci, perfetto, il problema dell'Italia sta tutto qui; noi in Italia ATTENDIAMO che qualcuno faccia qualcosa per noi; non sono un grosso estimatore della Prima Repubblica, soprattutto per i personaggi che l'hanno popolata al crepuscolo (e che in parte popolano anche la Seconda) ma veramente "stavamo meglio quando stavamo peggio: sono 30 anni che blaterano di tagliare i rami secchi; prendiamo quel carrozzone immenso che era l'Iri; le aziende sane sono state praticamente regalate agli amici degli amici ed i rami secchi sono stati ricreati per permettere al politico trombato di turno di trovare un approdo sicuro; in campagna elettorale entrambi gli schieramenti davano per morte le Province; casualmente passata la buriana causata dai libri di Rizzo e Stella non se ne parla più; e gli italiani? ATTENDONO. Adesso viene fuori quello che CHIUNQUE sapeva, cioè che la corruzione non solo non era stata eliminata ma che esisteva più radicata che mai e ci troviamo un premier plurinquisito costretto a crearsi delle leggi ad Personam che dice "Licenzierò chi ha sbagliato"! Peccato che lui è il primo che dovrebbe andarsene! Capiamoci non sto facendo una tirata pro Pd perchè dall'altra parte la situazione è analoga (basta fare il nome di Del Turco e Bassolino, ad esempio). Sto facendo una tirata contro quelli che attendono o arrivano dopo, quelli che vanno sotto l'hotel Raphael o sotto casa di Scajola DOPO, diretti discendenti di quelli che sputavano sul cadavere di Mussolini DOPO che qualcuno l'aveva buttato giù ed ammazzato. Noi attendiamo... Come attendevano i nostri avi nel Rinascimento e nell'epoca moderna che cambiasse Signore o Grande Potenza Straniera... Serva Italia, c'è poco da fare... Effettivamente sì, l'unica cosa a cui possiamo aspirare è di essere un po' meglio della Grecia, della Spagna, del Portogallo e dell'Irlanda... Cioè di quelli che storicamente sono i fanalini di coda dell'Europa...

Ale ha detto...

@ Nick Io ho fatto un paragone sulla base dei posti in cui ho lavorato e comunque non mi pare che nelle grandi imprese private tutto funzioni a meraviglia (oltretutto parecchie di loro mungono dal pubblico accollando oneri a tutti noi) nè mi risulta che la selezione del personale avvenga sempre sulla base di criteri meritocratici. Ribadisco: se nel pubblico i concorsi sono regolari, pescare i migliori tra migliaia di partecipanti seleziona gente molto in gamba che non ha nulla da invidiare a chicchessia. Se ciò non avviene o se addirittura i criteri di scelta dei "capi" sono condizionati da 1000 fattori che esulano da meriti o capacità, è già tutto spiegato. Ma li ho fatti anch'io i colloqui o le selezioni per entrare in banca o in altre imprese private e non mi sembra che cercassero davvero di pescare i migliori. Diciamo che hanno usato i criteri con cui Lippi sceglie i giocatori per la nazionale.

mizio71 ha detto...

@Ale: io parlavo dei dipendenti pubblici parassiti, non di tutti i dipendenti pubblici. Però in ogni ufficio pubblico (o quasi), ci sono quelli che lavorano e quelli che invece nemmeno si presentano (potrei farti molti esempi, visto che sono costretto per lavoro a frequentare diversi uffici pubblici). Il problema è che il dipendente pubblico NON si licenzia, anche perchè i sindacati non difendono il buon lavoro, ma i loro iscritti che pagano le quaote associative ... E la mobilità è un miraggio, di modo che ci sono uffici dove i dipendenti non sanno letteralmente che fare e poi cancellerie di tribunali chiuse per mancanza di ausiliari (sono d'accordo con Jeremy, sarà grave ?...). @Krug: ho usato l'espressione "attendono" non a caso. Anche io penso che sia assurdo pensare che qualcuno ci salvi, dovremmo essere noi a farlo e comunque non puntare al santone di turno (tipo SB), ma ad una classe dirigenziale capace e con un minimo di dignità. E invece noi italiani diciamo una cosa e facciamo l'opposto (e suoniamo che il mandolino, direbbe Paolo Villaggio...)

Ale ha detto...

@mizio71 Non contesto ciò che dici ma ti invito a capire il perchè. Perchè il dipendente pubblico non viene licenziato ? Eppure il contratto prevede tale possibilità. Perchè non c'è mobilità tra enti elefantiaci ed altri ridotti all'osso ? Forse perchè chi deve decidere ha nell'armadio più scheletri del dipendente fannullone ? Nell'ente in cui lavoro ci sono tot dirigenti. In analogo ente con medesime dimensioni in altra zona d'Italia i dirigenti sono tot moltiplicato per 11. Non è che in alcune realtà gli enti pubblici siano teatro di voti di scambio o funzionino come ammortizzatori sociali ?
Ci sarebbe un sistema semplicissimo ed efficace per risolvere i problemi: rispettare le regole alla lettera. Ma dall'alto non lo fanno nè hanno alcun interesse a cambiare le cose salvo gridare ai fannulloni per fare demagogia di bassa lega sulla pelle dei peones.

mizio71 ha detto...

Caro Ale, vivo a Roma ed oggi ci hanno appena annunciato che per risanare il bilancio regionale dal buco della sanità, dovranno aumentare i tributi locali, che però già sono ad aliquota massima (stessa situazione in Campania, Calabria e Molise). Vorrei tanto sapere perchè i signori che hanno amministrato male la sanità non pagheranno nulla, ma dovrò fare io, che per avere una prestazione sanitaria decente in genere me la devo pure pagare dal privato (se provi a chiamare il numero verde per prenotare un esame specialistico devi aspettare mesi e magari andare a Rieti o Frosinone ...). Guarda con me sfondi un protone aperto: la classe politica e dirigenziale italiana (perchè non sono solo i politici, ma anche la burocrazia a inquinare la nostra vita ogni giorno) è veramente il peggio del peggio. Però un dipendente cialtrone lo è nell'animo, perchè nello stesso ufficio, a parità di condizioni e situazioni, trovi chi lavoro e chi non ci pensa proprio ...

gareth ha detto...

mizio, non per sottolineare un banale errore di battitura ma questa te devo proprio dire: "sfondi un protone aperto" mi ha aperto una visione improvvisa di acceleratori di particelle, tunnel quantistici e particelle esotiche che mi ha fatto letteralmente ribaltare dalla sedia! :-)

Nick ha detto...

@Ale, se mi fai il paragone tra il pubblico "se i concorsi sono regolari" e il privato "se i criteri di scelta esulano da meriti o capacità" hai ovviamente stravinto, ma non sono le basi per un discorso serio...

Ale ha detto...

@Mizio71 Hai detto benissimo. Chi ha fatto il buco non paga (anzi si arricchisce) e magari fa bella figura dando del fannullone a un cialtrone che non potrebbe comportarsi da lavativo se dall'alto ci fosse serietà e rigore. Anche perchè la ricaduta del fancazzismo va sulle spalle dei colleghi onesti.

jeffbuckley ha detto...

Italo, riesci a spiegarmi in breve e con chiarezza quello che ho sentito qualche giorno fa alla radio? parlando delle elezioni (era il giorno precedente) dicevano che a livello di puri indici numerici (?) l'UK è messa peggio della Grecia. Hanno bisogno di 10 miliardi di sterline in tempi brevi (che mi sembra una gran cifra ma non così grande paragonata all'intervento concordato per salvare i greci). Di cosa parlavano esattamente? Per me i problemi dell'Italia sono tre: 1. l'evasione fiscale che provoca un aumento del carico fiscale su chi non può esimersi; 2. il lavoro come ammortizzatore sociale e non produttivo, soprattutto nel settore pubblico; 3. l'eccessiva tutela dei grandi potentati (grande industria e banche in primis); 3. il non aver capito per tempo che in tempi di globalizzazione paesi come l'Italia devono sviluppare i settori nei quali i paesi emergenti non possono (ancora) competere. Poi ci sono gli Italiani....

jeffbuckley ha detto...

Italo, riesci a spiegarmi in breve e con chiarezza quello che ho sentito qualche giorno fa alla radio? parlando delle elezioni (era il giorno precedente) dicevano che a livello di puri indici numerici (?) l'UK è messa peggio della Grecia. Hanno bisogno di 10 miliardi di sterline in tempi brevi (che mi sembra una gran cifra ma non così grande paragonata all'intervento concordato per salvare i greci). Di cosa parlavano esattamente? Per me i problemi dell'Italia sono tre: 1. l'evasione fiscale che provoca un aumento del carico fiscale su chi non può esimersi; 2. il lavoro come ammortizzatore sociale e non produttivo, soprattutto nel settore pubblico e l'eccessiva tutela dei grandi potentati (grande industria e banche in primis); 3. il non aver capito per tempo che in tempi di globalizzazione paesi come l'Italia devono sviluppare i settori nei quali i paesi emergenti non possono (ancora) competere. Poi ci sono gli Italiani....

Ale ha detto...

@ Nick Cosa devo dirti.... Ho avuto la fortuna di partecipare ad un concorso pulito e così sono entrato nel settore pubblico. Nel privato quando ho provato a cercare soluzioni che ritenevo consone ai miei studi ho trovato porte all'apparenza aperte ma in realtà strachiuse magari vedendomi superato da altri che avevano curriculum più scarni ma appoggi sostanziosi. In aziende dove avevo lavorato il livello dei colleghi, anche per le ragioni sopra esposte, era sul mediocre. Se poi mi dici che i concorsi puliti non sono proprio la regola ti dò ragionissima e me ne dolgo ma in quei "rari" casi i risultati si vedono. Oltretutto concorsi vinti da gente che veniva da tutte le parti d'Italia e che è arrivata stramotivata anche per essersi sentita finalmente concorrente in una gara "vera".
Insomma, come ho scritto prima, basterebbe il rispetto delle regole, nulla più.

mizio71 ha detto...

@Gareth: mi spiace solo che "un protone aperto" sia stato un refuso e non una frase premeditata ... credo che d'ora in avanti è un modo di dire che userò spesso ... @Ale: nessuno discute che oggi vincere un concorso pubblico sia difficile e occorra studiare tanto (anche se pure qualche concorso può essere "triccato"). Nel privato la situazione è complessa. Ci sono lavori in cui basta non essere dei mentecatti e quindi l'assunzione può avvenire anche solo per conoscenza (non è vietato, anzi ...). Però nel privato in alcuni ruoli ci devono essere uomini o donne capaci, altrimenti lo stipendio non arriva .... diciamo che oggi come oggi non vale più la regola per cui chi non è capace cerca il posto fisso pubblico. I tempi sono cambiati e vedo che nella P.A. i neo assunti, tutti laureati con ottimi voti, lavorano tanto e bene (posso citarti per esempio l'Agenzia delle Entrate, tra le poche amministrazioni a fare concorsi e dove sono entrati tanti ragazzi in gamba). Speriamo che i "vecchi" non insegnino loro il fancazzismo

Dane ha detto...

"Beh, quando il numero dei dipendenti è alto il paragone è nettamente (oserei dire in maniera imbarazzante) a favore del pubblico. Vincere regolarmente concorsi tra migliaia di candidati seleziona alla grande."

STO MALEEEEE!!!!!!.....ODDIO I LACRIMONIIIII!!!!....PORTATEMI UNA BACINELLAAA!!!!.... :-DDDDD

Dane ha detto...

"Sto facendo una tirata contro quelli che attendono o arrivano dopo, quelli che vanno sotto l'hotel Raphael o sotto casa di Scajola DOPO"

Tipo quelli che dicono "non uso la bici per andare al lavoro perchè è pericoloso e i ciclisti non sono tutelati", come quelli che dicono "inquino perchè tanto lo fanno tutti e da solo non potrei cambiare il mondo", come quelli che dicono "inutile che io riduca il consumo di carne per prendere i produttori per le palle, tanto gli animali verranno sempre maltrattati da qualcun altro", etc...
Eh signora mia, cosa vuole farci.....d'altronde è così e non possiamo farci niente....e così aspettiamo l'invasore straniero che arrivi con la bacchetta magica.....

Italo Muti ha detto...

@JeffBuckley

La situazione inglese non è molto rosea perchè il suo debito pubblico sta crescendo alla velocità della luce.

Tutti e tre i candidati leader alle ultime elezioni politiche, parlavano di tagli. cameron ne vorrebbe attuare uno di 6 milarid di sterline, altrimenti fanno boom.

I 10 miliardi potrebbero essere le obbligazioni del governo britannico, allora sono dollari. La copertura con derivati, giocando con l'operazione inversa put, per assicurarsi contro il default di tali titoli, era aumentata a 101.000 $ da 91.000. questo vuol dire che il debito è meno sicuro e l'assicurazione costa di più.
Se Moody's fosse una agenzia seria (ah, ah, ah)dovrebbe declassare il debito inglese, ma nonlo hanno fatto. Non ci sono solo piigs, ma anche son of bitch.
Ciao

Italo

jeffbuckley ha detto...

grazie Italo. quello delle agenzie di rating è un problema. aig era AAA fino a un mese prima del tracollo....