Lo sceicco scende in campo

di Stefano Olivari
Il santo patrono di tutti i dirigenti vulcanici, aggettivo che serve di solito a evitare definizioni da querela, è senza ombra di dubbio lo sceicco Fahad Al-Ahmad Al-Sabah. Mondiale 1982, stadio José Zorilla di Valladolid, dopo avere pareggiato con la Cecoslovacchia la sorpresa Kuwait affronta la Francia di Platini.
Carlos Alberto Parreira, proprio il futuro c.t. del Brasile campione 1994, prova ad impostare una partita di contenimento ma il centrocampo costruito da Michel Hidalgo è troppo forte. Il portiere Al-Tarabulsi, palestinese naturalizzato e capitano dell’esercito, para il parabile ma la differenza di cilindrata è subito evidente. Punizione-gol che parte dal sinistro di Genghini, assist di Giresse per Platini che festeggia con il due a zero il suo ventisettesimo compleanno, assist di Platini per Six che chiude l’incontro. A un quarto d’ora dalla fine il giovane kuwaitiano Al-Buloushi trova il gol della bandiera, con un destro ravvicinato che Ettori non può bloccare. Ma la Francia non si scompone e segna subito il quattro a uno con Alain Giresse. Anzi no, non lo segna, perché i difensori di Parreira cominciano a protestare nei confronti di Stupar: sostengono di essersi fermati dopo avere sentito un fischio, ma quel fischio non è partito dalla bocca dell’arbitro sovietico che quindi sulle prime convalida il gol. Probabile che sia arrivato dalle tribune, possibile che i kuwaitiani se lo siano sognato. A questo punto l’esponente della famiglia reale dell’emirato intuisce cosa sta succedendo e scende in campo, in senso letterale. Con il suo vestito sfarzoso lascia la tribuna d’onore e si dirige verso il terreno di gioco, poi addirittura vi entra e affronta Stupar. I francesi sono increduli, alcuni si mettono a ridere. Ma ridono meno qualche secondo dopo, quando il gol di Giresse viene annullato, a causa di un fuorigioco inventato per l’occasione. Il quattro a uno arriverà solo nel finale, per merito di Bossis. Quella rimarrà l’ultima partita in campo internazionale di Stupar, che verrà radiato quasi per direttissima, mentre il Kuwait concluderà la sua spedizione con una onorevole sconfitta contro l’Inghilterra. E’ la prima ed ultima fase finale della sua storia. Al-Ahmad, fratello dell’emiro del Kuwait e presidente della federazione, torna a casa soddisfatto: la FIFA gli ha comminato una multa di diecimila dollari, i soldi che lui lascia di mancia al ristorante, ma la squadra è andata oltre ogni aspettativa. Nessuno fuori dal Kuwait sentirà più parlare di lui fino a quando, nel 1991, muore da eroe durante l’invasione irachena. Armi in pugno, con pochi uomini al suo fianco, difende fino alla fine una piccola caserma. Il coraggio non gli mancava.
(pubblicato su Guerin Sportivo - Storie)

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18 commenti:

Roberto Gotta ha detto...

Essì, "vulcanico" è di solito - non in questo caso, visto che il dopo la pagliacciata in campo lo sceicco si è dimostrato di altra pasta con l'episodio narrato nel finale - la copertura giornalistica per "cialtrone", "corrotto", "corruttore","imbecille", "furfante", "evasore fiscale".

ruben ha detto...

Gotta, non sono d'accordo. Per me si puo' essere benissimo "cialtrone", "corrotto", "corruttore", "imbecille",
"furfante", "evasore fiscale" pur essendo "coraggioso in guerra".
Il coraggio riabilita ben poco.

In fondo si tratto' di un episodio comico solo perche' non decisivo ai fini del risultato.

Italo Muti ha detto...

@BobtheOne, Ruben

L'episodio iniziale assomiglia tanto a un lei non sa chi sono io di italica tradizione.
comico e stupido allo stesso tempo. L'arbitro mi sembra più colpevole dello sceicco.
Per l'episodio finale, ricorderei solamente che i nostri alti gradi se la diedero a gambe arrivando a Brindisi quando ci fu da mosytrare gli attributi.
Il fatto che lo sceicco morì con un pugno di uomini senza arretrare, è per molti italiani incomprensibile.
Direi una bella morte.
Italo

michelroj ha detto...

Due note a margine:
avendo seguito la partita in diretta RAI ricordo distintamente che nessuno dallo studio aveva capito che il gol era stato annullato. La sovraimpressione finale riportava il punteggio di 5-1 per la Francia. Solo dopo l'ufficialità del referto fu chiaro a tutti il misfatto. Seconda annotazione: la telecronaca rai del match era di Beppe Viola!!! Io già adoravo Viola per le sue cronache non convenzionali: di solito lasciava che le immagini parlassero da sè, e si abbandonava a lunghe, divertenti divagazioni, aneddoti, curiosità. Purtroppo dopo 28 anni non ricordo i particolari di quella telecronaca. Posso solo immaginare che la discesa in campo di uno sceicco gli abbia fornito un assist spettacolare per le sue digressioni. Ovviamente anche lui non si rese conto che il gol era stato annullato. Sarebbe bello recuperare anche solo qualche stralcio di quella telecronaca originale, e chissà che youtube....Pochi mesi dopo, una domenica d'autunno, Beppe Viola sarebbe morto improvvisamente mentre preparava un servizio su Inter-Napoli. Non sapevo dell'eroica fine dello sceicco (me lo immagino al cospetto di Allah mentre gli chiede minaccioso di annullare l'estrema sentenza), ma la morte "banale" di Beppe Viola per me fu un duro colpo.

Paolo S ha detto...

A proposito di dirigenti che scendono sul terreno di gioco a gara in corso, in un'altra competizione internazionale ne ricordo uno piombato appositamente in campo per far ritirare la propria squadra. Però in testa non indossava la kefiah...

Italo Muti ha detto...

@PaoloS

Per caso un geometra ex-juventino?

Italo

Paolo S ha detto...

Michelroj hai ragione! Anch'io (ahimé, visto il tempo passato) avevo seguito la partita, ricordo che Beppe Viola seguiva la Francia. Le cronache di Viola erano davvero uniche. Nel corso di quella gara, su cui non c'era molto da dire, raccontò qualcosa circa una presunta storia di corna riguardante un paio di giocatori della nazionale francese e la ragazza (moglie?) di uno dei due.
Non ricordo esattamente quali fossero, ma chiuse l'argomento così: "se dopo la partita venite giù al bar vi racconto com'è andata".

Paolo S ha detto...

@Italo:
di sicuro un episiodio in cui emersero luci ed ombre...

Italo Muti ha detto...

@Paolo S

Da quel momento, SB ha sempre salutato il geometra con più alimenti da pagare alle ex-mogli al mondo così: "Adriano ricordati di chiudere la luce".

Riguardo a Beppe Viola, erano davvero altri tempi con un'acrimonia molto limitata. Di Beppe si conosceva benissimo la sua passione per il Milan, ma questo era secondario di fronte al suo essere un campione del racconto. Guardando i tristi epigoni dei giorni nostri, un fuoriclasse.

Italo

michelroj ha detto...

Paolo, complimenti per la memoria, quelle poche parole che hai riportato sono perfette per ritrarre il personaggio Beppe Viola, soprattutto l'accenno al bar. Ma te lo immagini Nando Martellini che durante Italia Germania invita gli spettatori a seguirlo al pub per maggiori dettagli sui vizi di Stielike?

Nonno ha detto...

credo che lo sceicco ragioni semplicemente in modo diverso da un normale essere umano. La giustizia è quella che decide lui, ciò che per lui è giusto. Se non va come la pensa interviene per cambiare le cose.

buran ha detto...

http://www.youtube.com/watch?v=LtZapheWlFo

In questo servizio, per la verità, il fischio si sente e un paio di giocatori si fermano o rallentano per davvero. I giocatori francesi, poi, evidenziano anche il comportamento della polizia spagnola, che lascia entrare in campo il figlio dell'emiro e gli fa ala. La scena poi è resa maggiormente surreale-comica dall'abbigliamento del kuwaitiano, ma provatevi a immaginare un dirigiente con la giacchetta e la cravatta al posto della jallabiah e della kefiah: è già successo a Marsiglia e credo sarebbe nelle corde di molti "presidenti vulcanici" passati e anche presenti. In ogni caso, riflettendoci, il vero comportamento assurdo è quello dell'arbitro: se non ha fischiato (e lui lo sa di sicuro che non l'ha fatto) perchè annulla il gol? Boh! Non si possono ipotizzare neanche motivi "politici", dato che i due paesi non avevano legami, anzi, per cui è proprio questione di scarsezza e inadeguatezza.

Paolo S ha detto...
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Paolo S ha detto...

Certo, Martellini era di un altro stile, ma a grandi linee a mio parere non si allontanava molto dai cronisti che seguivano l'Inghilterra sulla BBC o la Germania su ARD. Però per quanto ricordo mentre Beppe Viola raccontava aneddoti trasversali per sano, quasi ingenuo, divertivento suo e degli ascoltatori, per i suoi epigoni odierni Terry è un fedifrago da sbeffeggiare, Adriano è un mezzo alcolizzato mentre i nostri sono tutti padri-modello.

Silvano65 ha detto...

Beppe Viola era anche un autore di canzoni e di testi, un grande amico di Jannacci, Cochi e Renato. Frequentava l'ambiente del Derby Cabaret di Milano, insomma una persona non banale. Mi ricordo un servizio su un derby di fine anni '70 finito zero a zero e giocato molto male dalle protagoniste. Esordì mandando in onda un servizio relativo ad un derby degli anni '60 molto meglio giocato e concludendo dicendo: "La partita oggi? Abbiamo preferito farvi vedere del buon calcio". Un grande, che mi manca ancora oggi miltissimo.

Krs ha detto...

>Un grande<

Milanista temo

Silvano65 ha detto...

Milanista, ma l'avrei apprezzato moltissimo anche se fosse stato un bislerone ;-)
Del resto, confermo di avere una grande ammirazione, ad esempio, per Paolo Rossi, nonostante la fede calcistica avversa.

Anonimo ha detto...

I geni nono si dividono in Interisti e milanisti... Sono geni punto e basta.