di Stefano Olivari
Meglio il sabato del villaggio, sia pure globale, o la sazia malinconia della domenica sera fra avanzi del pranzo e dibattiti televisivi su un futuro che interessa ormai poco? L'interista sui quaranta anni, bambino con la Juventus di Boniperti, ragazzo con il Milan di Berlusconi e uomo (o giù di lì) con la Juventus di Moggi, pur con tutti gli asterischi del caso non dovrebbe avere in teoria dubbi.
Non fosse altro che per la libertà di dire, adesso che le gioca, che le supercoppe nel regno degli evasori fiscali valgono emotivamente poco più del trofeo Tim e che l'Intercontinentale-Coppa del Mondo per club è davvero sul piano tecnico quella che Mancini definiva Coppa del Nonno. Di dire anche che lo scudetto può essere perso con rimpianti e recriminazioni ma non vinto con colpi di fortuna, come può avvenire per la Champions League. Insomma, quella di Madrid è stata una vittoria che migliorerà il livello della discussione fra quell'80% degli italiani che si scannano per tre squadre: magari parleremo meno del passato, anche se non giureremmo che andrà così. Il resto è già stato stradetto, ma non mancheremo nei prossimi giorni di proporre le nostre 'cover' spacciandole per riletture o analisi. Per adesso ci limitiamo a qualche impressione personale, dopo una trasferta madrilena per la quale dobbiamo ringraziare soprattutto l'amico Marco (che non è Tronchetti Provera).
1. Il Bernabeu dimostra tutti suoi anni, all'interno non è meno fatiscente di tanti stadi italiani (fra cavi dell'elettricità a vista e vie di fuga da vecchio Heysel), ma grazie alla sua verticalità lo spettatore del quarto anello vede la partita meglio che nei posti più nobili di altri stadi top. Impossibile non pensare al Mondiale 1982, ormai replica scontata da collateral di giornali ma che rimane comunque il luogo dell'anima di una generazione. E non solo per motivi calcistici.
2. Roberto Gotta, che ha visto dal vivo non meno di 20 Super Bowl, nella notte aeroportuale osservava giustamente che il gigantismo Uefa-Champions quasi fa sembrare eventi di questo genere altro che calcio. E ogni anno si va sempre oltre, nel 2011 toccherà a Wembley il compito di stupire. Al di là del fatto che abbiamo seguito in maniera religiosa anche Porto-Monaco del 2004, noi a livello di grandi numeri non riusciamo ancora a percepire il calcio come 'evento' scisso dal tifo o almeno dalla passione. Vedendo in coda con il loro biglietto in mano turisti giapponesi o madrileni dall'aria morbida ci è venuta rabbia per chi è rimasto in Italia o in Germania e che avrebbe magari dato anni di vita per esserci.
3. La rivalità internazionale non potrà mai essere di intensità paragonabile a quella con il tuo dirimpettaio al paesello, con buona pace di chi sogna una Champions League strutturata come un campionato a sè stante con stagione regolare di una trentina di partite e poi play-off. Un male per l'audience televisiva, uscendo da quella della fase a eliminazione diretta, ma un bene per la civiltà. Una giornata a Madrid con 80mila persone che si ritrovavano negli stessi posti a fare le stesse cose (è il bello di essere turisti e non viaggiatori, del resto ci sentiamo sul piano culturale più vicini a Maurizio Mosca che a Paul Bowles) sarebbe potenzialmente pericolosissima, se le divisioni fossero dettate da qualcosa di diverso dal calcio (serbi e croati in tribuna riescono a far scoppiare tumulti anche nel tennis, per dire). Per fare un esempio baskettaro, in Champions siamo più vicini all'atteggiamento di un pubblico Nba che a quello di Panathinaikos-Olympiacos.
4. Imbarazzante il numero di disguidi, da parte italiana, per quanto riguarda i biglietti venduti alla gente normale. Secondi anelli diventati terzi o quarti, tagliandi scomparsi e poi ricomparsi con un apposito attestato rilasciato da un ufficetto Uefa dal lato opposto della città, alberghi prenotati in maniera sbagliata. Personalmente non ci è capitato nulla di male, la decina di ore in aeroporto si è superata con qualcosa di interessante da leggere, però la quantità di persone a cui qualcosa è andato storto quasi non si conta. Ribadiamo il concetto: bisognava privilegiare gli abbonati, senza passare dalla Jakala di turno, sorteggiando fra di loro i tagliandi disponibili. E solo dopo si sarebbero potute imbastire code terzomondiste stile via Massaua (tutto torna, vista la strada dedicata al colonialismo straccione): noi che siamo stati tre ore in fila solo per un autografo di Hansi Muller (negozio Foto Quelle di via Torino, anno di grazia 1982: citazione marchetta-free, quel posto non esiste più da secoli) possiamo capire benissimo, ma un essere umano no.
5. Composizione per classe di età del pubblico interista in trasferta. Soprattutto gente dai 40 ai 50 anni, facce di persone che hanno sentito diecimila volte i racconti della Grande Inter con Suarez che faceva lanci di 120 metri, Jair più veloce di Bolt, Mazzola imprendibile, eccetera, e che diecimila volta hanno pensato 'Papà, smettila'. Non mancavano elementi più giovani, pochi invece gli anziani a cui si stava per rubare una specie di esclusiva. Una sensazione simile a quella provata da noi nel 2006, davanti a ragazzi che ci dicevano che quella alzata da Cannavaro era in fondo la stessa Coppa del Mondo del 1982 e che Lippi fosse stato più decisivo di Bearzot: due cose che pensiamo anche noi, fra l'altro.
6. La gente ha una scarsa opinione dei giornalisti, con gran parte di ragione. Fra i lettori di Gazzetta della vigilia e del giorno dopo (all'aeroporto di Barajas è arrivata verso le 4 del mattino) c'erano pochi lettori abituali, stando ai loro discorsi. La conferma ulteriore che le copie vengono spostate dalle vittorie più che dalle sconfitte: noi continuiamo a sorprenderci, perchè non capiamo cosa ci sia di interessante nelle celebrazioni, e continuiamo ad avere torto. Molto istruttivo lo stupore collettivo quando vicino al nostro posto è comparso Gianni Riotta: a tutti è sembrato un fenomeno sovrannaturale, degno di Voyager, che un giornalista per di più famoso abbia seguito una partita in un posto diverso dalla tribuna d'onore e addirittura pagando un biglietto. Vista la quantità di 'ospiti' delle tribune d'onore, da Cafonal di Pizzi e D'Agostino, possiamo dire che poche eccezioni confermano comunque la regola.
7. Rimandando a prossimi articoli i discorsi calcistici, chiudiamo dicendo che un gruppo bene identificabile di persone (interisti di una certa fascia di età e rimasti fondamentalmente ragazzi senza quel distacco dal calcio che dovrebbe essere normale per chi cresce: per la famiglia, la 'posizione', i weekend, le imprecisabili 'cose serie') ha avuto la sua Coppa dei Campioni e può adesso permettersi di dire 'Tutto qui?', ridendo della tronfietà mediatica altrui con qualche argomento in più rispetto al passato. Perchè le vittorie e la bacheca non sono tutto, ci sentiamo di dirlo oggi con molta più forza rispetto al passato: discorso scontato quando si vince rubando, un po' meno quando si va sulla retorica non meno tifosa della 'squadra che ha comunque meritato'. Il ragioniere che al giovedì sera sfida le intemperie e l'infarto rimane per noi più vero di Milito, Inzaghi, Del Piero, Totti, eccetera. Per non parlare di chi questi campioni li guarda, trasformando in un sogno tutte le miserie e i compromessi della vita quotidiana, o meglio ancora di chi tiene in vita lo sport di base (ben diverso dalle minors sostenute da riciclatori di soldi e trafficanti di cartellini) da volontario. Il sogno proibito sarebbe che questa settimana Moratti avviasse le pratiche per lo scioglimento dell'Inter, quello possibile che facesse un contratto di cinque anni a Zeman. Idee da interisti, forse. Il resto sono cose che avremmo voluto dire a una persona che non c'è più.
stefanolivari@gmail.com
79 commenti:
Ottimo post, Direttore.
Io tutto sommato sto dalla parte di Leopardi, e sposo appieno la mozione Zeman.
Sarebbe la ciliegina sulla torta, più di tutte i mondiali per club e le supercoppe immaginabili, e potrebbe vanificare un altro dei tormentoni di questi anni: "Zeman non ha vinto niente, quindi muto !".
Chissà cosa ne penserebbei Giggiriva.
hai ragione il direttore :
"tutto qui?"..
alla fine la cosa più difficile da fare e che veramente distingue dalla plebe rimane sempre quella di non essere mai stati in B..
:D
'Non fosse altro che per la libertà di dire, adesso che le gioca, che le supercoppe nel regno degli evasori fiscali valgono emotivamente poco più del trofeo Tim e che l'Intercontinentale-Coppa del Mondo per club è davvero sul piano tecnico quella che Mancini definiva Coppa del Nonno. Di dire anche che lo scudetto può essere perso con rimpianti e recriminazioni ma non vinto con colpi di fortuna, come può avvenire per la Champions League. '
Esta me gusta mucho, Director!
'Il sogno proibito sarebbe che questa settimana Moratti avviasse le pratiche per lo scioglimento dell'Inter, quello possibile che facesse un contratto di cinque anni a Zeman'
Esta no me gusta, nada, nada, nada.
Condivido in toto l'analisi specialmente per l'aspetto socio-demo della tifoseria nostrana. Madrid è stata l'occasione per rivedere tanti amici da stadio della fascia dei non piu'giovani ma fondamentalmente ancora i ragazzi legati al Becca a Spillo e a Lothar.
Al primo gol di Milito pensavo di avere uno sturbo (stile Gassmann ne "i mostri") salvo poi vedere che una fila di fianco a me hanno dovuto soccorrere un padre 70 enne con il figlio colto da malore per il gol.
Godiamoci ancora questi residui di vita da tifo appassionata tanto fra 20 anni le file di "giapponesi" irregimentati sotto l'inno della Uefa Champions League saranno la normalità
Leggevo che a Moratti frullerebbe in testa l'idea-Hodgson, non sarebbe poi così meno lisergica di quella Zeman...eh eh.
Se proprio Moratti deve sciogliere l'Inter, non esiste un sistema meno doloroso di Zeman e Hodgson?
Ma se è davvero "tutto qui",perchè io da sabato sera ho una specie di crisi di rigetto per tutto ciò che riguarda il calcio?
Ieri non son nemmeno riuscito a seguire Benevento-Varese. Avevo gli incubi
sono d'accordo con l'idea di sciogliere Hodgson (nell'acido) ma forse voi state dicendo un'altra cosa :-D
Mancini parlava di Torneo dell'Amicizia ma solo per la formula aperta anche ai campioni africani, asiatici e centramericani, tanto la finale è sempre Europa-Sud America
2. Ecco, è meglio pensare che il posto me l'ha tolto LaRussa o un giapponese? ai posteri l'ardua sentenza
4. Come'era quella storia della guerra all'Austria?
Coppa dell'Amicizia, Diretto, Coppa dell'Amicizia. Lo dicevo all'epoca dei cugini, posso permettermi di ripeterlo ad alta voce oggi: ammesso che si possa assegnare un titolo di "squadra più forte del mondo", questa è sicuramente la vincitrice della Champions League. Il resto, sono solo Coppe dell'Amicizia.
Che si festeggiano in caso di vittoria, ma che non danno adito a disperazione nel caso di sconfitta. E soprattutto che non giustificano 12-mesi-12 di supercazzole.
3) La rivalità internazionale non potrà mai essere di intensità paragonabile a quella con il tuo dirimpettaio al paesello, con buona pace di chi sogna una Champions League strutturata come un campionato a sè stante con stagione regolare di una trentina di partite e poi play-off.
C'è proprio bisogno di questa rivalità?
Voglio dire: giocare semplicemente a calcio, come sabato sera, pare proprio brutto?
7) può adesso permettersi di dire 'Tutto qui?', ridendo della tronfietà mediatica altrui con qualche argomento in più rispetto al passato
Verissimo.
"Tutto qui?" è quello che pensavo ieri mattina in sollucchero -lo confesso- nell'avere la prova provata che, in fondo, avevo ragione io. E che quando -se- certe squadre torneranno a vincere lo Scudetto, finirà questa retorica da quattro soldi sulla Champions che vale dieci scudetti.
Nel frattempo, scusate, ma siamo a 48 contro i 47 della Juventus.
O no?
Per il futuro, due alternative: sciogliere la Società o andare all'estero. Una Serie B o C inglese la vedrei benissimo.
Mi sveglierò di nuovo nella solita merda, aspettando il prossimo deferimento ad orologeria. E ridendo di loro, come e più di prima.
Perchè la Storia è incontrovertibile, per fortuna: Celtic Glasgow, Ajax Amsterdam, PSV Eindhoven, Manchester United, Barcellona e FC INTERNAZIONALE. Con cinque scudetti cinque di contorno.
Saluti e baci.
Coppa dell'amicizia un par di balle
In sudamerica non hanno l'anello al naso.
Il titolo di squadra più forte del mondo va a chi vince la coppa intercontintale.
Poche balle
Il meglio e il peggio visti con gli occhi di un milanista.
La cosa più bella: la voce incrinata di Mazzola mentre ricorda i compagni della Grande Inter che non ci sono più.
La cosa più brutta: il pezzo di Vecchioni sul Corriere milanese
E' un caso che negli ultimi 2 anni 2 squadre abbiano vinto tutto?
Secondo me, con questa geografia calcistica ne vedremo altre vincere tutto, o come minimo fare accoppiata campionato-champions.
Ormai in Germania e in Italia c'è una squadra sola. In Spagna e UK 2, che potrebbero diventare 3 col ManCity.
Oramai ci sono 6 squadre che possono competere per la champions e quelle 6 lì, si spartiscono 4 campionati e le relative coppe nazionali.
cazzo, questo pezzo di Mazzola me lo sono perso...
@Gobbo, punti di vista. Questo era il mio fino all'altro ieri, questo resta il mio oggi...fermo restando, fra l'altro, quel "se" iniziale.
Perchè voglio vedervi, a dire che il Pachuca è la squadra più forte del mondo...
1) Bernabeu bellissimo. E bellissimo soprattutto entrare dalla strada ad una finale di champions league facendo in totale tipo trenta passi. Il confronto con il percorso e le procedure per andare a vedere un Inter-Chievo è ridicolo.
2) Secondo me come evento la finale è un fenomeno post-nazional-popolare. Non so se esiste già questa categoria, ma penso che sia quello che è, o sta diventando. Un incrocio tra calcio, giochi senza frontiere, pippo baudo, sport e blandi richiami a valori, appunto, post-nazionali.
3) Misure di sicurezza abbastanza serie allo stadio per separare le due tifoserie, che in realtà andavano assolutamente d'accordo. Il massimo degli sfottò che ho visto sono stati un gruppo di tedeschi che cantavano "Italia, scandàlia" sul motivo di Mameli, ricevendo la nostra piena approvazione. :)
Quattro scudetti più uno. Così, per la precisione ;-)
Oh Beppe...t'ho sentito l'altra sera a SkySport 24.
Bello il presenzialismo, per carità, ma la tirata sui "veri tifosi interisti", proprio tu, potevi risparmiartela.
Perdonami se trovo un po' naif le tue analisi tecniche, ma sai..."Milito non è da Champions" e "Mourinho ha fatto il minimo indispensabile" son robe che lasciano il segno...
Silvano precisa, precisa pure...non fa meno impressione neanche così! ;)
@Direttore
Vedo che la verve non è cambiata e, le sue analisi, sono sempre un misto fra i poeti romantici e Blade Runner.
Mi piace molto la chiosa, poesia pura, ma anche Moratti è diventato un pelo più veloce di prima. Controlli la notizia sul si con firma già dato da Capello.
Vedo che nonostante il suo cambio di classe sociale da sceriffo della Zona fiera ad ottimato, non ha scalfito la solita imperitura classe nello scrivere di un fenomeno come il calcio che distoglie le masse dal nulla che ci aspetta nel grigiore quoidiano.
A volte i colri delle squadre annullano quel grigiore maledetto.
Basterebbe solo che al calcio sia dato il peso giusto, un nulla che alle volte dà un pò di gioia, niente di più.
Saluti e bentornato
Italo
Nick
io ho detto che è giusto che il titolo di squadra più forte del mondo vada a chi vince l'intercontinentale.
Se questa sarà il Pachuca,è giusto che si dica questo del Pachuca
Potremmo dire la stessa cosa per la cempions lig allora,o per qualunque altra competizione,partendo dalla terza categoria.
@ MB
Non so quale fossero i tuoi posti. Personalmente per recarmi nel settore degli interisti ho dovuto passare due sbarramenti pigiati come sardine (con tentativo di furto di wallett). Sullo stadio concordo con il direttore. Scenografico dall'esterno per via degli ascensori (ma san siro non ha nulla da invidiare come mera imponenza visiva) ma all'interno i posti di una scomodità unica senza spazio dove mettere l'immancabile zainetto da trasferta prolungata
dai poche balle, il difficile è vincere la champions..
poi tutto il corollario di supercoppe e coppette varie sono degli spottoni per il clacio..
sempre detto che se la finale di champions fosse alle tre di notte mi alzerei a guardarla, chiunque vi partecipi, ma l'intercontinentale saranno 20 anni che non la filo..
@Gobbo, vale lo stesso per la Champions League. Dicevo anche questo e continuo a dirlo.
"La competizione dei dettagli". Un'espulsione data o non data basta a fare di una squadra "la più forte d'Europa" rispetto a un'altra, o a una terza, o a una quarta ancora?
Per il campionato e i tornei simili, sempre secondo me, il discorso è decisamente diverso.
eltopo
concordo che sia più difficile vincere la cempions piuttosto che l'intercontinentale,una volta che ti sei qualificato però.
In quanto al fascino concordo anche su questo.
Ciò non toglie che sia la competizione che mette di fronte le squadre vincitrici dei rispettivi massimi trofei continentali.
E,come tale,abbia un'importanza assoluta secondo me
Nick, sono qua che tremo di paura e fremo di ammirazione ;-)
Non sono del tutto d'accordo con lo scarso valore delle vittorie internazionali: certo, se una squadra vince senza che gli sia fischiato contro neppure un rigore nonostante un'azione dubbia in quasi ogni partita della fase eliminatoria, con gol farlocchi assegnati e buoni tolti agli avversari, e con la rivale più forte nella partita più importante costretta a farsi 1.200 km in pulmann, non ci piove. Ma se una squadra arriva per un paio di lustri in finale o nelle vicinanze, le cose cambiano. Sono un antiberlusconiano viscerale, però la cosiddetta "retorica da Champion's League" non é, a mio parere, solo un'invenzione dell'omino di Arcore. I turisti giapponesi sono la logica conseguenza di queste campagne mediatiche, come del resto li vedi in fila ordinata alla partenza del trenino per la Jungfrau Joch perché lì c'é la storia dell'alpinismo dei tempi eroici e come, probabilmente, me li troverò il mese prossimo alla 24H di Le Mans.
La Coppa per i bisleroni non ha importanza perchè é una competizione dove hanno scritto pagine piuttosto buie prima di sabato sera: tutto lì ;-)
@stefano Olivari:
- mi hai "regalato" 4 Super Bowl
- davvero ho detto quelle cose? (scherzo... :-))
- a mio avviso non ha alcun valore reale un trofeo conquistato in partita unica e in una stagione successiva a quella che ti ci ha portato (certo, poi si può sempre dire che la Supercoppa non è che la finale aggiuntiva di una Champions iniziata nel settembre dell'anno prima, ma è un po' distorto come concetto). Se pensiamo che alcuni - pochissimi, a dire il vero, e quasi nessuno in Inghilterra - considerano un trofeo vinto anche la Community Shield, che è ormai un'amichevole estiva giocata a Wembley...
- Il discorso Super Bowl riguarda anche la ripartizione dei biglietti per la partita. Anche lì, come ormai in tutte le finali di qualsiasi sport che interessi realmente alla maggioranza delle persone, la quantità riservata ai veri (?) tifosi è troppo bassa rispetto ai potenziali acquirenti. Come notissimo, una fetta consistente va a sponsor e amici degli sponsor, cioé i medesimi che hanno contribuito a rendere la manifestazione quella che è, senza che peraltro nessuno degli appassionati medi lo chiedesse. La differenza con il Super Bowl è che là il pre-partita dura almeno 4-5 giorni sul piano organizzativo e delle iniziative aperte al pubblico, e che ovviamente non c'è la minima preoccupazione di ordine pubblico chiunque giochi la finale e dunque non c'è sorpresa per il clima armonico dentro e fuori dallo stadio: guai però a chi pensa che si dimentichi anche solo per un attimo che è una PARTITA e non un evento.
- verissimo che il pubblico MEDIO di finali come quella di Madrid, o Roma lo scorso anno o di Atene 2007 è più simile a quello di una partita NBA, cioé appassionato ma non esagitato. Zero nostalgia per i tempi in cui volavano in campo i seggiolini del Parco dei Principi gettati dai tifosi del Leeds o si giocava in un certo stadio di Bruxelles, scherziamo?
Io però personalmente mi godo tutto molto di più quando non tifo, ed è capitato anche quando avevo motivo di tifare, per fortuna: posso permettermi, pur non amando scenografie da bandierone ma più ad esempio una bella sciarpata vecchia maniera, di ammirare sia la "curva" del Bayern sia quella dell'Inter senza preoccuparmi di capire chi "ha vinto la sfida del tifo" o scemenze del genere.
- Zeman? Geniale come idea. Il trapasso più difficile è quello tra gli ultimi scampoli di mentalità autoflagellante che ha creato i professionisti del lamento e la consapevolezza che ormai non ci sono più buchi neri nel palmares. Ma se ci sono riusciti i tifosi dei Red Sox, rimasti DAVVERO all'asciutto per tanto tempo - e in America non ci sono Coppa Uefa, Coppa Italia o Coppa delle Coppe come palliativo - ci può riuscire anche chi tifa Inter, almeno credo.
- Sì, Bernabeu "antico", i cavi in vista e certe crepe sono proprio classiche degli stadi ormai fuori luogo come struttura, anche per la visuale esterna che si ha. Sinceramente io, all'epoca molto disilluso, fatico a ricordarlo come stadio della finale dei Mondiali 1982, preferisco pensarlo come stadio del Real Madrid, squadra che peraltro non mi ispira alcun sentimento né positivo né negativo. Sono però contento di esserci stato, per quel residuo di curiosità che - ti cito - ci fa sentire ancora semi-vivi. E la visuale è davvero super.
inoltre l'intercontinentale e le supercoppe varie sono vittorie fini a se stesse..
l'anno dopo non garantiscono la partecipazione a nulla se le
vinci..
Sono un simbolo: per giocartele devi avere vinto qualche cosa d'importante, e non te la giochi nel cortile di casa ma con squadre che stanno in Paesi che magari, in vita tua, non visiterai mai.
Il Campionato non si può perdere per un episodio? Allora se all'Inter davano il famoso rigore su Ronaldo nel 1998 non cambiava nulla. Quindi, per sillogismo, i gobbi hanno vinto meritatamente quell'anno, così abbiamo l'occasione, almeno qua, di chiudere certi discorsi ;-)
Allora Direttore, innanzitutto complimenti per l'articolo, non ho solo capito la storia dello scioglimento dell'Inter, ma forse perché sono Gobbo e certe cose poetiche possono comprenderle solo i poetici tifosi nerazzurri. Per quanto riguarda il discorso è tutto qui, non sono d'accordo. Certo se Magath non avesse azzeccato quel tiro, se l'arbitro avesse fischiato il fuorigioco di Mihatovic (non ho voglia di andare a vedere la grafia, ma capirete perchè!), se Jugovic avesse sbagliato il rigore (ma con quella faccia avrebbe potuto?!?), può succedere che una squadra prevalga nella partita secca senza essere la più forte, ma io credo che il valore di una Coppa dei Campioni sia più elevato, soprattutto con questi campionati mono al massimo bidimensionali. Io non baratterei il gol di Nedved con il Real con qualunque Scudetto, nemmeno con il gol di Del Piero alla Fiorentina. Per quanto riguarda la partita di Sabato ho esultato al secondo gol di Milito, un sobbalzo vero sulla sedia, i pugni stretti e un 'Eh vai!' poi mi sono riseduto, mi sono guardato intorno, non c'era nessuno, meno male! (Faccina che ride e strizza l'occhio!)
Le varie supercoppe e la Coppa dell'Amicizia sono importanti sì, ma non fondamentali, nel senso che appunto te le giochi se hai già vinto il traguardo grosso e se anche vanno male, amen.
A proposito, chi è favorito quest'anno per la Libertadores?
@Felix: non so se la mia percezione era distorta dall'emozione, ma comunque ho fatto veramente in fretta ad entrare. Anche io ho assistito a due tentati scippi nello spazio di un minuto, ma in metropolitana il giorno prima.
Concordo sui seggiolini. Da par mio temo di avergliene spaccato uno salendoci sopra per la premiazione. Vabbè, ce lo scaleranno dalla penale di Mourinho...
Ecco, se Moratti ingaggia Capello, allora sì, perde la faccia.
Bravissimo, per carità, sarebbe l'optimum, per rendere indolore l'eclissi mourinhiana, ma troppo contiguo, troppo contiguo all'immondo.
Italo, penso che la fortuna del calcio (almeno nei paesi incivili) sia proprio che non gli si dia il giusto peso...scusa per le offese ai residenti di Monte Carlo, so che tu non sei per l'evasione fiscale ma per l'elusione...
A quanto leggo le semifinali dovrebbero essere Universitad de Chile-Chivas (di Guadalajara, non lo scotch) e San Paolo-Internacional di Porto Alegre. Non so niente delle squadre quindi punterei sul derby mondiale tra omonime Internazionale-Internacional.
qualche considerazione
sullo stadio:
molto più comodo di san siro (spazio fra i seggiolini MOLTO maggiore), visibilità splendida dappertutto, sensazione comunque di leggera vetustà
impatto visovo splendido paragonabile al ns sansiro.
belli i pochi metri che si fanno dalla strada al posto.
da notare che i poliziotti sono entrati in curva e senza troppi complimenti ha fatto spostare la gente seduta sui gradini ed anche fatto spostare qualcuno che non era al proprio posto se c'era qualcun altro che lo reclamava): facce incredule all'idea di vedere la polizia in curva fra gli ultras..
sull'evento: ho passato le 36 ore più belle che potessi immaginare... e oso dire che sarebbero rimaste bellissime anche con un esito finale della partita. atmosfera spettacolare.
davvero allegria prima e dopo con locali e avversari.
sulla partita: inter più forte evidentemente. obiettivamente non ho mai avuto paura. i 2 salvataggi (di julio cesar e del cuchu) ci stanno e potevano cambiare l'inerzia della partita... ma ci sono stati altri episodi a far da contraltare. per cui poco da aggiungere.
a mio parere grandissima prestazioen sottovalutata di pandev a cui è mancato il gol perche' gli è mancata la lucidità dell'ultimo dribbling ma ha tenuto su un'enormità di palloni. su cambiasso non ci sono sufficienti parole, io dico da anni che è un fenomeno e qui l'ho sempre sentito trattare con una sufficienza imbarazzante.
milito... non è da champions, si sa.
lo specialone... ricordo solo: cogli-one, chicchier-one, fantar-one, incompetent-one.... qualcuno forse ne ricorda altri. mi aiuti
ps che itinerario ha fatto il barca per fare 1200 km ??? ne hanno approfittato per visitare le gole del verdon, lione e strasburgo? ma un navigatore no???
poverini su quei pulman con il capogruppo rompicoglioni che voleva per forza fare i canti dell'osteria... e poi ieri maicon ha fatto un rigore....
quanti rosic-oni
avvistavip: anche ciccio valenti era nella curva con regolare biglietto
a questo punto manca solo il trapani in b, poi il calcio mi ha dato tutto.. anche se zaman mi stuzzicherebe molto
@nick: "Milito non è da Champions"...
ho detto la mia opinione e sono stato smentito dai fatti. E allora? Ne prendo atto e rettifico. Mica sono l'addetto stampa di nessuno. E non devo mica arripicarmi sugli specchi come quelli "ma Mourinho non sta giocando col rombo perchè Muntari gioca 2 metri più avanti".
"Mourinho ha fatto il minimo indispensabile"...
è riferito al campionato e l'ho detto 100 volte. Ho detto 100 volte che in champions ha fatto un ottimo lavoro.
Sei il maestro del "taglia e cuci" per distorcere il senso dei commenti altrui. Ma mi pare di non essere il solo ad averlo notato e che te l'abbiano già detto in parecchi oramai. Continua pure.
A due giorni dalla finale già evidenti delle profonde spaccature fra i tifosi interisti di Indiscreto (Nick e Cydella).
E' crisi Inter !!
@Guus
Quanto hai messo sulla finale? Io ho giocato l'Inter vincente. Non era alta la quota e allora ho aumentato la posta.
Money never sleeps.
Italo
Pierocic il canyon del Verdon è bellissimo, vale una semi persa con l'Inter! ;-)
'Non fosse altro che per la libertà di dire, adesso che le gioca, che le supercoppe nel regno degli evasori fiscali valgono emotivamente poco più del trofeo Tim e che l'Intercontinentale-Coppa del Mondo per club è davvero sul piano tecnico quella che Mancini definiva Coppa del Nonno. Di dire anche che lo scudetto può essere perso con rimpianti e recriminazioni ma non vinto con colpi di fortuna, come può avvenire per la Champions League. '
Tutto vero. Ma piu' dell'evasione fiscale (che forse c'e' sempre stata), e la nostalgia a priori (perenne anch'essa) a me "la coppa di una volta" piaceva di piu' per due motivi semplici semplici:
1. Le squadre non erano multinazionali e gli stranieri erano un qualcosa di speciale.
2. Partecipavano solo i campioni in carica di ogni paese.
Per il resto, Milito varrebbe Van Basten.
@Leo
quotato tutta la vita. Pi sei andato a nord sei tornato in costa azzurra? Dall'alta provenza si arriva poi in Borgogna, altro spettacolo.
Italo
Son stato prima a Montecarlo (Italo non t'invidio), poi Verdon, con pranzo in una crepperia a Rougon con vista sul canyon, poi Aix passando dall'alta Provenza. Poi da Aix ho fatto il Luberon, la zona di Chateneuf du pape, e la Camargue...
Boh, e' evidente che l'affermazione "la squadra piu' forte d'europa" di per se' e' priva di senso. Chi vince la champions lo e' per definizione. Stop. Chi se ne frega se e' la coppa dei dettagli? Mica e' una lotteria. Tutti i discorsi sul merito e la fortuna servono a noi per chiacchierare, basta che non li diamo una qualche dignita' (Se muller calcia addosso al portiere e milito fa gol, che c'entra la fortuna?) ontologica
Il Campionato non si può perdere per un episodio? Allora se all'Inter davano il famoso rigore su Ronaldo nel 1998 non cambiava nulla.
Verissimo: infatti quella è solo la copertina dello scempio del regolamento cui abbiamo assistito quell'anno.
Basta rivedere anche solo quella partita: magari fosse stato tutto in quell'episodio...
Però è vero quando dici che queste partite sono un simbolo. Sono un simbolo, e valgono come tale. Nessun dramma in caso di sconfitta, una medaglia da appuntare al petto senza menarla troppo in caso di vittoria.
Le "stagioni impostate sul Mondiale per Club" e il matra ripetuto per 12-mesi-12: sono queste le cose ridicole.
Queste sono cose che potrebbero andare bene per la Champions, non certo per una partita col Pachuca (che poi magari a dicembre ci sbatte fuori eh, per carità...ma il concetto non cambia)
@cyd, cyd...ehi...calmati fratello! Take it easy! Liberissimo di scrivere, dire e pensare quello che vuoi, liberissimo finanche di correggere e rettificare. Onore a te.
Dico solo che, visti i precedenti, le tue idee sul futuro le prendo per quelle che sono.
Magari fra 6 mesi le rettificherai...ecco: io sono già alla rettifica.
Nick correttore di bozze.
@ruben, anche quando partecipavano solo i campioni in carica, un percorso che prevedesse l'eliminazione dei Campioni (in carica, in divenire, in che vogliamo noi) di Inghilterra, Spagna e Germania non era cosa tanto comune! :)
Su Milito-Van Basten siamo alle soglie del paranormale. Certo che tifare Argentina per vedere a dicembre El Principe premiato come meriterebbe è ormai un obbligo.
Come direbbe qualcuno da queste parti, fosse negro, puttaniere e cocainomane sarebbe sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo.
leo: concordo... ed ho fatto il tuo stesso giro, peraltro, posti splendidi
solo che... ecco, al posto dei blaugrana avrei fatto magari il tour turistico al ritorno... i vini a chateneuve du pape son buoni ed inducono al consumo..ed infatti se non avessero fatto sto terribili massacrante viaggio, è pacifico che ormai madrid sarebbe solo la capitale di una regione dell'impero de catalunya elo specialone sarebbe tornato alla denominazione che più gli compete di cogliOne
Confermo l'indiscrezione di pierocic sui vini di Cahteneuf, i più rinomati della PRovenza, hic....
@Leo
solo lavoro, money e basta. Il tuo itinerario è molto più attaente. Dovresti fare anche i castelli della loira, spettacolari, costruito con marmi orami esauriti.
Italo
oltretutto, essendo il chivas invitato ma squadra iscritta a federazione che fa parte della concacaf, non può fare il mondiale per club se vince la libertadores
pierocic, hai toppato il più usato
cialtr-one
@ Direttore:
Bello eh? Tra i nuovi mi ero innamorato dell Millenium di Cardiff, parlando di stadi recenti.
ovviamente sempre pronto a dritte centello.
Voglio Zeman in panca e Arnautovic titolare: per chi non l'ha visto all'opera durante la festa a San Siro dico solo che fa apparire Fiorello un conduttore di documentari sugli ornirinchi in calore e l'Oktoberfest un raduno per Straight Edges vegani.
E poi è così cool
@Axel.
>4. Come'era quella storia della guerra all'Austria? <
Forse l'avevo tirata in ballo io.
Brera,citato da Arpino in "Azzurro Tenebra" disse: "Sarei favorevole a dichiarare guerra all'Austria, a patto di perderla il giorno dopo" :)
Ti dirò: prima di litigare con la Ex compagna austriaca ero d'accordo anche io. Ora fare il sottomesso mi girerebbero i coglioni.
Però c'hanno Arnautovic.
@ Un Gobbo
>Coppa dell'amicizia un par di balle
In sudamerica non hanno l'anello al naso.<
Non sono del tutto convinto, ma siccome tu non sei uno di quelli che ne ha perse il doppio di quante ne abbia vinte (partecipazioni di beneficenza incluse) te lo concedo.
E poi in SudAmerica non c'è Arnautovic
@ A tutti: ho visto della discreta figaggine nella tifoseria crucca ed ho subito pensato PD o peggio ancora PDL (e no, non sono le sigle dei due partiti italiani).
Niente di cui stupirsi ma mi sarebbe piaciuto approfondire il tema dal vivo a Madrid.
Però le ha viste Arnautovic.
bernabeu all'interno secondo me splendido, visuale perfetta senza vetrate (terzo anello) o transenne (secondo anello) che disturbano parecchio a san siro. dal bar a 50 mt dallo stadio ho impiegato 3 minuti di orologio per entrare. dentro però disorganizzazione massima. ognuno si è messo dove voleva, io per stare con gli amici alla fine ero sulle scale del secondo anelli, dirottati lì dai poliziotti. gli steward all'interno, soprattutto le ragazze, giovani, carine e impreparate (tanto per parafrasare un film) erano delle belle statuine che parevano essere capitate lì per caso.
Krs
eh? non ho capito un cazzo del tuo giro di parole.
Il Millennium di Cardiff nel giorno di Galles-Irlanda (l'anno dell'inauguazione) è stata una delle visioni più emozionanti della mia vita
@ Gobbo: nel senso che non sei Milanista ;)
@ MB
Io sono d'accordo che il Bernabeu sia bellissimo ed abbia una visuale fantastica anche dal secondo anello che comuqnue non è paragonabile ale secondo anello di San Siro. Sul flusso entrata devo dire che probabilmente mi sono infilato nella parte piu' incasinata, magari qualche metro piu' in la sarebbe stato piu' fluido comunque nessun dramma.
Per finire l mia considerazione sulle tifosere e sulla prima finale al sabato. Come esperimento è andato bene, il week-end unito alla presenza di un indotto di 100.000 presenze per la fainale (stima a casaccio)fra tifosi addetti ai lavori e anessi e connessi (ovviamenti non tutti poi prresenti allo satio)puo' avre portato un leggero beneficio agli esercenti del centro senza il contraltra edi effetti indesiderati che invece pare si siano manifestati in Piazza Duomo. Mi domando solo se al posto del Bayer e dell'Inter che tuttosommato a livello di grandi numeri ha una tifoseria leggermento meno peggio di altre in Italia fra quelle a maggior seguito il clima sarebbe stato altrettanto rilassato sia nel pre che nel post partita. Del resto basta prendere squadre con seguiti di tifoserie piuttosto calde sparse sia nel nord europa che nel europa piu' mediterranea per frasi un'idea. Anche se in effetti la certezza della pena contribuì a tenere sotto controllo gli animi di milanisti e juventini che se l'erano giurata a Manchester nel 2003
Krs
e continuo a non capire un cazzo.
Mo forse è un bene non capire quello che dici
>Krs
e continuo a non capire un cazzo.
Mo forse è un bene non capire quello che dici <
Che cazzo di carattere ;)
Intendevo dire che non avrei accettato commenti sull'importanza della Intercontinentate/Mondiale per Club, per chi vi ha collezionato più figure di merda che vittorie (i cuggggini, chiaro ora ;) ? ) inclusa una partecipazione gentilmente devoluta (e siccome dio c'era li ha puniti :) ).
Quindi essendo tu gobbo il commento è bene accetto.
Chiaro ora?
Nick,
a scanso d'equivoci: il paragone Milito-Van Basten non era sul piano tecnico ma si riferiva al valore morale o effettivo, o chiamalo come ti pare, della vittoria. Precisazione non richiesta, ma la faccio ad uso e consumo dei cultori del fraintendimento. Avrei potuto dire Gerd Muller o Keagan o Paolo Rossi.
Per me il calcio degli ultimi vent'anni e' un calcio diverso (e meno affascinante) di quello moderno e la qualita' degli interpreti centra poco. Centra invece l'abolizione delle frontiere. Tutto qui. Poi si puo' fare il solito discorso sulla nostalgia, gli anni passati, la notte prima degli esami ecc. Tutto vero, ma anche alla nostalgia si puo' dare, pur pretestualmente, un fondo di realta'.
"...quella di Madrid è stata una vittoria che migliorerà il livello della discussione fra quell'80% degli italiani che si scannano per tre squadre: magari parleremo meno del passato..."
Amen!
tutto qui? cavolo è da sabato che mi canticchio pazza inter :)
@MB & Gabriele Porri
Comunque il Chivas è imbevibile
@Italo
Ho fatto + 14 EUR investendone 100.
50 sull'Inter, 30 sull'Over 1,5, 20 sul Bayern
@Direttore
La solita domanda tecnica: c'era della gnocca ??
Idee da interisti? Non solo, direi:
http://perestroika.iobloggo.com/tag/inter
La verticalità è una caratteristica degli stadi fatti ad anelli e senza pista. All'ultimo piano del Bernabeu vengono le vertigini, però anche in "curva" si vede benissimo, sembra di stare in un enorme palazzetto. In ogni caso, segnalo che la copertura è solo parziale: chi sta al piano terreno soprattutto nei posti vicino al campo, becca l'acqua alla grande. Con queste esternazioni dò un senso ai ben 15 euri (30 in due, e chi ho trascinato con me me lo rinfaccerà per tutta la vita) cuccatimi dai boriosi esosi palloni gonfiati madridisti (al Prado si è speso più o meno la metà), facendo leva sul mio masochismo represso. Mi sono soffermato a lungo, nella sala dei trofei, sulla CdC del 57, sulla maglia viola col giglio d'epoca e sul pallone della finale (rubata). Benedetti siano coloro che, un giorno, gli faranno ricacare tutto.
@Guus
E vai, con le tasche piene si ride meglio.
La gnocca era sull'aereo, inocrporata per gli ottimati. Sai come si dice, loro topa e champagne, noi seghe e gazzosa.
Air force one? cum cum, c'est la vie
Italo
silvano65:
La Coppa per i bisleroni non ha importanza perchè é una competizione dove hanno scritto pagine piuttosto buie prima di sabato sera: tutto lì ;-)
se parliamo di "pagine buie" mi viene in mente chi,durante la partita, ha abbandonato il campo portandosi il pallone a casa.
Sarà perchè non considero una non-vittoria come una "pagina buia"?
Se questa è la mentalità non bisogna stupirsi se poi qualcuno, pur di non scrivere una "pagina buia", s'inventa la "covittoria".
Da Milanista: l'Intercontinentale (seguito a chiamarla così)vale più o meno il Master di tennis e la Supercoppa la Pepsi Grand Slam di fine anni 70':)
Una cosa è un qualcosa vinto dopo un Iter anche lungo, un altra una pura partita secca. Supercoppe nazionali valgono per la statistica e nulla più, dulcis in fondo .
Articolo bellissimo del Direttore,primo commento di Italo dal sapore,oserei dire, Prevertiano.
Direttore ha ragione : spesso quando si arriva nel luogo dove si vorrebbe arrivare da anni si ha un attimo anticlimatico perchè la tensione è tanta e la felicità è incredula.
nei prossimi anni potrà gustarsi appieno la gioia di quegli attimi e saranno ricordi indelebili come quelli del primo bacio.
Io sostengo da anni di aver avuto una enorme fortuna calcistica: i migliori anni del Milan dei miei ricordi sono stati quelli della mia adolescenza.
Quegli anni in cui ci si preoccupava per l'interrogazione ma l'apice della giornata era la lettura della gazza e la discussione calcistica durante l'intervallo.
Adesso da adulto non ho modo di godermi così tanto il calcio per mille motivi disparati che si chiamano l'età adulta :)
@KingIvan
Danke,
c'è una motivazione profonda per cui partecipo poco alle discussioni in cui il tifo è centrale.
Tutto lì, nel mio intervento, come diceva Bruce Springsteen all'inizio della carriera, growin'up.
Italo
Non sono d'accordo sulla fatiscenza del Bernabeu pari a quella degli stadi italiani.
Ditemi voi se a San Siro avete a disposizione per salire al 2° anello ascensori e scale mobili.
Oltre al fatto di trovare la carta igienica al cesso (in 25 e passa anni che frequento il 2° anello di San Siro - in curva e non - mai vista....).
Ero nella torre D al 6° anello, settore 527, quindi in curva Inter sul lato sinistro guardando il campo.
Visuale ottima.
E per di più maxischermo funzionante con immagini della partita (e della premiazione, il palco lo vedevo male) in diretta, oltre all'indicazione del tempo della partita (chi frequenta San Siro sa che di tutto questo non c'è traccia).
Non ero al mio posto, come nella più classica delle curve italiane, nessun richiamo della polizia.
Tempo di ingresso dalla metro al posto: 10 minuti.
Nessun controllo incrociato del biglietto (modello carta di credito con chip elettronico) con il documento di identità, salvo un'occhiata in controluce dell'addetto all'ingresso.
Unica nota 'stonata' di una serata indimenticabile: non hanno mandato 'We are the Champions'....troppo abusata e banale? passi per il Liga, ma anche Biagio (peraltro entrambi interisti...)
Per andare in trasferta appoggiatevi sempre alla curva anche se non la frequentate, altro che Jakala.
Organizzatissimi, hanno anche venduto sul charter il pass di 2 gg per i mezzi pubblici.
Se non volete cantare basta non mettersi nelle prime file....
Composizione tifo interista: dal mio osservatorio della curva c'era di tutto, bambini, adolescenti, genitori. Ma ovviamente stragrande maggioranza di ragazzi (e molte ragazze).
Evidentemente in posti più in rettilineo (e quindi più costosi...) l'età media aumentava: non sono molti i ventenni che possono spendere 800 € quando va bene...
Tutto qui? un cazzo. Non mollo niente, nemmeno la Supercoppetta italiana di Pechino, figurarsi il resto.
p.s.: situazione gnocca. Poche tedesche carine (ma quelle poche notevoli), in compenso complice il clima mite molto ben rappresentata la stirpe locale :-))
Anche se confesso che la mia capacità di osservazione era limitata dalla presenza della morosa al fianco :DD
oltre all'indicazione del tempo della partita (chi frequenta San Siro sa che di tutto questo non c'è traccia).
questa è l'unica cosa che mi sento di smentire di questo post, per il resto più che condivisibile (l'indicazione del tempo della partita, limitatamente alle gare di Champions, c'è anche a S. Siro).
Se al secondo anello manca la carta igienica, al terzo di San Siro manca praticamente anche il cesso: orinatoi inverecondi da basso medioevo, con tanti saluti per tutte le norme di igiene e di convivenza civile. Su questo mi sento di fare una sentita polemica: se invece di menare il torrone per mettere quegli inutilissimi e pericolosi tornelli si fosse sollevata la questione igienica, i soldi al Meazza sarebbero stati spesi meglio, perché vi assicuro che basta una semplice ispezione dell'Ufficio di Igiene (o dei Vigili del Fuoco) al terzo anello, e quello che resta uno degli stadi più belli e sicuri d'Italia (figuratevi gli altri...) chiude per un bel po' di tempo.
Bernabeu molto bello questo è poco ma sicuro... soprattutto per la visuale per il resto bello ma ce ne sono anche altri..
Io ero al primo anello curva e dietro di me c'erano anche dei "palchetti" di italiani con donne straniere al seguiro .. ad un certo punto una si è infilata incredula in mezza alla "plebaglia" durante i festeggiamenti... le ho detto con estrema gentilezza che diveva tornare al suddetto palchetto a fare i suoi doveri... almeno mi son sfogato per chi è rimasto a casa.
Prima dello scioglimento voglio una vittoria dell'hombre vertical.. poi conquisteremo tutti i campionati svizzeri partendo dall'ultima serie!!
Pierocic... in molte zone le persone non hanno preso il loro posto... anche amici del direttore con fidanzata biondina al seguito... i km milano barcello sono esattamente 1210... (da piazzale lodi).
Certo che l'incontro con Moratti visibilmente bevuto alle 04 in puerta del sol vale la coppa..
K
@Andrea
Piazzale Lodi, filiale Baclays?
Italo
Italo non so... semplicemente ho azzerato il contachilometri, alle 04 nella notte tra giovedì e venerdi, al semaforo.. tutto qua.
K
@Andrea
Beh, diciamo una nuovoa via francigena. Guarda che poi devi andare in pellegrinaggio ogni anno.
Ma perchè sono ancora tutti incazzati?
Italo
@Gareth
sicuro? ho in mente il campionato, ma mi sembra che anche in Champions non sia indicato il tempo 'della partita' ma il 'segnale orario'...
@Andrea
mi sono perso il petroliere, ho staccato alle 3 per andare a Barajas :-((
Quindi nel pacchetto jakala era compresa anche l'accompagnatrice?
Almeno si spiega il costo.
E io che ero rimasto alla sciarpetta commemorativa distribuita al check-in...
Lotharingio fidati, c'è il tempo effettivo! credo sia la UEFA a imporlo in tutti gli stadi della Champions
@Gareth
;-)
grazie per la precisazione. Fra l'altro un cosa giustissima, non capisco perchè non accada anche in campionato.
30 anni, interista. Ho vissuto a Milano da recluso volontario in un ristorante sottoterraneo la notte di Manchester, ho visto il 5 maggio, il 6-0 senza lottare. Insomma tutte le stazioni della via crucis nerazzurra degli ultimi 20 anni. E poi sabato alla fine del tutto, più che la gioia da urlare a perdifiato c'era una sorte di incredulità e tranquilla soddisfazione. Null'altro, un'appagante e tranquilla soddisfazione.
Sulla mozione Zeman, approvo e sottoscrivo ma purtroppo il calcio non è un romanzo.
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