di Stefano Olivari
Pochi gol, errori dei portieri ma soprattutto dei centrocampisti dovuti all'orrido Jabulani, dibattiti sull'importanza culturale della vuvuzela. Sudafrica 2010 non è ancora davvero decollato, anche se storicamente le prime partite dei gironi sono sempre le più bloccate. Le seconde quelle con gli attacchi che si svegliano, le terze quelle più farlocche, niente disseta come l'acqua e per imparare le lingue bisogna andare sul posto. Sia come sia, delle aspiranti al titolo scese in campo hanno finora fatto una buona impressione solo Argentina e Germania.
I tedeschi hanno avuto la strada spianata da un'Australia in parte invecchiata e in parte con giovani senza futuro, allenata da un olandese di qualche categoria inferiore rispetto a quello di quattro anni fa. Onore a Schwarzer, Neill, Mooore, Chipperfield, Emerton, Grella, Culina e Cahill, tutti titolari e tutti dai trenta in su (e non sono entrati Bresciano e Kewell). Hanno dato tanto e senza quel tuffo di Grosso avrebbero ottenuto di più. Il 4-4-2 nelle intenzioni blindato non ha limitato i danni di fronte alle triangolazioni velocissime dei tedeschi, con Ozil e Mueller scatenati. Klose e Podolski in nazionale hanno una dimensione diversa, ma se per il giocatore del Bayern Monaco c'è una spiegazione (è un attaccante molto particolare, con zero dribbling e un tiro debole) per quello del Colonia la mancata esplosione a livello di club continua ad essere un mistero. Clamorosa la prova di Lahm, è difficile che la Germania inizi un Mondiale in tono minore e forse in prospettiva non è un bene. Ogni giudizio dura fino alla prossima partita, ma finora Low è l'unico c.t. delle grandi ad avere messo in campo una parvenza di squadra.
La Serbia ha sulla carta il più forte quartetto difensivo del Mondiale, Ivanovic-Vidic-Lukovic-Kolarov, ma è rimasta vittima dell'assenza di creatività (escluso Jovanovic sulla sinistra), dell'organizzazione del Ghana e del fallo da rigore più netto in 19 edizioni della Coppa. Autore uno sciagurato Kuzmanovic, artefice quindi della prima vittoria africana: il tocco di mano dell'ex viola è arrivato proprio quando Antic era riuscito a girare la partita inserendo Lazovic per uno Zigic quasi sempre fuori posizione ed impreciso nelle due (una enorme) occasioni avute. Da notare che la Serbia era in dieci per l'espulsione di Lukovic, ma va detto che il Ghana non ha rubato: interpretazione difensivistica del 4-2-3-1, con Gyan scatenato ed alcune esclusioni coraggiose (Appiah, ma soprattutto Muntari), difensori bloccati, nessun anarchico a rovinare i piani di Rajevac. Nella Serbia pessimo Krasic, spento Stankovic, Pantelic non è mai stato davvero pericoloso. La situazione è per Antic difficilmente salvabile, se Germania e Australia continueranno ad essere simili a quelle viste poco fa. Il Ghana si è confermato la meno africana delle nazionali africane: non per i club di appartenenza dei giocatori, perchè anche altrove si va a giocare in Europa, ma per la capacità di remare tutti nella stessa direzione senza voler per forza dimostrare di essere più bravi. Non sappiamo da cosa dipenda, ma anche i tornei giovanili parlano chiaro.
Anche noi fanatici di questa manifestazione dobbiamo ammettere che Slovenia-Algeria è andata oltre i confini dell'inguardabilità, per il ritmo ma anche per la modestia dei singoli interpreti. La Francia B è stata per tutta la partita ad aspettare le avanzate di una Slovenia che non avanzava: generica superiorità del 4-4-2 di Kek, ma con Novakovic poco mobile e Dedic non pervenuto i pericoli per l'Algeria sono stati pari a zero. Saadane aveva costruito la squadra per favorire le invenzioni di Ziani, ma dal piede dello Zidane dei poveri (nato in Francia da padre originario della Cabilia) sotto gli occhi dello Zidane vero non è partito un solo assist decente per Matmour e Djebbour. Quest'ultimo è stato anche sostituito dal senese Ghezzal, che in un quarto d'ora è riuscito a farsi espellere. Nessun assalto sloveno, ma solo un modesto destro da fuori area del capitano Koren che con la fattiva collaborazione dell'Adidas Chaouchi non è riuscito a prendere. Con il Mondiale a 32 squadre è purtroppo possibile che ci sia alla fase finale una squadra come l'Algeria, ma è comunque incredibile che questa Slovenia senza gioco e senza individualità rischi di andare agli ottavi di finale in caso di buona prova con gli Stati Uniti. Vent'anni fa ci si stupiva delle prodezze o delle nefendezze di squadre di sconosciuti, ma dei quarantasei convocati dai c.t. venti algerini e ventuno sloveni giocano nei principali campionati europei. E' il problema della classe media, non solo nel calcio: può esserci o non esserci, in ogni caso della sua esistenza importa a nessuno.
stefanolivari@gmail.com
(appuntamento a pochi minuti dopo la fine di Italia-Paraguay)
18 commenti:
Grande Stefano, concordo specialmente con l'analisi della Germania, anche perché l'altra del girone me la sono persa.
Stefano ma 50 euro su Klose che supera Ronaldo nella classifica marcatori all-time dei mondiali?
Si è sempre spento alla distanza, Klose, ma in effetti Ronaldo non è lontano...io ho giocato Di Maria capocannoniere a 500, 10 euro per prenderne 5mila...poi mi ha fatto tutta la partita quasi in fallo laterale...
stefano: ho giocato podolski capocannoniere a 51. Che dici?
"Si è sempre spento alla distanza Klose"
diciamo che si trova bene con l'Arabia Saudita e altre squadrette che può perforare a volontà (e dagli ottavi in poi ciccia), se poi davvero supera Ronaldo vado a giocare 100 euro sulla fine del mondo nel 2012 (Gialappa's cit.)
Mi stavo chiedendo come mai nella Serbia non era nemmeno convocato Jovetic. Risposta: perché è del Montenegro. Pessimo affare anche quest'ultima secessione.
Sulla Germania, a me piace (non ho visto l'Argentina, quindi non saprei fare paragoni). Squadra giovanissima, in confronto con l'Italia ma non solo, sembrerebbero aver metabolizzato anche la perdita di Ballack. Gli manca forse un centravanti vero (Klose continua a non convincermi, nonostante l'evidenza), ma con questo schema non è neanche così necessario. Chi beccherebbero agli ottavi?
MB: anche vucinic...
negli ottavi si accoppiano col girone dell'inghilterra, quindi vanno almeno ai quarti
"errori dei portieri ma soprattutto dei centrocampisti dovuti all'orrido Jabulani"
A patto di non mettere tra le colpe del pallone la papera di Green, perchè quella è una didata bella e buona...
"Klose e Podolski in nazionale hanno una dimensione diversa, ma se per il giocatore del Bayern Monaco c'è una spiegazione (è un attaccante molto particolare, con zero dribbling e un tiro debole) per quello del Colonia la mancata esplosione a livello di club continua ad essere un mistero"
In effetti per quei motivi Podolsky è perfetto per un 4-2-3-1 in cui purtroppo per lui non ha mai giocato, Klose a parte il bellissimo gol l'ho visto molto "vecchia volpe" ma un po' con le polveri bagnate...
"finora Low è l'unico c.t. delle grandi ad avere messo in campo una parvenza di squadra"
In effetti, anche nelle versioni passate le squadre di low se avevano delle alcune non era certo dal punto di vista dell'ordine tattico...
"Il Ghana si è confermato la meno africana delle nazionali africane (...) Non sappiamo da cosa dipenda, ma anche i tornei giovanili parlano chiaro."
Ed è da tempo che è così, se ci riflettiamo bene...
"io ho giocato Di Maria capocannoniere a 500, 10 euro per prenderne 5mila...poi mi ha fatto tutta la partita quasi in fallo laterale..."
Ahi ahi ahi ahi, Direttore....vabbèh l'entusiasmo per il Dumbo rosarito, ma giocarlo capocannoniere proprio no! Di Maria non ha problemi molto dissimili a quelli di Podolsky, e per quanto sia in grado quand'è in giornata di squartare un avversario, di certo non è goleador...
p.s.: poi oh, se vince giuro che almeno la puntata gliela risarcisco io, promesso!...
Dane: non voglio fare polemica a tutti i costi, ma podolski e' proprio un goleador ...controllando, siamo a 39 in 74 partite con la germania, giocando spesso esterno. E si vede che gli piace sempre cercare la porta.
Ho detto che DI MARIA non è un goleador, avendo problemi affini a quelli di Podolski citati dal Direttore ("è un attaccante molto particolare, con zero dribbling e un tiro debole") anche se un po' diversi.
Di Maria ha un dribbling che Podolsky non ha ma ad esempio è uno che entra poco in area (a differenza del polacco che è più "sfondatore"). Quindi PERSONALMENTE non scommetterei mai su Di Maria come capocannoniere di un torneo.
E a livello di sensazioni personali, sinceramente nemmeno su Podolsky, anche se i numeri parrebbero smentirmi...
p.s.: ah, dimenticavo: solo io reputo Krasic la brutta copia di Nedved?!...
"no dribbling e tiro debole" è Klose, non Podolski. Va bene il dribbling, ma il tiro non lascia spazio a dubbi...
Sì, ho fatto confusione io (non avevo visto bene la precisazione sulle squadre di appartenenza), chiedo scusa..... :-P
Comunque al di là di Klose (per me la brutta copia di Šuker...) il senso era quello: Di Maria assomiglia un po' a Podolsky, rispetto al quale ha più dribbling e velocità ma meno tiro e istinto nel puntare la porta...
Bella la riflessione sull'Australia, piuttosto....il treno sembra davvero passato, all'orizzonte non si vedono i nuovi Viduka, Chaill, Chipperfield ma neanche i nuovi Grella e Bresciano...forse quel tuffo di Grosso ha spento i "sogni di gloria" per tre-quattro mondiali almeno...
La Serbia ha sulla carta il più forte quartetto difensivo del Mondiale, Ivanovic-Vidic-Lukovic-Kolarov
No, no, non scherziamo: "a parte il Brasile, abbiamo la difesa migliore del mondo" (cit)
La Germania ha gente giovane, fresca che corre e con una buona tecnica, che sa verticalizzare bene. Mi è piaciuto il fatto che interpretino un calcio moderno. Dietro la linea di centrocampo fanno possesso palla, appena oltrepassano la metà campo verticalizzano di brutto, spesso andando sulle fasce.
Notevole la spinta centrale di Khedira, che appena dà palla si butta nello spazio lasciato da Klose, che fa molto lavoro di squadra, e spesso rientra a cucire il gioco.
Hanno anche discreti ricambi, per arrivare freschi nelle fasi cruciali. Il grosso punto interrogativo è la difesa, la squadra sembra a volte deconcentrata ed è troppo offensiva per avversari tosti. Ma se la giocherà perché hanno qualità davanti e finalmente Schweinsteiger ha trovato il suo ruolo, dove diventa un giocatore tosto.
Che la Serbia abbia una buona difesa individuale non c'è dubbio, ma molto dipende dall'atteggiamento della squadra.
L'Argentina, pur avendo Samuel, De Michelis e Heintze, cioè buoni difensori nella media generale, soprattutto il primo, soffrirà sempre perché non sa chiudere gli spazi con il movimento a zona (come fa l'Inter per intenderci e come fa il Man UTD del catenacciaro Sir Alex).
Il Brasile invece è molto più maturo e pur avendo buone individualità dietro, non li lascia scoperti, altrimenti uno contro uno, Lucio e Juan, forti nei recuperi e nel gioco aereo e di anticipo, vanno in difficoltà.
Per ora la Germania uber alles, ma la difesa va rivista contro avversari più forti... io mi aspetto molto dall'Olanda, anche se hanno una difesa pronta a tradirla nel bel mezzo dei quarti di finale.
Ho visto solo spezzoni di partita della Germania, quindi magari dico baggianate, ma mi è rimasta l'impressione di una difesa australiana tenera come il burro.
L'asserzione con cui mi trovo più d'accordo è che i giudizi sian validi fino alla prossima partita.
A parte quella su Krasic che rischia di assumere valore assiomatico. Misterioso l'interessamento dell'Inter, posto che sia vero.
Assicuro che la Slovenia sa far di meglio, per averla vista + volte. Ha battuto 2 volta la Slovacchia nelle qualificazioni ed in casa propria è osso duro per chiunque.
La Slovenia era estremamente contratta - del resto, per quasi tutti i giocatori in campo era la prima partita di un certo livello in carriera. Mentre gli algerini si giocano la Coppa d'Africa, ad esempio (comunque un torneo continentale con un trofeo in palio), le "piccole" europee hanno giocatori che giocano sì in prima/seconda serie in campionati decenti, ma che partite di una certa importanza non le hanno mai giocate. Un po' come Di Natale all'Europeo 2008, ha fatto pena perché erano le prime partite davvero importanti che giocava in carriera. E se il fenomeno è mitigabile quando è parte della squadra a soffrirne (neanche Bonucci ha giocato partite importanti fin'ora, ad esempio), è più evidente quando è l'intera squadra a soffirne. Basti pensare che Handanovič è di gran lunga il più esperto della banda.
Germania e Corea del Sud le squadre finora più convincenti, Danimarca forse la meglio messa in campo, contando anche il valore dell'avversario.
Per quanto riguarda Loew, mi pare che delle big sia il miglior C.T., almeno per le convocazioni: prima un selezionatore, che un allenatore.
In questi giorni, comunque, una cosa mi ha fatto sorridere: tutta la gente che di Özil si è accorta solo ora.
P.S.: van Persie prima punta e Rooney seconda punta finora i più grossolani errori da parte dei tecnici delle big.
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