La maledizione di Caricola

di Franco Spicciariello
Ci sono voluti i Mondiali in Sudafrica per avere notizie di lui, dopo che per alcuni anni era sparito dalla circolazione. Parliamo di Nicola Caricola, classe 1963, rappresentante di successo del caffè Lavazza in Sudafrica, ma negli Ottanta difensore centrale cresciuto nel Bari, con cui giocò dal 1981 al 1983 in Serie B, nazionale Under 21. Poi la Juventus – voluto da Giampiero Boniperti – dove arriva nel 1983 e nella prima stagione vince campionato e Coppa delle Coppe.
Non andrà granché l’anno successivo, in cui come giovane della situazione c'è anche Stefano Pioli, mentre nell’85/86 gioca pochissimo e nell'86-87 molto di più grazie agli infortuni di Cabrini e Scirea. Passa quindi al Genoa, dove rimarrà per sette stagioni, diventando una bandiera. Dopo una breve parentesi al Torino e un ritorno al Genoa, nel 1995 lascia il Genoa e vola negli Stati Uniti, per giocare nella neonata MLS con gli allora New York Metrostars insieme al milanista Roberto Donadoni. NY dov’è ancor oggi ricordato per quella che è diventata una maledizione cui è stato addirittura dato il suo nome: “the Curse of Caricola”.
Il giorno in cui la leggenda nasce i MetroStars, reduci da una sconfitta per 2-1 a Los Angeles, stavano giocando il primo match casalingo della loro storia
contro i New England Revolution di Giuseppe "Nanù" Galderisi. Erano oltre 46.000 i tifosi sugli spalti del Giants Stadium quell giorno, e la maggior parte di loro probabilmente non aveva assolutamente idea di chi fossero i giocatori in campo. Qualche appassionato magari aveva visto il portiere Tony Meola negli ultimi due Mondiali, oppure il collega di Nazionale Peter Vermes (che aveva giocato anche in Europa col Raba Eto, in Ungheria, e che oggi allena i Kansas City Wizards). Sicuramente mai aveva sentito nominare carneadi quali Andrew Restrepo, Jeff Zaun o Edmundo Rodriguez. Però il marketing in America è cosa seria, e allora il pubblico c’è. Non c’è invece Donadoni, che arriverà solo due settimane dopo.
Comunque, quei 46.000 si ritrovano ad assistere a 89 minuti di calcio orribile, comunque tutti fermi sugli spalti col fiato sospeso in attesa degli eventuali shoot-out (che rispetto ai rigori personalmente adoriamo, nonostante vengano considerati una bestemmia nel calcio). Ma quando mancano pochi secondi alla fine ecco che il difensore dei MetroStars Nicola Caricola prova a liberare sul cross di un certo Darren Sawatzky (mediano dalla carriera oscura ma passato anche per Leicester, in Premier League) parato da Meola. Ma il suo tentativo finisce dalla parte sbagliata, dritto nella porta di New York con un Meola impietrito. Pochi secondi ancora e il tempo arriva a zero (all’epoca c’è il countdown e niente recupero in MLS), e i MetroStars escono sconfitti dal Giants nel loro primo match in casa. La “maledizione di Caricola” è nata. Anche perché sempre lui ha deviato in rete un tiro dei Galaxy nel match perso per 2-1 la settimana precedente, e ancora lui ne mette a segno un alto a luglio in una sconfitta coi Colorado Rapids. Un anno davvero maledetto.
In realtà Caricola quell’anno giocò discretamente, interpretando al meglio il ruolo di libero di una squadra nata male
, guidata in panchina dal vecchio Eddie Firmani e poi da un Carlos Queiroz non ancora famoso (oggi è il CT della Nazionale portoghese, dopo anni da secondo di Alex Ferguson al Manchester United e una breve esperienza al Real Madrid), e segnando anche due gol nella porta giusta contro Dallas e contro Columbus (un tiro dalla distanza di rara bellezza). Ma torniamo alla “maledizione”. Molti tifosi di NY, oggi Red Bulls, considerano quell’autogol, quel giorno, l’inizio di una storia sbagliata, fatta di sconfitte e umiliazioni, lontana anni luce da quella vincente dei Cosmos di Pelé, Giorgio Chinaglia e Franz Beckenbauer.
Dopo ben 15 anni infatti i MetroStars/RedBull possono annoverare in bacheca solo un torneo amichevole precampionato (la La Manga Cup del 2004) e l’inaspettata finale di MLS Cup del 2008. Niente più, nonostante i milioni spesi negli anni per allenatori vincenti da altre parti (Queiroz, Carlos Alberto Parreira, Bora Milutinovic, lo scozzese Mo Johnston, l’ex CT USA Bruce Arena, ecc.), giocatori decotti (Yuri Djorkaeff, Branco, Lothar Matthäus, Claudio Reyna, ecc.) e più recentemente quasi 300 milioni per un bellissimo stadio, la Red Bull Arena, che molti sperano possa dare al team di NY una svolta definitiva, consentendogli di mettersi alle spalle gli autogol e il fantasma di Caricola che per quasi 15 anni ha infestato la palude che circonda l’area del Giants Stadium, recentemente raso al suolo per far spazio al nuovo stadio di Giants e Jets del MFL. Ma per ora, la “maledizione di Caricola” aleggia ancora su New York.
Franco Spicciariello
(in esclusiva per Indiscreto)

46 commenti:

clinter ha detto...

Qualcuno però, un giorno, dovrà spiegare il meccanismo per cui 46000 statunitensi vanno a vedere una partita di uno sport che non conoscono, praticato da giocatori che non conoscono e, dulcis in fundo, diventano pure tifosi.
Per certo, io sono arido e superficiale, ma non è che loro sono un pò coglioni?

cydella ha detto...

E' il leggendario pubblico delle famiglie e che va a vedere qualsiasi cosa. Incredibile!

gareth ha detto...

Caricola (nella sua dimensione) è stato un grandissimo, però con il ruolo di libero non ci azzeccava proprio: era uno stopper che poteva adattarsi al ruolo di terzino. Libero era l'altrettanto grande ma assai più sottovalutato De Trizio, una grande coppia protagonista della storica eliminazione della Juventus da una Coppa Italia persa poi in semifinale.

axel shut ha detto...

intanto 46000 persone sugli oltre 8 milioni di abitanti di New York non è una cifra così grande come sembra, mi dovete però spiegare come fanno i rimasugli di Matthaus (a 40 anni), Djorkaeff et similia a fare appassionare gli States al soccer
il movimento di base ce l'hanno, la nazionale non è più una squadra materasso, tanti giocatori stanno in Europa, non è che devono partire proprio da zero
forse potrebbe fargli bene partecipare alla Libertadores (anche se mi rendo conto che gli spostamenti sarebbero un'odissea, specie per le sudamericane più in basso), tanto per capire il vero valore della MLS

P.S.: al di là che concordo con Tom Hanks quando dice che gli americani non riescono ad apprezzare un gioco senza pause pubblicitarie (che se sei allo stadio si traduce in pausa birra/hotdog/pisciata)

Nick ha detto...

Gareth, Caricola arriva a NY dopo 14 anni di carriera. Quindi il libero poteva farlo.

Dane ha detto...

Niente Nick, non la vogliono capire.....

MB ha detto...

Ma quindi la MLS aveva queste regole farlocche, shootout e niente recupero? E' così ancora oggi? Non dovrebbero esserci regole conformi FIFA in tutto il mondo, almeno per i tornei ufficiali?

Un gobbo ha detto...

Concordo col direttore per quanto riguarda gli shoot-out.
Hanno una valenza tecnica nettamente superiore ai calci di rigore.
Devi partire da metacampo palla al piede ,correre senza fermarti verso la porta e provare a dribblare il portiere o scavalcarlo con un pallonetto o calciando in porta in corsa.

pietro ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
pietro ha detto...

"gli States al soccer
il movimento di base ce l'hanno, la nazionale non è più una squadra materasso, tanti giocatori stanno in Europa, non è che devono partire proprio da zero
forse potrebbe fargli bene partecipare alla Libertadores (anche se mi rendo conto che gli spostamenti sarebbero un'odissea, specie per le sudamericane più in basso), tanto per capire il vero valore della MLS"


Il problema del soccer in America è la concorrenza del calcio americano, del baseball e da tre decenni anche del basket.

Devono trovare dei personaggi e fare programmi universitari al livello di quelli proposti per i 3 sport principali. La NBA era morta prima del draft 1978-1979... ed era ancora in coma prima delle finali tra Magic e Bird, portata poi ai livelli top da Jordan. E se era morto il basket, che l'hanno inventato loro, figuriamoci quanto può diffondersi il soccer.

Che poi... il calcio femminile ha una sua dimensione nazionale e internazionale. Ma viene sempre dopo una bella sfilata di sport olimpici e pro che hanno sempre sfornato grandi personaggi (nuoto, atletica, tennis e golf, per non parlare dei motori "americani").

Insomma, in America, fortunati loro, non campano solo di calcio e sono strasicuro che se gli States si trovassero per puro caso a dominare nel soccer, molta più gente lo seguirebbe.

Il problema è che il loro sport è organizzato in un certo modo, e quindi o lo migliorano dall'università (dove lo praticano le donne in maggioranza) oppure non c'è futuro.

Krug ha detto...

"Qualcuno però, un giorno, dovrà spiegare il meccanismo per cui 46000 statunitensi vanno a vedere una partita di uno sport che non conoscono, praticato da giocatori che non conoscono e, dulcis in fundo, diventano pure tifosi.
Per certo, io sono arido e superficiale, ma non è che loro sono un pò coglioni?"


Trasposizione Test Match Rugby Italia - Nuova Zelanda Milano 2009

"Qualcuno però, un giorno, dovrà spiegare il meccanismo per cui 80000 italiani vanno a vedere una partita di uno sport che non conoscono, praticato da giocatori che non conoscono e, dulcis in fundo, diventano pure tifosi.
Per certo, io sono arido e superficiale, ma non è che loro sono un pò coglioni?"

Dov'è la differenza? Forse nei 34000 spettatori in più? Non so perchè ma a me sembra che 'sti americani li facciamo passare per coglioni più del dovuto (clinter non ce l'ho assolutamente con te, è un discorso in generale) mentre noi siamo tutti velisti ("Cazzi la gomena" (cit.)) quando seguiamo la Coppa America o tutti esperti di curling quando lo seguivamo alle Olimpiadi di Torino...

MB ha detto...

Vero krug, ricordo con sommo fastidio la quantità (inaspettata) di persone che su feisbuc mi postavano video di tiepide esultanze di "tifosi" rugbistici improvvisati con commenti del tipo "ahhh e quando si è mai vista una festa così a san siro" o "spettacolo indimenticabile al meazza". Quando la mia preoccupazione era soltanto: domenica prossima dobbiamo giocare con l'udinese, non rovinateci il nostro povero prato!

clinter ha detto...

Scusa Krug, il paragone regge fino a un certo punto. Tralasciamo il fatto se gli americani siano o meno..particolari.
Parlando del 'meccanismo', il fenomeno Italia-Nuova Zelanda io me lo spiego benissimo.
La nazionale neozelandese rappresnta la massima espressione, credo, del rugby, in più, particolare che a molti apparirà patetico, son mezzo maori e fanno la haka, veramente coreografica.
In Italia esiste da decenni un campionato di rugby, di nicchia finchè si vuole, ma persino io so dall'infanzia che esiste il Petrarca rugby.
Da quando esiste sky sport il battage pubblictario è martellante, al punto che uno si sente un pirla se non si appassiona al test-match Italia-Sud Africa o amichevole analoga.
O è riduttivo l'accostamento test-match amichevole? Magari ho detto una cazzata. Concludendo, la nazionale italiana incontra la nazionale migliore del mondo, dopo un periodo di battage pubblicitario, ci stà che si entusiasmino anche i meno puri fra gli appassionati.
Mi sembra diverso, per fare un parallelo esemplificante, dal riempire l'Arena in decine di migliaia per vedere una squadra di football americano di Milano, composta da transfughi del professionismo americano, giocare con l'omologa di Bologna.
Insomma a vedere i Tigers di Cinisello contro i Dolphins di Lodi, penso andrebbero in pochi, magari colpevolmente. Se invece ci andassero in 10000, mi porrei la stessa domanda, riguardo al meccanismo.
A dir la verità, sono un pò prevenuto con gli americani, cazzo vanno matti per la lippa, e tengono i conti da più di cent'anni.
Oh! Se qualcuno volesse darmi del qualunquista sportivo, non mi pemetteri di eccepire alcunchè.Sia chiaro.

Krug ha detto...

Clinter scusami...
"Da quando esiste sky sport il battage pubblictario è martellante, al punto che uno si sente un pirla se non si appassiona al test-match Italia-Sud Africa o amichevole analoga." Leggi Marketing che negli States fanno da Dio (e per il marketing è molto meglio un vecchio campione logoro che un giovane virgulto in rampa di lancio quindi ben venga Nicola Caricola campione del mondo con la Juventus anche se totalmente logoro)
"In Italia esiste da decenni un campionato di rugby, di nicchia finchè si vuole, ma persino io so dall'infanzia che esiste il Petrarca rugby." Leggi base sportiva che negli States fra sport scolastico (ovviamente non ho i dati ma ho trovato articoli che me la menavano che a livello scolastico il calcio è lo sport più praticato) ed immigrati ispanici (molte squadre della MLS sono state create in città con forti presenze ispano-americane) hanno sicuramente
Non vedo granchè differenza...
"Insomma a vedere i Tigers di Cinisello contro i Dolphins di Lodi, penso andrebbero in pochi, magari colpevolmente. Se invece ci andassero in 10000, mi porrei la stessa domanda, riguardo al meccanismo." Mai sentito parlare di WFL o Nfl Europe? E' durata piuttosto poco ma in Crucchia ci hanno riempito stadi; coglioncelli pure loro? Nota a margine; per un superbowl italico di football americano negli Anni '80 ci furono 20.000 spettatori paganti...

gareth ha detto...

Nick, ROTFL!

Clinter, un test match non è un'amichevole, non esistono amichevoli nel rugby internazionale! Quella era una sfida internazionale tra i numeri 2 e i numeri 10 al mondo...

eltopo1971 ha detto...

magari gli americani guardano il nostro campionato di basket e si chiedono la stessa cosa..

comunque non è che uno debba farsi mille problemi per andare a guardare una partita di qualcosa..

clinter ha detto...

Krug, gli argomenti che porti, in effetti, non mi sembrano infondati.
Sicuramente concorrono a facilitare la comprensione del meccanismo.
Grazie Gareth, avevo il sospetto, esplicitato, di avere un pò semplificato, perdona la mia ignoranza, l'unica partita di rugby che ho visto è stata Biarritz-Toulose, me par, finale, credo della Coppa Campioni.
S'è lasciata vedere, peccato che abbia vinto una squadra con maglia rossa e nera.

FS ha detto...

Vabbeh, facciamo un po' di chiarezza. Innanzitutto questa storia parla del 1996, anno di lancio della MLS, periodo in cui il panorama calcistico USA era assai diverso da quello di oggi, specie grazie alla credibilità ottenuta dalla Nazionale USA e dai giocatori cresciuti nella MLS e poi affermatisi in Premier League e in altri campionati europei (Bundesliga, Eredivisie, campionati scandinavi, ecc.).

Quando la MLS era in fase di lancio inevitabilmente si puntò su qualche grande nome (Donadoni, Hugo Sanchez, ecc.) e su un po' di giovani locali. E mentre il grande pubblico conosceva i primi era altrettanto inevitabile che non potesse ancora conoscere i secondi, anche perché parliamo degli albori della rete, dove la passione per il calcio è enorme, in proporzione anche più rispetto agli altri sport.

@clinter
Perchè in 46mila? A NY c'è sempre stato un pubblico di appassionati di calcio, che fosse per i Cosmos o per le squadre europee in tournée. Quindi niente di nuovo. Ho infatti solo scritto che non conoscevano alcuni giocatori. Ma se non fossimo malati di calcio qui succederebbe anche con le nostre squadre di oggi. Da sempre tifoso, mentre ricordo a memoria praticamente tutti i calciatori degli anni '80 fino al '92 circa, dopo col turn over è diventato impossibile. E considera che in America non ci poteva e ssere (e anche se cresciuta non c'è ancora) la stessa copertura mediatica sul calcio che c'è da noi.
Considera infine che il calcio è lo sport più praticato d'America. Certo non è ancora mainstream, al livello delle tre leghe top, ma è quello a più alta crescita e con le maggiori potenzialità, mentre ad es. il baseball è in netto calo e anche l'hockey non cresce più (NBA e NFL sono intoccabili ovviamente). Potremmo scrivere a oltranza sullo stato del soccer negli USA, ma va compreso che quello è un continente, e non è necessario che l'intero paese impazzisca per il calcio perché questo abbia un ruolo importante. Ma va compreso che tutto è cambiato, a cominciare dal fatto che come noi anche loro oggi (fino 10 anni fa non era così) possono crescere a pane e calcio grazie alle dirette praticamente di tutti i campionati e al web. E secondo me sarà questo a fare la differenza, oltre alla creazione dei settori giovanili - caso senza precedenti nello sport USA - avviata tre anni fa.
Aggiungo infine che il panorama demografico americano negli ultimi 20 si è stravolto con l'immigrazione centro/sudamericana. E mentre i padri rimango ovviamente legati alle squadre d'origine, c'è già una generazioen di giovani cresciuti con solo il calcio nella testa.

@gareth
Me lo ricordo bene Caricola a bari, Juve e Genoa, ma ti dico che a NY si trovò a fare il libero vecchio stile. L'allenatore era infatti il vecchio Eddie Firmani, colui che spostò Beckenbauer a centrocampo per mettere Carlos Alberto libero nei Cosmos, e ancora nel 1996 preferiva così. C'era poi il fatto che tecnicamente giocando da libero poteva a volte impostare il gioco.

@pietro
Sulla Libertadores un pensiero la MLS ce l'ha fatto, ma a parte l'inferno logistico che sarebbe, ha deciso che forse è il caso prima di riuscirsi ad affermare nella CONCACAF Champions League, dove fin'ora le sue squadre hanno avuto problemi specie a causa delle rose limitate e di un salary cap che per almeno altri 4 anni sarà sotto i 3 milioni di dollari.

clinter ha detto...

'Considera infine che il calcio è lo sport più praticato d'America'.
Ecco, questo non l'avrei proprio mai detto. Sarà che l'epica sportiva della cinematografia stelle e strisce si focalizza sempre su football, basket e lippa e rarissimamente si vede il calcio. Comunque questo spiega perchè i calciatori U.S.A. siano meno peggio di quanto si potrebbe pensare. In conclusione, l'elemento che mi convince maggiormente è quello della tradizione familiare degli immigrati, soprattutto ispanici, credo che quelli europei siano ormai integrati anche a livello cultural sportivo.
Muchas gracias.

Nick ha detto...

Beh, a livello di Nazionale la crescita mi sembra comunque evidente. Anche solo rispetto a 4 anni fa, senza per forza andare a prendere i mondiali USA.

Io, per dire, una ipotetica puntata sugli USA nella Top-8 del 2014 la farei...e la crescita non si fermerebbe di certo lì.

PS: in un campionato di quel livello, mi sembrerebbe il minimo mettere Beckenbauer a centrocampo e Caricola libero. E' ovvio che i discorsi tecnico-tattici vanno rapportati anche al contesto degli avversari: venisse a giocare con me e i miei amici, Povlsen potrebbe fare tranquillamente il fantasista...quando dai 3 giri di pista di tecnica a tutti gli altri, la tattica lascia il tempo che trova...

gareth ha detto...

Considera infine che il calcio è lo sport più praticato d'America.

Beh certo, considerando i praticanti nei soli Brasile, Argentina e Messico! :-)
Scherzi a parte: penso che sia lo sport più praticato negli USA a livello femminile, a livello maschile non l'avrei mai detto ma se ne sei sicuro mi fido.

FS ha detto...

@gareth
Ho controllato i dati e faccio mea culpa. Ecco la classifica basata sul censimento: basket 24 milioni, golf 23 milioni, baseball 14 milioni (maschi 10,683,000 femmine 3,268,000), calcio 14 milioni (maschi 8,434,000, femmine 5,335,000).
Socce in netta ascesa rispetto al passato,. Il fatto è che il baseball attira ancora alcuni dei migliori atleti causa maggior quantità di soldi nella MLB. Lo stesso ovviamente vale per il football. Per non parlare delle borse di studio. Purtroppo è un sistema difficile da comprendere da fuori.

@nick
Beckenbauer fu messo a centrocampo nei Cosmos per far spazio a Carlos Albert (ex terzino destro) e non a Caricola!
vero che nella MLS del 1996 anche uno come Caricola era di livello tecnico nettamente superiore. Oggi sarebbe ben diverso, basti pensare ai recenti fallimenti di gente come l'ex real Karanka (a Colorado) o del messicano Davino (a Dallas). Il livello è fortunatamente cresciuto, seppur ancora lontano - specie dal punto di vista tattico - da quello dei campionati top europei. Mancano, secondo me, allenatori veri e propri insegnanti di calcio. la MLS infatti sta puntando molto su suoi ex giocatori, che conoscono le complicate regole del salary cap e dei tasferimenti in una single entity league. Ma se da una parte funziona, il giorno che queste squadre mettono il naso fuori dal proprio paese si vedono i limiti d'esperienza internazionale.

FS ha detto...

@clinter
Il cinema punta ovviamente su quesgli sport perchè l'epopea pro di NFL, NBA e MLB è ancora immensamente superiore. E ciò anche perché ognuno di essi rappresenta un campionato senza concorrenti al mondo.
Col calcio è differente, la concorrenza è mondiale, e gli USA potrebbero diventare un campionato top (e non il primo comunque, vista anche la geografia) in 20/30 anni, continuando come stanno facendo a puntare sui giovani, stadi di proprietà e una crescita graduale (che sarà sempre più aiutata dalla demografia). Se poi quell'ipotesi da fantacalcio di una fusione un giorno con la Liga Mexicana (è una voce che ho raccolto da più parti) dovesse realizzarsi, allora credo che davvero le squadre sudamericane potrebbero trovarsi davanti qualche concorrente pericoloso per la Libertadores, considerando i mezzi economici, le strutture e la popolazione alle spalle della lega che nascerebbe.

Nick ha detto...

@FS, non mettevo in relazione Beckenbauer e Caricola...facevo appunto un discorso generale, che è quello che hai detto anche tu a proposito del livello tecnico di Caricola! :)

Perchè dici che "a causa della geografia" non potrebbero diventare un campionato top?

FS ha detto...

@nick
Perchè anche con una fusione con la Liga Mexicana quel campionato potrebbe forse diventare il numero uno dell'emisfero occidentale, ma la storia e i soldi (almeno per ora) sono in Europa. Sempre la geografia poi per dire che fare la Libertadores volando da NY a Rio, da Boston a Lima e da LA a Buenos Aires è una follia se raffrontata alla Champions League.

Dane ha detto...

"Beckenbauer fu messo a centrocampo nei Cosmos per far spazio a Carlos Albert (ex terzino destro) e non a Caricola!
vero che nella MLS del 1996 anche uno come Caricola era di livello tecnico nettamente superiore"

Esatto, teniamo presente il livello tecnico, per cui nella MSL Maldini o Piquè potrebbero fare i centravanti! Io giocai nelle serie infeirori con Limido: in serie A con Avellino e Juve faceva il terzino, da noi faceva il regista!... :-D
In questo senso Carlos Alberto libero permetteva di avanzare Beckenbauer (che in pratica il regista centrocampista aggiunto lo faceva regolarmente anche ai tempi di Bayern e nazionale...)....... ;-)

"Scherzi a parte: penso che sia lo sport più praticato negli USA a livello femminile, a livello maschile non l'avrei mai detto ma se ne sei sicuro mi fido."

Il calcio in USA è lo sport più praticato tra le sudentesse e tra gli uomini è considerato sport complementare per migliorare riflessi e coordinazione oculo-manuale (sì, fa irdere parlando di calcio, ma il termine tecnico-scientifico è quello...). Da qui è grandi numeri sui praticanti. Un po' come se in Italia ci fosse una vera cultura sportiva e calcolassimo tra i "fondisti" anche cestisti o calciatori che fanno i giri di campo in allenamento. I progressi della nazionale USA sono comunque evidenti: ricordatevi la mia statistica ai tempi della Confederation Cup: solitamente gli USA escono eliminati dal Brasile... :-P

transumante ha detto...

E' ovvio che i discorsi tecnico-tattici vanno rapportati anche al contesto degli avversari

vallo a spiegare a chi da giorni va avanti con la storia di cannavaro libero, anche se credo sia una causa persa con quelli

se poi ti serve per alzarti la mattina continua pure, mi fa piacere essere d'aiuto

Nick ha detto...

...stai per sostenere che il livello tecnico e agonistico di un MONDIALE è talmente basso che chiunque può fare il libero?

Stai per paragonare un MONDIALE alla MLS, alle mie partitelle con gli amici e alle serie inferiori di Dane?

Ti prego, dimmi che stai per farlo...

transumante ha detto...

Nick: te lo rispiego, ancora una volta...

Il mondiale non c'entra nulla col calcio di club. Nel mondiale dwight yorke ha fatto bene il difensore centrale. Nel mondiale Lucio, il tuo amato libero, ha fatto un fuorigioco da lega pro lasciando segnare drogba.
Nel mondiale grosso e' stato piu' decisivo di maldini e facchetti.

Tutti questi eventi non sono certo piu' incredibili di un cannavaro che si mette al centro di una difesa a tre e la svanga per tre partite

Ora se vuoi continua pure a fare il bimbominchia piu' vecchio del mondo, oppure ricomponiti.

Dane ha detto...

"Nel mondiale grosso e' stato piu' decisivo di maldini e facchetti."

Vabbè, Transu....mica vorrai dare a questo una spiegazione tecnico-tattica?!...

transumante ha detto...

Dane: certo, per me grosso e' molto meglio di maldini e facchetti messi insieme, ok, saluti

Dane ha detto...

Transu, ma non fare il solito bulldog che ringhia, cazzo...sto cercando di capire qual'è la tua teoria....cioè al Mondiale si gioca un calcio diverso dal punto di vista tecnico-tattico per cui Grosso rende più di Maldini e Facchetti oppure stai dicendo che al Mondiale va tutto alla viva la figa quindi mettiamo i giocatori a cazzo che magari Grosso vince il Mondiale e Cannavaro può fare il libero?!....se hai voglia di discuterne io lo faccio volentieri ma ti chiedo di spiegarti, se no se devi fare sempre il malmostoso allora beccati le prese per il culo di Nick.....

Nick ha detto...

Nick: te lo rispiego, ancora una volta...
Alè...

Il mondiale non c'entra nulla col calcio di club.
Ma col calcio sì però...

Tutti questi eventi non sono certo piu' incredibili di un cannavaro che si mette al centro di una difesa
Ok, quindi stiamo paragonando il Cannavaro libero al Dwight Yorke difensore centrale e al Fabio Grosso più decisivo di Maldini: vedo che inizi a capire anche tu

e la svanga per tre partite
Rectius: UNA partita, ammesso che con la Slovacchia non faccia danni. Perchè se nelle prime due "l'ha sfangata" allora stiamo parlando di due sport diversi...

al Mondiale si gioca un calcio diverso dal punto di vista tecnico-tattico per cui Grosso rende più di Maldini e Facchetti oppure stai dicendo che al Mondiale va tutto alla viva la figa quindi mettiamo i giocatori a cazzo che magari Grosso vince il Mondiale e Cannavaro può fare il libero?
Ecco, appunto. Perchè nel primo caso non potresti esimerti dall'auto-spernacchiamento, spero...

transumante ha detto...

Dane: non sono rabbioso, e' che non ho tempo da perdere con le cazzate di indiscreto. Ho postato sulla morte di manute bol, stopper alto quanto rosato e cannavaro messi insieme, personaggio eccezionale, e non hai detto nulla, troppo distratto dai circenses blatteriani...

Il discorso e' chiaro e l'ho ripetuto cento volte: nel mondiale si vive di adeguamenti, contingenze e picchi di forma mentale e fisica. Cannavaro era improponibile per una stagione come centrale a 3 anche a 25 anni, ma nel CALCIO DELLE NAZIONALI, PER QUALCHE PARTITA, puo' anche farlo

Nick: gli usa sono anni che hanno una nazionale di ottimo livello, ai quarti ci sono gia' arrivati nel 2002 giocando un ottimo calcio, e spesso battono il messico nei torneini americani. Concentrati sulle pernacchie, che e' meglio

Dane ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Dane ha detto...

"Dane: non sono rabbioso, e' che non ho tempo da perdere con le cazzate di indiscreto."

Allora non scrivere mai, ma che significa?!...oh, io davvero non ti capisco...

"Ho postato sulla morte di manute bol, stopper alto quanto rosato e cannavaro messi insieme, personaggio eccezionale, e non hai detto nulla, troppo distratto dai circenses blatteriani..."

No, calma: primo seguo poco il basket quindi mi ero perso proprio la notizia della morte di Manute Bol, secondo mi son perso il tuo post che non so nemmeno dove l'hai scritto, terzo non ho capito cosa avrei dovuto dire se non un richiamo alla mia giovinezza (mi faceva ridere vederlo in tv, pareva un gigantesco ragno che si aggirava per il campo), quarto non ho capito cosa cazzo c'entri.....

"Il discorso e' chiaro e l'ho ripetuto cento volte: nel mondiale si vive di adeguamenti, contingenze e picchi di forma mentale e fisica. Cannavaro era improponibile per una stagione come centrale a 3 anche a 25 anni, ma nel CALCIO DELLE NAZIONALI, PER QUALCHE PARTITA, puo' anche farlo"

Oh, perfetto, ora ti ho capito: il tuo discorso non ha nessuna base tecnico-tattica, ma si basa solo sul "tanto è un torneo breve, alla lunga paghi ma in 5 partite no"... Bèh, secondo me non è così, poi certo c'è gente che ha vinto il Mondiale con Roque Junior terzino o Guivarch centravanti e allora ci può stare tutto. E' quello che intendevo con il "viva la figa": in un torneo breve la puoi sfangare, ma la sfanghi tu come squadra, di certo non Cannavaro. Perchè Cannavaro ha ampiamente dimostrato che personalmente non sfanga un cazzo (per fare un esempio fin'ora l'ha sfangata l'Argentina che è a punteggio pieno ma di certo non l'ha sfangata il Demichelis peggiore in campo in tutte e tre le partite: e Demichelis libero lo è di ruolo!...).
Dopodichè personalmente ritengo che il "tanto son poche partite, magari ci va di culo" non sia esattamente la pietra angolare su cui costruire un progetto.
Ognuno resti della sua.....

Nick ha detto...

ai quarti ci sono gia' arrivati nel 2002 giocando un ottimo calcio
Sì, chiaro.
Allo stesso modo, la Turchia è arrivata terza nello stesso anno...

Cannavaro era improponibile per una stagione come centrale a 3 anche a 25 anni
Perfetto...te l'ho detto che ci stavi arrivando.
Dunque Cannavaro non è un libero.
Poi come Dwight Yorke e Drogba possono giocare difensori centrali, Cannavaro può fare il libero.

Alla fine ai concetti ci arrivi...è solo che hai bisogno dei tuoi tempi.

chad palomino ha detto...

Su su... non fate i litigiosi... se leggete bene state più o meno scrivendo la stessa cosa, e cioè:
cannavaro non è un libero, ma può giocarci (bene o male) senza che la squadra ne risenta per qualche partita, specie in una competizione breve e particolare come il mondiale.
il tutto assume una sua logica ulteriore a italonia, dove notoriamente non esistono liberi di ruolo e inotre, come dice chiaramente e in maniera incontrovertibile il vangelo secondo graziemarcellograzie, capitan cannolao DEVE giocare.

Dane ha detto...

Sì, anche su USA seocndo me Transu e Nick non la pensano molto diversamente (exploit estemporanei gli USA li hanno ottenuti anche in apssato, adesso hanno un movimento quasi-consolidato) ma non si capiscono..... :-D
Comunque Nick, per sicurezza, riposto pure qua:

cercando di capirci qualcosa nella querelle sugli USA tra te e Transu, ho sfogliato i vecchi post.....ehm, la storia di Limido non era mia ovviamente, ma di un vecchio conoscente, portiere di talento con settori giovanili importanti alle spalle.....facendo copia-incolla da una mail ho fatto un casino e mi son perso un pezzo.... :-P
La frase completa era:

ad esempio un mio amico mi ha raccontato: Io giocai nelle serie inferiori con Limido: in serie A con Avellino e Juve faceva il terzino, da noi faceva il regista!...ed era a fine carriera.....

Ecco, giusto per la precisione..... ;-)

p.s.: io manco me lo ricordavo Limido.....ma era bravo?!... :-O

Dane ha detto...

Allora, c'è qualcuno che si ricorda Limido e ne può fare una valutazione?!... :-D

chad palomino ha detto...

io mi ricordo la figurina, se può valere qualcosa...
http://4.bp.blogspot.com/_NTUKu0pMgd0/R9DXyVco0yI/AAAAAAAAAmw/Mv5h9X9ZeYA/s320/limido.jpg

chad palomino ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
FS ha detto...

Bruno Limido me lo ricordo eccome. Lo seguii perché nell'estate 1984 doveva passare alla Lazio insieme a Briaschi, Favero e soldi in cambio di Giordano. In realtà la Juve lo avrebbe preso dall'Avellino per girarlo. Ma poi Giordano rifiutò, Briaschi pure e l'affare saltò, col solo Storgato poi arrivato in prestito per salvaguardare i buoni rapporti.

Conoscevo già Limido perchè aveva giocato un ottimo campionato 1982/82 nel Varese di Fascetti, cui proprio la Lazio tolse la promozione in A vincendo un'incredibile partita alla penultima giornata 3-2 con tripletta di Vincenzo D'Amico, fondamentale per la salvezza della Lazio stessa, che arrivò un solo punto sopra al Rimini, ultima delle retrocesse in C.

Pur giocando spesso col numero 11, era un centrocampista di fascia sinistra, capace nell'eventualità di scalare a terzino sinistro in sostituzione dell'ex Toro Salvatore Vullo.

Valutazione: giocatore "di categoria" a cavallo tra B e piccole di A.

FS ha detto...

Ah, aggiungo che era bravo sulle punizioni. Me ne ricordo varie sempre nel 1981/82 (quando per vedere i gol della B sulla Domenica Sportiva toccava star svegli fino a mezzanotte passata).

Dane ha detto...

Ah, ma dalla descrizione quindi era più un ala (allora l'11 ci stava) che un terzino puro (al massimo adattato)...boh, Willy mi aveva detto terzino......vabbè, il discorso non cambia e la sostanza resta quella: scendendo di categoria uno può anche aspirare a ruoli più "nobili"... :-D

Dane ha detto...

Peccato per Limido....giocasse oggi magari una convocazioncina ai Mondiali ci scapperebbe....