Meno occasioni di Perani

di Stefano Olivari
All'Ellis Park Luis Fabiano ha avuto molte meno occasioni rispetto al Marino Perani di Middlesbrough 1966, però il Brasile la sua Corea è riuscito ad evitarla. L'ha evitata con una difesa perfetta, tolte le leggerezze finali, unita alla capacità di gestire psicologicamente un pessimo primo tempo senza farsi prendere dall'ansia di cambiare tutto. Nessuno del quartetto offensivo era in grande vena: Luis Fabiano non è mai riuscito a liberarsi, Elano ha avuto la prima palla sulla corsa invece che nei piedi nell'occasione del secondo gol (assist di Robinho), Kakà è stato il Kakà imballato-trattenuto anche delle sue poche ottime prestazioni 2009-2010 ma alla distanza può crescere e fare di questo il suo Mondiale, Robinho ha cercato la posizione per novanta minuti ma ha avuto il pregio di essere vivo.
Certo, senza il gol di Maicon all'accademia si sarebbe sostituito lo psicodramma: una prodezza clamorosa, che prova spesso anche con cinque centimetri di spazio sul primo palo quindi figurarsi con trenta. Brasile che ha timbrato il cartellino, ma è stata la serata della Corea del Nord: uomo chiave il 23enne Ri Jun-Il, a seconda delle circostanze libero vecchia maniera dietro una difesa a quattro oppure centrocampista basso abile nel leggere i passaggi avversari e ribaltare l'azione. Più visibile l'uomo copertina Jong Tae-se, il 'giapponese' (gioca nel Kawasaki Frontale) punta solitaria che ha corso tantissimo e dato respiro ai compagni quasi sempre schiacciati.  Gli ha dato una discreta mano, pur spompandosi in copertura, l'altro emigrante (per sua fortuna) Hong Young-Joe (gioca in Russia, al Rostov, dopo un'esperienza in Serbia), ma il gol per la storia l'ha segnato il vecchio Ji Yun-Nam, terzino sinistro che a Johannesburg ha giocato in mezzo al campo. Per il Brasile un bel test, per i nordcoreani una bella figura nella partita che tutto il mondo ha visto: difficile possano resistere a Portogallo e Costa D'Avorio, dopo un impegno mentale così intenso, ma scommetteremmo su altre sconfitte onorevoli. Nemmeno sullo zero a due hanno sbracato, continuando brerianamente a difendere il risultato.
Per qualità degli interpreti e intelligenza tattica Portogallo-Costa d'Avorio avrebbe potuto essere tranquillamente un quarto di finale di questa manifestazione, invece uno dei due squadroni quasi certamente farà compagnia alla Corea del Nord nel ritorno a casa immediato. Meglio gli africani, sotto tutti i punti di vista: fisico, atteggiamento, pericolosità, interpretazione di un 4-3-3 quasi speculare a quello avversario. Nel Portogallo non si sono avute notizie di Danny, mentre Cristiano Ronaldo è apparso in forma (la di là del palo su un tiro da fuori dei suoi) ma ha dovuto percorrere troppi metri ad ogni azione. A centrocampo bene Mendes e Meireles, mentre da Deco è nato pochissimo. Liedson intenso alla Schillaci, ma senza mai una vera situazione per fare male: le rare volte in cui ha avuto la palla fra i piedi in zone pericolose è stato cancellato da un grande Kolo Touré e da uno Zokora arretrato in difesa: non un inedito, forse l'Eriksson imbalsamato visto in panchina voleva più costruzione e con il senno di poi (centrocampo dominato dagli ivoriani, bene Yaya Touré come quasi mai quest'anno nel Barcellona) non ha avuto torto. Africani un po' traditi dallo pseudo-tridente: solo Aruna Dindane è stato all'altezza della sua fama, incredibile come uno così sia andato a seppellirsi in Qatar. Nei suoi 25' buona impressione ha fatto Drogba, per la sfida con il Brasile al Soccer City sarà senz'altro pronto.  
Ricky Herbert c'era, il 15 giugno di ventotto anni fa alla Rosaleda di Malaga. La prima partita della Nuova Zelanda nella fase finale di un Mondiale e anche i primi gol, due, poco rispetto ai cinque della Scozia di Dalglish e Souness. Primi e fino a poco fa ultimi, perchè dopo avere chiuso a zero con Unione Sovietica e Brasile si sarebbe tornati a un Mondiale solo nel 2010. Il gol messo a segno nell'ultimo minuto di recupero da Winston Reid ha quindi regalato il primo punto iridato della storia neozelandese: questa volta Herbert era in panchina, orgoglioso di una squadra che comunque aveva tenuto testa ad una Slovacchia superiore ma senza un solo attaccante di qualità super. Hamsik ha giocato bene, ma con troppo sacrificio a sinistra in un 4-4-2 rigido mentre sulla fascia opposta il figlio del c.t. provava senza successo a saltare Smith. Weiss avrebbe forse dovuto accentrare il centrocampista del Napoli, ma il problema di base degli slovacchi è stata l'inconsistenza tecnica di Vittek e Jendrisek: visto che il pallone arrivava sulla tre quarti in nove azioni su dieci, anche un solo fraseggio riuscito fra le due punte avrebbe fatto la differenza. Il centrocampo a cinque di Herbert ha fatto il resto, con Smeltz lasciato al suo destino. Brutta partita sbloccata da un brutto gol, testata di Vittek in fuorigioco. Parlare di eroica reazione neozelandese significa non aver visto la partita e voler fare i Soriano dei poverissimi, ma di sicuro la Slovacchia si è suicidata perché non è riuscita né ad addormentare il gioco né a fare contropiede beccandosi un quarto d'ora finale di pericolosi palloni sparacchiati verso la sua area di rigore. Pareggio prima sfiorato da Smeltz e poi arrivato al 93' grazie al difensore cresciuto in Danimarca. Esultanza commovente, per un risultato che vale un Mondiale e fa piacere a Lippi fino a un certo punto: impossibile arrivare dietro questa Slovacchia, ma per il primo posto sarà decisiva la differenza reti. E gli azzurri incontrano la Nuova Zelanda prima di quando lo farà il Paraguay. Per fare i soliti italiani, per non dire i soliti svedesi, ci sarà comunque tempo.
stefanolivari@gmail.com
(appuntamento a dopo Sudafrica-Uruguay)

22 commenti:

alessiobaccetti ha detto...

Una onorevole Nord korea, mi aspettavo molti piu' calcioni , tipo genoa- sampdoria ad esempio .
Il brasile ha messo la prima ed ha vinto. Luis fabiano ha vinto il premio gilardino ma lameno lui ha avuto un robinjo discreto , pessimo kaka.

Baccio

GuusTheWizard ha detto...
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GuusTheWizard ha detto...

Non sono così convinto che Maicon volesse tirare.
Alla fine una mezza papera del nostro portiere ci fa perdere onorevolmente lo scontro diretto per la supremazia nel girone: Il Caro Leader sarà comunque orgoglioso dei nostri ragazzi.
Un Kakà bolso come non mai: per adesso rimane ancora l'ultimo "big deal" del geometra di Monza.

transumante ha detto...

Guus: non ci sono notizie riguardo i mondiali, ma ieri il Leader ha assistito a performance teatrali con vivo interesse, tra le quali segnalo "Eternal Is His Smile" e "Oh the Party You Are Our Joy"

MB ha detto...

Grande spasso per kim jong-il! Meno male che, conoscendolo, probabilmente era fatto come una pigna mentre assisteva alle suddette performance teatrali.
Guus ha tirato Maicon, ci prova sempre a fare questi numeri. Di solito non trova un portiere impalato a metà dell'area piccola, però.

Nick ha detto...

A giudicare da come rideva al momento dell'uscita, direi che Kakà potrebbe togliersi grosse soddisfazioni e tanti sassolini in questo mondiale.

buran ha detto...

Se avevano un portiere (e magari anche un addirizza-piedi) i coreani potevano pareggiare senza rubare nulla. Comunque niente squadra materasso: il 4-0 pronosticato dall'intenditore Bartoletti, l'omino coi baffi che la sa lunga, ancora una volta lo rende più inattendibile del mago Anubi o di Otelma, che farebbero anche più ridere. Potrebbe essere un esperimento da tentare.

Italo Muti ha detto...

@Guus

Di geometra, adesso, c'è n'è uno solo nel mondo italico del calcio. Una volta era anche il soprannome di Capello, adesso è solo per Visitor, o zio Fester, oppure alimenti selvaggi, a libera scelta. Certo se avesse ceduto anche Gattuso che se ne voleva andare, avrebbe fatto bingo, ma tant'è.
Tanto c'è sempre un Viudez che incombe nella reconquista rossonera...

@Transumante
Lo sai che se Bruce Springsteen volesse fare concerti nello splendido paese illuminato, dsi dice che dovrebbe democraticamente rinunciare all'appellativo The Boss e che la canzone She's the one mutuerà il titolo in He's the one. Anche il testo dovrà essere adeguato, mica siamo nel Lazio, e che cazzo....

Italo
Italo

clinter ha detto...

Gol a parte, il vero facitore di gioco del Brasile è stato Maicon, mi si darà del pazzo, ma è un fatto che la palla l'avesse spesso lui, con esiti più efficaci che non quando l'aveva Kakà.
Non è una bella notizia per i verdeoro. Il gol subito, inoltre, rischia di avere un suo peso negativo. Perdurando la scialba forma di Kakà non è fantascienza pensare che gli ivoriani, se non pretendono di vincere, riescano a inchiodare i brasiliani sul pari.
Se CRonaldo batte i dentisti con più di un gol di scarto passerebbe in testa a pari punti, 4.
All'ultima giornata del girone Drogba fà polpette degli ex-dentisti e va a 5 punti.
Se dalla melassa di lingua portugueisa non esce vincitore o Brasil, grande scandalu! Dunga a casa. Il punto debole di questo ragionamento è il Portogallo, squadra sempiternamente sopravvalutata.
Di Slovacchia-N.Z. si può solo dire che è stata la più brutta partita del mondiale, come era, del resto, preventivabile.

L.Ferrari ha detto...

Quoto Nick. Sono da tempo convinto che Kakà sia da questo punto di vista il degno erede di Zidane (zero sbattimento nel club a meno di arrivare in semi di champions e orologio puntato sulla nazionale ma solo dagli ottavi in poi). Peccato che non gli servirà, che questo mondiale non è destinato a lui. Si rifarà nel 2012 quando alzerà la coppa da capitano al Maracanà.

L.Ferrari ha detto...

Errata corrige: ovviamente 2014...

MB ha detto...

Clinter, in realtà Maicon ha giocato due terzi di partita sull'ala destra altissimo, in una posizione in cui ha toccato tanti palloni ma potendo fare poco. Appena ha potuto partire in velocità da dietro, ha segnato. È la sua specialità, in effetti, fare il terzino non di spinta ma di sfondamento. Personalmente spero che Benitez non dia l'assenso alla cessione, anche per 40 milioni non vedo sostituti in giro.

JCaffelatte ha detto...

Non saprei, a me il Brasile ha dato l'impressione di giocare per tutta la partita con il freno a mano tirato. Appena hanno deciso di darsi da fare e' uscito subito il gol.

Forse hanno avuto pieta' dei Coreani (magari il dittatore li frusta se fanno brutta figura...).

Sicuramente Dunga ha voluto un Brasile piu' portato alla fase difensiva che a quella offensiva ma credo possano fare molto di piu' di quello che hanno mostrato ieri.

Dane ha detto...
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Dane ha detto...

"L'ha evitata con una difesa perfetta, tolte le leggerezze finali, unita alla capacità di gestire psicologicamente un pessimo primo tempo senza farsi prendere dall'ansia di cambiare tutto"

Ecco, questa gestione psicologica (che è una caratteristica del Brasile da quasi sempre...) direi che è il punto di forza di questa squadra. Che per il resto non ha fatto meglio dell'Inghilterra...

"una prodezza clamorosa, che prova spesso anche con cinque centimetri di spazio sul primo palo quindi figurarsi con trenta"

Trenta?! A me pareva un metro, d'accordo sulla specialità di Maicon , ma se il portiere sale per fare il fuorigioco (!!!)...

"Meglio gli africani, sotto tutti i punti di vista: fisico, atteggiamento, pericolosità, interpretazione di un 4-3-3 quasi speculare a quello avversario"

Sono d'accordo, gli africani li ho visti meno.....africani del solito: d'accordo il fisico ma quest'ordine tattico in una squadra africana non l'ho mai visto (forse solo vagamente nella Nigeria di Okocha e Oliseh...). Chi si aspettava la solita Costa d'Avorio "palla a drogba sperando che ci pensi lui" è rimasto sorpreso, atteggaimento di cui è rimasto vittima invece il Portogallo: che ha deluso non tanto per la partita o il risultato quanto per l'atteggiamento da Inter di Simoni: palla a Cronaldo sperando si faccia tutto il campo da solo.
E mo' so' cazzi, perchè se la Costa D'Avorio potrebbe in teoria bloccare anche il Brasile che ha balbettato con la Corea, e il Portogallo visto ieri contro il Brasile suderà parecchio e contro al Correa vista ieri sera rischia al crisi di nervi...

"Un Kakà bolso come non mai: per adesso rimane ancora l'ultimo "big deal" del geometra di Monza."

Io continuo a pensare sia stato un colpo di culo, che poi a molti fa comodo raccontare che l'han venduto perchè "avevano capito che"...

"A giudicare da come rideva al momento dell'uscita, direi che Kakà potrebbe togliersi grosse soddisfazioni e tanti sassolini in questo mondiale."

In che senso?! Per quello che dice L. Ferrari?! Mah, a me è sembrato il solito Kakà e la storia delle "buone sensazioni" dei telecronisti ah fatto sinceramente ridere.......

Dane ha detto...
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Dane ha detto...

"Personalmente spero che Benitez non dia l'assenso alla cessione, anche per 40 milioni non vedo sostituti in giro."

Per 40 milioni io lo venderei anche. E' in lento calo da due anni e in questa stagione fantascientifica si è gestito alla Kakà (o alla Seedorf) scegliendo le partite importanti e i momenti decisivi (l'anno scorso cominciò a ridurre le discese e l'anno prima da marzo in poi boccheggiava). Di qui in avanti non può che calare, ma di certo non accetterei strozzinaggi da parte del Real e non scenderei sotto un certo prezzo. Perchè il punto è quello: 40 milioni non te li danno, quindi la plusvalenza non sarebbe giustificativa. E secondo me le grandi squadre sono i grandi proprio perchè prescindono da meri conti della serva e possono permettersi di sfruttare tutto il potenziale di un giocatore finchè ne ha (il parallelo col Milan è fuorviante: Maicon ne ha ancora, il Milan rinnovava a gente che aveva già dimostrato di non averne più..).
La forza di Maicon non è che è bravo (non l'ha detto nessuno che per vincere si debbano avere 11-fenomeni-11 in campo come pensa Galliani, basta una buona squadra e 2 o 3 fuoriclasse che facciano la differenza), ma che a differenza di qualsiasi altro terzino al mondo è l'unico che possa rappresentare un'arma in più, uno schema o una variazione di schema: come inserire un fantasista o una punta in più a partita in corso (magari quando sei in svantaggio o fatichi a sbloccare il risultato).
Tocca dare un valore a ciò ma non è esattamente un mero problema economico...


"Non saprei, a me il Brasile ha dato l'impressione di giocare per tutta la partita con il freno a mano tirato."

Perfetto: l'Argentina ha fatto schifo perchè Maradona è un incapace, l'Inghilterra ha deluso, la Francia è mediocre, i portoghesi non segnano mai, la Germania giocava contro i canguri, i brasiliani invece han giocato col freno a mano tirato.....

mizio71 ha detto...

secondo me è normale che alla prima prtita le grandi fatichino. NOn ci sono più squadre cusninetto come erano sino a pochi anni fa le asiatiche e le africane. Le goleade giocando ad una porta sola sono oramai pochissime ... Un giudizio va dato alla terza partita di qualificazione, quando saranno chiare le forze in campo ... Sotto certi punti di vista l'Italia è quella che ha fatto meno peggio di altre big, ma anche quella con minori margini di miglioramento ...

Unknown ha detto...

Brasile o non Brasile, Italia o non Italia, ribadisco che la storia ci ha insegnato a non prendere per buoni i giudizi del primo turno. L'unica cosa che conta è superarlo, in qualsiasi modo, affinando nel frattempo il gioco, correggendo gli errori e cementando il gruppo. Esibire i muscoli nella fase a gruppi non serve assolutamente a nulla e il passato è pieno di meraviglie da prima fase crollate al primo ostacolo difficoltoso, così come è spesso accaduto il contrario (vedi Italia 1982). Dunque giusto valutare quel che si vede, ma incauto attribuirgli valore assoluto: quel che il Brasile vale non lo può dire il 2-1 di ieri né lo avrebbe detto un eventuale 5-0 con cinque gol di tacco. Ecco perché la pur ottima Germania non ha in realtà ancora posto alcuna candidatura nemmeno ad un quarto di finale. O forse sono troppo cauto io, ma la storia va così.

Roberto Gotta ha detto...

Ho perso il cognome, nel post precedente. Mah!

clinter ha detto...

MB, scusa il ritardo, ero alle prese con il maledetto F24.
Concordo con la tua analisi, che non depone comunque a favore del gioco brasileiro, e ancor di più con la tua speranza. Dane, più sopra, ha ben analizzato la stagione e la valenza di Maicon, non si può aggiungere nulla, se non sensazioni da tifoso. Quando perde palla e non torna, smadonnando con i guardalinee, lo venderei sottocosto, poi fa questo finale di stagione e allora mi dò del matto. Mi sfugge perchè l'austerity debba iniziare da Maicon, io preferirei vendere Eto'o, se proprio si deve.

jeremy ha detto...

Paga grande evasore fiscale che non sei altro! :-)))